NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DELL’11 NOVEMBRE 2012

#OCCUPYELBA: LA PROTESTA CORRE SUI SOCIAL NETWORK

Ormai i social network stanno acquistando sempre più importanza anche nella diffusione delle notizie. Così dall’Elba è stato creato un hashtag (così si chiama la parola chiave per creare i post su twitter) per comunicare notizie e messaggi di sostegno per dire no a smantellamento ospedale e servizi sanità elba.

L’Hashtag è #OccupyElba e da ieri sera questo termine per avere una parola comune e inequivocabile che facesse riferimento alla battaglia elbana e da usare per esprimere solidarietà. Anche su facebook esiste una pagina omonima dedicata all’argomento.

Già tanti i tweet che informano sulla protesta dei sindaci saliti sul tetto dell’ospedale e sulle altre manifestaizoni di solidarietà in difesa dei servizi sanitari elbani.

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POPULONIA: NON CHIUDONO NE’ IL QUARTIERE NE’ LE POSTE

In merito alla ventilata chiusura della sede del quartiere e dell’ufficio postale di Populonia, il sindaco rassicura i residenti.

«Nonostante i tagli operati dal Governo impongano ai Comuni restrizioni molti forti al bilancio e conseguenti riorganizzazione dei servizi – afferma il sindaco – la sede del Quartiere di Populonia rimarrà aperta due giorni la settimana, in orario mattutino. Gli uffici stanno definendo gli orari e i giorni sulla base del personale disponibile, in modo da poter garantire il servizio ai cittadini in tutti i quartieri decentrati. A breve provvederemo a comunicare le nuove modalità di apertura.

Anche per l’ufficio postale non è prevista alcune chiusura, semmai una riorganizzazione degli orari che stiamo negoziando con la direzione provinciale e che assicurerà comunque un servizio adeguato alle esigenze della frazione.

Siamo ben consapevoli del ruolo fondamentale che questi servizi svolgono nelle aree decentrate e per questo, compatibilmente con la situazione, faremo sempre tutto il possibile per non penalizzare i cittadini e il rapporto di prossimità con la pubblica amministrazione. Certamente, in un momento di scarsità di risorse, l’esigenza è quella di proporzionare gli interventi alle reali necessità dei territori».

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CAVE CAMPIGLIA: IL COMITATO DEI CITTADINI RIFLETTE DOPO L’ASSEMBLEA DEL 9 NOVEMBRE

Il 9 Novembre nell’ambito di un incontro pubblico sul problema delle cave e miniere in Campiglia promosso dalla lista “Comune dei Cittadini”, il Comitato per Campiglia ha illustrato la legge regionale vigente n. 78/98 che regola la materia in tutta la Toscana. Ne ripostiamo il comunicato stampa.

«Sono stati messi in evidenza gli aspetti più critici che in quattordici anni di applicazione hanno portato non pochi
problemi in tutti i territori interessati e in particolar modo nei Comuni di Campiglia e San Vincenzo. Il problema principale è rappresentato dal fatto che la legge è estremamente settoriale e non prende minimamente in considerazione le ricadute che le cave e miniere a cielo aperto possono avere sulle altre attività di zona, in particolare sul turismo e sulla agricoltura, settori questi in crescita nella Val di Cornia e che negli ultimi anni hanno prodotto un incremento notevole di occupazione. Al contrario nelle cave e miniere non risultano crescite di assunzioni (45 persone nelle cave di Campiglia, 45 nella Miniera di Botro ai marmi e Montorsi e forse altrettanti nella cava di Monte Valerio dato che le 10 società del gruppo SALES sparse nella Toscana e alto Lazio occupano in tutto 223 persone).

Un turismo qualificato come quello oggi richiesto a livello nazionale e internazionale, basato sulla fruizione di paesaggi tutelati , sul patrimonio culturale, sulla alta qualità dell’ambiente e dei prodotti alimentari e vinicoli reperibili in loco, non può essere promosso in aree dove le emergenze maggiori a colpo d’occhio sono gigantesche cave e miniere a cielo aperto visibili fin dalla Corsica e nelle quali la rinaturalizzazione ha ritardi di anni rispetto a quanto riportato nei piani di coltivazione.

Anche nella corresponsione di contributi da parte di chi ha concessioni di coltivazione il valore viene definito dalla Regione solo in base ai presunti costi di manutenzione delle infrastrutture, ai costi burocratici relativi al rilascio delle concessioni e ai costi relativi alla sorveglianza del rispetto delle convenzioni. In pratica non si dà alcun peso al danno economico derivante dalla distruzione del paesaggio e la conseguente impossibilità di sviluppare altre attività legate al  paesaggio. Una diversa quantificazione dei contributi, permetterebbe a Campiglia di incassare da qui al 2018/2020, da € 9.000.000 a € 16.000.000 e di conseguenza promuovere attività e lavorative in grado di assorbire non solo le maestranze delle cave e miniere il cui lavoro cesserà con la fine delle concessioni, ma di attivare altri posti di lavoro.

Per la miniera di Botro ai Marmi e Montorsi, la Regione non ha neppure rispettato gli strumenti urbanistici da lei stessa approvati, e ha dato il via a scavare fino al 2027 mc.3.300.000 di feldspati con la scusa che il materiale è strategico anche se in realtà si trova in tantissime miniere in Italia e all’estero. Di fronte alla distruzione di 37 ettari di territorio il Comune riceverà un contributo di € 9.000 all’anno per vedere distrutti 37 ettari di territorio di fronte al mare,in parte già rinaturalizzati.

E’ necessario quindi che la legge 78/98 , in corso di modifica per ottemperare alle direttive europee sul libero mercato, sia ripensata partendo dal concetto che la trasformazione di un territorio e del suo paesaggio con attività estrattive deve essere ammessa solo quando il rapporto benefici/costi è favorevole per le collettività locali. Tra i benefici rientrano il numero di posti di lavoro realizzabili direttamente o con l’indotto, e tra i costi i posti di lavoro che si perdono per la difficoltà di fare decollare altre attività in presenza di cave e di trasformazioni irreversibili del paesaggio. Si deve inoltre impedire la possibilità di aprire nuove cave in deroga al PRAER per realizzare opere pubbliche, privilegiando il riuso dei residui di lavorazioni industriali o di altra fonte debitamente trattati.

In conclusione il Comitato non vede in un polo estrattivo degli inerti il futuro di questo territorio, ma semmai la sua morte visto che le attività future non potranno basarsi più sull’edilizia sfrenata o le grandi opere inutili che assorbono inerti e cemento e che comunque possono in parte essere sostituiti dal riuso dei milioni di metri cubi di scorie fino ad oggi inutilizzate».

Comune dei Cittadini

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CECINA: TRE CONFERENZE SULLA MEDICINA INTEGRATA

La nuova sala conferenze della Fondazione Culturale Hermann Geiger, in Vicolo Bargilli 10/12 a Cecina (Li) ospiterà tra novembre e dicembre un ciclo di tre conferenze pubbliche sul tema della “medicina integrata (occorre una cura per l’unità di mente e corpo)”.

La medicina tradizionale comincia lentamente ad avvicinarsi e ad integrarsi con la disciplina medica olistica e con alcune discipline psicologiche; all’interno del ciclo dei tre incontri verranno analizzate le tappe fondamentali dell’esistenza umana che riguardano infanzia, adolescenza e anzianità, tracciando un percorso che permetterà di conoscere gli input psicofisici che il nostro corpo ci invia e che spesso non comprendiamo, andando incontro a problemi che molte volte potremmo evitare con largo anticipo.

Gli incontri, con ingresso libero, saranno interattivi e tali da permettere ai partecipanti di sperimentare concretamente come sia possibile integrare sintomatologie, esperienze e vissuti psicologici della propria esistenza. Un filo conduttore tra le diverse discipline affrontate nelle tre conferenze sarà dato dalla compresenza dei relatori, che utilizzeranno conoscenze diverse, ma tra loro integrate: la dott.ssa Vincenza Zagaria (psicoterapeuta), il dr. Riccardo Bartaletti (medico anestesista e omeopata) e il dr. Paolo Pifferi (medico specialista in nutrizione clinica e dietetica). Per informazioni tel. 0586.635011, www.fondazionegeiger.org

Di seguito il programma degli incontri.

Sabato 17 novembre, ore 15:30 – “Essere bambini oggi” . I bambini si ammalano allo stesso modo oggi come ieri? Quali sono i bisogni dei bambini del nostro tempo? La qualità delle relazioni familiari e i rapporti sociali: ieri-oggi. La tutela degli abusi (fisici e psichici). I condizionamenti alimentari e l’insorgenza di disturbi della condotta alimentare (CDA).

Giovedì 22 novembre, ore 21:00 – “L’alimentazione condizionata”.  Come si individua un’alimentazione condizionata; i consigli dei tecnici in relazione alla necessità di non sottovalutare il problema e di non allarmarsi. Il ruolo importante e fondamentale della Scuola per poter prevenire il problema.

Sabato 1 dicembre, ore 15:30 – “Le dipendenze”. I sostituti psicoaffettivi e gli effetti consolatori, le relazioni “intermittenti” e le dipendenze affettive, la fatica della ricostruzione quotidiana delle relazioni durature e l’età meno amata: l’anzianità, con la conseguente paura del distacco.

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Scritto da il 11.11.2012. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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