LUCCHINI: «COREX E FORNO ELETTRICO PER SALVARE LA SIDERURGIA»

L'altoforno Lucchini

L’altoforno Lucchini

Inaugurare una nuova stagione che salvaguardi e faccia crescere la siderurgia, in Europa e in Italia. Il seminario che si è tenuto questa mattina, organizzato da sindacati nazionali e regionali e dal Comune di Piombino e incentrato sulle tecnologie Corex per la produzione di ghisa,  ha confermato questo, mettendo insieme istituzioni locali, sindacati e gli esperti presenti al seminario.

A intervenire, dopo una breve introduzione di Mario Ghini della Uilm nazionale, Enrico Gibellieri, ultimo presidente della CECA e uno dei massimi esperti in siderurgia, Giuseppe Carlo Abbruzzese del Centro Sviluppo Materiali, Giuseppe Ferrario l’ing. Paradiso della Siemens, Renzo Valentini docente di ingegneria presso l’università di Pisa. A seguire l’intero seminario, tra il pubblico, anche il commissario straordinario della Lucchini Piero Nardi, i capigruppo consiliari, i sindaci di Suvereto, Campiglia Marittima e Follonica, le associazioni di categoria, i ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna. Presenti all’incontro l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini e il presidente della provincia di Livorno Giorgio Kutufà. Assente invece il ministero dello sviluppo economico, seppur invitato dall’amministrazione comunale.

Se è vero che Piombino, come il resto della siderurgia europea del resto, soffre della concorrenza dei Paesi emergenti, la Lucchini ha qualche problema strutturale in più, come è stato evidenziato dalle organizzazioni sindacali e dal sindaco. Per abbattere i costi ha bisogno di fare volumi. Per questo è necessario innovare.

«Il Corex è una tecnologia molto studiata in Italia e in Europa – ha spiegato Enrico Gibellieri nel suo intervento – il Centro Sviluppo Materiali, ad esempio, ha iniziato anni fa le ricerche su questo. Il progetto Utopia proponeva già questa tecnologia. Con la Piattaforma econologica dell’acciaio, organismo europeo, l’Europa ha tra i suoi obiettivi l’introduzione di tecnologie che consentano miglioramenti ambientali significativi, come, ad esempio,  la riduzione al 50% delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti. Quello che è certo – ha affermato Gibellieri – è che la siderurgia è un settore fondamentale sul quale è necessario continuare ad investire, perché alla base di qualsiasi sviluppo industriale».

«La siderurgia è un’industria di massa ed è ad alta tecnologia, in continua evoluzione – ha detto Abbruzzese del Centro Sviluppo Materiali – Fino ad oggi quella italiana ha sofferto di più per mancanza di competitività e per scelte politiche. Ma il mercato è in crescita e le imprese che investono sulla ricerca e sull’innovazione soffrono meno rispetto alle altre. La Cina sta diventando infatti un investitore in tecnologia e conoscenza. Importante quindi capire che tipo di prodotti si vogliono fare, quali strategie di mercato seguire».

Sulle caratteristiche specifiche del Corex si sono soffermati invece i due dirigenti di Siemens, l’azienda che produce direttamente il Corex, Giuseppe Ferrario e Vitoantonio Paradiso. «Il Corex è una tecnologia valida e sperimentata per la produzione di ghisa – ha spiegato l’ing. Ferrario – e risponde alla necessità di affrontare tre esigenze fondamentali: la riduzione della disponibilità di materie prime; la sempre maggiore richiesta di energia nei processi produttivi; il miglioramento delle condizioni ambientali. La tecnologia Corex è basata su un processo singolo senza necessità di cokeria o agglomerato, usa direttamente carbone non cokificante e “nut coke” di bassa qualità come agenti riducenti, usa direttamente minerale di ferro in grumi o pellets, l’uso di ossigeno rende disponible come sottoprodotto un gas di valore privo di azoto. Dal punto di vista economico, presenta un crescente vantaggio dovuto all’aumento dei prezzi del combustibile. Riesce infatti a ridurre i costi per il combustibile grazie a carbone di grado inferiore, una riduzione della quantità di combustibile attraverso l’impiego del gas di processo, l’utilizzo delle particelle più piccole del carbone. Il concetto di impianto integrato con altri, mette inoltre a disposizione le soluzioni per una siderurgia flessibile, ecocompatibile e più economica».

«Dobbiamo capire come la tecnologia Corex possa essere supportata, anche a livello europeo e come il governo, purtroppo non presente oggi, possa contribuire – ha detto Anselmi nelle sue conclusioni –  Dobbiamo costruire un progetto industriale basato su questi elementi: l’introduzione della tecnologia Corex che vada di pari passo con la realizzazione di un forno elettrico».

Fondamentale in questo senso l’intervento del governo e l’avvio del tavolo nazionale sulla siderurgia, richiesto a gran voce da Rosario Rappa, della segreteria nazionale Fiom e dagli altri rappresentanti sindacali intervenuti.

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Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli

Lucchini- Piombino:puntare sul corex e l’innovazione tecnologica, per salvare il primario nel nostro paese

Da Piombino dove oggi con la partecipazione di politici, sindacalisti, esperti ed imprenditori, parte la necessita di rilanciare al più presto la vertenza Lucchini in prossimità della presentazione del piano industriale da parte del commissario Nardi.
La Fim Cisl sostiene la necessità di prorogare il ciclo di vita dell’alto forno in modo da consentire continuità industriale al sito attraverso gli strumenti che saranno contenuti nel piano. La Fim ritiene un’occasione storica la possibilità di sperimentazione e di riconversione dell’area a caldo attraverso l’implementazione del corex, ciò deve avvenire in parallelo all’utilizzo di un forno elettrico che riduca l’eventuale stand-by produttivo e le connesse sofferenze occupazionali. La siderurgia italiana ed europea si salva solo con il ricorso importante all’innovazione tecnologica attraverso questo tipo di investimenti innovativi nelle tecnologie primarie.
Puntare sul corex significa: dare una risposta avanzata alla progressiva diminuzione qualitativa delle materie prime; alla necessità di risparmio energetico; ad una maggiore tutela ambientale con una drastica riduzione nell’emissione di inquinanti, polveri, acque reflue ecc,
Per sostenere una positiva soluzione della vertenza Piombino, Fim,Fiom,Uilm, insieme a Cgil, Cisl e Uil organizzeranno per i primi giorni di ottobre una grande manifestazione nazionale con il leader sindacali nazionali.

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Piombino, Simoncini: Sinergia con Taranto per allungare l’attività dell’altoforno

FIRENZE – Apprezzamento per l’iniziativa che ha permesso di conoscere una delle opportunità tecnologiche che potrebbero permettere la salvaguardia e lo sviluppo del polo siderurgico di Piombino. Ad esprimerlo è stato l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, intervenuto oggi a Piombino al seminario promosso dalle organizzazioni sindacali, locali, nazionali e di categoria in occasione della presentazione del progetto Corex.

Il progetto, presentato da Siemens, utilizza una tecnologia innovativa che potrebbe rappresentare un’alternativa all’altoforno, offrendo così nuove prospettive produttive ed occupazionali al territorio, con un minore impatto ambientale. La presentazione, che ha visto la partecipazione del sindaco di Piombino Gianni Anselmi, del presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, di rappresentanti di altri enti locali, dell’Università e del territorio è stata l’occasione per fare il punto sui problemi della siderurgia. “È indubbio che siamo ad un passaggio delicatissimo – ha detto l’assessore Simoncini – che richiede un impegno straordinario per la salvaguardia della siderurgia italiana, fondamentale per lo sviluppo del paese e, in questa del ruolo, della funzione di Piombino. Decisivo è un piano industriale che metta al primo posto la salvaguardia occupazionale, diretta ed indiretta, e l’individuazione di un soggetto industriale pronto ad investite su di esso.

Per raggiungere questo obbiettivo c’è bisogno di tempo. Per questo è determinante poter costruire una relazione tra Taranto e Piombino che possa permettere l’allungamento dei tempi di attività dell’altoforno”. L’assessore ha sottolineato particolarmente la necessità di un impegno del governo. “Accanto ad impegni importanti nel riconoscimento dell’area di crisi complessa che vanno nel senso giusto – ha aggiunto – deve concretizzarsi da parte del governo un’azione per garantire la sinergia Piombino-Taranto, il sostegno alla ricerca di nuovi imprenditori e l’iniziativa verso l’Unione Europea per verificare tutte le forme di sostegno utili al rilancio industriale di Piombino. In questa direzione l’impegno della Regione sarà pieno e continuo”.

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Siemens conferma interesse a realizzare impianto Corex e/o Finex per lo Stabilimento di Piombino

  • Tecnologia innovativa per produrre acciaio in modo più pulito

“La siderurgia è il primo anello della catena industriale che ha bisogno di acciaio per tutta la filiera produttiva. Qualora adottasse la tecnologia Corex , lo Stabilimento di Piombino sarebbe il primo esempio in Europa di una nuova siderurgia sostenibile a basso impatto ambientale” spiega Giuseppe Ferrario, Responsabile della Business Unit Metal Technologies del Settore Industry di Siemens Italia.

“Siemens è pronta a collaborare come partner tecnologico per realizzare un impianto a Piombino che utilizzi la tecnologia Corex, in presenza di un partner finanziario o industriale che sia disponibile a investire i necessari capitali” aggiunge Ferrario. “Dall’arrivo dei finanziamenti per lo studio di fattibilità alla costruzione sarebbero necessari oltre due anni” conclude Ferrario.

Siemens ha sviluppato e brevettato un sistema innovativo – chiamato Corex – per la produzione di ghisa dal ferro e dal carbone, che rappresenta, rispetto al tradizionale ciclo dell’altoforno, l’unica alternativa ecocompatibile al mondo. La differenza sostanziale e più importante è che non sono richiesti né la cokeria, né la sinterizzazione. Il processo metallurgico è affidato quindi a due reattori di processo separati, l’area di riduzione e il gassificatore di fusione. Dal punto di vista economico, ne conseguono risparmi sui costi di produzione della ghisa, fino al 20%. Dal punto di vista ambientale, oltre all’abbattimento totale degli Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) prodotti dalla cokeria, l’impianto Corex produce emissioni quantità trascurabili di NOx, SO2, polveri, fenoli, solfuri e ammonio, al di sotto dei valori massimi consentiti dagli standard europei.

La Business Unit Metal Technologies del Settore Industry di Siemens ha già realizzato progetti con tecnologia Corex. Al suo attivo ha, infatti, un impianto in Corea da 1,5 milioni di tonnellate per conto della Posco in funzione dal 2007. Altri sono stati realizzati in Sud Africa per I’ArcelorMittal in funzione dal 1998 e in India per la Jindal.

Ad oggi non esistono in Europa impianti che utilizzino questa tecnologia.

 

Background information

Rispetto all’altoforno che produce 1,4 Kg di anidride solforosa ogni tonnellata di ghisa, dal Corex ne fuoriescono solo 40 grammi. Analoghi vantaggi riguardano l’emissione di CO2. L’impianto produce inoltre gas di scarto che può essere reimpiegato per alimentare centrali elettriche a ciclo combinato gas e vapore. Considerevoli le differenze di emissioni inquinanti. Per ogni tonnellata di ghisa in altoforno si producono 590 grammi di ammoniaca, nel Corex 100. I fenoli sono ridotti da 80 a 0,1 grammo, il solfuro da 120 a 1g, il cianuro da 20 a 1g. II biossido di azoto è ridotto da 900 a 100g, l’ anidride solforosa da 1000 a 40g, le polveri da 400g a 40.

Corex è un brevetto registrato da Siemens AG

Siemens è una multinazionale che opera nei settori dell’industria, dell’energia e della sanità, fornendo, inoltre, soluzioni all’avanguardia per le infrastrutture delle città e delle aree metropolitane. Distinguendosi da oltre 165 anni per innovazione, qualità, affidabilità, eccellenza tecnologica, Siemens è il più importante fornitore a livello globale di tecnologie ecosostenibili, grazie alle quali ha generato circa il 40% del proprio fatturato totale. Con circa 370.000 collaboratori, l’azienda ha chiuso il 30 settembre l’esercizio fiscale 2011/2012 con un fatturato di 78,3 miliardi di Euro e un utile netto di 5,2 miliardi di Euro. In Italia, Siemens, che conta su oltre 4.800 collaboratori, ha chiuso l’esercizio 2011/2012 con un fatturato di 2,1 miliardi di Euro e ordini per 2 miliardi di Euro. Tra le maggiori realtà industriali attive nel nostro Paese, Siemens possiede stabilimenti produttivi e centri di competenza e ricerca & sviluppo di eccellenza mondiale.

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Scritto da il 10.9.2013. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “LUCCHINI: «COREX E FORNO ELETTRICO PER SALVARE LA SIDERURGIA»”

  1. Bisogna considerare che non è tanto la concorrenza ma la qualità e quantità dei prodotti, avendo i metalli un grande costo per trasporti a lungo raggio, l’influenza della concorrenza a parità di tecnologia è meno consistente di quanto si pensi.
    Il Vantaggio invece sarebbe grande per il basso impatto ambientale e per lo sviluppo di trasformazione dei materiali metallici, l’industria meccanica potrebbe trarne gran vantaggio e contribuirebbe alla ricchezza diffusa tramite l’impiego di manodopera. Ma per far questo bisogna che l’impianto sia a livello europeo e coinvolga partner di ogni stato.

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