PIOMBINO: GIULIANI «CONCORDIA, THE DAY AFTER»

il sindaco Massimo Giuliani

il sindaco Massimo Giuliani

Conferenza del “giorno dopo” per il sindaco di Piombino Giuliani che cerca di guardare al futuro dopo la decisione definitiva del governo sulla rottamazione della Concordia, e punta al mantenimento delle promesse fino ad oggi effettuate sulla realizzazione di un polo di rottamazione. Il sindaco è quindi pronto ad impegnarsi con forza per portare avanti tutti i progetti previsti nell’Accordo di programma firmato il 24 aprile scorso con ben cinque ministeri.

«Sarà un periodo difficile e pieno di sacrifici per Piombino per almeno un paio d’anni, e non vogliamo aprire nessun conflitto istituzionale sull’argomento Concordia, che sarebbe certamente poco opportuno. Se i tempi di trasporto del relitto dovessero ulteriormente slittare o se si riscontrassero delle criticità nel galleggiamento, a quel punto potremmo nuovamente dire la nostra per ovvi motivi tecnici».

«L’Accordo di programma è nato sul Piano europeo dell’Acciaio – spiega il sindaco – varato dalla Commissione europea nel giugno 2013. Non a caso il Piano parla di diversificazione nella produzione dell’acciaio, di rottamazione delle navi legata proprio alla presenza di un polo siderurgico alle spalle. Ci aspettiamo quindi che questo vettore abbia il suo sviluppo». In particolare Giuliani ha parlato di rottamazione, refitting e manutenzione navale come i tre settori su cui puntare.

Nell’accordo di programma si parla infatti di ampliamento del porto per smaltimento di navi della Marina militare che dovrebbero essere 38 (anche se la somma del loro tonnellaggio dovrebbe essere leggermente inferiore a quello della sola Concordia, ndr). Giuliani ha poi fatto il punto sul lavoro avviato con Regione e Ministeri per portare avanti le partite fondamentali per il territorio: bonifica delle aree di parte pubblica (a settembre ottobre dovrebbe essere pronto il bando che consente di appaltare i lavori), processo di diversificazione economica e progetti di reindustrializzazione (attivati a questo proposito i tavoli di concertazione regionali e ministeriali che serviranno ad attuare le linee di intervento e a individuare progetti e investimenti utili sul territorio da finanziare), infrastrutture.

«Su quest’ultimo aspetto e soprattutto sul prolungamento della 398 fino al porto c’è un dialogo aperto con il governo – ha concluso Giuliani – per arrivare al completamento della strada, anche svincolandola dalla Tirrenica qualora questa non venisse confermata». Ma anche su questo ultimo argomento i tempi non sono stati definiti e vista la situazione economica della città, e senza la boccata d’ossigeno della Concordia, Piombino si dovrà organizzare per affrontare realmente almeno due anni di crisi prima di rivedere la luce della ripresa economica.

Scritto da il 3.7.2014. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “PIOMBINO: GIULIANI «CONCORDIA, THE DAY AFTER»”

  1. Mario Gottini

    Nel disperato tentativo di cogliere gli aspetti positivi, sui quali poter costruire un “comune sentire”…. sottolineo un piccolo passo avanti:
    a proposito della 398, si afferma di dover “… arrivare al completamento della strada, anche svincolandola dalla Tirrenica …”.
    Finalmente la 398 sembra diventare strategica, a prescindere (un porto senza penetrazione viria e ferroviaria è un’assurdità).
    Spero possa essere un primo elemento anche a dimostrazione di una lenta presa di coscienza di quanto dannosa, costosa e truffaldina sia l’operazione che pretende di trasformare la quattro corsie gratuita (costruita con i soldi dei cittadini) in autostrada a pagamento, di cui beneficierebbe solo SAT (che pretende perfino altri 270 mln di euro pubblici).
    Purtroppo…continuando nella lettura…troviamo un “qualora” che lascia intendere quanto lungo sia ancora il percorso da fare, prima di ottenere una netta presa di posizione per contrastare tale sciagurata scelta.

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 2 giorni, 22 ore, 49 minute fa

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