RIFIUTI: LA VAL DI CORNIA PASSA NELL’ATO SUD

cassonettiIl Comune di Piombino entra nell’ATO della Toscana Sud per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, insieme agli altri Comuni della Val di Cornia e a quello di Castagneto Carducci.

Durante la conferenza stampa di stamattina è stata espressa grande soddisfazione da varie personalità politiche. Matteo Tortolini, Consigliere regionale, ha spiegato che l’approvazione della modifica alla legge numero 25 del 1998 sulla gestione del servizio di raccolta e di smaltimento di rifiuti introduce una innovazione di grande valore. La Regione Toscana ha introdotto questo criterio rivoluzionario che sarà valido per tutti i Comuni che vorranno servirsene, e tutto ciò avviene nel quadro delle province invariate.

Tortolini sottolinea che sarebbe stato un errore restare ancorati all’aspetto provinciale e che il passaggio è stato possibile grazie alla Regione Toscana, che ha anticipato un nuovo modello e ha dato vita ad un nuovo assetto. La Regione ha ratificato l’atto, la provincia di Livorno ha espresso parere favorevole: il Comune di Piombino è già passato all’ATO Sud. Non si tratta solo dei rifiuti urbani, ma anche e soprattutto degli speciali: questo settore è infatti aperto al mercato e allo stesso tempo delicato, e la gestione pubblica ne garantisce sicurezza e maggiore controllo.

Il sindaco Gianni Anselmi esprime soddisfazione: dietro alle scelte comunali c’è un disegno che va avanti da anni e la Val di Cornia continua a svolgere un ruolo di innovazione. Dopo i trasporti, ora la novità dei rifiuti, che la Val di Corina tratta in modo «a-geografico», passando dall’ATO Costa (province di Livorno, Pisa, Massa-Carrara, Lucca) all’ATO Sud (province di Arezzo, Siena e Grosseto). Anselmi evidenzia la dinamicità di un disegno più vasto, che non ha niente a che vedere con un salto di provincia ideologico. Tutto è iniziato un anno e mezzo fa, e a detta del Sindaco non era possibile aspettare l’abolizione delle province; inoltre, anche quando le province non ci saranno più, questa scelta risulterà irreversibile.
Il Sindaco di Castagneto Carducci, Fabio Tinti, riferisce di aver optato per la soluzione più vicina alle esigenze del suo territorio. La necessità è quella di fare, senza sottostare agli schemi territoriali che non sono funzionali né per i cittadini né per le imprese; le affinità devono essere culturali, economiche etc., ma non architettoniche.
Rossana Soffritti, sindaco di Campiglia Marittima, conferma quanto espresso dai colleghi e sottolinea che l’immobilismo e il conservatorismo sono le posizioni peggiori che un’Amministrazione Comunale possa tenere.

Fulvio Murzi sostiene di aver scelto il modello più vicino alla volontà dei cittadini, ovvero una gestione il più pubblica possibile. L’ATO Sud, infatti, è una società a gestione pubblica, in cui il privato occupa una piccola percentuale. L’ATO Costa invece è costituita da un 40% privato, che detiene la gestione, e da un 60% pubblico. Detto ciò, Murzi rassicura i cittadini che la struttura operativa rimarrà allocata nella nostra zona.

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