AUTOSTRADA: BARGONE SI DIMETTE, A RISCHIO ANCHE LA SS398

No_pedaggioIl 20 giugno il Commissario straordinario del Governo per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica Antonio Bargone, Dalemiano di ferro, tra l’altro anche Presidente della Sat (la società privata concessionaria per la realizzazione della medesima), ha rassegnato le dimissioni sembra a causa del conto da 270 milioni di euro che il concessionario Sat vorrebbe tradotto in contributo pubblico, senza il quale c’è il rischio del mancato completamento dell’autostrada Livorno-Civitavecchia. Il governo ha verbalmente promesso l’impegno, ma di fatto ha rinviato tutto a luglio e questa cosa ha fatto irritare il Commissario/Presidente dell’autostrada che non c’è.

Bargone deve aver intuito che i soldi a Luglio non ci saranno, e quindi probabilmente ha voluto dare un messaggio dai soci della SAT (Benetton, Caltagirone, Coop Rosse e Monte dei Paschi). Se salta l’antostrada SAT, riparte da zero, a causa dell’infelice scelta della politica locale di legarla nel 2010 all’autostrada Tirrenica, anche la SS398, la strada fino al porto di Piombino che è indispensabile per la valorizzazione di quella infrastruttura portuale. L’ennesima presa per i fondelli per i piombinesi (dopo quella annunciata ieri dal capo della Protezione Civile Gabrielli sulla Concordia) che già da alcuni anni pagano 60 centesimi per attraversare i due chilometri del “lotto 1” da Vada a Cecina Nord, il tratto autostradale più caro d’Italia, realizzato su una strada che esisteva già, la variante Aurelia. Un balzello che non si è rivelato decisivo nel finanziamento dell’opera, ma l’ha resa semplicemente più odiata dai residenti ai quali il partito di governo aveva giurato che mai avrebbero pagato l’autostrada.

Antonio Bargone, presidente Sat e commissario straordinario per la Livorno-Civitavecchia

Antonio Bargone, presidente Sat ed Ex commissario straordinario per la Livorno-Civitavecchia

Nella lettera di dimissioni consegnata al sottosegretario Delrio e al ministro Lupi è così scritto (fonte Sole 24H):
«È evidente che non c’è da parte del governo una chiara volontà di realizzare l’opera, nonostante l’impegno profuso in questi anni abbia prodotto risultati importanti. La mancata approvazione del decreto – scrive ancora Bargone – rischia di compromettere la realizzazione dell’intera opera, e addirittura può comportare l’interruzione dei lavori in corso tra Civitavecchia e Tarquinia».

La tempistica tra le dimissioni di Bargone e il rinvio del decreto “sblocca-cantieri”, dello scorso 13 giugno,(che sembra sarà approvato a fine luglio, ndr.), probabilmente non è un semplice caso, perché senza quei 270 milioni di soldi pubblici potrebbero fermarsi definitivamente i lavori in corso tra Civitavecchia e Tarquinia. Ed è la spia di una possibile sofferenza finanziaria dei quattro soci di SAT, che a causa della crisi economica e del calo del traffico autostradale vedono saltare il piano economico-finanziario della Tirrenica e quindi chiedono altri soldi pubblici. Pesano per la concessionaria SAT il calo del traffico autostradale degli anni scorsi e le previsioni al ribasso sul futuro, oltre agli adeguamenti delle tariffe autostradali che non potranno più essere quelli di un tempo.

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GROSSETO – Non nasconde la propria soddisfazione Marco Sabatini, del coordinamento provinciale grossetano di Sel.  «La notizia (apparsa sul sito web de IL SOLE 24ORE ) che il Commissario straordinario del governo per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica, tra l’altro anche Presidente della Sat (la società privata concessionaria per la realizzazione della medesima), avrebbe rassegnato le proprie dimissioni non può che renderci felici. Al di là delle motivazioni, secondo noi incomplete e cioè la mancata risposta del Governo alla richiesta di Sat di 270 milioni di euro pubblici per continuare i lavori, consideriamo queste dimissioni una prima piccola vittoria di una lunga battaglia per l’affermazione degli interessi pubblici e generali e per la tutela della nostra comunità maremmana e del nostro magnifico territorio».

«Quello che è certo – continua Sabatini – è che da forza politica responsabile possiamo tranquillamente affermare che le dimmissioni del Presidente Bargone come commissario sono l’ennesima dimostrazione dell’inutilità dei commissari governativi che invece di tutelare gli interessi generali e il bene comune sono fatti a posta per velocizzare le pratiche, garantire finanziamenti e alcune volte andare in deroga alle normative per poi però incombere in situazioni come l’infrazione europea e la denuncia dell’Ance. Da anni, a tutti i livelli, dentro e fuori le istituzioni, penso al grande lavoro fatto dai consiglieri provinciali Valentino Bisconti e Tiziano Baldanzi, abbiamo sempre evidenziato che la Tirrenica ormai dimostra tutti i suoi limiti, a partire dal fatto che Sat senza finanziamenti pubblici non è in grado di realizzare l’autostrada».

«Troppo semplice fare così l’imprenditore – sottolinea ancora Sabatini -: progetto al ribasso, una strada da sempre pubblica regalata ad un privato ed in più si vorrebbero anche soldi pubblici per uno scopo appunto esclusivamente privato. Ancora una volta in Italia si inizia un lavoro senza che ci siano i soldi. La prospettiva di cantieri lasciati a metà nel nostro territorio e nel nostro paesaggio ci lascia particolarmente preoccupati. È questa l’idea di sviluppo economico e di sicurezza territoriale che si sta pensando a Romae a Firenze per la Maremma? Invece di pensare ad un’ opera inutile ci si concentri nell’intervento di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico. Ci auguriamo che dai nostri territori e in particolare dai suoi rappresentanti, i sindaci dei comuni e tutte le forze politiche in particolare del centrosinistra, ci sia un sollevamento per impedire un’opera che si trascina tanti problemi e nessuna opportunità».

Coordinamento Provinciale SEL Grosseto

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CHI SONO I SOCI DELL’AUTOSTRADA CHE NON C’E’: SAT (Società Autostrada Tirrenica) ha quattro soci. Autostrade (di proprietà della famiglia Benetton), con il 25% del capitale sociale, a cui si affiancano dalla fine del 2011 le cooperative edilizie riunite in Holcoa (25%), il Gruppo Caltagirone attraverso la società Vianini (25%) e il Monte dei Paschi di Siena (15%).L’opera ha un costo complessivo di 2 miliardi di euro, SAT ha ad oggi realizzato il lotto Rosignano-San Pietro in Palazzi (55 milioni di euro per circa 4 chilometri), mentre il lotto Tarquinia-Civitavecchia (155 milioni) è in costruzione dal 2012. E il progetto delle tratte restanti compreso il primo lotto della SS 398, salvo la variante di Orbetello, è definitivo dalla fine di settembre 2013, ma ad oggi è tutto fermo.

 

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Scritto da il 21.6.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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