COSTA: LO SMANTELLAMENTO DELLA CONCORDIA A GENOVA

Il relitto dopo la rotazione al Giglio

Il relitto dopo la rotazione al Giglio

Aggiornamento: Riportiamo al termine dell’articolo il commento di Valerio Fabiani segretario della Federazione Piombino-Val di Cornia-Elba del Partito Democratico.

Passata la tornata elettorale si ritorna a parlare di Concordia e per Piombino le notizie non sono buone. La destinazione finale di Costa Concordia naufragata al Giglio nel gennaio 2012 (32 morti) sarà il porto di Genova. L’ufficialità arriverà nei prossimi giorni, ma secondo quanto scrive oggi Il Sole 24 Ore la decisione ormai è presa.

Decisa anche la data del rigalleggiamento: il 20 luglio. La nave sarà rimorchiata verso Genova. La compagnia ha rinunciato all’utilizzo della Vanguard, la nave semisommergibile che avrebbe potuto ‘imbarcare’ Concordia. L’operazione sarà condotta da Titan Micoperi, che ha già guidato il parbuckling (il raddrizzamento) dello scafo. Il gruppo Costa, insieme a legali e assicuratori, sta lavorando alla sottoscrizione del contratto che affiderà ai gruppi San Giorgio, Mariotti e Saipem, in collaborazione con l’Autorità portuale di Genova, il processo di smantellamento del relitto. Servirà poi un passaggio in Conferenza dei servizi, prevista per il 16 giugno, per arrivare all’annuncio ufficiale della scelta di Genova.

Concordia verrà rimorchiata, con un viaggio di 150 miglia, verso il terminal di Voltri del porto di Genova, zona capace di accogliere il pescaggio di 18,5 metri del relitto. Lì la nave sarà svuotata dalle strutture interne, in modo da far arrivare il suo pescaggio a 15 metri. Poi Concordia sarà spostata nella parte di Levante dello scalo, presso l’area delle riparazioni navali, dove un tempo trovava spazio il superbacino galleggiante del porto di Genova. In quel sito saranno tagliati e asportati i ponti della nave che arriverà, così, ad avere un pescaggio di 10 metri. Poi il relitto sarà spostato in un bacino di carenaggio delle riparazioni, dove avverrà lo smantellamento definitivo: un’operazione che potrà dare occupazione diretta a circa cento persone per un anno, più l’indotto.

La decisione di scegliere il porto di Genova soddisfa la volontà di Costa Crociere ma anche quella del Governo di eseguire in Italia la demolizione. E anche gli assicuratori, che preferivano come destinazione del relitto la Turchia, dove lo smaltimento avrebbe avuto costi minori, si sono allineati (40 milioni di euro contro i circa 100 di Genova). Un po’ meno soddisfatti saranno i piombinesi che avevano sperato nell’arrivo al porto di Piombino per un rilancio dell’economia.

________________________________

FABIANI: “INSPIEGABILE CHE LA TITOLARITÀ DI UNA SCELTA COME QUESTA SPETTI A COSTA”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Quella che apprendiamo stamani è una decisione incomprensibile dal momento che, per come si prefigura, il percorso che il relitto deve compiere per poter essere smantellato si aggira intorno alle 150 miglia e tre spostamenti, partendo dal Giglio fino a Voltri e poi altri due spostamenti prima di arrivare allo smantellamento definitivo. Tutto questo diventa ancor più difficile da comprendere se si tiene in considerazione la difficoltà e la fatica di questi giorni per portare avanti i lavori intorno al relitto.

Portare la Concordia a Piombino non solo vorrebbe dire condurre il relitto direttamente nel luogo dello smantellamento, ma anche percorrere la più breve distanza possibile riducendo drasticamente il rischio ambientale. Per questi motivi ci chiediamo se sia giusto che la titolarità di una decisione come questa debba spettare a Costa Crociere, l’azienda responsabile di quanto avvenuto al Giglio il 13 gennaio 2012. Se i possibili rischi ambientali di questa operazione dovessero concretizzarsi, risulterebbe difficile per il Governo sottrarsi alle sue responsabilità e le decisioni prese risulterebbero inspiegabili se non per il mero interesse economico di un privato. Piombino è pronta e al momento in cui sarà spostato il relitto sarà prontissima ad accoglierlo scongiurando e riducendo al minimo la possibilità di rischio ambientale».

Print Friendly, PDF & Email
Scritto da il 30.5.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “COSTA: LO SMANTELLAMENTO DELLA CONCORDIA A GENOVA”

  1. allegra

    E una! Una carta è già caduta dal castello messo su per abbimdolare i piombinesi con 5-600 posti di lavoro! Se da una parte può dispiacermi, ne va di tutto il tessuto socio economico della zona, dall’altra mi viene spontaneo dire: vi sta bene!
    Ora deve cadere l’altra bufala delle bonifiche ( che con la Concordia a Genova di sicuro slitteranno) e poi l’ultima, quella dell’accordo quadro. Così i cari compagni dovranno rivisitare tuttta una serie di promesse elettorali, un pò tardi per pentirsi ma ancora in tempo per le prossime amministrative che non ci appaiono tanto lontane.
    Certo che Anselmi ha perso un’occasione! Si poteva arrampicare sulla nave! Vuoi vedere che ce la ritrovavamo in casa dalla sera alla mattina!

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 19 giorni, 7 ore, 55 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it