GIOVANISI’: CONTRIBUTI REGIONALI PER I GIOVANI CHE PRENDONO CASA
Nell’ambito delle misure a sostegno dell’autonomia dei giovani, la Regione Toscana mette a disposizione dei giovani che intendono andare a vivere per conto proprio scindendosi dalla famiglia d’origine, un contributo della durata di tre anni per il pagamento del canone di affitto dell’alloggio. Il sostegno, rivolto ai giovani tra i 25 e i 34 anni, varia da 1.800 a 4.200 euro all’anno per tre anni (da un minimo di 150 ad un massimo di 350 euro al mese) a seconda delle fasce di reddito e tenendo conto della presenza e del numero di figli. Verrà erogato in quote semestrali anticipate a seguito della presentazione di un regolare contratto di locazione. L’immobile da affittare come prima casa, e per la durata minima di tre anni, deve essere situato in Toscana e deve presentare i requisiti di abitabilità. Per ulteriori informazioni sul contributo regionale gli interessati possono recarsi presso l’informagiovani di Piombino in VIa della Resistenza 4.
Giovanisì è un progetto su cui la Regione Toscana punta moltissimo e che ha diversi obiettivi prevedendo diverse azioni: aiutare i giovani a costruire un futuro autonomo e dignitoso, ad avere un’istruzione e una formazione qualificante e utile, offrire la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro e di sentirsi utili in un progetto di crescita civile.
Non sono ammessi a contributo i contratti di locazione riguardanti gli appartamenti di lusso e quelli di categoria catastale A1, A8 e A9, i contratti a carattere transitorio, quelli sottoscritti con parenti o affini, porzioni di alloggio o di immobili realizzati con programmi di edilizia residenziale pubblicata, i contratti stipulati prima del 21 dicembre 2012.
Per accedere ai finanziamenti è necessario rientrare in un valore ISEE della famiglia di origine non superiore a 40.000 euro e dichiarare un reddito individuale complessivo non superiore a 35.000 euro lordi, limite che passa a 45.000 euro in caso di coppie e a 55.000 euro in caso di tre o più richiedenti non legati da parentela. Altro requisito fondamentale è quello di non essere titolare per quote che oltrepassano il 30% di diritti di proprietà, di usufrutto, di abitazione o uso di immobili destinati ad abitazione situati in territorio nazionale e di non avere mai beneficiato di altri contributi pubblici per il pagamento dell’affitto.
Il contratto di affitto deve essere stipulato e presentato alla Regione Toscana entro centottanta giorni dall’approvazione della graduatoria degli ammessi a contributo che sarà pubblicata sul BURT e resa disponibile sul sito Giovanisì.