NUOVO RINVIO: IL DECRETO «PIOMBINO» SLITTA ANCORA
Piombino (LI) – Nuovo slittamento per il voto per il decreto su Piombino. A causa dei continui rinvii dell’esame del decreto legge sulle emergenze da parte dell’Aula del Senato, il voto finale sul provvedimento che riguarda i fondi per l’area industriale di Piombino, le zone terremotate e l’Expo 2015, slitta a martedì o mercoledì prossimi 11 e 12 giugno. E naturalmente non vi è garanzia assoluta che siano le date finali per l’approvazione.
Nel provvedimento, infatti, oltre a 1,2 miliardi di euro per l’Abruzzo e i 50 milioni per Piombino, ci sono anche 30 milioni di euro per la Tav (contestati fortemente da M5S), 7 milioni per il porto di Genova dopo l’incidente provocato dalla nave Jolly Nero, contributi per la raccolta e la gestione dei rifiuti a Palermo e del sistema di depurazione di alcune aree della Campania e, infine, ci sono 15 milioni per il terremoto del 2002 in Molise.
La copertura per i fondi all’Aquila e agli altri comuni dell’Abruzzo arriverà dall’aumento delle imposte di bollo: quella di 1,81 euro passerà a 2 euro e quella di 14,62 euro passerà a 16 euro come ha illustrato uno dei relatori del decreto, Stefano Esposito (Pd).
Tra i punti salienti del decreto ora al vaglio dell’Aula del Senato, per quanto riguarda l’area di Piombino sono previsti 50 milioni di euro per la riqualificazione della Lucchini e del porto ricorrendo al meccanismo della deroga del Patto di stabilità interno. Il presidente della regione Toscana viene nominato commissario straordinario del nuovo “Piano regolatore portuale” senza percepire alcun compenso.
Tra le opere in campo la SS.398, bretella di collegamento al porto di Piombino dell’autostrada Cecina – Civitavecchia, che sarà nuovamente svincolata dall’approvazione del tratto a sud di Grosseto, e potrà essere realizzata nel tratto Fiorentina – Gagno dalla SAT (Società Autostrada Tirrenica).
«Apprendiamo – commenta il Vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli – con una certa preoccupazione che il voto finale sul provvedimento che riguarda i fondi per l’area industriale di Piombino slitta a martedì prossimo. Non vorremmo che non si trattasse solo di una questione di tempo ma di una scelta politica. Piombino attraversa una fase difficile sotto il profilo economico, specie per quanto riguarda la sua specificità produttiva, cioè la siderurgia, che ha assolutamente bisogno di essere rilanciata».
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