PIOMBINO: PIETRELLI PRIMA CANDIDATA PER LE PRIMARIE A SINDACO
Martina Pietrelli, leader dei renziani piombinesi, si è messa ufficialmente in gioco, chiedendo agli iscritti «il sostegno alle prossime primarie del Pd» per diventare sindaco della città. Trentasei anni, padre ex operaio delle acciaierie e madre casalinga, vive a Piombino ma lavora nel Comune di San Vincenzo come responsabile dell’ufficio scuola sociale, relazioni con il pubblico e comunicazione. Si è diplomata al liceo classico della città, ha conseguito la laurea in Filosofia all’Università di Pisa (2002) con il massimo dei voti. A ventidue anni è entrata per la prima volta in Consiglio Comunale a Piombino con i Ds.
«Mi candido – ha detto Pietrelli in conferenza stampa – perché voglio dare un contributo alla mia città con umiltà ma anche con la convinzione che i problemi non possono essere risolti da una sola persona ma che serve un respiro più ampio, che comporta la creazione di alleanze con le altre forze politiche, con le istituzioni superiori, e più in generale con tutta una comunità».
«Si parla del ruolo del sindaco come di una croce – continua – e a me questa pare un’eccessiva drammatizzazione. Quel che conta è mettere in campo delle idee, quelle di una città che deve solo dar forma a tutte le potenzialità di cui dispone, professionali, culturali e ambientali».
«E’ vero — precisa — che le situazioni di crisi del comparto industriale non possono avere soluzione a livello locale, ma occorre coinvolgere, come è stato fatto, le istituzioni regionali, nazionali ed europee: una strada da proseguire con impegno. Però su tanti altri fronti possiamo essere davvero protagonisti, ci sono energie da liberare. Non esiste solo la grande industria, anche tante piccole e medie imprese che hanno bisogno di un governo del territorio in grado di semplificare le procedure e favorire le iniziative. penso agli strumenti urbanistici, il piano strutturale è di dieci anni fa, oggi il quadro è cambiato completamente, serve un aggiornamento dei regolamenti».
Per quanto riguarda il porto Martina precisa che «noi dobbiamo interpretare bene il nostro ruolo. Piombino è sempre stata nella storia un ponte per le isole dell’Arcipelago e più in generale un punto di partenza e di arrivo per il Mediterraneo. Abbiamo di fronte l’Elba che non è solo un paesaggio, ma un interlocutore con cui attivare maggiori collaborazioni. Siamo il terzo porto in Italia per movimento passeggeri. Possiamo crescere ancora aumentando le corse per Corsica e Sardegna, diventando il punto di riferimento per le crociere in generale e per criciere nell’Arcipelago. Possiamo ampliare la logistica del porto con arrivo e partenza delle merci. Abbiamo un sistema di porti turistici e della nautica da valorizzare ulteriormente. Tutto questo significa posti di lavoro. In questo quadro credo che la questione del polo della rottamazione delle grandi navi sia da approfondire per capire se sia fattibile e se sia adatto alla nostra realtà. Ci sono problemi di non poco conto quando si rottama una nave, rifiuti speciali da trattare e una serie di questioni ancora non chiarite a livello comunitario».
Il programma e un dettaglio di queste riflessioni sono contenute in un documento «Piombino ‘14, una s-volta per tutte» elaborato da Martina Pietrelli insieme al suo gruppo (con forte presenza femminile a partire da Rita Nannelli, Erika Foggi, Carla Mestrini) che può essere letto o scaricato PREMENDO QUI.
Che Martina Pietrelli rappresenti una novità nel desolante panorama politico di Piombino è fuor di dubbio. Sarà, io me lo auguro, il nuovo sindaco a larghissima maggioranza nonostante i bastoni fra le ruote che tenteranno di mettere i compagni-amici del suo PD.
Ecco il punto. Martina Pietrelli centra qualcosa con il PD ?
A me sembra di no, perché all’interno dell’apparato ( brutta parola e brutto contenuto ) ha molti nemici e rari amici, è sostenuta soprattutto da giovani entusiasti e da gente che si è avvicinata per la prima volta alla politica.
Tutto ciò è un bene. I vecchi e non solo per età anagrafica devono andare a casa, hanno fallito e quindi non vanno premiati ma vanno eliminati politicamente. Al lavoro, un impegno che riscatta l’uomo, non dicevano così ?
Dopo quindici anni tornerò al voto e scriverò Martina Pietrelli.
In bocca al lupo.
gentilissima Martina Pietrelli siccome non credo assolutamente che abbia senso nel candidarsi politicamente il proporre il proprio profilo, la propria posizione da censo, studi fatti, esperienze, in sostanza quello che le persone “studiate” chiamano il background…e tantomeno la lettura di un programma di lavoro, se eletti, che è la copiatura di altre mille copiature eseguiti da tutti i fritti misti della politica locale che osano dirsi gruppi misti…
però una cosa vorrei saperla…non sei ancora sui manifesti… che segno sei..intendo astrologico…almeno poco poco per quello che vale qualcosa di te conosco…se il segno mi aggrada ti voterò…salutoni
Rispetto profondamente Martina Pietrelli e il suo impegno,onesto e privo di pregiudiziali,ritengo,però,che soprattutto in questi momenti Piombino abbia bisogno di qualcosa in più in termini di esperienza e conoscenza della macchina burocratica locale.Prendere le redini in mano della città a cavallo delle sfide e delle proposte che sono sul tavolo ha bisogno di una mano sicura e decisa.Penso che Martina dovrebbe avere l’umiltà di,casomai,fare una legislatura da assessore per poi cimentarsi nel compito più difficile.Quindi non do un giudizio sulla persona ma sull’esperienza.Ritengo che in questo momento i 2 candidati che potrebbero dirigere con una certa maestria il nostro Comune siano Giuliani o Murzi