«CONCORDIA A PIOMBINO» NO, SOLO PROMESSE DA MARINAIO

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il comignolo della Concordia a Piombino

Un confronto per discutere del progetto di demolizione e smantellamento della Concordia a Piombino. Lo ha chiesto a Costa Crociere, questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Firenze, il Consorzio “Piombino per Concordia”, formato da sei aziende leader nel settore dello smantellamento e del trattamento dei rifiuti tra queste anche la piombinese ASIU di proprietà pubblica.

«Chiediamo un confronto con la Costa Crociere sui progetti», ha detto Fabrizio Lupoli, amministratore delegato della Ecoacciai spa, una delle aziende consorziate insieme a Asiu, Ecofor Service, Forti Holding, Despe, Cosnav.
«”Abbiamo progettato per Piombino un ‘cantiere ermetico terra-mare’, fatto da un consorzio di aziende che al suo interno e’ completamente in grado di gestire tutto lo smantellamento, compresa la capacità di gestire i rifiuti a terra. Si tratta di un business – ha continuato Lupoli – che può avere importanti ripercussioni occupazionali, si pensa a circa 200 persone occupate in modo stabile ma il numero potrebbe salire”, ha precisato Lupoli, che poi ha concluso: “Anche senza la Concordia perseguiremo nell’obiettivo di creare un centro di demolizioni a Piombino. Dopo un primo incontro tecnico con Costa Crociere abbiamo avuto solo silenzio. Anche se fosse già stata fatta una scelta vogliamo capire i limiti del nostro progetto. Crediamo in questo progetto e vogliamo poterne ridiscutere prima di essere rimandati a casa».

Sulla stessa linea Rossano Signorini, ad di Ecofor Service spa: «Chiediamo a Costa la possibilità di continuare la discussione, accettiamo anche di essere esclusi ma prima vogliamo discutere».
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GABRIELLI: PIOMBINESI VI HANNO PRESO IN GIRO

Intanto in un comuncato stampa il capo della Protezione Civile Gabrielli torna sulle polemiche in merito alla scelta del porto in cui verrà smaltita la nave da crociera. 

“E’ vero, i cittadini di Piombino sono stati presi in giro: non da Gabrielli ma da chi, in questi due anni, ha fatto solo promesse. I piombinesi sbagliano ad individuare chi li ha presi in giro e ci sono almeno due provvedimenti a dimostrarlo”. Il primo, spiega, è la delibera del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2013, successiva all’intesa tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’allora ministro dell’Ambiente Corrado Clini, nella quale si afferma che Piombino, “previa verifica di fattibilità ed economicità” sarà il porto di smaltimento del relitto. “Quella delibera era già allora inapplicabile – dice Gabrielli – perché non assegnava al Commissario né gli strumenti né le risorse necessarie per intervenire”. Dunque, “a prendere in giro è stato chi, per sei mesi, ha fatto promesse ma poi ha ottenuto un provvedimento impraticabile”. E in questo caso “il presidente Rossi è stato parte lesa”.

L’altro provvedimento che certifica le “false promesse” fatte a Piombino è il dl 43, prosegue Gabrielli, vale a dire quello sulle aree di crisi poi convertito in legge e nel quale rientravano gli interventi per Piombino, con la nomina di Rossi a Commissario. “Mai una volta – sottolinea il capo della Protezione Civile – in quel provvedimento viene citata la parola Concordia e mai viene creato il link tra Piombino e la nave. Ma non solo: il senatore Marco Filippi, lo stesso che mi accusa di aver fatto i giochi di qualcun altro, nella sua dichiarazione di voto, non dice una parola sulla Concordia”. Dunque la vicenda della nave naufragata al Giglio, da quel momento, “procede parallela a quella di Piombino, la nave da una parte e il porto dall’altra”. Si arriva così alla delibera del Cdm del 16 maggio del 2013 con la quale il governo, “che ne ha tutto il diritto, stabilisce che sarà il soggetto privato a presentare il progetto e il pubblico ad approvarlo”.
Costa sceglie quindi Genova, ritenendo questo progetto più conveniente sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista della fattabilità.  Piombino, sostiene Costa, non sarà pronto prima della fine di settembre del 2014 e non potrà iniziare la demolizione prima della fine del 2014. Ed inoltre non ha la certificazione. Gabrielli prova a chiudere la polemica ribadendo che “sarà la Conferenza dei servizi la sede dove affrontare tutte le problematiche”.

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Scritto da il 20.6.2014. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “«CONCORDIA A PIOMBINO» NO, SOLO PROMESSE DA MARINAIO”

  1. lino

    Un personaggio curioso questo Murzi presidente ASIU.
    Asiu un’azienda pubblica, una società del comune di Piombino.
    Prima doveva produrre conglomix un materiale che avrebbe dovuto sostituire gli inerti di cava. Risultato le colline di Campiglia non ci sono quasi più, enormi crateri si vedono da distanze chilometriche.
    Ora vuole demolire la Concordia pensando di utilizzare il personale a sua disposizione.
    Ma non farebbe meglio a dire ai suoi spazzini di pulire meglio le strade e non a sostare a lungo nei bar della città in lunghe colazioni mattutine ?
    Immaginatevi questa gente qui che demolisce la Concordia, forse cento anni non bastano.
    Ma quanto ancora dobbiamo sopportare personaggi come Murzi ?
    Giuliani, è questa l’innovazione che continua ?

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