AUTORITA’ PORTUALE: ROSSI OTTIMISTA PER FUSIONE LIVORNO-PIOMBINO

L'autorità portuale di Livorno

L’autorità portuale di Livorno

LIVORNO – La rete ferroviaria si estenderà verso il porto di Livorno ed è inevitabile l’accorpamento tra le Autorità portuali di Livorno e Piombino. «Oggi un impegno preso con questa città (Livorno, ndr) diventa realtà – ha affermato il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi –. Siamo persone serie. La Regione ha fatto ciò che aveva detto, investendo su questa infrastruttura energie, progetti e risorse. Livorno sarà così il porto italiano meglio collegato alla rete ferroviaria e, grazie a questo investimento, sarà più competitivo e attrattivo».

Con queste parole il presidente Rossi ha espresso la propria soddisfazione per la consegna da parte dell’Autorità portuale a Rete ferroviaria italiana delle aree portuali su cui verranno realizzati i binari che collegheranno direttamente la Darsena con la linea ferroviaria Pisa-Genova-Firenze e quindi con il Nord Italia e l’Europa centrale e ha rimarcato che tutto questo è stato reso possibile grazie ad un forte impegno della Regione che ha investito su questa infrastruttura 33 milioni di euro (13 dai fondi comunitari e 20 di risorse proprie), a cui si aggiungono 7 milioni da parte di Rfi, che ha anche realizzato la progettazione esecutiva. I lavori saranno consegnati a fine settembre e termineranno entro dicembre 2015.

«Lavoriamo anche sullo scavalco – ha concluso il presidente Rossi – visto che la Regione ha stanziato 8,5 milioni ed è in corso di progettazione anche questo intervento che collegherà il porto con l’interporto, migliorando ulteriormente l’offerta e l’efficienza dei servizi portuali. C’è poi un progetto nazionale per unificare l’autority del porto di Livorno con Piombino. A me sembra un’ipotesi interessante, visto che abbiamo investito anche su Piombino. Dentro di me ho un sogno: Livorno e Piombino insieme possono diventare il primo porto italiano, e oggi ci sono tutte le premesse per potercela fare».

Parole che tuttavia sono in netto contrasto con quelle pronunciate circa tre settimane fa, il 25 agosto, dal Commissario straordinario dell’Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri: «Se la sede dell’Autorità Portuale venisse accorpata a quella di Livorno, molti dei progetti e degli investimenti previsti per il porto di Piombino sarebbero a rischio e noi non ci auguriamo questo, non vogliamo un atto unilaterale».

C’è il rischio di un nuovo scontro, pertanto, tra gli interessi di Livorno e quelli di Piombino, della Val di Cornia e dell’Arcipelago toscano che vedono come prioritario il mantenimento e l’ampliamento dell’importanza strategica del porto piombinese al quale pur sono stati stanziati notevoli fondi per alcune opere ma che è tuttora in attesa dell’infrastruttura essenziale per il rilancio, ovvero il prolungamento della SS398 che è stata legata dai politici locali e regionali alla realizzazione dell’autostrada tirrenica.

Andrea Panerini

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