LUCCHINI: BANDO SLITTA AL 14 LUGLIO, JINDAL E MITTAL IN POLE POSITION

Un momento di un assemblea Lucchini

Un momento di un’assemblea Lucchini

Piombino (LI) – Slitta al 14 luglio alle ore 18.00 il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti per il bando della Lucchini. In corsa Jindal e Mittal, con le offerte più quotate, ma in forse c’è anche una terza società che fa capo ad un avvocato di Torino che ha mostrato un certo interesse per lo stabilimento siderurgico. Restano poi in corsa la Jpl del fratello di Jindal, Naveen, l’ucraina Steelmont e un paio di raggruppamenti di imprese, considerati però scarsamente competitivi.

Lo ha confermato il commissario Piero Nardi ai segretari di Fim, Fiom e Uilm, che ha incontrato ieri per fare il punto della situazione. Subito dopo la chiusura le offerte saranno analizzate e nel giro di pochi giorni sarà fornita la proposta al ministero dello sviluppo economico. In un mese dovrebbe esserci la risposta definitiva, si conosceranno così il proprietario della Lucchini e la stipula del contratto preliminare.

La vera novità, pubblicata ieri dal “Sole 24 Ore”, è proprio l’interessamento di Arcelor Mittal, assente dalla prima fase della procedura e poi invece protagonista di una attenta due diligence, posticipata alla fermata dell’altoforno forse proprio per sottrarsi alle pressioni e alle aspettative sindacali e del governo legate al possibile mantenimento dell’area a caldo.

E quindi Jindal è interessata all’acquisto di laminatoi, porto, Gsi e Vertek, oltre che allo smontaggio impianti, mentre Mittal sarebbe, secondo voci di corridoio, interessata ai laminatoi, alla cokeria, e forse anche agli stabilimenti di Condove e Lecco. In tal caso la cokeria non si fermerebbe, altrimenti il suo destino sarà quello della chiusura entro luglio con gli inevitabili problemi di approvvigionamento di energia elettrica per lo stabilimento. Il vincitore o i vincitori avranno sei mesi di tempo per presentare il piano industriale che quindi slitterà probabilmente al 2015.

I tempi quindi si allungano, con forte preoccupazione dei lavoratori e di tutte le aziende dell’indotto, anche perché i riassunti nel “nuovo” stabilimento potrebbero essere all’incirca 800, con il governo che dovrà dare il proprio contributo per aumentare questa cifra il più possibile. I sindacati hanno chiesto per questo un incontro urgente al ministero dello sviluppo economico entro il 14 luglio. Fra le notizie comunicate da Nardi però ce n’è almeno una positiva per i dipendenti dello stabilimento, che il 15 luglio si vedranno accreditare in busta paga circa 740 euro in più di stipendio come premio di produzione.

Print Friendly, PDF & Email
Scritto da il 4.7.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 27 giorni, 16 ore, 0 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it