NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 17 OTTOBRE 2014

M5S PIOMBINO SU CEVITAL: «IN SCENA “KHALED 2 IL RITORNO”»

Piombino (LI) – Il Movimento 5 Stelle piombinese chiede «più rispetto per il dramma dei lavoratori Lucchini» riferendosi all’ennesima illusione che i media stanno creando grazie ai riflettori puntati su Cevital, che non ha mai prodotto acciaio. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Errare humanum est, perseverare autem diabolicum ‒ inizia il Movimento ‒. In questi giorni stiamo assistendo alla riproposizione di un film già  visto: Khaled 2 (il ritorno). Adesso è il turno del gruppo algerino CEVITAL, specializzato nel  settore agro-alimentare, primo produttore di vetro piano del continente africano, importatore di automobili per l’Algeria e con  molti altri interessi in svariati settori. Svariati settori tranne quello di produzione acciaio!

Recentemente il Presidente del gruppo Issad Rebrab si è presentato in città con l’ennesimo libro dei sogni in mano, come già successo con SMC, nessun piano tecnico e copertura finanziaria dell’investimento.  Costruire un forno elettrico entro 18 mesi ed in seguito ripartire con  la produzione di acciaio, mantenendo in forza tutti i lavoratori e con  l’obiettivo di costruire un secondo forno elettrico attestandosi su 2  mln di tonnellate annue di produzione. Chiunque abbia un minimo di visione su cos’è un’industria siderurgica,  sa che costruire un forno elettrico in 18 mesi è fisicamente  impossibile. Un anno è necessario solamente per l’ingegnerizzazione del progetto  inoltre occorrono linee elettriche dedicate ad alta capacità e  sicuramente opere di bonifica dei terreni nei quali dovranno sorgere i  nuovi impianti.

Il forte sospetto è che ‒ continua il Movimento ‒, come sempre più spesso accade, certi soggetti  si presentino ai mercati con progetti di varia natura semplicemente  per acquistare peso e visibilità e guadagnare senza di fatto fare  niente attraverso i derivati finanziari. I derivati sono oggetto di contrattazione in molti mercati finanziari  e, soprattutto, in mercati al di fuori dei centri borsistici  ufficiali, ossia in mercati alternativi alle borse vere e proprie,  detti OTC: si tratta di mercati creati da istituzioni finanziarie e da  professionisti tramite reti telematiche e che, di solito, non sono  regolamentati. Da qui parte la nostra considerazione.

Il nostro territorio è oppresso dalla più grave crisi occupazionale  del dopoguerra e certi soggetti trovano terreno fertile per proporre  le loro fantasie industriali (centrale a carbone compresa), facendo  leva sulla disperazione di migliaia di famiglie. Il solo trattare l’argomento da parte dei media fa il loro gioco,  figuriamoci quando è la politica ad avallare questi soggetti  presentando i loro progetti ed accogliendoli nelle sedi istituzionali. Verificare la sostenibilità di un’offerta è competenza specifica del  Commissario Straordinario e del MISE e dovrebbero farlo nelle  specifiche sedi e con tutta la riservatezza del caso. Anche perché una trattativa in fase di definizione c’è.

Certo la proposta Jindal è lacrime e sangue ma, di fatto, è un gruppo  industriale che l’acciaio lo produce veramente e quindi sarebbe  opportuno evitare di ricreare “l’ambiente ostile” che in tempi non  sospetti fece ritirare Duferco. In tutta questa vicenda la parte più seria è la mancanza di rispetto  verso il soggetto più debole: i dipendenti Lucchini. I lavoratori e le loro famiglie sono profondamente logorati da una  situazione di estrema incertezza che si protrae da ormai diversi anni  e sicuramente l’unica cosa di cui non hanno bisogno è l’ennesimo libro  dei sogni. Invitiamo politica ed istituzioni ad avere un atteggiamento più laico  ed a rimandare alle opportune sedi chi viene in città a speculare  sulla disperazione ‒ concludono i Pentastellati ‒».

Movimento 5 Stelle Piombino

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LEGAMBIENTE: «IL FUTURO È UN POLO TECNOLOGICO ECOCOMPATIBILE»

Piombino (LI) – Legambiente riporta alcune analisi che non si conciliano con la proposta dell’azienda algerina Cevital e si esprime in favore della green economy. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Mentre si dibatte di forno elettrico, preridotto, rottame e centrale a carbone gli esperti ci dicono che il futuro della siderurgia è competere sul terreno del valore aggiunto delle proprie produzioni, nella direzione della greeneconomy, innovazione tecnologia e capacità di ricostruire una filiera dell’acciaio ‒ inizia Legambiente ‒. Cav. Arvedi di Cremona: “L’idea di stabilimenti orientati all’economia di scala, in un’economia matura, è fallimentare. Oggi è meglio concentrarsi sulla qualità e sulla razionalizzazione delle fasi produttive”. Aggiungendo: “L’Italia è un Paese privo di miniere, la nostra miniera è nella nostra testa”. E nella capacità di offrire prodotti nuovi, eccellenti a costi competitivi […] Questa qualità non s’improvvisa può essere solo frutto di anni di ricerca, di collaborazione con Università e centri specializzati”.

Nicola Bellini, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: “Quale siderurgia si può ipotizzare per il futuro di Piombino? E questa domanda, trovando anche la risposta, dovrebbe farsela il governo. Insomma, a Piombino come all’Italia serve una politica industriale”. Poi propone: “Facciamo qui la Ferrari dell’acciaio […] Se si immagina di individuare una parte della siderurgia piombinese per produzioni di qualità e alto valore, qualcuno può decidere di investire”.

Piero Nardi: “Una fabbrica può funzionare solo all’interno di una strategia almeno nazionale se non europea,  con sinergie con altre aziende della filiera produttiva, con i fornitori delle materie prime, con gli utilizzatori dei prodotti, con i fornitori dei servizi collegati, con altre aziende siderurgiche. Ormai le aziende scollegate da tutto il resto non possono sopravvivere. Occorre produrre con delle strategie basate su una conoscenza raffinata e globale”.

Se queste analisi sono corrette ‒ prosegue Legambiente ‒, come si conciliano con la proposta dell’azienda algerina Cevital? Esiste la possibilità di prendere scorciatoie e non badare ad una politica e strategia almeno nazionale? Si può fare a meno delle sinergie con la filiera produttiva, con i fornitori e utilizzatori, dell’innovazione del prodotto e della ricerca che non può essere improvvisata? Perché si afferma che si disporre un grande mercato, in Algeria e più in generale in Africa, la Cevital ha il monopolio di questo continente? Non esiste economia di mercato? Poi, perché un’azienda algerina che può disporre in Algeria di energia a basso costo e della disponibilità illimitata di metano, per fare il preridotto, oltre a numerosi altri vantaggi, dovrebbe investire per produrre in Italia? Anche se avesse intenzione di fare il preridotto in Algeria, quali sono i vantaggi di fare l’acciaio qui? Due milioni di tonnellate di produzione come si conciliano con i treni di laminazione che al massimo ne possono lavorare la metà? In 18 mesi si può programmare e realizzare un forno elettrico? Qualcuno è in grado di rispondere a queste domande? Qualcuno si è mai posto queste domande?

Legambiente sostiene la ripresa produttiva della siderurgia piombinese ma questa non può che essere di eccellenza assoluta, non solo di acciai speciali, ma di nuovi prodotti, in sinergia con altre aziende italiane ed europee. Proponiamo un polo tecnologico dell’acciaio legato alla ricerca, a nuove soluzioni ecocompatibili. Sarà ancora possibile? Non si doveva partire con anticipo di anni, di decenni? ‒ conclude Legambiente».

Legambiente

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SANITÀ: GIULIANI A CONFRONTO COL DIRETTORE GENERALE ASL

Piombino (LI) – Si è svolto martedì 14 ottobre presso il Comune di Piombino un incontro richiesto dal sindaco Giuliani con il direttore generale della Asl Eugenio Porfido. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato dell’amministrazione comunale.

«All’incontro erano presenti anche l’assessore alle politiche sociali Margherita di Giorgi e il presidente del consiglio comunale Angelo Trotta. È  stato un momento importante di condivisione delle problematiche inerenti il distretto sanitario, l’ospedale di Villamarina e altro, e un’occasione di aggiornamento a tutto tondo su questioni diverse e importanti sulle quali l’Asl sta lavorando per migliorare i servizi.

Come riferito dallo stesso Porfido, l’azienda ha messo in campo tutta una serie di azioni per migliorare i servizi agendo su diversi fronti. In primis è stato affrontato il tema delle liste di attesa, come tema ad alta criticità e su questo il direttore generale ha comunicato alcuni interventi significativi che serviranno a migliorare e a diminuire le liste di attesa per le prestazioni di diagnostica. Gli interventi prevedono una riorganizzazione interna dell’azienda che dovrebbe portare a un miglioramento e a un incremento delle prestazioni, anche attraverso l’attivazione di convenzioni con i privati esterni alle strutture pubbliche.

Nel frattempo sono stati assunti due radiologi e sono state incrementate le ore per le cure odontoiatriche sia per la prevenzione bambini sia per gli anziani. Un altro risultato importante conseguito recentemente è stato l’accreditamento del punto nascita di Villamarina che mette al riparo a questo punto dalla sua ventilata chiusura degli anni passati. Un grosso risultato, che sarà accompagnato, a partire dall’anno prossimo, dall’attivazione anche del parto indolore.

Nel campo della formazione invece, è stata attivata una scuola aziendale di ecografia che consentirà di rafforzare il servizio all’interno del presidio ospedaliero. Dal 2015 partiranno poi i lavori di adeguamento del parcheggio dell’ospedale di Villamarina per garantire il collegamento con il presidio ospedaliero in maniera più agevole rispetto alla situazione attuale.

Il sindaco Giuliani ha espresso soddisfazione dopo l’incontro, proficuo sotto molti aspetti. “Il lavoro fatto e quello in programma sono molto importanti – afferma il sindaco –  Il presidio sanitario rappresenta un punto di accesso sanitario di prevenzione e di cura  al quale, deve essere garantito il necessario supporto tecnico e logistico per mantenere prestazioni di elevata qualità. Per consentire un aggiornamento continuo sulle problematiche esistenti, saranno svolti incontri periodici di verifica e condivisione”».

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CDC: «NECESSARIO PROGRAMMARE LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO»

Campiglia M.ma (LI) – «Mai proverbio fu più vero: prevenire è meglio che curare»: esordisce così il Comune dei Cittadini in merito alle catastrofi dovute agli eventi atmosferici e annuncia che la lista civica presenterà un’interpellanza per chiedere al Sindaco quale sia stato lo stato dei danni delle recenti piogge e quale sia lo stato di programmazione degli interventi di messa in sicurezza del territorio. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Gli eventi atmosferici avvenuti negli ultimi giorni in Italia e nel nostro territorio mostrano con tutta la forza delle immagini che il nostro paese non ancora ha maturato la cultura della prevenzione  e della programmazione dei rischi idrogeologici ‒ inizia CdC ‒. I fatti di Genova sono esempi eclatanti: lì si è costruito dove non si poteva costruire  o  si è interrato un fiume senza prevederne le conseguenze, ma fenomeni di incuria e mancata programmazione di intereventi di messa in sicurezza esistono anche nel nostro territorio. Ormai ogni anno si ha notizia di allagamenti di abitazioni e scantinati, di strade divelte dall’acqua, di campi allagati e di inondazioni; spesso gli amministratori locali si rifugiano dietro la ormai nota scusa della “bomba d’acqua” , cioè di un evento atmosferico imprevedibile che ha concentrato una enorme quantità d’acqua in poche ore.

Ammesso che è ormai innegabile che gli eventi atmosferici si manifestano con una violenza inusuale per i nostri territori, questo non solleva i nostri amministratori dalle loro responsabilità, anzi proprio perché sono eventi ormai ripetuti e conosciuti, ancora più forte dovrebbe essere l’impegno per prevenire e per programmare la messa in sicurezza del territorio. Il nostro comprensorio è a forte rischio idrogeologico, lo è sempre stato, ma la violenza degli eventi atmosferici degli ultimi anni, sollecita la preoccupazione di tutti gli abitanti a chiedere un piano urgente di opere di messa in sicurezza da parte delle istituzioni.

In alcuni casi occorrono importanti opere  idrauliche di cui un piccolo comune non può farsi carico, ma in altri, che ne sono la maggioranza, si tratta di normale manutenzione di argini e fossi stradali del territorio comunale. Questa estate abbiamo visto tutti come si presentavano molte strade principali e non, del comune di Campiglia M.ma:  argini con vegetazione dilagante e i fossi naturalmente in egual misura straripanti di erba. Questa situazione oltre ad essere un pessimo segnale per i turisti che hanno visitato le nostre zone, hanno rappresentato un pericolo per il traffico di veicoli, ostacolando la visibilità. Finita l’estate, l’incuria si è trasformata in pericolo idraulico: le fosse sporche al primo acquazzone si sono riempite  trasformando la carreggiata in un vero e proprio fiume (vedi esempio strada Suveretana o Caldanelle). La nostra lista civica presenterà un’interpellanza per chiedere al Sindaco quale sia stato lo stato dei danni delle recenti piogge e quale sia lo stato di programmazione degli interventi di messa in sicurezza del territorio ‒ conclude Cdc».

Comune dei Cittadini

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SAN VINCENZO: WEEK-END AL CINEMA VERDI

San Vincenzo (LI) – Da giovedì 16 ottobre al CinemaTeatro Verdi di San Vincenzo un appassionante film di fantascienza: “Maze runner – il labirinto” di Wes Ball con  Kaya  Scodelario, Dylan  O’Brien.

Orario proiezioni: giovedì 16, venerdì 17, sabato 18 e lunedì 20 ore 21.30; domenica 19 ore 17.30 – 19.30 – 21.30. Dalla saga bestseller “The Maze Runner” di James Dashner, l’adattamento del primo libro,” II labirinto”: una storia di azione che mischia videogame, formazione, suspense e enigmi. Info: tel. 0565-701918; 393-9204347; www.cinemateatroverdi.it

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Scritto da il 17.10.2014. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 24 giorni, 6 ore, 2 minute fa

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