CONSIGLIO STRAORDINARIO IN REGIONE SULLA LUCCHINI

lucchini_2011«Il Governo nazionale deve dotarsi di un piano industriale per l’acciao che disegni un ruolo per Piombino. Penso che Piombino abbia tutte le carte in regola. Chiediamo quindi all’Esecutivo come intenda rilanciare questo polo. Non ho sentito dal ministro Zanonato una proposta chiara. La domanda che vaga nell’aria come un fantasma è: quale è la politica? Questo è il punto, il resto viene di conseguenza». E’ l’appello che il presidente Enrico Rossi ha lanciato oggi nel suo intervento durante la seduta speciale del Consiglio regionale dedicata alle acciaierie di Piombino.

«C’è già il piano industriale elaborato dall’Europa – ha spiegato Rossi – che rilancia l’acciaio e che indica Piombino quale polo siderurgico. Quel piano è buono, ma debole nelle sue esplicitazioni concrete. In sostanza dice che l’Europa deve decidersi per il rilancio dell’acciaio, che senza acciaio non c’è industria, senza industria non c’è sviluppo. Che deve decidersi se per i suoi settori trainanti, auto e edilizia, vuole essere dipendente dalla Cina o dagli Stati Uniti oppure, puntando sulla qualità, vuole avere le sue eccellenze. Allora se l’Europa ha detto questo, il governo nazionale deve essere il nostro riferimento».

«La Regione vuole riconvertire e rilanciare il polo siderurgico – ha poi continuato – anche con il contributo pubblico che arriva grazie ai fondi comunitari. Domani firmeremo un protocollo con il Ministero dell’Industria, nato sotto l’egida del premier Letta e anche sotto lo stimolo del presidente Napolitano, che ringrazio. Metteremo a disposizione diverse decine di milioni perché il nuovo acquirente si impegni non solo a fare il forno elettrico ma anche il Corex, un impianto di tecnologia avanzata che permetterà a Piombino di fare quel salto di qualità capace di renderlo competitivo in ambito nazionale e internazionale. Ma adesso tocca al governo nazionale, che deve sposare con un pronunciamento chiaro il progetto di riconversione industriale. Dopodiché dovrà entrare in gioco il mercato, per trovare un imprenditore (c’è un imprenditore disposto a fare questa scommessa?) che, dotato di tutti gli strumenti necessari, si dedichi al rilancio».

«Al governo, che finora si è impegnato, e con il quale si sono fatti passi avanti, diciamo che abbiamo bisogno di certezze e chiediamo di fare di più. Sono sereno che faccia così? No, e quindi lavoratori fanno bene a continuare a lottare e noi staremo al loro fianco. Le nostre non sono pretese assistenzialistiche, come è stato detto da qualche parte, non è così. Ci sono azioni da intraprendere e scelte da compiere. Se dovessimo perdere questa partita – ha concluso il presidente Rossi – sarebbe un disastro per Piombino, per la Toscana, ma anche per il Paese».

Anche Matteo Tortolini, consigliere regionale Pd, intervenuto in aula durante la seduta straordinaria dedicata alla situazione del polo siderurgico di Piombino, commenta la situazione.

«Sul polo siderurgico di Piombino c’è stato uno sforzo enorme delle istituzioni a tutti i livelli, un impegno politico poderoso forse come non mai. Si è visto con l’iter celerissimo per l’approvazione del piano regolatore del porto, per consentire una rapida partenza dei lavori di adeguamento o con l’individuazione di Piombino come area industriale complessa, che ha permesso di poter usufruire di una normativa specifica e adatta alla crisi in atto. È una vicenda emblematica e ritengo che il disegno strategico portato avanti rifletta in piccolo il modus operandi che si dovrebbe applicare complessivamente al sistema economico italiano, ovvero non l’assistenzialismo ma politiche pubbliche per la competitività.

A giorni avverrà l’apertura delle buste, attendiamo le proposte economiche. Intanto ci sono alcune condizioni che dovrebbero a mio avviso essere rispettate a prescindere dall’acquirente, innanzitutto che l’altoforno resti in marcia fino alla comparsa di un interlocutore industriale adeguato. Inoltre è necessario procedere a passi spediti per un accordo di programma sulla reindustrializzazione e sui processi di bonifica da realizzare. Un altro aspetto riguarda l’energia: non c’è industria infatti senza energia, sappiamo che a Piombino c’è un grande impianto termoelettrico non più strategico per Enel, a questo punto è urgente individuare fonti energetiche a basso costo, con la consapevolezza di dover trovare una soluzione a questa esigenza quanto prima».

 Ecco invece il commento di PRC Gruppo Toscana.

«L’appuntamento di oggi, che noi abbiamo con forza sollecitato, conferma l’interesse e l’attenzione posta dal Consiglio, così come della Giunta, su una questione centrale non solo per Piombino e la Toscana, ma per l’intero Paese. Un attenzione che non è mai venuta meno nel corso dei mesi e degli anni, fin dalla scorsa legislatura, con una delegazione che tenne seduta in città. Questione primaria a cominciare dal mantenimento in funzione dell’area a caldo, fino all’auspicato sbocco progettuale industriale (che debba prevedere, e i progetti dovranno essere attentamente valutati, anche corex e forno elettrico) che chiede il massimo impegno, anche non escludendo interventi diretti del pubblico, perché parla del futuro di un intera area e di migliaia di lavoratori, ma anche della questione di fondo sul fatto che la siderurgia debba essere considerata settore strategico per l’Italia. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. Gli altri paesi europei – ricorda Sgherri – hanno infatti difeso i propri settori industriali strategici e li hanno conseguentemente difesi con l’intervento pubblico; per questo l’intervento nazionale è fondamentale, che non deve intraprendere miopi strade iper mercatiste che ci facciano perdere appunto questo settore strategico. L’intervento pubblico è quindi essenziale e auspicabile. Nella consapevolezza non si tratta di settori decotti ma che, con opportune politiche di rimodulazione produttiva (si pensi alla produzione in un settore sempre più del “futuro sostenibile” come materiale e infrastrutture per il trasporto su ferro) che quindi possono avere certamente un futuro. Così come è essenziale che il governo compia ogni azione affinché per il futuro, non si arrivi non a vendite che spacchettino l’area produttiva. La situazione è certo difficile ma le soluzioni si possono provare, con la pre condizione di non diminuire l’attenzione e l’impegno, consapevoli della strategicità del comparto».

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Scritto da il 15.1.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “CONSIGLIO STRAORDINARIO IN REGIONE SULLA LUCCHINI”

  1. lino

    Arrivano i giordani forse parenti del re. Una fortuna inaspettata e molto gradita.
    Piovono su Piombino miliardi di euro. Torneremo una città ricca e fortunata.
    Gloria al Signore e a tutti i santi, le nostre preghiere sono state ascoltate.
    Ma, sarà !!!!!
    Se questa fosse una panzana chi la fa circolare dovrebbe essere castrato.
    Scusate la pesantezza dell’espressione.

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