PIOMBINO: SCRICCHIOLA LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE

il consiglio comunale di Piombino

il consiglio comunale di Piombino

Piombino (LI) – A poco più di tre mesi dall’insediamento della giunta Giuliani, vistosi scossoni agitano le acque turbolente della maggioranza di centrosinistra che governa Piombino. Martedì 30 settembre si è riunito il consiglio comunale del capoluogo della Val di Cornia e, tra le importanti decisioni all’ordine del giorno, ha tenuto banco lo scontro anche personale tra il capogruppo del PD Ilvio Camberini e i due esponenti di Spirito Libero e Sinistra per Piombino Sergio Filacanapa e Marco Mosci, alleati di governo che hanno evitato, con i loro voti, a Giuliani di dover affrontare il ballottaggio con il candidato pentastellato Pasquinelli.

Dapprima Mosci, sulle variazioni al bilancio comunale, ha affermato che «è impensabile che un sindaco revisore mandi un parere negativo sul bilancio poco più di dodici ore prima del consiglio senza poi presentarsi per dare spiegazioni» specificando quindi che la delibera è stata approvata sulla fiducia.

Ma il massimo della tensione è stata raggiunta in occasione di un emendamento presentato di Marina Riccucci (Un’altra Piombino) alla delibera che ha dato il via libera all’ingrandimento di Unicoop per 9000 m3 in località Chiassatello con conseguente arretramento dei binari e della Stazione. L’emendamento, che vincolava l’amministrazione ad istituire una commissione tecnica «indipendente da Unicoop» per la gestione dei 3000 m3 gestiti attualmente in Via Gori, è stata appoggiata, oltre che dalla proponente, dal PRC, dal Movimento 5 Stelle e da Forza Italia, anche da Mosci e Filacanapa, cosa che ha suscitato la viva riprovazione del PD. Alla fine la maggioranza, privata anche di Rinaldo Barsotti uscito dall’aula per palese conflitto d’interessi visto che fa parte del Consiglio di amministrazione Unicoop, è stata salvata dal voto di Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino che ha votato contro in quanto «l’emendamento è statalista e dirigista e qui dobbiamo promuovere il libero mercato», dando del «comunista» ai dissidenti della maggioranza (che non hanno mai militato nel PCI ma nel PRI e nell’Italia dei Valori).

In questo clima di forte contrapposizione il capogruppo PD è giunta anche a minacciare pubblicamente («i conti li faremo a parte») i due consiglieri «ribelli» dopo che Mosci ha agitato la collusione Unicoop/PD come analoga con quella del Monte dei Paschi che tanto danno ha fatto ai democratici nelle elezioni politiche del 2013. Ed ha agitato lo spettro di un «chiarimento di maggioranza» visto che senza Mosci e Filacanapa il PD non ha la maggioranza in Consiglio. Ma forti malumori, esplicitati in assenze dall’aula e da dissenso bisbigliato dietro le quinte, sono emersi nello stesso gruppo del Partito Democratico, sempre più diviso e incerto sul da farsi. Camberini ha anche polemizzato con i due a fine seduta quando, assenti, ha chiesto alla presidenza di rimuovere le loro firme dall’ordine del giorno che chiede la registrazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso anche a Piombino.

Al Corriere Etrusco Marco Mosci ha dichiarato che «l’Unicoop è un privato come gli altri, potrà costruire al Chiassatello, l’area di Via Gori era giusto che fosse sotto tutela pubblica. Crisi di maggioranza? E’ una bischerata, io penso al benessere dei cittadini.» E Sergio Filacanapa aggiunge che «quelli del PD se non vengono interpellati diventano furiosi ma io rispondo agli elettori che mi hanno mandato qui. Abbiamo votato la delibera ma era nostro diritto cercare di emendarla anche con l’opposizione. Il chiarimento l’hanno chiesto loro, non io.» Marina Riccucci (l’Altra Piombino) rincara la dose aggiungendo che «c’è una forte spaccatura nella maggioranza. In una forza che si dice democratica tutta questa necessità di controllo totale non ci dovrebbe essere, ma credo che, almeno per il momento, non ci saranno ripercussioni dirette sulla giunta.»

Fabrizio Callaioli (PRC), unico contrario nel voto finale sulla delibera Unicoop spiega che «in astratto la riqualificazione del Chiassatello è positiva ma è inutile senza un vero intervento sulla linea ferroviaria, nella sua struttura e nella quantità di mezzi. La stazione dovrebbe andare a Portovecchio e comunque la mancanza di controllo su cosa Unicoop farà in Via Gori è inaccettabile.» Daniele Pasquinelli (M5S) aggiunge che «il vero scricchiolamento è quella guerra per bande interna al PD tra i renziani, i fedeli di Fabiani e altre componenti.»

Sempre al nostro giornale il sindaco Massimo Giuliani ha minimizzato dichiarando: «i rapporti politici interni alla maggioranza non sono affare mio ma dei segretari delle forze politiche. Sicuramente c’è bisogno di un chiarimento dentro una maggioranza complessa ma escludo ripercussioni sulla giunta che deve ancora rodarsi. Penso che ci sia stata una mancata comunicazione tra i gruppi.»

Un inizio in salita per le forze politiche della maggioranza che governa Piombino a cui necessariamente seguirà un autunno in cui le rispettive posizioni e le personalità incompatibili si dovranno incontrare e convergere verso un’accettabile unità. Altrimenti la posizione della giunta rischierà di diventare molto critica.

Andrea Panerini

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A seguire il comunicato ufficiale dell’amministrazione comunale sul trasferimento Coop.

VIA AL TRASFERIMENTO DEL SUPERMERCATO COOP DI VIA GORI

Approvata in consiglio comunale la delibera che consentirà lo spostamento in via Flèmalle

Approvata in consiglio comunale la delibera che consente lo spostamento del supermercato Coop di via Gori nella zona di via Flèmalle, più vicino al porto. Con i voti favorevoli di Pd, .Sinistra per Piombino, Spirito Libero, Ascolta Piombino,.è stato approvato l’atto che consentirà alla Coop di trasferire il negozio in una zona individuata migliore dal punto di vista logistico e commerciale. Nella votazione si sono astenuti Forza Italia, 5 Stelle, Un’altra Piombino, contraria Rifondazione Comunista.

“Con piacere presento la conclusione di questo lungo iter – ha affermato l’assessore all’urbanistica Martina Pietrelli nel corso della presentazione della delibera al Consiglio comunale – Prende finalmente efficacia una previsione urbanistica contenuta nel Regolamento Urbanistico di Piombino, approvato nel marzo scorso, che consentirà la costruzione di una nuova struttura. Chiudere questa vicenda dopo 20 anni almeno di discussione è molto importante ed è un atto dovuto. Auspichiamo che la nuova struttura possa essere operativa entro questa legislatura.

L’elaborazione della delibera è stata preceduta da un percorso nell’ambito della Conferenza di pianificazione, fondamentale per garantire l’efficacia dell’atto, nel corso della quale sono stati apportati anche degli emendamenti – ha spiegato l’assessore, la quale ha spiegato inoltre che l’iter per la realizzazione della nuova struttura procederà parallelamente anche con la nuova destinazione dell’edificio di via Gori.

“L’edificio di via Gori ha un grande valore identitario per la città. Attualmente c’è già una previsione, elaborata dalla precedente amministrazione in un percorso di confronto con le associazioni di categoria e altri soggetti economici e sociali. Si tratta di una previsione che cerca di coniugare funzioni pubbliche e private, in un’ottica anche di miglioramento dei servizi.”

Al piano terra dell’edificio sono previsti infatti servizi e una funzione commerciale limitatamente ai negozi di vicinato. Gli altri piani sono riservati alla realizzazione di un ostello della gioventù e l’ultimo piano al residenziale.

Quello che stiamo facendo oggi però- ha specificato l’assessore – à consentire l’avvio per la costruzione del nuovo supermercato Coop. Non dobbiamo occuparci qui della previsione urbanistica, ma soltanto di dare il via al percorso. Per quanto riguarda via Gori, anche le previsioni esistenti potranno essere rivisitate e ripensate con il Piano attuativo che verrà e quindi ci sarà tempo per una nuova discussione.

Nonostante questa premessa, la discussione si è orientata invece sulla riconversione dell’edificio di via Gori. In particolare i gruppi di opposizione, Rifondazione Comunista, Sinistra per Piombino e Movimento 5 Stelle, hanno evidenziato come l’area centrale di via Gori abbia bisogno di essere ripensata adeguatamente in temi utilie Marina riccucci di Sinistra per Piombino ha proposto un emendamento alla delibera per istituire un tavolo di lavoro per istituire un concorso di idee di tutta la cittadinanza di progettazione di quell’area. Emendamento che è stato respinto perchè non pertinente con la delibera che si occupa solo di consentire il trasferimento e il potenziamento del supermercato attuale.

“In realtà – ha risposto Pietrelli nelle sue conclusioni – l’impegno dell’amministrazione è quello di riprendere in mano la situazione di tutta l’area. In particolare, per quanto riguarda la mobilità, spingere per lo spostamento dei binari che è attualmente fermo perchè Ferrovie pongono problemi. Ma i processi di cambiamento comportano sempre del tempo. Stiamo pensando a un nuovo piano della mobilità con revisione delle piste ciclabili. A Coopo chiederemo di partecipare anche finanziariamente alla realizzazione di questi progetti. Si tratta insomma di dare il via a uno degli investimenti più importanti della legislatura.”

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Scritto da il 30.9.2014. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “PIOMBINO: SCRICCHIOLA LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE”

  1. Astuto Cacciatore

    Eh si, la COOP guai a chi gliela tocca, li hanno sempre finanziati e poi sono le stesse persone. Dal PCI alla Coop, dalla Coop al PCI, un unico feudo. Basta, tanto sono cose che tutti sanno…

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