GIANNI PITTELLA: «DOBBIAMO SALVARE LA SIDERURGIA»

L'onorevole Gianni Pittella

L’onorevole Gianni Pittella

Mercoledì 18 dicembre presso la sede di federazione del PD di Piombino si è tenuto un incontro tra l’europarlamentare Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo, e le delegazioni di Lucchini e Magona. La sua presenza a Piombino è stata un’occasione per conoscerlo meglio e per affrontare con lui i temi di più stretta attualità nazionale ed europea.

D. Mercoledì è stato a Piombino per conoscere in dettaglio una delle gravi situazioni di crisi siderurgica del nostro territorio, per cercare di risolverla al meglio all’interno delle istituzioni comunitarie di cui è esperto conoscitore. Quali impressioni ha avuto e quali le azioni che intende intraprendere per salvare le imprese e l’indotto?
R. Una realtà produttiva che genera 4.500 posti di lavoro e il tre per cento del Pil della Toscana non può essere né trascurata né abbandonata. Ci sono idee progettuali valide, condizioni e strumenti attivabili per salvare il polo siderurgico, ed ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi in questa direzione. Io farò la mia parte sia sul versante europeo intervento sul Commissario competente sia su quello italiano, sensibilizzando il Governo.

D. Come vede, da vice Presidente del Parlamento Europeo il futuro degli Stati Uniti d’Europa?
R. Siamo ad un punto di svolta. L’ Europa delle lobby finanziarie e della tecnocrazia, l’Europa in cui comandano solo Governi e BCE e’ vista, ed in parte è, matrigna per i cittadini; va cambiata in due direzioni, superando l’austerità e il rigore, aprendo una stagione di investimenti nei settori trainanti la crescita e l’occupazione e costruendo l’ Europa politica.
Dobbiamo avere un vero governo europeo, con un Presidente eletto dai cittadini, un Ministro del tesoro e degli esteri, una Banca Centrale che stampi moneta, un Parlamento europeo che funzioni camera legislativa della Unione.

D. Come ha vissuto l’esperienza delle recenti primarie del Partito Democratico? Come interpreta la vittoria di Matteo Renzi?
R. E’ stata una esperienza bellissima anche sul piano umano. Ho visitato centinaia di circoli, incontrato miglia di persone in carne ed ossa, ho visitato aziende, università, scuole, ho confrontato le mie idee e ascoltato tante proposte utili al PD e al Paese. Ho raccolto il sei per cento in Italia una percentuale sensazionale se rapportata al contesto e ho voluto sostenere la sfida di Matteo Renzi che rappresenta la speranza, forse l’ultima, di riscossa per il nostro Paese. Renzi si è impegnato con me a cambiare l’Europa, a puntare sui giovani, a dare una visione unitaria del Paese, a costruire un PD federale.

D. Presentando il suo nuovo progetto Lab-Dem ha recentemente commentato che questa “non sarà l’ennesima corrente, ma uno spazio aperto e condiviso per incidere nelle decisioni del partito”. Può spiegarci meglio?
R. “Lab dem” sarà uno strumento aperto a tutti che elaborerà idee, ascolterà persone e territori, realizzerà iniziative perché la politica oggi è povera ed ha bisogno di idee. Abbiamo già in animo di organizzare una scuola di formazione politica, un viaggio nel pianeta sanità, una “Leopolda” del Sud e un osservatorio sui diritti civili.

D. Crede nella politica?
R. Sì, a patto che la politica sia ascolto e confronto con i cittadini, capace di scelte che aiutino la gente, in primis quella che soffre e quella che merita, la politica con la “P” maiuscola che abbiamo fatto in questi due giorni toscani e che io cerco di fare da quando, molti anni fa, ne ho fatto una missione di vita.

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 20.12.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “GIANNI PITTELLA: «DOBBIAMO SALVARE LA SIDERURGIA»”

  1. lino

    Piombino spera nell’aiuto di PITTELLA ?.
    Non siamo sull’orlo del baratro bensì siamo in volo dentro il baratro.

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