RIFONDAZIONE: BILANCIO INSUFFICIENTE PER ANSELMI

Il segretario di Rifondazione

Il segretario di Rifondazione Favilli

Abbiamo intervistato Alessandro Favilli, segretario di federazione Piombino-Val di Cornia-Elba di Rifondazione Comunista, sul futuro politico ed economico della Val di Cornia. 

D. Passa il tempo e la crisi Lucchini si aggrava mese dopo mese. C’è una cura secondo Rifondazione o siamo destinati a veder chiudere l’area a caldo?
L’unica soluzione è un intervento deciso dello  stato in difesa della Siderurgia Nazionale .Questa operazione  può arrivare fino alla nazionalizzazione così come garantito dagli articoli 42 e 43 della Costituzione. La produzione dell’acciaio è strategica per un paese industrializzato e la perdita del secondo polo siderurgico avrebbe conseguenze imprevedibili anche per ciò che rimane dell’industria italiana.
Ciò che serve è una decisione politica che rimetta in campo una programmazione economica di medio periodo approntando strumenti pubblici di intervento, ad esempio, istituti di credito di diritto pubblico riesaminando le funzioni della Cassa Depositi e Prestiti, che è dotata di un’enorme liquidità, e ripensare ad una nuova IRI che, vorremmo ricordare è stata, il motore dello sviluppo italiano e generatrice di redistribuzione diffusa di ricchezza.
Non sembra, però, che il governo PD-PDL si muova in questa direzione, anzi il ministro “tecnico” Saccomanni invoca nuove privatizzazioni. Coloro ci hanno portato a questa situazione sono anche i medici che dovrebbero curarci è paradossale!

D. I sindacati hanno saputo gestire la crisi o hanno subito anche loro gli eventi?
I sindacati sono stati insufficienti nella gestione della crisi piombinese non hanno saputo guidare i lavoratori in una lotta che aveva ed ha per posta la vita o la morte. Ci troviamo di fronte all’approssimarsi della chiusura dell’area a caldo, che avrà come conseguenza il collasso dell’intero polo siderurgico con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro tra Lucchini, Magona ed indotto senza praticamente difendersi.
Anche le modalità degli scioperi che si sono susseguiti dimostrano debolezza di fronte alla fine delle fabbriche e di Piombino stessa: il 26 luglio 3 ore di blocco sono una barzelletta. In altri casi di gravissime crisi industriali e territoriali, dall’ILVA all’ALCOA a Terni, la difesa del posto di lavoro e la lotta conseguente è stata ben diversa. L’impressione è che le OO.SS. soffrano, nel nostro territorio di una certa subordinazione rispetto alle forze politiche di governo locali e nazionali e che a loro si affidino con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

D. Si avvicina la prossima tornata elettorale. Come si collocherà Rifondazione a Piombino?
Per quanto riguarda Piombino il Prc è disponibile ad aprire un dialogo con tutte quelle forze che si collochino nell’orizzonte della sinistra e che si mostrino disponibili a rompere con le politiche e le pratiche di governo degli ultimi 10 anni a cominciare dalle donne e dagli uomini che amministreranno il comune che dovranno effettivamente rappresentare la società piombinese.
Attualmente la giunta, ma anche il consiglio, non rappresenta il lavoro dipendente operaio e non, ma soprattutto ceti professionali e commercianti, la fotografia sta negli attuali assessori e la politiche in quelle che hanno portato alla privatizzazione di pezzi consistenti di territorio come dimostra il più recente pasticcio della ex Lega Navale e la gestione del piazzale d’alaggio, insomma in 2 anni quello spazio pubblico costruito con i soldi di tutti i contribuenti è stato espropriato ai piccoli pescatori, ai piccoli diportisti  ai semplici bagnanti e privatizzato.

D. E nel resto della Val di Cornia?
Per la val di Cornia la situazione si presenta variegata, mentre a Suvereto pensiamo di continuare l’esperienza di Uniti per Suvereto con cui abbiamo costruito l’opposizione al Sindaco Pioli non altrettanto bene è andata a San Vincenzo  e Campiglia con queste liste i rapporti sono interrotti da tempo per le caratteristiche che nel corso della legislatura hanno via via assunto, diciamo, di una certa autoreferenzialità.
E’ evidente che un partito che si chiama Rifondazione Comunista ha nel nome stesso ed in quello della tradizione e cultura politica a cui si richiama ideali d’orizzonte come l’eguaglianza e la centralità del lavoro e dei diritti di fronte alla crisi che pochissimo sono stati considerati in questi anni e su cui è stato persino impossibile confrontarci.
Abbiamo riscontrato un certo imbarazzo a prendere posizioni comuni che probabilmente deriva dalla difficoltà di parlare con un partito, sebbene siamo stati promotori sia del Forum sia del Comune dei Cittadini, siamo quindi orientati a presentare nostre liste in questi comuni approfittando della concomitanza con le elezioni europee.

D. Piombino: Bilancio di fine mandato del Sindaco Anselmi. Dategli un voto e perché.
Il voto è sicuramente un’insufficienza. Il Sindaco è persona di ottime qualità e sicuramente integerrimo, noi valutiamo la sua azione di governo che, peraltro ,abbiamo sempre contrastato. I grandi progetti sempre annunciati a cominciare dai cosiddetti “ fanghi di bagnoli” fino a quelli più inerenti le politiche per l’industria, lo smaltimento dei rifiuti urbani e industriali si sono fermati allo stadio delle enunciazioni.
La politica urbanistica, poi, dopo un inizio promettente con il piano strutturale si è arenata in operazioni di basso profilo con esiti a volte sconcertanti , RTA Berrighi a Salivoli, Piano della Costa Urbana, l’affair Pozzetti. Altro neo è di aver contribuito in maniera decisiva alla distruzione dell’unità delle politiche sovracomunali con la Val di Cornia.

D. Sanità: cosa potrebbe succedere da qui a qualche anno in Val di Cornia?
La situazione della Sanità in generale dipende innanzitutto dalle risorse pubbliche messe in campo e che da anni vengono drasticamente ridotte, quindi le indicazioni e le scelte regionali e aziendali si riducono a continue “riorganizzazioni” che spesso provocano tagli ai servizi e non consentono invece una vera e propria programmazione dei servizi socio sanitari del nostro territorio. Inoltre l’operazione del nuovo ospedale di Livorno, come abbiamo già detto anche in sede istituzionale, lega l’Asl 6 a notevoli obblighi economici di lungo periodo che potrebbero ostacolare investimenti in questa Zona socio sanitaria sia a livello ospedaliero che territoriale.
Inoltre la crisi industriale, se non risolta, porterebbe non solo ad una drastica diminuzione della popolazione ma anche ad un innalzamento dell’età media e ciò potrebbe, nei prossimi anni, ribaltare completamente il punto di vista dei bisogni socio sanitari della cittadinanza. A quel punto sarà ancora sostenibile la fantastica ipotesi di un nuovo ospedale a Riotorto ( da costruire con non si sa quali soldi…) oppure dovremo pensare a tutto un altro tipo di assistenza socio sanitaria?

D. Quale è  futuro per Piombino?
A questa domanda rispondo a titolo personale. Vorrei che Piombino riconquistasse la sua vocazione e la sua identità e ciò non può prescindere dalla tenuta delle sue fabbriche in una produzione rinnovata che contribuisca, così come è stato per un secolo, ad un modello di sviluppo nuovo per l’Italia ricostruire tutte le ferrovie e ritrovare tutte le professionalità che ci hanno reso famosi.

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 26.7.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “RIFONDAZIONE: BILANCIO INSUFFICIENTE PER ANSELMI”

  1. elia

    Rimango sbigottito sulle ricette di come si doveva salvare la Lucchini espresse dal Favilli, mi permetto di ricordarle che non siamo più negli anni 80′ e adesso l’Italia è membro della EU e pertanto deve rispettare i regolamenti Europei e Nazionali che impediscono in TOTO tutto quello che dice il Favilli, oppure la sua ricetta è giusta se decidiamo politicamente come alcuni Movimenti o Partiti Politici chiedono di uscire dalla EU, per la scrivente uscire dal EU è un errore ma siamo in democrazia e si rispettano le maggioranze. Poi l’attacco hai sindacati di essere succubi del Governo, facendo due conti dovevano essere succubi del prima del Governo Berlusconi, dopo sono stati succubi del Governo Monti e adesso succubi del Governo Letta, sinceramente io non credo a ciò e tanto meno che degli operaio o impiegati si possano trasformare in manager. Personalmente non ho condiviso la strada percorsa dal sindacato locale e a suo tempo o dimostrato il mio disappunto argomentando le mie motivazioni e dando le mie ricette ma non per questo io non gli debba per forza riconoscere che bene o male hanno svolto il loro lavoro; basti semplicemente pensare che la crisi dura da anni e non mi pare che nessuno lavoratore sia stato ancora oggi licenziato o non abbia avuto la sua busta paga, anzi sono riusciti anche nel miracolo di salvaguardare i contratti a tempo determinato in una azienda commissariata, che altro volevate che facessero comprassero loro l’azienda o di tasca loro risanassero i debiti.

  2. alberto scaffai

    scusi sig elia ma i regolamenti europei sospendono forse la Costituzione della Repubblica?

  3. elia

    Se non ricordo male e pochi noto che qua in Italia sanno, che a fine 2004, si è siglata con gli stati Membri UE la COSTITUZIONE EUROPEA che è entrata in vigore dal 2009, pertanto gli Stati aderenti rimangono sovrani ma fin quando uno Stato membro non esce dai trattati il diritto del trattato e quello derivato, emanato dagli organi previsti prevalgono sul diritto degli Stati membri, comprese le norme costituzionali che disciplinano le norme economiche, in poche parole il diritto EU prevale sul diritto interno. In sintese sulla siderurgia il nostro Governo NON PUO’ DEROGARE a una norma Europea per questo ho detto che il Favilli ha ragione se usciamo dalla comunità EU ma adesso non è possibile quello che propone.

  4. Roberta

    Non è così la costituzione è prevalente

  5. elia

    Stupendo, entra una persona che ti risponde cosi “Non è cosi la costituzione è prevalente” senza dire altro. Va bhe che siamo a Piombino qui tutti parlano di tutto senza argomentare e cognizione di causa. Roberta con tutto rispetto scrivi solo di quello che sai altrimenti si fa la figura non ti dico di che cosa. Informati, cavolo per Roberta le Cassazioni e i dibattiti giuridici non servano a nulla e lei che ci dice cosa è vero o no. LOL.

  6. ado grilli

    Caro Alessandro, a parte alcune cose che sarebbero da discutere riguardo alla tua intervista, mi soffermo solo su due, che mi hanno particolarmente colpito:
    * la prima riguarda i rapporti con le liste civiche in Val di Cornia. Dici che Rifondazione pensa di continuare con la lista di Suvereto, contrapposta al Sindaco Pioli, mentre giudica fallimentare l’esperienza del Comune dei Cittadini ( che pure Rifondazione ha contribuito a far nascere, per sparire poi, con la sua nullità rappresentativa in quel territorio ) e del Forum a San Vincenzo. Sarebbe opportuno sapere che le questioni portanti hanno visto una forte coesione tra le liste civiche di Suvereto, Campiglia M.ma e San Vincenzo. Coesione che stiamo ora verificando per stabilire se ci sono le condizioni per un proseguimento dell’esperienza, con un documento comune sulle questioni portanti;
    * La seconda l’Ospedale di Villamarina. Con colpevolezza e indifferenza, l’Amministrazione Comunale e le forze politiche del territorio, hanno perso l’opportunità di inserire nel piano sanitario regionale, la costruzione di un Ospedale a Riotorto; unica ancora di salvezza perchè avrebbe consentito di collocarlo in un bacino superiore a 100.000 abitanti, salvando così le specialistiche che invece stanno franando riducendo l’Ospedale piombinese ad un Pronto Soccorso allargato. E’ vero che non ci sono risorse ma nemmeno altre prospettive alternative concrete. Ovvero c’è il contentarci o il lamentarci …

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