ANSELMI: «CERCHERO’ DI LASCIARE CERTEZZE AL NUOVO SINDACO»

Un momento della conferenza stampa

Un momento della conferenza stampa

Conferenza stampa di fine Anno per il sindaco di Piombino Anselmi e la giunta comunale con tante promesse per il futuro della città e l’impegno del Sindaco di lavorare per Piombino fino all’ultimo giorno della legislatura, per lasciare al suo successore il maggior numero di certezze possibili sui temi centrali del futuro industriale della città e del territorio.

«In questi mesi da ora alle elezioni amministrative di primavera – ha iniziato la conferenza stampa di fine anno il sindaco di Piombino Anselmi – mi concentrerò quasi esclusivamente per consegnare al prossimo sindaco il maggior numero di certezze possibili sui temi centrali del futuro industriale della città e del territorio: accordo di programma sulle questioni siderurgiche e nuovi interlocutori affidabili con obiettivi certi dal punto di vista industriale». E per quanto riguarda la pubblicazione del bando per la vendita del Gruppo Lucchini ha parlato di contatti interessanti con alcuni imprenditori italiani: «La questione industriale è il cuore della vicenda – inizia il sindaco – tutte le prospettive ruotano intorno a questo, e a ciò sono legate le opportunità. È decisivo che ci siano offerte di imprenditori che credono nel progetto industriale integrato delineato dal Decreto Piombino – ha detto Anselmi – Ci sono dei contatti, qualcosa si muove».

«Con il nuovo  anno avremo passaggi fondamentali: nei primi giorni di gennaio – annuncia Anselmi – ci sarà la firma del protocollo l’intesa e a seguire quella dell’accordo. Il primo è un documento con taglio politico dentro il quale vengono messi a fuoco gli obiettivi, l’altro è tecnico e traccia le linee di intervento. Questo protocollo, il primo in Italia sull’artico 27, dà continuità al lavoro iniziato da mesi. Dall’accordo transita anche lo sviluppo del porto».

Anselmi ha poi ricordato l’attenzione dell’Unione Europea sulla vicenda Lucchini – dopo i due viaggi a Bruxelles – e la visita del vicecommissario europeo Antonio Tajani in programma il 24 gennaio; ha ricordato l’accordo di programma di agosto per il porto con i suoi 112 milioni di euro, «stiamo aspettando l’ok del consiglio superiore per i lavori portuali e l’ok del ministero dell’ambiente per i dragaggi e entro la prima metà di gennaio partiranno le opere – ha detto Anselmi – sono interventi che cambieranno il volto del porto».

Per quanto riguarda la Costa Concordia pur non dando certezze ha ricordato che ancora il porto di demolizione non è stato definito, e se fosse Piombino questa inaugurerebbe la «filiera corta del rottame». In fase di approvazione da parte del CIPE anche i lavori del primo lotto della SS398. «Il Cipe dovrebbe approvare prossimamente l’intervento – ha ricordato Anselmi – Ci sono stati ritardi perché il ministero dell’ambiente ha chiesto la procedura di Valutazione d’impatto ambientale che ora ci risulta ultimata»», anche se questo annuncio ci duole dirlo, sono ormai troppi anni che il Sindaco lo fa, anche se questa volta ha insistito che i ritardi non sono da imputare al Comune di Piombino.

Anselmi parlando di innovazione ha ribadito come non lo «entusiasmi» il forno elettrico in fondo a Corso Italia, ma in tal senso ha ricordato che «la parte urbanistica compete al Comune» e quindi se il percorso che sarà intrapreso dall’azienda sarà quello andrà aperta una importante discussione sull’argomento. E poi ha sottolineato con insistenza l’importanza delle bonifiche e del riutilizzo delle aree.

Sul fronte delle opere pubbliche il Sindaco ha ricordato che «subito dopo la Befana  inizierà l’intervento di consolidamento della costa urbana ai Frati. A seguire ci saranno gli interventi su viale del Popolo, piazza Manzoni e lungomare Marconi. Lasceremo pronti alla prossima legislatura il piano progettuale e le coperture finanziarie; forse riusciremo ancora a fare noi le gare d’appalto e lasceremo ai nostri successori il via ai lavori».

Poi ha concluso confermando che «la diversificazione è sempre al centro dei nostri pensieri, ma la mia convinzione è che turismo e agricoltura non siano sufficienti se non accompagnati da una diversificazione manifatturiera e qui il tema della liberazione delle aree è cruciale. I 1000 ettari del sito di Piombino sono la vera sfida: qui passa la nautica, nuovi investimenti metallurgici, l’importante è non impattare aree pregiate. Investendo e creando lavoro si realizzerebbe occupazione dodici mesi l’anno e quindi non stagionale. Perché è necessario fronteggiare la crisi e coglierne le opportunità».

Alla fine della conferenza stampa sono state poste al Sindaco tre domande.

Alla prima, riguardante il suo più grande merito e il suo più grande fallimento, Anselmi ha risposto: «Il più grande successo personale è stato essere eletto di nuovo con quasi il 70 per cento dei consensi, quello politico è stato aver portato l’attenzione del governo e dell’Unione Europea su questo territorio: orami Piombino è protagonista delle vicende del nostro paese. Il più grande fallimento non riguarda la sfera pubblica».

La seconda domanda tratta un argomento scottante, ovvero l’autorità portuale; nel rispondere al quesito su quanto ci tenga a ricoprire tale carica, Anselmi ha ribadito più volte di essere stato designato da altri: «Sono stato inserito nel novero di una terna e di questo ringrazio: Lupi ha in mano la terna da cui verrà scelto il nome». Una seconda domanda ha ricordato al sindaco la sentenza di Cagliari, che prevede certi titoli di studio per accedere all’autorità portuale, titoli che in base a quest’ultima Anselmi sembrerebbe non avere. «La valutazione dei curricula ‒ si difende Anselmi ‒ spetta al Ministro. Non sono qui a difendere la mia candidabilità, che è stata vagliata da chi mi ha proposto considerando il mio curriculum adeguato. Se all’autorità portuale non ci andassi io, sarei contento che ci andasse uno più bravo, che conosca il porto di Piombino. Sono abituato a cercare di fare al mio meglio le cose che sono chiamato a fare: se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Presidente della regione Toscana designassero il mio nome, mi dedicherò anima e corpo a un eventuale incarico».

Per quanto riguarda le famiglie piombinesi indigenti, rimaste senza acqua corrente per non aver pagato le bollette, Anselmi respinge ogni responsabilità. Quando l’Usl segnala le famiglie disagiate, il Comune interviene, ma il caso sopra citato è di competenza dell’Autorità per l’energia e per il gas: «Non si può mettere in croce i sindaci ‒ dichiara Anselmi ‒ Nascono polemiche che vengono legate al referendum, ma non dobbiamo confondere la propaganda con la sostanza e la propaganda non deve fare perno sul disagio».

Giuseppe Trinchini
Chiara Bellucci

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Scritto da il 28.12.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “ANSELMI: «CERCHERO’ DI LASCIARE CERTEZZE AL NUOVO SINDACO»”

  1. lino

    Non vorrei essere scortese ma dalla foto sembra che stiano vegliando il morto o meglio la morta vale a dire la città di Piombino.
    Sono arrivati immersi nel Laudate Dominum di Mozart, se ne andranno sulle note del requiem di Brahms. Spenti loro e spenta la città da loro amministrata. Dieci anni gettati al vento tra promesse di mirabili interventi e visioni di cascate di milioni di euro. Forse siamo la città più povera della Toscana e il sindaco parla di nuove opportunità come se un sole nuovo dovesse illuminare questa comunità che al contrario è incamminata sulla strada di un declino pauroso.
    Bisogna voltare pagina e occorre che questi e tutto il loro cerchio magico spariscano dall’orizzonte politico di questa comunità.
    Altro che Autorità portuale o Asiu o Asa o Regione o Parlamento o Europa. Al lavoro e in fretta. Non devono più parlare a nome di una comunità che hanno aiutato a fallire.
    Sarò anche eccessivo in questo mio giudizio ma non mi venite a raccontare che questi qui non lo meritano,. Hanno detto bugie a più non posso, hanno trattato questa comunità con sufficienza e arroganza e da ultimo qualcuno di loro ha fatto anche il malandrino. Hanno sprecato una montagna di soldi pubblici in progetti o iniziative tutte fallite. Dicono che vogliono lasciare come eredità ai prossimi amministratori certezze progettuali quando in realtà il prossimo sindaco troverà un mucchio di macerie e tanti debiti da pagare.
    Sono le mie previsioni da Cassandra ? Chi vivrà vedrà. Buon anno a tutti.

  2. Astuto Cacciatore

    “…Il più grande successo personale è stato essere eletto di nuovo con quasi il 70 per cento dei consensi”, purtroppo la gente vota con il paraocchi,
    “…orami Piombino è protagonista delle vicende del nostro paese”, in che senso lo sanno tutti.

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