PIOMBINO: ANSELMI SCENDE DAL CAPANNONE LUCCHINI

Il sindaco Anselmi in una recente foto

Il sindaco sul capannone della Lucchini

Il sindaco Anselmi in una recente foto

AGGIORNAMENTO 4 (20.00)  – Il sindaco è sceso dal capannone per l’ora di cena. Speriamo che l’iniziativa sia di sprono per il governo. I media hanno seguito con attenzione la giornata di protesta, e la crisi degli stabilimenti piombinesi hanno, almeno per un giorno, avuto visibilità anche sui TG nazionali.

Dopo una lunga giornata di contatti, dichiarazioni, negoziazioni, finalmente intorno alle sette di sera il Ministero delle attività produttive ha concordato una prima riunione a Roma per domani pomeriggio, mercoledì 9 ottobre, sulle questioni cruciali del polo siderurgico piombinese, Un importante risultato che, in serata, ha spinto il sindaco a scendere dal tetto del capannone Lucchini  dove si era barricato dalla mattina insieme a tre sindacalisti della Fiom, Fim e Uilm chiedendo appunto la giusta attenzione al Governo.

«Al tavolo abbiamo chiesto la presenza anche del ministero dell’ambiente – ha detto il sindaco – si tratta di un primo tavolo operativo al quale seguirà, il 18 ottobre, un secondo tavolo, sempre a Roma con I sindacati».

Una prima risposta significativa, scaturita dall’azione dimostrativa condotta dal primo cittadino, che dovrà servire per avviare un percorso concreto e decisivo per le prospettive della città e del territorio.

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 (18.00) Altri comunicati giunti dalla politica locale. Rifondazione che con un volantino commenta lo sciopero di domani e quello di Sel e UDC.

Arriva il comunicato di sostegno del deputato Silvia Velo e del segretario regionale del PD Manciulli all’azione di protesta del sindaco Anselmi, che potete leggere integralmente al termine dell’articolo.

A seguito della grave crisi industriale che interessa le grandi aziende Lucchini e ArcelorMittal, il sindaco di Piombino Gianni Anselmi ha deciso questa mattina di ha deciso di ricorrere a un’azione eclatante per portare al centro dell’attenzione la grave situazione in cui si trovano le acciaierie. Da questa mattina il sindaco è barricato sul tetto di un capannone Lucchini  chiedendo l’intervento del ministro Passera. Tutti i viaggi fatti a Roma fino ad oggi si suppone quindi che non abbiano raccolto nessun risultato, e questa plateale azione mostra, oltre all’amore del sindaco di Piombino per la sua città, anche il fallimento di mesi e mesi di trattative con il governo.

Pubblichiamo le motivazioni  del sindaco in cui si spiegano le ragioni del gesto.

«La situazione del polo industriale di Piombino è giunta ad un punto gravemente critico – inizia Anselmi –  che rende non più rimandabile un intervento concreto del Governo.

Il sindaco sul capannone della Lucchini

Le crisi degli stabilimenti Lucchini e MittalArcelor, unitamente alle incertezze che riguardano il polo energetico ENEL di Torre del Sale, impongono un cambio di passo,  che più volte chi scrive ha sollecitato mettendo in campo ipotesi di procedura e proposte progettuali. Sono crisi diverse per specificità e caratteri ma pericolosamente comuni negli esiti occupazionali e dunque sociali,  con prevedibili conseguenze (già in parte in atto) sul sistema delle imprese degli appalti e dell’indotto, oltre che del tessuto commerciale cittadino.

La vicenda di Piombino non appare meno degna di attenzione rispetto a quella di Taranto per urgenza e gravità: se infatti nello stabilimento pugliese l’intervento della Magistratura ha fatto emergere la necessità di interventi privati e pubblici tesi al risanamento ambientale, è pur vero che l’Ilva ha una proprietà industriale, che ottemperando alle prescrizioni delle autorità competenti potrà dare continuità all’attività produttiva. Questa condizione manca a Piombino in Lucchini, dove nonostante l’intensa attività condotta da chi scrive e dalle istituzioni toscane per garantire la continuità produttiva e la ricerca di un nuovo player industriale, non si è potuto evitare un progressivo peggioramento, in presenza di una durissima e perdurante situazione di mercato debole, delle condizioni economiche e soprattutto finanziarie. Ciò rischia, in assenza di un intervento ad horas dei ministeri competenti, e in particolare del Ministero delle Attività Produttive e del Ministero dell’Ambiente, di generare in Lucchini una situazione di default e di conseguente blocco dell’attività già nei prossimi mesi. Al quadro già critico si sono aggiunte di recente in modo conclamato le difficoltà di MittalArcelor Piombino (ex Magona), che subisce le scelte del gruppo di appartenenza in presenza di una situazione di forte sovracapacità produttiva nel comparto dei laminati piani zincati.

Da tempo ci siamo permessi di suggerire ai nostri interlocutori istituzionali la convocazione di due tavoli permanenti: uno di rango nazionale che affronti il tema della messa in  sicurezza competitiva ed ambientale del settore siderurgico italiano, con il coinvolgimento di Federacciai, degli enti locali che ospitano aziende del settore, dei sindacati confederali e di categoria. Il secondo relativo al territorio di Piombino, per provare a costruire un quadro strategico che individui obiettivi comuni, risorse e procedure snelle in tema di infrastrutture, bonifiche, riuso di aree dismesse, spazi per la logistica portuale, contenimento dei costi energetici.

Giorni fa abbiamo inoltrato alle segreterie dei ministri Passera e Clini richiesta di incontro urgente per accelerare l’esame e la messa in campo di soluzioni industriali e territoriali che consentano di difendere l’occupazione, ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi, aprire nuove prospettive: restiamo convinti che l’intervento dello Stato secondo modelli non assistenzialistici bensì orientati a consolidare e rinnovare il tessuto produttivo e a sostenere la competitività del territorio non siano solo auspicabili, ma necessari e non delegabili.
E’ necessario accendere, prima che sia troppo tardi, una luce fissa sulla vertenza piombinese, che non può restare vittima dimenticata del senso di responsabilità e della serietà che le istituzioni e i lavoratori hanno dimostrato in questi mesi.

Le imprese si assumano le loro responsabilità con soluzioni e progetti sostenibili mettendo al centro la salvaguardia dei livelli occupazionali. Lo Stato intervenga con tutti gli strumenti disponibili, definendo priorità che evochino un ritorno a serie politiche industriali e territoriali.

Noi collaboreremo come sempre con progettualità e visione – conclude il sindaco – con le consapevolezze che ci derivano dalla conoscenza delle specificità e delle potenzialità del nostro territorio.
Col rispetto e la fiducia che ancora conservo come cittadino e come sindaco nelle istituzioni italiane, chiedo al Governo, e segnatamente ai ministri Passera e Clini, di farsi urgentemente carico dei problemi di questo territorio, invitandoli a fissare una riunione operativa congiunta qui a Piombino, coinvolgendo tutte le rappresentanze istituzionali, produttive e sociali interessate, in una data a brevissimo compatibile con le loro agende. Sono sin d’ora grato ai ministri per l’attenzione che vorranno dimostrarci.
In attesa di comunicazioni in tal senso resterò nel luogo dove mi trovo da questa mattina, con la certezza di rappresentare le preoccupazioni di tante famiglie e la volontà di un territorio intero di non stare a guardare».

Gianni Anselmi

Lavoro: Velo (Pd), su Piombino serve immediato intervento del governo

“Sostegno a protesta e richieste del sindaco Anselmi”

“Il senso di responsabilità dimostrato finora dagli enti locali e dalle organizzazioni sindacali nella vicenda del polo siderurgico di Piombino ha avuto come risposta una scarsa considerazione di un problema che è invece enorme. Comprendiamo per questo il gesto del sindaco Gianni Anselmi (che stamani è salito sul tetto dell’azienda) e sosteniamo la sua richiesta di un’immediata convocazione da parte del ministro Passera”. Lo dichiara la deputata toscana del Pd, Silvia Velo.

“Stiamo depositando in queste ore una mozione che raccoglie i consensi di tutti i gruppi parlamentari – spiega la Velo – in cui chiediamo la convocazione di un tavolo nazionale sulla siderurgia e un accordo di programma per il polo di Piombino”.

“Quella di Piombino, infatti – conclude l’esponente democratica – deve essere considerata un’emergenza al pari di quelle di Taranto o del Sulcis. La crisi è stata gestita con senso di responsabilità evitando da una parte illegalità, dall’altra gesti eclatanti. Ma ora non si può più rinviare un intervento del governo che dimostri la volontà di affrontare questa grave situazione e risolverla”.

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Manciulli: “Il gesto del sindaco rappresenta l’ansia di migliaia di persone per il loro futuro”

“Condividiamo in pieno la preoccupazione del sindaco e dei lavoratori delle acciaierie di Piombino. Il gesto del sindaco Anselmi oggi rappresenta giustamente l’ansia per il futuro di centinaia di persone: i lavoratori delle acciaierie, quelli dell’indotto, le loro famiglie. Gli amministratori locali a tutti i livelli in questi anni si sono impegnati per avere certezze sul polo siderurgico. Ci auguriamo che il gesto di oggi riporti su Piombino l’attenzione del governo e che questo prontamente si attivi perché l’impegno profuso a livello locale non può fare a meno di un intervento concreto a livello centrale. Stiamo parlando di migliaia di posti di lavoro ed è evidente che si tratta di una questione nazionale”.

Così il segretario del PD della Toscana, Andrea Manciulli, dopo che il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, e’ salito sul tetto delle acciaierie ex Lucchini, insieme a rappresentanti dei lavoratori, per richiamare l’attenzione sulla situazione di difficoltà delle acciaierie.

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I socialisti col Sindaco Anselmi

I socialisti sono vicini al Sindaco Gianni Anselmi che in questo momento di grande difficoltà per l’industria siderurgica piombinese ha messo in atto una protesta eclatante e coraggiosa per portare il caso Piombino all’attenzione nazionale.

«Una città che negli anni in cui la proprietà degli stabilimenti era delle Partecipazioni Statali tanto ha dato all’industria, anche in termini di inquinamento, di infortuni e purtroppo di morti sul lavoro ha il diritto di non essere abbandonata dallo Stato nel momento del bisogno. Nessun nuovo assistenzialismo, nessuna improbabile statalizzazione dei mezzi di produzione, ma un ruolo di regia e guida del governo nel mettere insieme tutti gli interlocutori sociali ed imprenditoriali e provare a trovare le possibili soluzioni. Immaginando anche strade nuove sinora non battute, ma ricercando sempre il più basso impatto sociale possibile.

La crisi globale non ci consentirà probabilmente di conservare vecchi scenari, ma possiamo aprirne di nuovi puntando alla verticalizzazione dei prodotti ed alle sinergie con il mondo dell’energia. Ma Piombino deve diventare un caso nazionale e per questo i socialisti saranno col Sindaco e con i sindacati a fianco dei lavoratori non solo per difendere dei posti di lavoro, ma soprattutto per rilanciare la crescita e lo sviluppo di questa città».    

Stefano Ferrini
Segretario PSI – Piombino

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RIFONDAZIONE: TROVARE SOLUZIONI PER SALVARE IL PAESE E I LAVORATORI

«Le modalità dello sciopero dichiarato il 10 ottobre dai sindacati di categoria nelle fabbriche non ci convincono. Nonostante questo invitiamo tutti a parteciparvi però ci sembra poco incisivo, dato che durerà solamente 3 ore con pullman che porteranno i lavoratori dalle portinerie al cavalcavia di Venturina a fare cosa non si sa, forse in gita premio.

Tra l’altro, nonostante lo sciopero sia dichiarato nella fermata AFO, i lavoratori dell’altoforno e della cokeria non potranno parteciparvi.

Tutto ciò ci sembra inutile e puzza di compromesso al ribasso con le istituzioni locali e la stessa azienda per non creare troppo disturbo al normale svolgimento della vita della città,che invece, in altre occasioni, ha dimostrato vicinanza e solidarietà ai lavoratori.

Le assemblee operaie che dovrebbero servire a  far uscire dalla solitudine le vertenze  degli stabilimenti e rilanciare una mobilitazione sul e per il lavoro, si rivelano invece luoghi dove il sindacato impone scelte confuse e dilatorie, in barba alla democrazia e a scapito di lotte più incisive che i lavoratori, sebbene inascoltati, continuano a  chiedere, e il voto nelle assemblee non è nemmeno preso in considerazione.

 No non ci siamo!

La convinzione è che, mentre la situazione precipita e il tempo stringe, serva un salto di qualità della lotta che porti la situazione del territorio alla ribalta nazionale(Alcoa,Taranto,Carbonsulcis e altre ancora sono esempi che i sindacati di questa zona dovrebbero prendere ad esempio).

Noi di Rifondazione comunista siamo convinti che serva:

*Sciopero generale territoriale di 24 ore con stop reale di tutto lo stabilimento

*Manifestazioni più dure e alternative a quelle che fin qui sono state messe in atto perchè, anche se riuscite, non ci sembra che abbiano suscitato   quell’attenzione e quella tensione che la situazione merita

*Organizzazione di una manifestazione sotto il ministero dello sviluppo al più presto possibile.

*Partecipazione anche alla manifestazione di tutte le aree industriali in crisi che la FIOM ha indetto per il 20 Ottobre perchè il problema non è mettere una vertenza contro l’altra, uno stabilimento contro l’altro ma unificare le lotte e questo vale tanto di più per il settore siderurgico.

Non c’è più tempo da perdere !

Se aspettiamo che il governo decida da solo di occuparsi di politica industriale o che i partiti che sono in parlamento diano risposte al mondo del lavoro, non avremo scampo bisogna mettere in campo lotte più dure e incisive che scuotano dal torpore chi ci rappresenta.

Bisogna trovare soluzioni per salvare l’industria di questo paese e con essa i lavoratori.»

Rifondazione Comunista

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 SEL: Lucchini, basta inerzia, il Governo intervenga subito e con azioni concrete

“Le voci di un imminente fallimento della Lucchini di Piombino impongono un immediato intervento del Governo che non può restare inerte di fronte al dramma rappresentato dalla perdita del lavoro per migliaia di lavoratori e di un pezzo fondamentale della siderurgia italiana. Non è più possibile cincischiare, serve una politica industriale e servono azioni concrete e immediate, invocate dal grido di allarme del Sindaco Anselmi e dei rappresentanti dei lavoratori che oggi sono sul tetto delle acciaierie.
Il rischio di chiusura della Lucchini, così come la crisi della ex Magona, squadernano sotto gli occhi di tutti le responsabilità delle imprese e del governo nazionale, ed è insopportabile che crisi e scelte sbagliate vengano fatte pagare ai lavoratori: anche per questo domani saremo allo sciopero del comparto siderurgico piombinese”.
Giuseppe Brogi, Coordinatore regionale Sel Toscana
Andrea Ghilarducci, Coordinatore provinciale Sel Livorno

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UDC: GESTO DIMOSTRATIVO FORTE DA PARTE DEL SINDACO

L’iniziativa del Sindaco di salire sul tetto di un capannone all’interno della Lucchini è un gesto dimostrativo forte per portare la questione alla ribalta anche al di fuori dei canali istituzionali percorsi fino ad oggi.

Le vicende degli stabilimenti siderurgici di Piombino devono essere al centro dell’attenzione del governo come lo sono le crisi di altre realtà produttive del paese.

I Ministri competenti devono aprire al più presto un tavolo e tentare di trovare una soluzione per rilanciare l’industria locale, non si può lasciare morire un territorio che ha dato tanto in termini di ricchezza e di ambiente all’Italia intera.

I lavoratori hanno bisogno di sostegno, ma soprattutto hanno il diritto di conoscere la verità fino in fondo e senza “mezzi termini”.

Parteciperemo convinti allo sciopero di domani con l’auspicio che il senso di responsabilità dei lavoratori di Piombino sia il primo punto qualificante per intraprendere fin da subito la trattativa con il governo e con qualsiasi potenziale ed eventuale acquirente.

In questi momenti la città deve dimostrare di essere unita evitando qualsiasi inutile contrapposizione e polemica fra le forze in campo in modo che ciascuno possa dare il proprio indispensabile contributo alla causa comune.

 

Luigi Coppola                                                                       Simone Verucci

(Segretario Provinciale UDC Livorno)                                     (Segretario UDC Piombino)

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Scritto da il 9.10.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

8 Commenti per “PIOMBINO: ANSELMI SCENDE DAL CAPANNONE LUCCHINI”

  1. Roberta

    la competizione tra Anselmi e Velo entra nel vivo, che dite domani l’Onorevole bloccherà da sola la 398?

  2. elìa

    Bellissimo non esiste maggior disinformazione che l’ignoranza, per giunta una ignoranza concettuale e arrogante.
    Risponderò come il Governatore Rossi “insieme alla protesta la Toscana è bene che vada a Roma con una proposta”. Posso capire chi non è un tecnico che tale azione di Gianni sia bella e condivisibile ma in realtà è la dimostrazione della sua politica di affrontare il problema per risolverlo è e è stata fallimentare.

    Parole di Gianni ”Non vogliamo assistenzialismo, ma che il Governo sciolga nodi di bonifiche, infrastrutture e competitività di questo territorio. Chiediamo sviluppo progettuale no assistenza”, ma lo vuoi capire Gianni che non deve essere il Governo a fare proposte e progetti nel Territorio ma l’impresa il Governo fa strategia in ambito Nazionale, le forze politiche locali, i sindacati devono creare una proposta seria di un progetto Industriale concreto per ili rilancio locale, Cosa giustamente voi direte che siano queste cose concrete (Piano di Sviluppo Industriale del Territorio, elaborato in forma cartacea nel quale si evidenziano i progetti che l’impresa ha nel investire nella struttura, quello che la politica territoriale Comune, Provincia, Regione vuole fare per incentivare iniziative industriali, Sindacati disposti a creare riqualificazione dei lavoratori, ecc…).

    Questo per me è un altro per lo SPOT pubblicitario per Gianni, adesso lo vedremo anche in tv magari in qualche trasmissione ma il problema non si risolve SOLO dicendo che c’è un problema ma nel fra tempo perderemo altro tempo e il problema diventa sempre più grave ma i sindacati locali aumentano le tessere e i polici locali si fanno spot pubblicitari

  3. Luca

    E’ come dice Roberta… speciale di 5 minuti sul TG di LA 7 sul sindaco eroe… cosa non si farebbe per avere un posto in parlamento…

    Spero proprio che gli vada male, come male sta andando l’industria piombinese dopo 8 anni e mezzo di una giunta fallimentare.

    Se basta rifare i marciapiedi e impiegare otto anni per fare dei giardinetti per essere un buon sindaco, al prossimo giro candido il mio gatto… almeno leva i talponi dalla strada e, facendosi inseguire dai cani, leva le merde dai marciapiedi che l’assessora al (poco) decoro non è in grado di togliere.

  4. io

    vi do ragione su tutto..ma purtroppo non c’è alternativa..se non ci mette la faccia un qualcuno non si muove niente e a me del sindaco importa poco basta che faccia davvero qualcosa come portare alla luce questa situazione!se la lucchini chiude piombino e dintorni muoiono..come tutte le famiglie che cn questo lavoro ci mangiano!

  5. Marco

    Ma chi se la compra la Lucchini in queste condizioni? Centinaia di milioni di debiti con le banche, altre centinaia per sistemare gli impianti.. L’industria a Piombino è morta, e Gianni lo sa bene, sfrutta solo la situazione per farsi pubblicità. Una città seria e matura però è in grando di reinventarsi, riconvertirsi. Prendo ad esempio quanto fatto a Pittsburgh, uno tra i poli siderurgici più importanti al mondo fino agli anni ’70, quando venne colpita da una pesantissima crisi. Pittsburgh non stette a piangersi addosso come sta facendo oggi Piombino, ma prese la direzione dei servizi e dell’alta tecnologia, vincendo la scommessa. Piombino può fare la stessa cosa.

  6. Antonio Mammarella

    Buongiorno,

    Mi permetto ,da semplice cittadino senza pretese e fini , di esprimere la personalissima opinione sull’argomento in oggetto , non sulla bontà degli articoli pubblicati ( non avendone competenze ) ma il concetto che abbracciano.

    Come tanti , ritengo , mi sono soffermato vedendo e leggendo la notizia pensando ” ma perchè continuamente si gioca sulla nostra dignità intellettuale e sulla reale situazione occupazionele e imprenditoriale del nostro Territorio ”
    Preciso che vivo a Piombino anche se per necessità lavorative lo vivo pochissimo cosi come non ho contatti istituzionali locali . E forse proprio per questo riesco a dare letture degli accadimenti scevri da condizionamenti.

    La realtà Siderurgica Italiana è da tempo ben nota a tutti . La realtà Siderurgica Piombinese , ben diversa per certi aspetti da quella Nazionale , lo è altrettanto . Ma da oltre un decennio pur essendo questa passata di mano in mano ; pur avendo piu’ che dimezzato l’occupazione; pur avendo intrattenuto sul tema con piacevoli convegni e tavole rotonde , la politica locale ha cercato solo il mantenimento del suo bacino storico di consensi .

    Senza nessuna idea o volontà precisa di mettere a disposizione e concretamente della collettività soluzioni , opportunità , ma principalmente strategie alternative . Si , strategie alternative , perchè si è sempre spinto in là il problema , non affrontandolo seriamente e apertamente con la cittadinanza e lavoratori anzi illudendo la collettività in posssibili soluzioni .
    Il ritardo nelle iniziative specifiche , ma principalmente nelle alternative da dare alla Siderurgia , saranno lunghe da colmare e purtroppo con tanti dispiaceri ( che guarda caso colpiranno sempre e solo la gente comune ).

    Ma leggiamo che si investono decine di migliaia di Euro per appaltare uno studio all’università di Pisa ” per lo sviluppo del Territorio ” , come se il territorio e le sue potenzialità non fossero conosciute da chi amministra ; cosi come se lo studio a titolo gratuito fosse presentato da chi potrebbe averne competenze , non bastasse , bisogna in tutti i modi certificarlo per giustificarne le iniziative .Oppure , ora , ironia della sorte , partono corsi per migliorare la managerialità in Siderurgia ( o come si chiamano ) .

    Mi ripeto , in questi anni si è taciuta la realtà Siderurgica territoriale , arrivando al commissariamento da un lato e la quasi chiusura dall’altro.
    Forse l’avvicinarsi delle primarie del Partito Democratico poneva questa necessità di visibilità ??
    Ci dovremo attendere da altri candidati , nei prossimi giorni , altre azioni eclatanti ???

    Dovremo attendere ancora mesi , oltre quelli già trascorsi , affinchè i politici e gli amministratori si decidano a progettare il futuro del nostro territorio , ad affrontare i problemi reali dei cittadini , piuttosto che concentrarsi sul loro futuro e la poltrona che occuperanno a livello Nazionale o Locale ( Parlamento, Regione; Comune, Autorità Portuale e società collegate , enti vari …. )

    Concludo con l’illusione che ci lascino almeno “……per fortuna e
    indipendentemente da tutto ho ancora il mio spirito critico per i comprendere …… ”

    Mi auguro che il P.D. con nuove idee , persone ma principalmente competenze e professionalità dia quel cambiamento necessario e che tutti auspichiamo al Territorio e alla Nazione .

    Ing. Antonio Mammarella

  7. Graziella Guglielmi

    Bravo Sindaco, l’abbiamo capito in tanti che mirava in alto!!!
    Mi permetto di suggerirle un’altra forte dimostrazione: perchè non si accampa davanti allo stabilimento con una canadese? Se poi è un camper anche meglio.

  8. angelo

    Egr.Ing.Antonio Mammarella,
    avevo già sentito parlare di lei in termini lusinghieri e questo suo intervento avvalora il giudizio che mi manifestavano alcuni amici che la conoscono personalmente.
    E’ proprio vero questa città è curva su se stessa e per ora non si trova medico che sappia curarla.
    I nostri amministratori fanno a gara a chi promette di più e spendono i pochi soldi a disposizione per effimeri spettacoli che durano un giorno.
    I pochi obiettivi di diversificazione economica illustrati nei meravigliosi programmi elettorali o sono falliti o sono rimasti lettera morta.
    Molto tempo si è perso e tanto denaro si è speso in progetti faraonici ( piscina, città futura, porto turistico ecc ecc) e quello che si è ottenuto è pressochè uguale al nulla.
    Non so se ricorda ma sognavano svolte epocali, si parlava di innovazione come sfida di tutte le imprese pubbliche e private, e come diceva Oscar Wilde, si propugnava con forza l’unica cosa che valeva esser fatta, cioè diventare moderni.
    Ne è passato di tempo ( otto anni ) e solo ora, questi Demosteni, ritornati dalla modernità al presente, si stanno interessando della Lucchini perchè, come sospetta lei, è iniziata la corsa verso la poltrona romana.
    I corridori sono tre e la poltrona è una.
    Si comprende bene l’attivismo di questo ultimo periodo.
    Ne è testimonianza l’intervista del Dr. Anselmi ,Sindaco della città ,comparsa oggi
    sul Tirreno.
    Egli afferma che andrà da solo all’incontro con due ministri e da solo illustrerà la situazione di Piombino.
    Da solo dice, perchè l’invito è rivolto a lui e lui non vuole tra i piedi qualche pericoloso concorrente al cadreghino romano.
    In più afferma che l’invito a Roma è cosa eccezionale in tutto il panorama nazionale, che non può dire in anticipo cosa dirà loro e che spera di non trovarli disturbati per il fatto che lui è montato sul capannone.
    Caro ingegnere, lei comprenderà bene che queste sembrano parole di uno fuori equilibrio.
    E’ come se la pressione esercitata dal desiderio smodato della carriera e della fama abbia fatto sbandare il nostro attore costringendolo ad un modo di agire incomprensibile.
    Mentre ora occorrerebbe calma, razionalità, decisione,intelligenza, sensatezza, buon senso e più di ogni altra cosa coesione.
    Io credo sia già tardi ma se si vuole salvare il salvabile bisognerebbe pensare agli altri, a tenere insieme la città e chi la rappresenta a tutti i livelli e naturalmente non al proprio interesse.
    Per quanto attiene allo studio assegnato ai professori di Pisa allo scopo di farsi suggerire quale sono le potenzialità di questo territorio io credo che questa deliberazione chiarisca senza equivoci la confusione che regna nella Giunta Comunale di Piombino.
    Parlo di Giunta Comunale perchè è vero che è stato il Sindaco a nominarli e quindi
    è difficile, immagino, per loro contrariarlo, ma che nessuno degli assessori abbia un minimo di dignità per poter dire che questa è una strada poco dignitosa e completamente sbagliata non è dato credere.
    Lei si augura poi un rinnovamento del PD.
    Ingegnere, io credo che voglia fare del sarcasmo , perchè sa bene che gli attuali dirigenti PD rappresentano il nuovo qui a Piombino.
    Stia bene.

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