FIRMATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA: OK AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

LucchiniContratti di solidarietà di un anno per Lucchini e Lucchini Servizi; ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’indotto, scivolo per prepensionamenti e la regia durante la fase di transizione che dovrebbe essere affidata alla regione Toscana. Sono i risultati dell’incontro di giovedì 17 aprile al Ministero per lo sviluppo economico tra il sottosegretario De Vincenti e le sigle sindacali, al quale entro circa due settimane dovrebbe seguire la firma dell’accordo.

Erano presenti anche l’assessore regionale Simoncini e il commissario Nardi. «Si è deciso di accompagnare i lavoratori – si legge nella nota finale del Mise – nella fase di transizione verso la cessione del sito, con un uso degli ammortizzatori sociali per il periodo necessario ad individuare il soggetto acquirente». Un successo per nulla scontato e che prevede anche l’impegno di Regione e associazioni di categoria a chiamare le aziende che operano con l’altoforno per chiedere di rimanere e di attivare la cassa integrazione con i lavoratori. «La cabina di regia curerà le politiche attive del lavoro, compresa l’utilizzazione dei lavoratori in attività di messa in sicurezza degli impianti, di infrastrutturazione e di bonifica ambientale, così come previsto dall’accordo di Programma» – ha evidenziato il Ministero.

Ma la rabbia dei lavoratori dello stabilimento non si placa e si rivolge contro i rappresentanti sindacali e contro la politica, bersaglio principale un PD considerato “amico” fino a qualche giorno fa. Ai primi viene criticato il metodo di gestione della crisi, ritenuto non abbastanza deciso, mentre il partito viene accusato da alcuni delegati come Alessandro Lami di non interessarsi di Piombino. Per questi motivi alcuni operai hanno proposto soluzioni estreme come quella di bloccare l’entrata in città o la stazione di Campiglia, ipotesi poi rientrate per bocca degli stessi rappresentanti sindacali: «La verità – ha detto Fagioli, segretario Fim – è che noi ci siamo sempre impegnati in prima persona per difendere l’altoforno, il lavoro e i lavoratori. La politica ci ha lasciati soli, non il sindacato». Ha concluso Gabrielli, segretario Fiom: «Decideremo le iniziative in base alle risposte del Ministero, noi non ci arrendiamo, non consideriamo persa del tutto la battaglia dell’altoforno, ma è chiaro che in questo momento dobbiamo attivarci per ottenere le tutele per tutti». Venerdì 18 è stata organizzata una nuova assemblea, davanti alla portineria, che segue quella del 16 a cui avevano partecipato circa 400 operai. Un incontro in cui i sindacati avevano accusato il Governo, gli esecutivi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, i partiti compreso il loro interlocutore privilegiato: il Pd.

Niente da fare invece, intanto, per la nave di minerale e quindi per l’altoforno che hai già iniziato le procedure di spegnimento e che, si teme, possa resistere, in questa condizione di messa in sicurezza per 30 giorni al massimo.

 

 

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Scritto da il 18.4.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “FIRMATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA: OK AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI”

  1. Astuto Cacciatore

    “Un incontro in cui i sindacati avevano accusato il Governo, gli esecutivi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, i partiti compreso il loro interlocutore privilegiato: il Pd.” Ma come,ma che ingrati, qualcuno si era dato da fare per portare a Piombino l’arabo pregiudicato…, non conta niente questo?

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 24 giorni, 23 ore, 52 minute fa

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