NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 14 OTTOBRE 2014

LE LISTE CIVICHE DELLA VAL DI CORNIA: «UNIONE DEI COMUNI NECESSARIA»

Val di Cornia – Le quattro liste civiche della Val di Cornia, Assemblea Sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto, Comune dei Cittadini (Campiglia) e Un’Altra Piombino, esprimono in un comunicato congiunto la gravità della crisi strutturale che non consente di guardare al futuro nell’attesa che tutto riparta come prima e la necessità di costituire immediatamente l’Unione dei Comuni e aprire un dibattito tra tutte le componenti politiche e sociali della zona per delineare scenari credibili di rilancio dell’economia e dell’occupazione. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Le elezioni comunali hanno visto indebolirsi ovunque le maggioranze a guida PD e il successo della lista civica nel Comune di Suvereto ‒ scrivono Assemblea Sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto, Comune dei Cittadini (Campiglia), Un’Altra Piombino ‒. Eppure la lezione non è servita e le liste civiche della Val di Cornia Assemblea sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto, Comune dei Cittadini di Campiglia, Un’altra Piombino si sono incontrate e hanno ribadito l’urgente necessità che i Comuni lavorino insieme. Lo richiede la crisi gravissima in cui è precipitata la Val di Cornia. Al 31 marzo gli iscritti nelle liste di collocamento della zona risultano circa 10.000 e sono in costante crescita. Equivalgono all’intera popolazione dei Comuni di San Vincenzo e Suvereto. Un dramma sociale.

In crisi, da anni, sono tutti i settori sui quali, in passato, si è basata l’economia locale, dalla grande industria siderurgica all’edilizia ‒ continuano le quattro liste ‒. Si tratta di crisi strutturali che non consentono di guardare al futuro nell’attesa che tutto riparta come prima. In crisi sono anche i servizi pubblici locali, dalla gestione dei rifiuti affidata ad ASIU (con impianti costruiti e mai utilizzati e con una bassissima quota di raccolta differenziata per la quale paghiamo un’ecotassa) a quella dell’acqua affidata ad ASA che ha visto raddoppiare le tariffe in 10 anni e che oggi chiede ai cittadini di pagare non meglio precisati investimenti degli anni passati che non si capisce perché non sono stati contabilizzati a suo tempo. In crisi è il progetto dei parchi sul quale non si è più investito e al quale sono state addirittura sottratte entrate proprie quando ci sarebbe stato bisogno di estendere le aperture per prolungare la stagione turistica. In crisi è la sanità che, a fronte di roboanti quanto improbabili scenari di un nuovo ospedale a Riotorto, ha visto ridursi pesantemente i servizi nell’ospedale di Villamarina e sul territorio.

Nessuno degli infiniti accordi sottoscritti dal Comune di Piombino per le bonifiche delle aree industriali ha visto la luce, così come non è stata realizzata la strada 398 per il porto ‒ proseguono le liste civiche ‒. Fino ad oggi nessuna nuova impresa è decollata in virtù di quegli accordi. Sarebbe stata necessaria la massima collaborazione tra le amministrazioni della Val di Cornia e invece abbiamo assistito alla completa disgregazione della sovracomunalità con l’abbandono del progetto dell’Unione dei Comuni, con l’ipotesi improvvisata di fusione tra i Comuni di Campiglia e Suvereto (sconfitta dal voto dei cittadini) e con la decisione del solo Comune di Piombino di trasmigrare nella Provincia di Grosseto. Sono state tutte scelte fallimentari che hanno prodotto lo smantellamento delle gestioni associate tra i Comuni che, se ben organizzate, avrebbe prodotto maggiore efficienza e risparmi di spesa. Sono stati persi anni preziosi.

Serve una radicale inversione di rotta. Serve che i Comuni tornino a collaborare, serve trasparenza e verità sullo stato dell’economia e dei servizi locali, serve un progetto comune per uscire dalla crisi. Per queste ragioni le liste civiche chiedono l’immediata costituzione dell’Unione dei Comuni e l’apertura di un dibattito tra tutte le componenti politiche e sociali della zona per delineare scenari credibili di rilancio dell’economia e dell’occupazione. Deve cessare la gestione privatistica che il PD ha fatto fino ad oggi delle istituzioni che ha governato. Senza trasparenza e confronto sarà impossibile uscire dalla crisi ‒ concludono le liste».

Le liste civiche della Val di Cornia:

Assemblea Sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto,

Comune dei Cittadini (Campiglia), Un’Altra Piombino

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PD SUVERETO: «SÌ ALLA TRASCRIZIONE DEI MATRIMONI OMOSESSUALI»

Suvereto (LI) – Il PD suveretano insieme alla lista Suvereto Protagonista intende proporre al Consiglio Comunale la mozione per la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali contratti all’estero. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Il circolo PD congiuntamente al gruppo consiliare Suvereto Protagonista sente la necessità di presentare al Consiglio Comunale una mozione a favore delle trascrizioni dei matrimoni omosessuali contratti all’estero ‒ scrivono il circolo Pd Norma Parenti Suvereto e il gruppo consiliare Suvereto Protagonista ‒. Questo per sostenere e portare avanti la battaglia sui diritti civili che molti dei nostri sindaci, in tutta Italia, stanno combattendo da anni, e che in questi giorni vede protagoniste città come Milano e Bologna in prima fila. Noi, come Partito Democratico, abbiamo il dovere di combattere a fianco di chi ancora non vede tutelati dalla legge i propri diritti di essere umano.

Gli omosessuali non sono cittadini di serie B e deve essere loro riconosciuto il diritto di poter vedere riconosciute legalmente le unioni civili contratte all’estero per poter godere di quei “diritti” che anche le unioni di fatto ad oggi ancora non hanno. Questa è una battaglia che va al di là di un semplice riconoscimento scritto dalle amministrazioni, è un primo passo per poter arrivare all’uguaglianza di trattamento tra unioni civili tra eterosessuali e coppie di fatto sia etero che omosessuali.

Questo appunto è un primo passo per far sì che le leggi italiane si adeguino al tessuto sociale  e che vede in tutto il mondo, America compresa, un cambio di rotta ed un apertura “dovuta” nei confronti di un riconoscimento di quei diritti che ad oggi  forse solo in pochi paesi, compreso il nostro, non vengono discussi e affrontati con la dovuta giustizia e contemporaneità. Sperando che questo sia solo l’inizio della rivoluzione sui diritti civili di cui il nostro Paese ha tanto bisogno, il circolo PD di Suvereto e il gruppo consiliare Suvereto Protagonista propongono al Consiglio la mozione per la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali contratti all’estero ‒ concludono il circolo e il gruppo consiliare».

Circolo Pd Norma Parenti Suvereto e

gruppo consiliare Suvereto Protagonista

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SPIRITO LIBERO: «NOI DENUNCIAMO L’INCIVILTÀ»

Piombino (LI) – La lista Spirito Libero esprime preoccupazione per il «bullismo mediatico che si va lentamente allargando e che aggrava un degrado sociale ben oltre il degrado urbano» e propone una campagna di sensibilizzazione sulle strade. Riceviamo e pubblichiamo integralmente

«Recentemente sono accaduti eventi tragici sul nostro territorio: il drammatico investimento dei ciclisti, l’investimento mortale dei due anziani in scooter, l’incidente letale di caccia. Al posto di opinioni legittime, che di volta in volta una persona può anche avere circa la presenza in strada dei ciclisti, o sull’attività di caccia in genere, o infine su un anziano alla guida di uno scooter, questi recenti avvenimenti fanno percepire un clima davvero allarmante, poiché si leggono sui Social Network numerosi commenti addirittura al limite del Codice Penale ‒ scrive Spirito Libero ‒. E non ci sembra affatto che si possa minimizzare riducendoli a battute di qualche isolato imbecille, la cui mamma è sempre incinta, poiché si tratta di un bullismo mediatico che si va lentamente allargando e che aggrava un degrado sociale ben oltre il degrado urbano. Manifestazioni di intolleranza totale; estremismi che non ammettono ma anzi prevaricano l’altrui opinione; affermazioni aggressive dei propri convincimenti e vergognosamente accompagnate, in alcuni casi, a macabri sarcasmi su dolorosissimi lutti che colpiscono intere famiglie. Com’è possibile non scorgervi, allora, un infausto presagio per Piombino?.

Chiaramente consapevole che un certo clima non si debella con provvedimenti legislativi, Spirito Libero ne è seriamente preoccupato e non intende assolutamente accettarlo, volendo anzi denunciare e stigmatizzare questa pericolosa china: un elevato grado  di “inciviltà” va a danno tra l’altro del buon convivere, dell’accoglienza che si riflette verso i turisti così come verso gli immigrati ed anche verso tutti quei cittadini più deboli o tutti coloro comunque in situazioni di oggettiva fragilità. Pensiamo ad esempio che una campagna di sensibilizzazione sulle strade verso chi le frequenta con ogni mezzo, oppure iniziative nelle scuole atte all’educazione intesa nel senso più ampio (civica, stradale, sanitaria, sessuale etc.), possano servire bene allo scopo. Adesso ci aspettiamo il “benaltrista” di turno che ci redarguisce perché questo non è un problema importante per Piombino, che contano piuttosto i posti di lavoro e la crisi: noi questo lo sappiamo meglio e da prima di chi magari oggi ci vuol dare lezioni; ma così come ci esprimemmo sulla necessità di non far morire la Cultura, oggi ci preoccupiamo di non accettare e richiamare tutti alla levata di scudi contro un clima barbarico nei rapporti tra persone. Oltre a non avere lavoro, qui non possiamo degradarci giustificando tutto, anche l’inciviltà ‒ conclude SL».

Coordinamento Spirito Libero per Piombino

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CxC SU “IDEE PER IL CENTRO STORICO”: «LE NOSTRA IDEE CASSATE PER ANNI DALL’AMMINISTRAZIONE»

Campiglia M.ma (LI) – Il Comitato per Campiglia si esprime in merito al progetto comunale “Idee per il centro storico”, puntualizzando che il patrimonio di proposte e suggerimenti elaborato in questi anni dal Comitato per Campiglia prima, dal Comune dei Cittadini dopo e dal M5S ultimamente è stato ignorato. «Non si parte da zero e il Comitato per Campiglia invita l’Amministrazione a rileggersi tutte le Osservazioni al Regolamento Urbanistico sui problemi relativi alla valorizzazione e tutela del centro storico presentate» negli anni e respinte. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«“Idee per il centro storico” è il titolo scelto dal Comune di Campiglia per l’incontro pubblico avvenuto venerdì 10 ottobre, nel quale è stato comunicato ai cittadini che l’Amministrazione ha incaricato una società di mettere a punto un progetto di partecipazione che, se accettato dalla Regione, sarà da questa finanziato ‒ inizia il Comitato per Campiglia ‒. Lo scopo del progetto è quello di attivare un processo partecipativo metodologicamente rigoroso, tra gennaio e giugno 2015 in grado di raccogliere un insieme di informazioni sulle criticità del paese e un insieme di proposte per risolverle attraverso la riqualificazione e valorizzazione del centro antico. Gli amministratori hanno precisato che il Comune non presenterà inizialmente un progetto sul quale i cittadini dovranno esprimersi per non correre il rischio che la partecipazione si riduca a condivisione più o meno ampia di un prodotto preconfezionato. Tuttavia nello stesso tempo sono stati individuati alcuni temi: traffico, ospitalità e accoglienza. Da queste indicazione si capisce che l’Amministrazione punta sul turismo per ridare vita al centro storico di Campiglia che da anni si sta svuotando di abitanti in maniera preoccupante, forse irreversibile, salvo riprendere un po’ di vita grazie alle presenze turistiche e dei proprietari delle seconde case in un periodo che, a volere essere ottimisti, va da giugno a settembre tempo permettendo.

Dagli interventi del pubblico sono emerse sollecitazioni e suggerimenti che potrebbero essere sintetizzati dicendo che la finalità che l’amministrazione deve darsi è quella di invertire in processo di abbandono del centro che, per come è nato e si è sviluppato fino agli anni ’70 del secolo scorso, non può essere solo un  dormitorio, ma deve essere lo spazio di vita di cittadini che lavorano anche quando i turisti non ci sono. La fine delle miniere e dell’Ospedale, la crisi della siderurgia, la vendita sempre più diffusa delle vecchie case ai turisti hanno infatti determinato uno spostamento degli abitanti verso Venturina dove oltretutto le abitazioni hanno caratteristiche più vicine agli standard richiesti oggi. Il turismo allora può essere visto come un lavoro sostitutivo di quelli ormai tramontati, che può creare una nuova ragione di abitare il centro storico e conseguentemente di riattivare una serie di attività, totalmente scomparse  o in via di  estinzione, in grado di  offrire a chi viene una comunità viva e produttiva. Occorre allora facilitare al massimo la presenza di attività artigianali e non solo di servizio, che attraggano il turismo; incentivare la residenza di nuovi abitanti con servizi come l’asilo nido, ma altrettanto occorre che Venturina e il Borgo trovino delle relazioni di interesse reciproco che superino l’attuale e tradizionale incomunicabilità. E ancora l’Amministrazione dovrà rendersi conto che puntare sul turismo vuol dire anche affrontare il problema della compatibilità tra questo e le cave o addirittura il “Distretto delle cave” che la Provincia vorrebbe creare in Val di Cornia.

Questo significa, come è stato detto dagli stessi amministratori, rimettere mano sugli strumenti normativi esistenti, dal Regolamento Urbanistico in scadenza nel 2016, al Regolamento edilizio e, aggiungiamo noi, dallo statuto del Comune ai criteri di rapporti di competenza con altri enti come la ASL, ai criteri interpretativi di norme regionali e statali applicati fino ad oggi, spesso più ottusamente di quanto non avvenga in altri comuni, ai rapporti da anni instaurati con certi poteri produttivi forti. Ben vengano allora le revisioni promesse e i processi partecipativi che certamente se ben condotti, come tutti gli strumenti, servono, ma vorremmo ricordare agli amministratori che esiste già un patrimonio di proposte e suggerimenti elaborati in questi anni che sono stati bellamente ignorati e che sono ancora attuali e ricchi di valori proprio nel senso del suggerire “Idee per il centro storico”. Non si parte da zero e il Comitato per Campiglia invita l’Amministrazione a rileggersi tutte le Osservazioni al Regolamento Urbanistico sui problemi relativi alla valorizzazione e tutela del centro storico presentate dal Comitato per Campiglia e dal Comune dei Cittadini e bellamente respinte. E ancora ‒ conclude CxC ‒ gli Amministratori farebbero bene a rivedere tutti i suggerimenti, proposte e critiche costruttive che dal 2007 il Comitato per Campiglia prima, il Comune dei Cittadini dopo e il M5S ultimamente, hanno presentato sul centro storico nella totale sordità degli amministratori che però nell’incontro hanno tenuto a rivendicare, con una gran faccia tosta, una tradizione di informazione e partecipazione che in realtà non è mai esistita e anzi è sempre stata ostacolata come dimostrano tutte le mancate risposte alle richieste di dati presentate dal Comitato per Campiglia».

Comitato per Campiglia

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ORARIO CANILE DI SCARLINO

Scarlino (GR) – La Casa di Margot di Piombino, partner nella gestione del canile comprensoriale di Scarlino-Follonica-Gavorrano comunica l’orario invernale per le visite di volontari e di ogni cittadino al canile sito in loc. La Botte Scarlino:

dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, sabato e domenica  dalle 9.00 alle 13.00, dal martedì al sabato anche dalle 14.30 alle 17.30. La Casa di Margot ricorda che per fare volontariato in canile non è richiesta alcuna tessera associativa. Per ulteriori informazioni consultare la pagina fb “Un amico ti aspetta”.

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UN’ALTRA PIOMBINO: «LA POVERTÀ CHE ATTANAGLIA LA CITTÀ»

Piombino (LI) – La lista civica Un ‘Altra Piombino ha organizzato, in data 10 ottobre, un meeting intitolato “Incontro sulle nuove povertà: sfide e opportunità del territorio”. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il resoconto.

«All’incontro hanno partecipato Margherita Di Giorgi, assessore alle politiche sociali di Piombino, Dino Franceschini, presidente della Pubblica Assistenza di Piombino, Rossella Caciagli, presidente CRI, Orlando Creatini, Governatore Misericordia, Roberta Beccari, responsabile dei servizi sociali ASL6, era assente il Direttore della Caritas Diocesana Leonello Ridi, impossibilitato a partecipare, ma con il quale la lista aveva fatto un incontro precedentemente per capire meglio il fenomeno delle nuove povertà nel nostro territorio. Per la Lista “Un’altra Piombino” : Marina Riccucci, consigliere comunale e Cinzia Bartalini che ha moderato l’incontro.

L’incontro ‒ inizia la lista ‒ ha visto una buona partecipazione di molti soggetti che operano nel territorio come Arci, rappresentanti di quartieri, rappresentanti di forze politiche e del mondo del volontariato,  insegnanti e cittadini, tutti desiderosi di confrontarsi per affrontare unitariamente i problemi che affliggono Piombino e tutto il territorio della Val di Cornia. I dati sono drammatici e le prospettive non sono incoraggianti. I problemi più grandi sono: la casa e il lavoro. Ci sono sempre più famiglie in serie difficoltà economiche. La riduzione dei salari sia per mancanza di lavoro sia per il ricorso ad ammortizzatori sociali crea difficoltà a pagare mutui, affitti, utenze e le nuove tasse (TARI ecc.).

L’iniziativa dell’amministrazione comunale di contattare le banche per arrivare ad una sospensione temporanea dei mutui sulla casa, e per rilanciare forme di micro credito la riteniamo positiva. Nell’incontro è stato proposto di fare azioni politiche riguardo  al  mercato degli affitti e ad una riduzione e dilazione delle  tasse. La riduzione dei fondi ha prodotto tagli dolorosi nella sanità, nell’istruzione e nel  Welfare. Si è parlato di investire sui giovani, sulle forme retributive, anche se non elevate, che vengono dalla Regione, dei  tirocini formativi e del servizio civile, per “trattenere” sul territorio e “formare” il nostro capitale umano del futuro. È importante in questo periodo di crisi non trascurare l’educazione, la formazione e l’accompagnamento per adulti e per i giovani. Dobbiamo ripartire dalle relazioni, dalle reti di solidarietà, con piccoli progetti territoriali che permettono di affrontare i problemi attraverso la cooperazione sociale.

In Piombino alcuni quartieri come Salivoli e Poggetto-Cotone e forse altri, di cui non siamo venuti a conoscenza, attuano forme di  sostengono e solidarietà verso chi ha più bisogno attivando relazioni sociali oltre che ad aiutare nelle esigenze primarie, danno un sostegno psicologico alle persone. Per avviare un processo di cambiamento sociale occorre che tutti i soggetti coinvolti collaborino, insieme all’ Amministrazione Comunale e ai Servizi Sociali. La proposta è quella di costituire una consulta per portare proposte e suggerimenti all’attenzione del  Consiglio Comunale ‒ conclude la lista».

Lista civica Un’altra Piombino

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TICCIATI: «LA SCUOLA ELEMENTARE G. MARCONI NON PUÒ GARANTIRE L’APERTURA ANTICIPATA DEL CANCELLO»

Campiglia M.ma (LI) – L’assessore alla Scuola Alberta Ticciati risponde ai genitori dei bambini che frequentano le Scuole elementari G. Marconi. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«L’Amministrazione di Campiglia M.ma a seguito di ripetute sollecitazioni da parte dei genitori dei bambini che frequentano le Scuole elementari G. Marconi sente la necessità di fare chiarezza su alcune questioni. Conosciamo bene le criticità dell’ingresso e dell’uscita da scuola, una struttura posta sulla principale arteria di viabilità di Venturina Terme, nei pressi di uno snodo importante che collega a molte altre vie del paese e con un notevole traffico soprattutto nelle ore di punta, momento in cui si verifica il maggiore spostamento di mezzi e pedoni.

Il Comune, nonostante si stia impegnando nel risolvere il problema, non ha competenze e capacità di intervento in merito all’apertura e chiusura del cancello che è di competenza della Scuola e che, in base a normative interne, non può prendersi la responsabilità di sorvegliare i bambini all’interno del cortile scolastico prima del suono della campanella previsto per le 08.25. L’indicazione che il Comune si sente di dare è quella di aprire completamente il cancello posto su via Indipendenza (soluzione che la scuola sta prendendo in considerazione), di invitare i genitori che accompagnano i bambini ad arrivare più puntuali possibile, senza troppo anticipo, in modo da sostare il minor tempo possibile di fronte al cancello d’ingresso e di suggerire di non concentrarsi in prossimità del passaggio pedonale gestito e sorvegliato dai Vigili Urbani.

“Comprendiamo bene le preoccupazioni dei genitori perché sono anche le nostre, la sicurezza dei bambini deve stare al primo posto. Per questo motivo abbiamo fatto sì che gli autobus arrivassero a scuola a cancello già aperto ed i bambini venissero aiutati a scendere dai volontari dell’Auser che voglio personalmente ringraziare per l’attività che svolgono quotidianamente – sottolinea l’assessore alla Scuola Alberta Ticciati – Per gli studenti accompagnati dai genitori, però, la Scuola per regole interne non può garantire l’apertura anticipata del cancello. Invito per questo motivo a rispettare l’orario delle 08.25, suono della campanella, per evitare la concentrazione di genitori e bambini in prossimità della strada. Voglio inoltre sottolineare con forza che non è ammissibile, soprattutto di fronte ad una scuola, vedere auto in divieto di sosta, veicoli che occupano lo spazio per gli autobus costringendo gli autisti a sostare in mezzo alla strada, senza parlare delle situazioni di ‘parcheggio selvaggio’ che si verificano in caso di pioggia. L’educazione passa anche da qui. Detto ciò ribadisco l’impegno nell’individuare al più presto una soluzione che possa maggiormente garantire la sicurezza dei bambini”».

 

Scritto da il 14.10.2014. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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