BARATTI: PIANO PARTICOLAREGGIATO, ALBERGO AL CASONE

Il casone a Baratti come è oggi

Il casone a Baratti come è oggi

Piombino (LI) – Approvato lunedì 13 maggio in consiglio comunale il Piano particolareggiato di Baratti e Populonia, dopo il periodo delle osservazioni e delle relative controdeduzioni avviato dopo la sua adozione il 28 febbraio dello scorso anno. Il Piano è stato discusso nella seconda parte del pomeriggio del consiglio comunale, ed è stato approvato dalle forze politiche di maggioranza, Pd, Spirito Libero (presente in aula alla votazione il consigliere Filacanapa) e Per Piombino (presente il consigliere Trotta). Voto contrario invece da UdC, PdL (presenti Sironi, Meucci e Bianchi), Rifondazione Comunista, Gelichi del Gruppo Misto.

Il punto più controverso ovviamente l’uso del Casone, che molte polemiche aveva portato lo scorso anno per la volontà del comune di trasformarlo in albergo. Di fatto così sarà, perché ASA sta terminando il primo stralcio di fognature che si concluderà proprio all’altezza del Casone, e il comune nel piano definitivo prevede una scelta unica: albergo o centro documentazione. Nel secondo caso ci sarebbe quindi un uso pubblico dell’intero edificio, qualora si presentasse la possibilità di ottenere finanziamenti europei o regionali, anche se la crisi perdurante in Toscana e Italia relegano questa seconda ipotesi nella pura teoria.

Il documento, che si estende a tutto l’ambito del parco archeologico di Baratti e Populonia, al borgo di Populonia Alta nonché all’area a parcheggio pubblico collocata tra la strada provinciale della Principessa e la Via delle Caldanelle si attesta su quanto precedentemente elaborato dopo il percorso partecipativo che si è svolto tra il 2010 e il 2011, con qualche ulteriore piccola modifica.

“Nell’elaborazione del Piano – ha detto l’assessore all’urbanistica Luciano Francardi durante l’illustrazione in consiglio – l’amministrazione comunale  ha cercato di raggiungere un equilibrio tra tutte le diverse anime che compongono l’area, provando ad armonizzare un quadro ambientale, paesaggistico, culturale, archeologico, turistico di grande valenza e di grande complessità, tenendo di conto di quanto emerso dal percorso partecipativo.”

Nel corso dei laboratori e della discussione i cittadini si erano espressi su tutti gli ambiti che caratterizzano l’area (la pineta, il Casone, il campo boe, la porta del parco e l’area delle Caldanelle, la torre di Baratti e la sua area a mare, il parcheggio di Populonia alta, la sentieristica, l’edificio della Croce Rossa, i chioschi esistenti, l’area dei Villini e del Pozzino), facendo emergere sostanzialmente una richiesta di tutela e valorizzazione dell’area, con l’obiettivo di preservarne l’identità, legata alle sue caratteristiche di unicità e autenticità.

Il Comune ha accolto in gran parte le indicazioni che sono scaturite dal percorso e i progettisti nella restituzione finale hanno cercato una sintesi che coniuga quanto emerso dal percorso con la visione dell’amministrazione, tenendo presenti gli obiettivi di salvaguardia del promontorio e delle emergenze naturalistiche e culturali. La Regione Toscana ha approvato il progetto e il prof. Morisi ha validato il processo partecipativo con due relazioni conclusive che sono consultabili e sul sito internet del comune di Piombino, nella sezione “Partecipiamo Baratti”, alla voce “documenti”.
Nel Piano approvato, la novità più importante riguarda la destinazione del Casone, il punto più controverso del dibattito. Rispetto a quello adottato, che prevedeva per l’edificio una doppia destinazione, alberghiera e centro di documentazione a servizio del parco archeologico al piano terra, il piano definitivo prevede una scelta unica: albergo o centro documentazione. Questo potrebbe le porte ad un uso pubblico dell’intero edificio, qualora si presentasse la possibilità di ottenere finanziamenti europei o regionali.

Oltre a questo è prevista  la messa in maniera contigua delle due strutture balneari, che restano di 40 metri ciascuna, senza prevedere aumento di chioschi, per preservare la duna. Nessuna possibilità di ampliamento neppure per l’area degli ormeggi, con previsione di eliminazione del pontile non utilizzato. L’area Canessa non sarà più usata per parcheggio, nemmeno per attività balneari, ma dovrà essere rinaturalizzata.

Confermata anche la decisione dei liberare la pineta dai ruderi in parte previsti a servizio della scuola di vela. Sarà consentito di realizzare solo una piccola struttura in legno, mentre le attrezzature della scuola saranno trasferite nella al di là della strada di Baratti. Resteranno dove sono, a differenza di quanto previsto in se di adozione i servizi igienici sul “pratone”. Si prevede infatti la loro demolizione della struttura in muratura e la sua ricostruzione in legno.

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Scritto da il 15.5.2013. Registrato sotto ambiente/territorio, cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “BARATTI: PIANO PARTICOLAREGGIATO, ALBERGO AL CASONE”

  1. Fernando

    Ma con la crisi che c’è siamo sicuri che convenga investire in un albergo???

  2. Astuto Cacciatore

    Un’altro tassello della politica “economico-cementista” del compagno Zio Berrigone e soci viene messo al suo posto grazie alla logica “affaristica” di questo nostro caro PD. Avanti popolo!!!

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