EDITORIALE: L’AFO NON CHIUDE, NARDI PRENDE TEMPO

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

___________________________

Corriere Etrusco “numero 41” del 24 gennaio 2014.

Piombino (LI) – Il commissario straordinario Lucchini, Nardi ha ordinato una nave che rifornirà di materie prime l’altoforno della Lucchini di Piombino per tenerlo in marcia almeno fino al 10 marzo.

La nave salperà dal Brasile con un carico di pellet, arriverà tra una ventina di giorni e consentirà di rimandare la fermata per almeno un mese.

Come va interpretata questa mossa del commissario che ha anche posticipato la scadenza del bando al 10 febbraio prossimo? Come un segnale di apertura alla nuova offerta della Smc? Oppure anche lui sta solo prendendo tempo per evitare di inasprire gli animi dei lavoratori? Lo sciopero di venerdì 24 gennaio è stato infatti revocato, ma le assemblee in fabbrica proseguono. Venerdì scorso infatti i rappresentanti sindacali hanno incontrano il vicecommissario Ue,  Antonio Tajani e il sottosegretario De Vincenti.

Ricordo che attualmente sono tre le manifestazioni d’interesse presentate: Duferco-Feralpi-Acciaierie venete che puntano principalmente ai treni di laminazione, il Fondo Klesch interessato a pezzi dello stabilimento e a realizzare un forno da 300 milioni in padule e gli arabi della Smc che invece vorrebbero comprare e realizzare il “progetto Utopia” Lucchini.

La notizia del prolungamento del funzionamento dell’altoforno è importante anche perché la società Smc, che fa capo al magnate giordano Khaled al Habahbeh (e che, per mano del suo braccio destro, Ali Ghammagui, ha inviato la manifestazione d’interesse il 15 gennaio scorso al commissario straordinario Piero Nardi), ha chiesto esplicitamente di non fermare l’area a caldo della Lucchini.

A piccoli passi ci stiamo indirizzando quindi verso l’inizio di un percorso che renderà più chiaro il futuro della città per i prossimi anni. Speriamo solo che non ci siano brutte sorprese, perché a rischio c’è il lavoro di circa mille operai che a seconda di chi sarà il prossimo compratore, potrebbero ritrovarsi da un giorno all’altro in cassa integrazione.

Giuseppe Trinchini

Print Friendly, PDF & Email
Scritto da il 24.1.2014. Registrato sotto Editoriali, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “EDITORIALE: L’AFO NON CHIUDE, NARDI PRENDE TEMPO”

  1. zeno

    certo che se finisce che erano solo tutte manfrine…altro che rabbia…

  2. lino

    Anselmi-Capperucci-Khaled.
    Vi ricordate il Trio Lescano nel pezzo ” Maramao perchè sei morto ” ?.
    Secondo voi ci sono o no analogie con la nostra situazione.

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 2 ore, 14 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it