GLI OPERAI DELLA LUCCHINI CHIEDONO PICCOLI ACCORGIMENTI PER FACILITARE LA VITA AI DIPENDENTI
Nel giorno dell’incontro tra le banche, il Governo e Rotschild per cercare una soluzione per la vertenza Lucchini, un gruppo di operai dello stabilimento scrive una lettera aperta alla ricerca di piccoli accorgimenti che potrebbero migliorare la qualità della vita degli operai stessi, già in difficoltà a causa dell’instabilità economica del loro impiego.
LETTERA APERTA Natale 2012
«La grave crisi economica che colpisce la nostra fabbrica, si ripercuote in maniera diretta sulle finanze dei suoi lavoratori. Le nostre buste paga, da un anno a questa parte, si sono notevolmente ridotte, per l’introduzione dei contratti di solidarieta’ e per il divieto di fare straordinari, oltre che per la dilagante crisi che ci attanaglia.
Consapevole della difficolta’ di intervenire a livello locale su questa crisi, potrebbe essere opportuno trovare, nel nostro piccolo ,degli accorgimenti che faciliterebbero i dipendenti, e non sarebbero di troppo peso per l’azienda.
Entrando nel caso specifico prendiamo in considerazione,quella buona parte dei dipendenti costretta ad una vita da pendolari, nonostante la vicinanza di una delle portinerie. Mi riferisco a chi, residente in Piombino, deve accedere al lavoro dalla portineria di Ischia di Crociano. La riorganizzazione logistica dei trasporti interni, con l’introduzione di una linea interna Portineria Centrale-TMP-TVE , potrebbe concretamente essere di aiuto per i dipendenti in questa situazione.
In primo luogo si ridurrebbero loro le spese mensili per il carburante e il mezzo di trasporto, (va considerato che in questo particolare momento molte famiglie sono impossibilitate ad avere la seconda macchina, cosa questa che diventa essenziale poiche’ accedere al lavoro tramite mezzi pubblici e’ quasi del tutto improponibile considerando sia gli orari che i tragitti effettuati da quest’ultimi, ed è inoltre comunque ragguardevole la spesa dell’abbonamento, mentre l’accesso da portineria centrale ci consentirebbe di recarci a lavoro a piedi e/o in bicicletta evitando quindi anche di aggiungere inquinamento…).
A qualcuno potrà sembrare poca cosa, ma bisogna considerare che il risparmio risultante per tutti questi dipendenti può essere paragonato a quello ottenuto con un aumento contrattuale; in secondo luogo, ma non di secondaria importanza, l’aspetto della viabilità e l’eventuale pericolosità aggiuntiva a cui vengono esposti sia i lavoratori turnisti (perchè fare chilometri in più quando si smonta da una nottata passata a lavoro non è certo nè piacevole nè sicuro) che tutti gli altri automobilisti, nel percorrere un tratto di strada notevolmente più lungo e più frequentato soprattutto nel periodo estivo (periodo in cui c’è sempre un marcato traffico che si riversa nell’unica strada per l’ accesso alla nostra cittadina e per gli imbarchi ).
Con questa lettera aperta speriamo di sensibilizzare le confederazioni sindacali e l’azienda ma anche le istituzioni locali in modo da riuscire a trovare una soluzione positiva per tutte le parti».
Un gruppo di Lavoratori della Lucchini Piombino