PIOMBINO: UNA NUOVA CENTRALE A CARBONE DENTRO L’AREA LUCCHINI

L'altoforno Lucchini

L’altoforno Lucchini

Piombino (LI) – Una centrale a carbone per la produzione di energia con una potenza di 900 megawatt da costruire in una parte inutilizzata dell’area dell’ex stabilimento Lucchini a Piombino, per un investimento complessivo di oltre un miliardo di euro. Questo, come anticipa l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor, il progetto della B&S Global Energy che ha presentato nelle scorse settimane la manifestazione d’interesse al commissario straordinario di Lucchini, Piero Nardi, e al ministero dello Sviluppo Economico.

La centrale, secondo fonti industriali, sarebbe complementare e sinergica con l’altra iniziativa di rilancio dell’area Lucchini di Piombino, quella degli indiani di Jindal south west che hanno presentato l’unica offerta vincolante per rilevare gli asset di Piombino (laminatoi e servizi accessori, Vertek Piombino e 69,27% di Gsi), e andrebbe ad occupare un terreno dell’area (concessione demaniale Ramo bonifica) finora inutilizzato.

L’articolo completo di Antonio Marcello Marinaro su “Il Sole 24 Ore” può essere letto a questo indirizzo:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-07-15/lucchini-bs-global-energy-punta-costruire-centrale-carbone-piombino-170238.shtml

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Scritto da il 16.7.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

7 Commenti per “PIOMBINO: UNA NUOVA CENTRALE A CARBONE DENTRO L’AREA LUCCHINI”

  1. Astuto Cacciatore

    Si sta approntando un piano diabolico, sotto il ricatto dell’occupazione, per trasformare Piombino in un inferno di inquinamento mostruoso. L’importante è che il popolo possa continuare a permettersi di girare in SUV ed allevare cani.

  2. Luca

    Centrale a carbone? Ma possibile che con la fortuna di avere un territorio storico-marino, non siamo in grado di far partire il turismo, le energie alternative, ma aspettiamo sempre uno sfruttatore che ci inquina e ci molla? Ok, acciaio = posti di lavoro, ma iniziamo anche a muoverci, vedo solo io che a Piombino negli ultimi anni ci sono molti turisti? Facciamoli tornare, diamo strutture,mettiamoci in moto…chiamiamo investitori x alberghi, campeggi,valoriziamo semplicemente quello che abbiamo come San Vincenzo, Follonica, Donoratico, etc……politici, non vendete i ns polmoni al miglior offerente, Piombino ha gia dato molte vite all’ acciaio.

  3. Pippo Etrusco

    Gli investitori di questo scellerato progetto cercheranno di convincere tutti che ci fanno un favore a costruire una centrale a carbone, che addirittura ripulirebbe l’aria (vedi art. Tirreno) rispetto a com’era prima… non fatevi infinocchiare. Anche le migliori tecnologie non possono assolutamente fermare il mercurio e le polveri sottili. Quella è morte certa, e del tipo più brutto. Preferisco essere un morto di fame che un morto di cancro. Questo è un territorio stupendo, possibile che debba essere deturpato all’infinito e non possa invece diventare un luogo sano e salubre in cui vivere? Dalle altre parti dove non ci sono tutte queste fabbriche come hanno fatto? Dove sta scritto che qui l’economia possa solo dipendere, in eterno, dall’acciaio e, conseguentemente, metta a repentaglio la salute di tutti? Siamo in una fase di stallo, approfittiamone per dare una svolta definitiva e lungimirante al nostro futuro e a quello dei nostri figli. Perché ci dev’essere sempre il grigiore dei fumi all’orizzonte e l’aria acre che ci corrode la gola? Se si riuscisse a ripulire tutta la m…a accumulata nei decenni, ci sarebbero investitori che punterebbero sul turismo. Con una posizione così, chi ha soldi e vede buone intenzioni dell’amministrazione (un’amministrazione forte, non una pulcinella) i soldini ce li mette. E poi partirebbero tutte le possibilità parallele al turismo: il congressuale, il settore sportivo, quello delle gite scolastiche, i ritiri ( a San Vincenzo ci campano con i ritiri delle squadre di professionisti). Potrebbero essere realizzate ciclabili che portano verso Baratti (ora vedo qualche turista ogni tanto che s’avventura in quel casino. Mi fanno pena, rischiano la vita), o verso Follonica. E invece no, solo fabbriche, che non portano certezze, che portano inquinamento, che ci fanno vivere nel grigiore e nella paura di ammalarci da un giorno all’altro (quanti se ne sono andati per i tumori in questi decenni!) e di sicuro non sviluppano alcuna possibilità economica alternativa. Capisco che chi ha lavorato decenni in Lucchini pretenda di mantenere il suo posto di lavoro, ma, datemi retta, quello non è il futuro. Di certo non lo è per chi verrà dopo, per i nostri figli. Il turismo, fatto bene, con criterio, professionalmente, porta benessere, pulizia, gioia di vivere e magari farebbe restare a casa qualcuno dei nostri figli che ora pensano solo a fuggire (e chi può biasimarli?). Comunque, ripeto, MEGLIO MORIRE DI FAME CHE MORIRE DI CANCRO!

  4. Elisha Bazhenov

    Qualcuno di voi si ricorda che fino a qualche settimana fa avevate di fianco a casa una delle più vecchie acciaierie d’ Italia, che bruciava tonnellate e tonnellate di carbone ogni giorno? Memoria da Pesce rosso magari?

  5. Sergio Castellacci

    E, esimio profeta, questi cosa vuol dire? Che siccome già c’era prima ben venga anche in futuro? Come dire: una volta m’hanno messo sotto con un furgone, cosa vuoi che mi faccia se quell’apino mi viene addosso? Anche un pesce rosso, se vede una via di fuga, sceglie il lago. Si chiama istinto, d’altronde.

  6. Elisha Bazhenov

    Profeta o non profeta, ci sono migliaia di persone senza lavoro, e un terreno che oramai è così inquinato che, apparte abbandonarlo a se stesso non si può fare molto altro, vi è la possibilità di convertitlo in qualcosa di costruttivo, che permetterebbe di sfruttare tale sito recuperandone anche parte delle struttore e darebbe lavoro a centinaia, se non migliaia di persone, tutto con inquinatento quasi nullo e un impatto ambientale decine di volte minore della realtà preesistente, e invece no… Il pesce rosso sarà anche in grado di scegliere il lago, ad istinto, ma non deve fare i conti con bisogni e prerequisiti della vita, mia e vostra, se non volete le centrali, siete liberi di spegnere le vostre case e di cessare le vostre attività, ma fino ad allora, non lamentatevi di ciò che vi permette di vivere la vostra vita in dato modo.

  7. andrea61

    Pensare di creare migliaia di posti di lavoro nel turismo in un’area che è già sviluppata in tal senso è a dir poco velleitario.

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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