VENTURINA: LA BELLEZZA DELL’ARTE COME PROGETTO URBANO E SOCIALE

Parte dell'affresco arcobaleno

Parte dell’affresco arcobaleno

Una nuova stagione di sviluppo per il ciclo pittorico sulle pareti esterne della scuola dell’Infanzia Arcobaleno di Venturina Terme: sono all’opera gli studenti del corso di pittura del prof. Vinciguerra, coordinati dalla dott.ssa Maria Concetta Giuntini, nella realizzazione di ulteriori 170 metri quadrati di pittura murale.

Il dipinto, che oltre ad essere un’opera d’arte a cielo aperto, rappresenta un progetto di riqualificazione urbana e un laboratorio didattico e sociale, vede protagonisti il Comune di Campiglia Marittima, l’Istituto scolastico comprensivo “G. Marconi” e l’Accademia di Belle Arti di Firenze e si inserisce nel progetto CampigliaAccademia che da diversi anni porta gli studenti a Campiglia creando una sinergia con il territorio in varie attività pubbliche che spaziano dal contesto del festival estivo Apritiborgo alla riqualificazione e lettura di spazi urbani proponendo un nuovo approccio con i cittadini.

Ma veniamo al ciclo pittorico. La pittura murale in fare di realizzazione prosegue il discorso cominciato con “Nel grande bosco” inaugurato il 5 giugno 2012. Quello in corso è un progetto complesso sia dal punto di vista della realizzazione sia dal punto di vista progettuale. In fatti, come spiega la coordinatrice Maria Concetta Giuntini, “Nel grande bosco” per la sua collocazione sull’edificio rappresenta l’ultima parte ‘narrativa’ del ciclo pittorico, che si legge da sinistra a destra, ed è stato necessario ideare uno schema compositivo che partendo dalla parete nord che si trova a sinistra della facciata, riuscisse a supportare un filo logico. Nel grande bosco è ispirato alla figura di Emanuele Luzzati, una grande scena in cui figure umane, flora e fauna si intrecciano in una giungla della fantasia che richiama la purezza dell’infanzia.

Da qui l’idea di dedicare l’intero ciclo pittorico alla metafora del cammino dell’uomo nella vita, in cui la purezza, elemento simbolico dell’infanzia, è anche ciò a cui tende l’uomo nella sua terza età, libero da impegni di lavoro e familiari, si spende per la ricerca dell’essenziale, svincolato dai problemi più contingenti e proprio per questo puro. Questo percorso è rappresentato nella pittura attraverso l’ambientazione in un paesaggio collinare toscano di un viaggio temporale, che si snoda per i 20 metri della parete, in cui si parte al mattino e si giunge alla sera in un bosco in cui ci si rilassa e si festeggia. Da questo punto si sviluppa una parete che viene definita la “porta” del “Grande Bosco” che raccorda tutto il ciclo pittorico. La narrazione è ricca di riferimenti alla storia dell’arte e alla letteratura comprese delle citazioni dantesche come quella delle tre fiere.

Un progetto che impegna mesi di lavoro. Da ottobre 2013 gli studenti lavorano al progetto su quale sono stati realizzati anche laboratori didattici che hanno interessato gli alunni delle scuole dell’infanzia, media ed elementare. Ogni fase ed ogni particolare del dipinto presuppone in qualche modo il coinvolgimento e l’intervento degli alunni in un circuito che vede gli studenti dell’accademia nella multipla funzione di studenti, insegnanti apprendisti sul campo. Gli studenti stessi in questo lavoro hanno realizzato progetto, supporto per la pittura (intonaco) e colori mettendo in pratica l’intero ciclo delle realizzazioni ai silicati riprendendo tecniche antiche e adattandole al contesto presente.

Il sindaco Rossana Soffritti afferma: “Vedere realizzarsi questo immenso lavoro pittorico è di fatto assistere in diretta alla creazione della bellezza. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti hanno lavorato duramente in questi giorni, instancabili, sotto il sole, artigiani e artisti allo stesso tempo. Con questi progetti vogliamo fare la nostra parte e ben rappresentare il nostro Paese che tanto vale nel mondo per la presenza di un patrimonio artistico inestimabile. Dobbiamo investire nella formazione pubblica delle nuove generazioni affinché possano essere tutori dell’arte e possano essere loro stesse creatori di arte del nostro tempo”.

Altri aspetti del progetto CampigliAccademia: Il lavoro alla scuola Arcobaleno è il più ampio ma non il solo lavoro nell’ambito del progetto CampigliAccademia. La sola scuola di pittura dalla fine del 2010 ha visto la partecipazione di una ventina di studenti alla realizzazione di due affreschi nel palazzo comunale, di 12 ritratti affresco nelle vie di Campiglia e Venturina, del tabernacolo di S. Antonio vicino all’omonima chiesa del quale oltre alla parte pittorica l’Accademia si è occupata della progettazione e della realizzazione strutturale. Da oltre dieci anni inoltre prosegue la collaborazione con la scuola di scenografia nella realizzazione delle scenografie e degli allestimenti del festival Apritiborgo: anche in quest’ambito l’attività prevede la stretta collaborazione con il territorio e dai laboratori legati al progetto si sono sviluppate in loco professionalità multidisciplinari che oggi sono una risorsa preziosa.

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Scritto da il 5.6.2014. Registrato sotto Foto, Giovani e Sapere, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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