EDITORIALE: SI RIMESCOLANO LE CARTE PER LE NOMINE ALL’AUTORITA’ PORTUALE

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

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Corriere Etrusco “numero 27” dell’11 ottobre 2013.

In questi giorni un giornale on-line elbano ha indetto un sondaggio per chiedere ai cittadini chi preferirebbero come prossimo presidente dell’Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba. I candidati sui quali si può esprimere una preferenza sono Anselmi, Bosi, Kutufà, Nardi e Peria (che però si è reso recentemente indisponibile all’incarico e si è candidato alle primarie di federazione del PD Val di Cornia-Elba in quota Renzi).

Però non sappiamo quanti di loro hanno i titoli richiesti dalla Legge sulle Port Authority, visto che il Consiglio di Stato ha recentemente ed ulteriormente chiarito che per rivestire quel ruolo bisogna avere un titolo di studio implicante il possesso di competenze anche genericamente raccordabili all’economia dei trasporti marittimi.

Il Consiglio ha infatti annullato a fine settembre, per mancanza dei suddetti titoli, la nomina di Piergiorgio Massidda, presidente dell’Autorità Portuale del Porto di Cagliari scelto dal Ministero, dando ragione Massimo Deiana, preside della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari (e professore di Diritto della Navigazione), che aveva presentato un ricorso contro la nomina dell’allora senatore Pdl, al vertice dell’Autorità Portuale di Cagliari. Il Consiglio di Stato, con una sentenza emessa il 26 settembre scorso, ha ribaltato il verdetto di primo grado emesso dal Tar Sardegna che di fatto aveva respinto il primo ricorso di Deiana.

In un passaggio delle considerazioni messe nero su bianco dai giudici di Palazzo Spada, nella sentenza, si afferma che a Massidda mancherebbe «un qualsiasi titolo di studio comunque implicante il possesso di competenze anche genericamente raccordabili con la materia (Trasporti .ndr)» e la sua nomina è illegittima «per l’estraneità al settore delle pur vaste attività professionali, politiche e parlamentari e le quali non concernevano affatto i settori dell’economia dei trasporti; per la brevità delle esperienze quale presidente della VIII Commissione Trasporti (per meno di un anno) o di quella dell’analoga struttura presso la Provincia di Cagliari, le quali dunque non potevano certo far presupporre il conseguimento delle competenze teoriche e pratiche richieste».

Quindi tutto questo scombina anche i “giochi” per l’autorità portuale di Piombino-Elba e apre le porte a tutti gli esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale che già stanno inviando i loro curriculum al Presidente della provincia di Livorno, ai Sindaci dei  Comuni di Piombino, Portoferraio e Rio Marina, e al Presidente dalla Camera di commercio, gli enti interessati alla composizione della terna.

Quindi la sentenza precisa che bisogna essere esperti, cioè laureati, nei settori dell’economia dei trasporti e portuale così come prevede l’articolo 8, comma 1, della Legge 28 gennaio 1994 n. 84 “Riordino della legislazione in materia portuale”: «Il presidente è nominato, previa intesa con la regione interessata, con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione, nell’ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale».

I porti di Piombino e dell’Elba hanno bisogno di dirigenti con abilitazioni marittime, con competenze e professionalità, non di scelte dettate e legate a vecchie logiche clientelari e spartitorie. È abbastanza chiaro che i nominativi indicati nell’articolo, seppur di comprovato valore, probabilmente non hanno tutti i requisiti di legge richiesti per ricoprire l’incarico di Presidente dell’Autorità Portuale.

Giuseppe Trinchini

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7 Commenti per “EDITORIALE: SI RIMESCOLANO LE CARTE PER LE NOMINE ALL’AUTORITA’ PORTUALE”

  1. apinodimacerie

    Anselmi: zero tituli.

  2. Elia

    Questa sentenza è importante perché secondo me mette finalmente in chiaro alcuni parametri di professionalità spesso sottovalutati dalla politica per la guida di una struttura come è AP e non solo.

  3. Luca

    Di fronte a questa sentenza una politica responsabile metterebbe un tecnico competente alla guida dell’Autorità Portuale di Piombino-Elba.

    «I porti di Piombino e dell’Elba hanno bisogno di dirigenti con abilitazioni marittime, con competenze e professionalità, non di scelte dettate e legate a vecchie logiche clientelari e spartitorie.»

    SANTE PAROLE!!!

  4. Angelo Roma

    I corsi di laurea in economia dei trasporti e portuale, sono vigenti da talmente pochi anni che, in modo palese, fanno mancare quello che, a mio parere, è il requisito più importante: comprovata qualificazione professionale nei settori dell’ecomia dei trasporti e portuale. Dove comprovata dovrebbe significare, come minimo 20 anni di esperienze specifiche. Cordiali saluti.

  5. Elia

    Mi scusi Dott. Roma ma mi permetta di ricordarle che il corso di Economia e Management Marittimo e Portuale dura appena 2 anni e il corso è molto teorico, come è tipico delle nostre università e per uguagliare quei due anni di studi ci vogliano minimo 20 anni di esperienza specifica sembra più una provocazione che un dato di fatto. Le dico ciò perché di Economia e Management Marittimo e Portuale la scrivente bensì non ancora quarantenne puo tranquillamente vantare un esperienza di almeno 10 anni e che le mi dica che un studente appena laureato ha una professionalità superiore alla mia che non ho fatto tale corso mi permetta è offensivo, visto anche che ho avuto l’onore di essere chiamato anche come esperto distaccato dal Ministero ma forse la sua era una provocazione, anche se non ci conosciamo ha la mia stima per la sua seria e comprovata professionalità e per la sua carriera e per questo sono sicuro che la sua era una provocazione perché Lei come bene saprà c’è differenza fra il management teorico da quello pratico, però condivido appieno il concetto del suo discorso, alla guida degli Enti tipo AP ci vogliano professionisti.

  6. Angelo Roma

    Elia buonasera, ho appena letto. Evidentemente mi sono espresso male: intendevo dire che a mio giudizio la laurea non è di “indispensabile” importanza, ma una comprovata (nel senso di vera, dimostrabile, ect.) esperienza nel settore portuale è vincolante. Grazie per la stima ed un cordiale saluto.

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