UDC: «BASTA CON LO SCIPPO DELLA SANITA’ LOCALE»

 

il consigliere comunale dell'UDC Luigi Coppola

il consigliere comunale dell’UDC Luigi Coppola

Luigi Coppola, Segretario provinciale UDC Livorno, denuncia la grave situazione che si va profilando per i tagli ai servizi locali dell’ASL 6 a fronte del progetto del nuovo ospedale di Livorno. C’è grande preoccupazione per il depotenziamento di Piombino, lontana dai principali ospedali regionali, quando a 20 km dalla città labronica c’è il centro universitario pisano.

«Sulla sanità non si transige, sono impiegabili i tagli che dovrà subire l’ASL 6 a fronte del progetto del nuovo ospedale di Livorno, tutto ciò fa presagire una pesante ricaduta sui servizi sanitari nel resto della provincia.

Nell’arco di un anno sono stati inaugurati i due nuovi nosocomi di Pistoia e Prato, vicinissimi l’uno all’altro in un territorio in cui sono presenti nell’arco 70 km 2 cliniche universitarie ed altri 3 policlinici altamente specializzati.

Se il Presidente Rossi e l’assessore Marroni vogliono continuare sulla strada della penalizzazione delle aree più periferiche della regione lo dicano chiaramente invece di nascondersi dietro una ristrutturazione obbligata a fronte dei tagli pubblici al comparto sanitario.

Peraltro il buco di Massa non è da imputare a chicchessia, qualcuno con nome e cognome avrà le sue responsabilità politiche se non vi sono stati adeguati controlli ed è impensabile che se ne lavino le mani scaricando sui territori più distanti dai centri di potere regionale i danni prodotti.

La Toscana ha una miriade di partecipate inutili che servono solo a creare poltrone per la politica, lo stesso nell’ambito dei servizi sanitari vi sono strutture consortili di supporto che non hanno motivo di esistere e che pesano moltissimo sul bilancio.

Quando si parla di aree vaste si deve avere cognizione di quale sia la conformazione della regione e non tenere di conto solo di esigenze che non hanno nulla a che vedere con il bene comune.

Noi lo abbiamo detto più volte che Livorno non ha bisogno di un nuovo ospedale, peraltro sono stati spesi da poco oltre 100 milioni per la manutenzione del vecchio, bensì una distribuzione adeguata a livello provinciale delle specializzazioni evitando di accentrare tutto sul capoluogo, peraltro limitrofo alle cliniche universitarie di Pisa.

Siamo stanchi di essere presi in giro dalla regione e non ci stiamo, lo diciamo ad alta voce e ci dispiace che le potenti federazioni PD Elba-Val di Cornia e Livorno subiscano le imposizioni del governatore toscano senza fiatare.

Se stanno zitti ci sarà un motivo, ma non è accettabile che si baratti la sanità con altre questioni territoriali, poiché il rispetto della dignità dei cittadini è il primo punto dell’impegno politico di ciascuno e deve essere perseguito in ogni senso».

Luigi Coppola (Segretario provinciale UDC Livorno)

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Spirito Libero: OdG sulla sanità per non subire i tagli

Camelli, Uilsanità, ha perfettamente ragione, Piombino non deve accettare le logiche della Usl che lo vorrebbero far diventare solo un grande poliambulatorio perdendo tutte le specialistiche a vantaggio di Livorno e la politica non può accettare silente tutto ciò.  L’Area Vasta dovrà procedere a tagli per 126 milioni di € per rispettare il vincolo di bilancio regionale e la nostra Usl 6 ne dovrà tagliare ben 26, pena il commissariamento.

La strada di concentrare tutte le attività di alta specializzazione -ben 42.000 ricoveri nel 2012- su Santa Chiara/Cisanello, facendo pagare a Livorno ed a ruota agli altri ospedali di provincia, Piombino in testa, le conseguenze di questa riorganizzazione é inaccettabile, mortifica  le professionalità e crea  un innalzamento dei costi e dei disagi per i cittadini, costretti ad un pellegrinaggio sanitario per semplici operazioni che oggi facevano a Piombino. Occorre invece ripartire tali specialistiche su tutti gli ospedali ex provinciali, favorendo la loro specializzazione,  creando sinergie ed una rete di ospedali di 2° livello con una eguale riduzione delle spesa sanitaria. Piombino, Cecina e Portoferraio avrebbero infatti un bacino di utenza di 170.000 abitanti e ridistribuendo tra di loro le specialistiche in base alle proprie caratteristiche, diventerebbero una rete ospedaliera di 2° livello e non di 3° come sono oggi, riducendo le spese.

Per questo Spirto Libero, con i suoi consiglieri Mambrini e Filacanapa, ha presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale, sperando che possa essere condiviso. Dalla necessità dei tagli ne possiamo uscire cogliendone le opportunità che si aprono e non subendo passivamente le logiche decise sull’Arno o ai fossi labronici. Dovendo risparmiare poi, considerato che esistono ben quattro direzioni sanitarie (Livorno, Portoferraio, Cecina e Piombino), con un costo complessivo di 15 milioni di €,  lasciando quella di Livorno ed accorpando le altre otterremmo un risparmio di 10 milioni di €. Perché non lo si fa? Esiste poi un pesante problema che riguarda il saldo negativo tra i lavoratori usciti per pensionamenti ed altro e quelli assunti, che determina un peggioramento delle loro condizioni di lavoro e quindi dei servizi resi ai cittadini.

La politica però deve scegliere e per questo chiediamo che il Consiglio Comunale dia mandato al Sindaco per richiedere la convocazione immediata della Conferenza dei Sindaci e successivamente dell’Area Vasta per discutere tali problematiche e sostenere queste proposte.

   Stefano Ferrini

 Coordinamento Spirito Libero – Piombino

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Scritto da il 29.9.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “UDC: «BASTA CON LO SCIPPO DELLA SANITA’ LOCALE»”

  1. Astuto Cacciatore

    “La Toscana ha una miriade di partecipate inutili che servono solo a creare poltrone per la politica, lo stesso nell’ambito dei servizi sanitari vi sono strutture consortili di supporto che non hanno motivo di esistere e che pesano moltissimo sul bilancio.” Sig. Coppola, queste affermazioni sono molto importanti, perché la gente che va all’ospedale e non capisce perché deve aspettare mesi per una banale Rx, deve aprire gli occhi e rendersi conto che la sanità così come è impostata oggi (più che mai), è solo un carrozzone nel quale la cura e la prevenzione delle malattie viene all’ultimo posto.

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