EDITORIALE: PASQUA DI PASSIONE PER PIOMBINO

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

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EDITORIALE: PASQUA DI PASSIONE PER PIOMBINO

Corriere Etrusco “numero 53” del 18 aprile 2014.

Quella del 2014 si presenta come una vera e propria Pasqua di passione per la città di Piombino.

Il Ministero ha deciso giovedì scorso di aiutare i lavoratori Lucchini, Lucchini servizi e l’indotto, autorizzando, con la firma entro due settimane, gli ammortizzatori sociali nella fase di transizione verso la cessione del sito industriale, con  contratti di solidarietà attivi fino all’individuazione del nuovo acquirente dello stabilimento (massimo novembre 2014). Agevolazioni poi per i prepensionamenti, e il controllo delle operazioni durante questa fase di passaggio, che dovrebbe essere affidata alla regione Toscana.

Per quanto riguarda l’altoforno, questa Pasqua è l’ultima che probabilmente vedrà tale impianto. È stato avviato il processo di caricamento “in bianco” e presto, visto che  il Governo ha detto il suo NO ad una nuova nave di minerale, la ghisa smetterà di uscire dall’impianto.

Nonostante il termine ultimo per un’offerta vincolante sia il 30 maggio, la SMC, l’unica azienda che aveva promesso il salvataggio del ciclo integrale, sta rimandando di volta in volta la presentazione delle proprie garanzie, con il nuovo appuntamento fissato a Tunisi per il 15 maggio prossimo.

La Concordia invece sta prendendo la rotta verso la Turchia, che chiede circa un terzo dei costi di tutti gli altri porti italiani per smantellare il relitto della nave da crociera. C’è ancora qualche speranza di vederla a Piombino, ma ogni giorno che passa diventa sempre più flebile, anche perché è già stata ordinata la nave Vanguard per trasportarla lontano dal Giglio.

La SS398 continua ad essere sempre legata all’autostrada e non è mai stata approvata dal CIPE.  E la cosa più preoccupante è che non ne parla più nessuno.

Il PD, “il Partito” di governo, dopo 70 anni ha paura di perdere il Comune di Piombino che per decenni è stato uno dei più “rossi” d’Italia, e la preoccupazione ormai è palpabile come il nervosismo della classe operaia che non si sente più tutelata dai “compagni”.

Piombino è sulla “croce”. Chissà se dopo tre giorni la città risorgerà, oppure non basteranno i prossimi tre anni per uscire da una crisi che ormai è di sistema.

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 19.4.2014. Registrato sotto Editoriali, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “EDITORIALE: PASQUA DI PASSIONE PER PIOMBINO”

  1. lino

    Quando si affidano le sorti di una città come Piombino a gente tipo Anselmi, Manciulli, Velo, Tortolini, Fabiani , Guerrieri e sindacalisti che credono ancora oggi che gli asini volano non ci si può aspettare nulla di diverso.
    E’ gente abituata a dire bugie, a raccontare favole , a fare grandi sogni irrealizzabili, a credere al primo farabutto che passa per la strada e promette la luna. Questi signori e tutti i damerini di corte non sono riusciti a fare nulla negli ultimi 15 anni se non far diventare Piombino la città più povera della toscana.
    I nostri giovani dovranno andarsene tutti, tranne forse un piccolo gruppo protetto dai parenti con la tessera giusta. A breve saremo la città più vecchia dell’Italia con un tasso di disoccupazione micidiale.
    E nonostante questo si continua con la farsa degli accordi di programma la cui fine è già scritta in partenza: finiranno nel nulla come quello sui fanghi.
    Non bastasse tutto questo ci sentiamo dire che i candidato sindaco PD Giuliani vuole dare continuità alla politica innovativa di Anselmi.
    Siamo alla follia pura, al delirio.
    Continuità al nulla, alle bugie, ai venditori di tappeti arabi, alle cose dette e mai fatte . Ci vuole uno scatto di reni, ci vuole una bella pulizia generale ma purtroppo le premesse non vanno in questa direzione, anzi il futuro sembra più nero del già tenebroso presente.
    E’ una visione pessimistica, meglio forse credere nei miracoli ed essere ottimisti ?.
    Ma, non lo so, è certo che ora le cose stanno così.

  2. Davide

    Scusate, ma state sperando che Piombino rinasca oppure che affondi in maniera definitiva per aver la soddisfazione di dire: “Io l’avevo detto!!!”?

  3. Astuto Cacciatore

    Caro Davide, la realtà sta nei fatti, un ciclo politico-economico-sociale sta per finire, non solo a Piombino. Nel mondo ci sono almeno 7 miliardi di persone pronte a lavorare per 10 centesimi all’ora, e aumenteranno sempre più. Ci vuole un cambiamento radicale con un progetto per il futuro a livello internazionale che per ora manca. Impariamo ad ascoltare le “Cassandre”, almeno non rimarremo del tutto impreparati.

  4. Amerini Giampiero

    Nessuno spera che Piombino affondi, e credo che nessuno lo voglia, tantomeno per poi dire “io l’avevo detto”. Per quanto mi riguarda l’unica cosa che spero affondi è questa classe politica che ha fatto tanti danni . E’ vero, anche, che non vedo alternative così valide da poter dire: “Finalmente, ora abbiamo gli amministratori giusti”. L’unica cosa che posso dire, e voglio sperare di non sbagliarmi, e che: “peggio di così non li possiamo trovare”

  5. zeno

    no cari miei…da anni in Italia chiunque arriva, radicali, verdi, leghisti, italia dei valori e adesso i grillini dicono che peggio di quanto si è fatto non si può certo fare…eppure a far di peggio ci sono riusciti tutti e la cosa più triste è che chi ha fatto i disastri, maggioranze e opposizioni, sono adesso tutti lì a suggerire quello che è giusto fare…
    da qui in avanti non eleggiamo più nessuno, tiriamo a sorte, sarà molto più probabile trovare dei capaci e degli onesti…a nessuno dice niente il fatto che a Piombino ci siano una dozzina di liste e listerelle???
    ah vanità delle vanità..tutto è vanità..

  6. lino

    Anche i mentecatti capiscono che non si può affidare la città agli stessi che l’hanno portata alla rovina.
    E’ del tutto elementare anche a Piombino luogo dove ancora oggi molti credono che gli asini possono volare.
    Giuliani uno che afferma che l’innovazione deve andare avanti, Tortolini uno che non sarebbe votato nemmeno dai parenti stretti, Manciulli sparito da Piombino 20 anni fa e ricercato dal programma ” chi l’ha visto “, la Velo vice ministro all’ambiente e artefice della “erosione” delle montagne di Campiglia, per finire con Anselmi ,Fabiani e Guerrieri un tris che secondo me non ha combinato nulla se non aver speso inutilmente una montagna di soldi pubblici.

    Si sono dimostrati incapaci al governo, cosa si aspetta a cacciarli via, si vuole forse un’altra dimostrazione delle loro “professionalità”?

    Dimenticavo i sindacalisti Renda, Fagioli e Gabrielli, poveretti, che stanno a prendere per i fondelli i lavoratori e fargli credere alla lampada d’ Aladino portata in dote dal più grande esperto mondiale dell’acciaio, un tal Capperucci. Hanno creduto e fatto credere che stava per venire a Piombino un arabo investitore di tre miliardi di euro. Ripeto 3 miliardi di euro. Ancora una volta 3 x 1.000.000.000 euro. Mi raccomando, moderazione durante le festività.

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 15 ore, 27 minute fa

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