CONCORDIA A PIOMBINO SOLO SE IL PORTO E PRONTO

una recente immagine del relitto

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“Il relitto della Concordia sarà smaltito a Piombino se il porto sarà in grado di ricevere la nave, altrimenti insieme a Costa valuteremo destinazioni alternative”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli nel corso della conferenza stampa sulla rimozione della Costa Concordia, aggiungendo che “se non sarà possibile valuteremo le altre ipotesi”. Per quanto riguarda il costo delle operazioni di recupero fino alla rimozione la stima è di 600 milioni di euro “con tendenza a crescere”, ha detto invece Porcellacchia di Costa Crociere, responsabile della rimozione.

“Si svolgeranno all’alba del 16 settembre le operazioni di rotazione del relitto della nave” – spiega Gabrielli durante l’incontro per presentare le azioni di parbuckling. “Le procedure, che non saranno semplici né rapide, partiranno, ammesso che le condizioni marine lo rendano possibile, alle 6 di mattina. La decisione definitiva verrà presa domenica pomeriggio, proprio per valutare la situazione meteorologica”.
La fase del ribaltamento del relitto o rotazione in assetto verticale, detta parbuckling, durerà alcuni giorni in quanto il movimento dovrà essere molto delicato e soggetto ad un costante controllo. Si tratta di una fase particolarmente complessa dove si devono compensare al meglio le forze per far ruotare il relitto senza deformare lo scafo.

L’operazione “Concordia a Piombino” comunque è già in moto, in modo concreto, dal 14 agosto scorso quando dall’Autorità portuale piombinese sono partite le lettere di invito alla gara per i lavori di adeguamento del porto per accogliere il relitto. «Si tratta di una gara europea – spiega il Presidente Guerrieri – alla quale abbiamo invitato imprese sia italiane che straniere. Abbiamo dato 47 giorni di tempo che scadranno il 30 settembre prossimo”.

«Per i primi di novembre – dice Guerrieri – vogliamo iniziare i lavori che dovranno essere eseguiti in sette mesi come prima scadenza. A giugno prossimo dunque, dovremmo essere in condizione di ricevere la Concordia, poi i lavori al porto proseguiranno per altri 5 mesi per i completamenti e le rifiniture; intanto potranno iniziare le opere di smaltimento del relitto. Sul piano teorico con questa tempistica si può fare tutto quello che è necessario – assicura – È una sfida per noi, ma anche per le imprese che parteciperanno, e sinceramente ci servirà anche un po’ di fortuna».

Fortuna che potrebbe non bastare se le operazioni di riallineamento del relitto, che dovrebbero partire lunedì andassero in “porto” riducendo i tempi di rimozione. Si prospettano problemi di tempistica che sembrano allontanare il relitto da Piombino, con buona pace di Guerrieri e della città che,  riceverà comunque (speriamo), i 111 milioni di contributi stanziati.

Andrea Fabbri

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Scritto da il 13.9.2013. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “CONCORDIA A PIOMBINO SOLO SE IL PORTO E PRONTO”

  1. lino

    Le bugie hanno le gambe corte. Leggete il Corriere della Sera di oggi e capirete quanta approssimazione vi sia in quello che dicono e in quello che fanno i nostri cari amministratori.
    Andrebbero cacciati tutti a cominciare da Rossi che ogni giorno ne spara una più grossa e poi Guerrieri le cui competenze nel campo marittimo sono nulle, per finire ad Anselmi che non indovina più nemmeno la strada di casa.
    Manciulli e Velo invece sono andati a Roma.
    Avete mai visto Totò e De Filippo in Malafemmina quando vanno a Milano? Guardatelo e pensate per un attimo ai nostri due deputati a Roma.
    Uguali, ma mentre quelli erano grandi attori questi sono proprio così come si mostrano nella realtà.

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