«PIOMBINO NON DEVE CHIUDERE!» E LA CITTA’ SI MOBILITA

I sindacati Fiom, Fim e Uilm, con l’adesione di Cgil, Cisl e Uil, hanno organizzato per lunedì 19 novembre uno sciopero di tre ore con una manifestazione che coinvolgerà tutta la cittadinanza a sostegno dei lavoratori del polo produttivo di Lucchini. Gesto simbolico della manifestazione saranno 10 minuti di luci spente delle case, negli uffici e nei negozi di Piombino e delle località limitrofe.

L’annuncio della manifestazione è stato fatto dai sindacalisti durante l’incontro con Nichi Vendola tenutosi domenica scorsa e, nell’occasione, è stato descritto come si svolgerà la manifestazione: lo scioperò durerà tre ore, dalle 17 alle 20 mentre alle ore 19, per i seguenti dieci minuti, le popolazioni di questa zona della Toscana saranno invitate a spengere la luce.  Sempre durante l’incontro con Vendola i sindacati hanno evidenziato le qualità del polo siderurgico di Piombino sottolineando che insieme a Taranto uno degli unici con ciclo integrale, rinnovando la preoccupazione per le difficoltà che stanno attraversando le due principali industrie, Magona e Lucchini.

L’obiettivo ideale, anche se non dichiarato dai sindacati, sarebbe quello di coinvolgere almeno 7000 persone. Il ritrovo dunque per lunedì è alle 17,30 al cavalcavia Lucchini in largo Caduti del Lavoro, per poi dalle 18 proseguire fino in piazza Verdi con un comizio finale sempre in piazza Verdi. Nei 10 minuti di “buio” dalle 19 i partecipanti alla manifestazione accenderanno simbolicamente torce e telefonini.

Inoltre ieri è arrivata l’adesione ufficiale di Cna, Confesercenti e Confcommercio, che «invitano tutte le imprese di Piombino e del comprensorio della Val di Cornia a partecipare. Gli scenari di grave incertezza che si stanno profilando in questi ultimi giorni – dicono le associazioni di categoria – stimolano le forze sociali ed economiche a essere maggiormente presenti sul problema con comportamenti e azioni che rimarchino l’assoluta necessità di salvare il tessuto economico del territorio».Lo slogan diventa quindi “Chiudiamo oggi per non chiudere sempre”.

Infine anche Unicoop Tirreno aderisce alla manifestazione cittadina indetta per lunedì 19 novembre dalle organizzazioni sindacali in difesa del polo siderurgico piombinese, dell’occupazione e dell’intero tessuto economico della città. I Supermercati Coop di Via Gori e di Piazza Berlinguer saranno pertanto chiusi al pubblico lunedì 19 novembre dalle ore 18 alle ore 20. Dipendenti e soci di Unicoop Tirreno saranno inoltre presenti alla manifestazione.

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Scritto da il 15.11.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “«PIOMBINO NON DEVE CHIUDERE!» E LA CITTA’ SI MOBILITA”

  1. Astuto Cacciatore

    Piombino non avrebbe chiuso se la gloriosa Italsider non fosse stata usata come mucca da mungere dai commensali della partitocrazia e sindacatocrazia (Nel 1977 c’erano già 90 milioni di deficit e si continuava con le spartizioni di incarichi, assunzioni indiscriminate, sprechi e tutto il resto che tutti sanno). Le conseguenze di quella bella politica oggi presentano il conto finale. La luce andava spenta prima.

  2. Luca

    A me dispiace solo per i giovani, ormai lobotomizzati da Apple e mediaset, che si ritroveranno a 40 anni con un “baccello” in mano, e che oggi non capiscono che chi li governa ha interessi diversi dalla loro tutela.

    A Piombino fra 5 anni rimarremo in 15 mila abitanti… con tutte le conseguenze del caso. Attività commerciali, imprese, indotto, non rimarrà nulla… e tutti staranno a maledire quelli che oggi osannano come salvatori…

    Ma il mal voluto, come dice il proverbio… non è mai abbastanza.

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