LA GROSSETO-FANO (E78) DIVENTERA’ UN’AUTOSTRADA A PEDAGGIO

Lo svincolo di Fogliano

Lo svincolo di Fogliano

Dopo anni di promesse, e una strada di fatto già completata per metà con i soldi pubblici dei cittadini, ieri 8 maggio, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministro Maurizio Lupi, il viceministro Riccardo Nencini, i presidenti di Toscana e Marche, Enrico Rossi e Gian Mario Spacca, e l’assessore alle infrastrutture della Regione Umbria Silvano Rometti, oltre al Presidente dell’Anas Pietro Ciucci hanno sottoscritto gli atti per far nascere Centralia, la società di progetto che realizzerà la Grosseto-Fano a 4 corsie.

La strada che unisce Grosseto con Siena e poi prosegue nell’Umbria e nelle Marche fino a Fano passera una volta conclusa dall’essere una ottima superstrada a diventare una pessima autostrada a pedaggio. L’opera che costerà poco meno di 3 miliardi,  collegherà il Tirreno all’Adriatico, Grosseto a Fano, una strada che per il 61% è in Toscana, per il 31% nelle Marche e l’8% in Umbria. Il progetto poi è sempre piaciuto all’Unione Europea che l’ha inserita nella rete transeuropea denominata «Ten-T», che collega la Spagna ai Balcani e i porti di Barcellona e Valencia a Livorno, Ancona, a Bar in Montenegro e Ploce in Croazia. La Grosseto-Fano è considerata come il «land-bridge», il ponte di terra della grande rete europea.

Sono bastati cinque minuti per firmare un progetto che aspetta da più di cinquant’anni di essere completato. La società creata per realizzare una superstrada a quattro corsie lunga 270 chilometri, 111 dei quali già finiti e altri 12 che lo saranno entro pochi mesi.  Entro giugno nascerà Centralia, la società partecipata da Anas (con il 55%) e dalle Regioni Toscana, Umbria, Marche (con il 45%) il cui unico obiettivo è quello di completare il corridoio autostradale Grosseto-Fano. L’impegno è quello di realizzare la gara d’appalto entro l’anno e di aprire i cantieri entro il 2015.

Una volta completata la “Due Mari” diventerà a pedaggio, ma con sconti per i residenti. Quest’ultima frase, dopo le vicende degli sconti della Tirrenica, fa venire i brividi. Chi saranno i residenti? Quelli in Toscana, o quelli delle province coinvolte nel tracciato? Oppure sarà un bonus di “tot” chilometri per percorrere l’arteria, per chi abita nei comuni coinvolti, a chi non ha vie alternative? Perché anche in questo caso viene tolta una strada gratuita che collega da decenni due capoluoghi di provincia (Siena e Grosseto) e viene sostituita con una strada a pedaggio senza alternative con l’inevitabile aumento dei costi di merci e servizi.

Tornando ai lavori i lotti più problematici sono quelli nel tratto aretino: dopo anni di battaglie il tracciato finale prevede risparmi di 900 milioni di euro, con una variante Rigomagno-Monte San Savino-Arezzo, un’altra tra Arezzo e Palazzo del Pero, nuovi progetti del tracciato Le Ville-Parnacciano, a Mercatello e a Fermignano. Ci sono 6 lotti, per 79 km, da progettare completamente, più altri 52 con i progetti trasmessi al Cipe che aspettano di essere finanziati. E poi c’è quel maxilotto (4 lotti uniti) lungo solo 12 chilometri, ma che prevede opere molto complesse, come il nuovo ponte di Petriolo e la doppia galleria di Casal di Pari, con il cantiere già aperto e che creera non pochi problemi durante l’estate lungo la Siena-Grosseto.

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Scritto da il 9.5.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “LA GROSSETO-FANO (E78) DIVENTERA’ UN’AUTOSTRADA A PEDAGGIO”

  1. Concordo pienamente con l’articolo, l’attuale moda sembra quella di andare a prendere ottime superstrade, fargli il makeup giusto per farle pagare. E il popolo paga.

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