VELO: «PER LA VAL DI CORNIA SFIDA DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE»

il sottosegretario Silvia Velo

il sottosegretario  Silvia Velo

Abbiamo fatto alcune domande al sottosegretario all’ambiente Silvia Velo sul futuro del porto di Piombino e della Val di Cornia dopo la conferenza dei servizi sulla rimozione della Costa Concordia di ieri.

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Sulla stampa ha recentemente dichiarato che ci sono ancora alcune speranze di collaborare per la demolizione della Concordia; ci può dire di più?
Ieri la conferenza dei servizi, convocata per valutare la proposta della Costa di portare il relitto della Concordia nel porto di Genova, non ha raggiunto l’unanimita’.  La decisione, quindi, ora spetta al Consiglio dei Ministri.
E’ naturale che io stia dalla parte di Piombino. Personalmente ritengo Piombino la destinazione più sicura dal punto di vista ambientale, oltre che una straordinaria opportunità per il nostro territorio.
Come Ministero dell’Ambiente abbiamo lavorato e stiamo lavorando per fornire un parere improntato sulle massime precauzioni possibili di natura ambientale, vincoli, prescrizioni, paletti e richieste di approfondimenti.

E’ evidente, quindi, che la vicenda non è chiusa. E per me non lo sarà fino a che non si avvieranno le procedure di rigalleggiamento e di rimozione del relitto. Infatti, se la scelta di Costa di portare la Concordia a Genova è basata sulla scadenza del 20 luglio, come già detto, qualora non dovessero essere rispettati i tempi, per me si dovrebbe rimettere in discussione l’intera operazione e andrebbe rivalutata l’opzione di Piombino, perché a settembre il sito è pronto.
Niente, quindi, è ancora deciso.

Come sottosegretario all’ambiente come reputa di intervenire per la bonifica delle aree industriali e per le altre criticità della Val di Cornia?
Intanto sono orgogliosa di poter seguire personalmente i lavori del Comitato esecutivo dell’Accordo di programma. Il Ministero dell’Ambiente ha stanziato 50 milioni di euro e sto lavorando, assieme al Ministro, per garantire ulteriori risorse per le opere di bonifica dell’area. Opere di bonifica, ammodernamento delle linee, viabilità e riconversione dell’area industriale. Da queste azioni dovrà ripartire l’economia locale. E’ una sfida difficile, ma non per questo impossibile. Ne va del futuro dei lavoratori e di tante famiglie.

 

398 e portualità: l’UE sembra abbia aperto una procedura d’infrazione sulla gestione degli appalti per la Tirrenica, il che prevede ancora tempi infiniti e imprecisati. Svincolarsi dalla Sat non è ormai l’unica soluzione per garantire lo sviluppo portuale di Piombino?

Non conosco esattamente quale sia la procedura migliore da seguire. Sicuramente è il Ministro Lupi a dover prendere una posizione in merito. Una cosa, però, è certa: Piombino sta investendo molto sull’area portuale attraverso ingenti investimenti e interventi infrastrutturali che sono in fase di completamento. Nel giro di qualche mese il porto di Piombino sarà uno dei presidi più competitivi del Paese, nonché un’eccezionale risorsa per l’intero sistema portuale italiano. Proprio per questo la 398 diventa una priorità assoluta. Sono certa che il Ministro Lupi valuterà la soluzione migliore.

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Scritto da il 26.6.2014. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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