FABIANI NERVOSO PER ASTENSIONE IDV SUL REGOLAMENTO URBANISTICO

Il  segretario del PD Val di Cornia Valerio Fabiani

Piombino – il segretario del PD Valerio Fabiani invia una lettera ai vari quotidiani (ovviamente escludendo come al solito la nostra testata, ndr.) sul voto di astensione dell’Italia dei Valori sul nuovo regolamento urbanistico “che equivale, per il PD, ad un voto contrario”, e contemporaneamente apre al centro, come sta avvenendo un pò in tutta Italia, lodando il comportamento dell’UDC e di FLI. Parla poi di  interessi particolari dell’IDV senza però mai esplicitarli, per poi concludere con le solite “svolte epocali” del completamento della Tirrenica, la 398 fino al porto, la Due Mari. Riportiamo integralmente l’intervento invitando ancora una volta l’ufficio stampa del partito “democratico” ad esserlo anche con il nostro giornale…

Giuseppe Trinchini

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«A Piombino – inizia Fabiani – è stato adottato un regolamento urbanistico moderno che preferisce il riuso al consumo di nuovo suolo e che scommette sul rapporto virtuoso fra ambiente e sviluppo economico. Questa è la filosofia che ha ispirato il piano, siamo aperti a suggerimenti e proposte, ma su questo punto non si torna indietro. Abbiamo costruito il nuovo Regolamento urbanistico entro la cornice del Piano strutturale d’area della Val di Cornia ma anche tenendo conto delle numerose suggestioni che il percorso partecipato e il confronto con le associazioni di categoria e con le organizzazioni sindacali hanno fatto emergere.

Questo è uno dei punti di forza di tale strumento, frutto della precisa scelta di aggiornare i nostri strumenti di pianificazione urbanistica al tempo della crisi, alle nuove criticità che i cittadini e le organizzazioni che rappresentano lavoratori e imprese conoscono bene. A questo percorso hanno avuto modo di dare il proprio contributo tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione. Registriamo con favore gesti e parole di responsabilità che sono arrivati da settori dell’opposizione, dalle parole di apertura di Udc e Futuro e Libertà, al significativo voto di astensione da parte di Rifondazione comunista.

Tutto questo, a nostro modo di vedere, testimonia un adeguato livello di consapevolezza circa la gravità della crisi e la necessità di dare risposte nuove il più possibile condivise. A questo senso di responsabilità che si è respirato nel consiglio comunale si è purtroppo contrapposta una visione miope, incomprensibile, di una forza di maggioranza come l’Idv. Un partito, che è bene ricordarlo, ha partecipato negli ultimi mesi a tutti gli incontri di maggioranza sullo strumento urbanistico, senza mai sollevare, forti elementi di criticità che non fossero stati, poi, spiegati e risolti nel confronto fra di noi e con il contributo di tecnici, sindaco e assessore all’urbanistica. Abbiamo scoperto solo la mattina del Consiglio quale sarebbe stata la posizione che quel partito avrebbe assunto e espresso attraverso il voto, che è di astensione.

Vogliamo chiarirlo subito, per il lungo e serrato lavoro che c’è stato, per il confronto largo e puntuale che ha accompagnato la stesura del Ru, il voto di astensione di un partito di maggioranza come l’Idv equivale, per noi, ad un voto contrario. Non c’è spazio per interpretazioni alternative e consideriamo piuttosto gravi le argomentazioni dell’astensione. Si sono detti contrari al limite al frazionamento degli alloggi fino ad un minimo di 45 mq, hanno avuto paura di sostenere la scelta di sostituire una vecchia previsione residenziale, mai attuata, con la realizzazione di un nuovo edificio scolastico in grado di ospitare Iti e Itc riorganizzandoli all’interno di un unico polo scolastico a San Rocco. Continuano a riproporre problemi che c’è la disponibilità a risolvere, come nel caso della Lega Navale di Salivoli.

Il partito dell’assessore regionale Marson a Piombino sembra essere più attento a interessi particolari, seppur legittimi, piuttosto che all’interesse generale che oggi pretende dalla politica una nuova visione orientata alla riqualificazione degli spazi e dei servizi pubblici e al riuso. Pensiamo che a questo punto l’Idv dovrebbe spiegare non più a noi, ma ai suoi elettori le ragioni di questa scelta. Intanto invitiamo le forze che hanno dato segnali di apertura e di responsabilità a confrontarsi con noi, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il Ru, che insieme a quelli degli altri Comuni, rappresenta un pezzo importante di un disegno più ampio di cui fanno parte il polo della nautica e della cantieristica con le aree ex Irfid a disposizione per nuovi insediamenti produttivi, il piano regolatore portuale insieme al processo di infrastrutturazione con il completamento della Tirrenica, la 398 fino al porto, la Due Mari.

Un disegno che – conclude il segretario del PD Val di Cornia – ci propone questa sfida: rinnovare il modello di sviluppo riequilibrando il rapporto fra rendita e lavoro in favore di quest’ultimo».

Valerio Fabiani (Segretario FederazionePd)

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Scritto da il 5.7.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “FABIANI NERVOSO PER ASTENSIONE IDV SUL REGOLAMENTO URBANISTICO”

  1. marco

    se fossi l’IDV uscirei subito dalla magoranza come ha già fatto SEL, altrimenti ci perdono anche la faccia oltre a farsi offendere impunemente. Che stia per entrare in giunta Rifondazione? partiti vechi e cotti.

  2. Giampiero Amerini

    Premesso che Futuro e Libertà ha votato contro il Regolamento Urbanistico, ritengo necessario precisare il motivo del voto contrario, e la posizione di “apertura” espressa dopo gli interventi della maggioranza e in particolare del sindaco. Il R. U., nella stesura presentata in consiglio comunale, contiene troppi vincoli che, a mio giudizio, freneranno notevolmente lo sviluppo, che dovrebbe essere l’obiettivo principale di uno strumento urbanistico che si rispetti.

    Come ho avuto modo di precisare nel mio intervento in consiglio, condivido la scelta di ristrutturazione e riqualificazione dell’esistente anteposta all’uso di nuovo suolo.

    La scelta, oltre a portare sviluppo senza violentare l’ambiente, può risolvere, attraverso la riqualificazione e il riuso, alcune situazioni critiche e di degrado esistenti nel nostro comune. Prendo atto, quindi, dell’impegno dimostrato e del lavoro svolto e ritengo la maggior parte delle scelte accettabili. La fattibilità di queste scelte, però, viene meno, o diviene di difficile attuazione, in presenza di tutta una serie di prescrizioni e di vincoli che si trovano sotto le voci “disposizioni normative e di attuazione, condizioni alla trasformazione e altre”.

    I privati, come stabilisce la legge di mercato, intervengono solo se intravedono un giusto e legittimo “ritorno”; ne sono una prova la mancata attuazione degli interventi previsti nel Piano di Recupero della Costa Urbana (vedi Macelli ecc.) Nel R. U. ci sono, inoltre, contraddizioni, disposizioni (diverse tra città e periferia) e vincoli (sul territorio rurale) che, a mio parere, sono da rivedere. Del resto la situazione attuale è notevolmente diversa da quella del periodo in cui il Regolamento è stato impostato, un adeguamento alla nuova realtà è quindi auspicabile.

    In merito ai “gesti e parole di responsabilità” citati dal segretario del PD Fabiani nel suo intervento sulla stampa, sono la risposta alle parole di apertura pronunciate dallo stesso, dall’assessore e, in particolare, dal sindaco nei loro interventi in consiglio comunale. Il voto contrario di Futuro e Libertà è stato espresso sull’adozione, dopo l’esame delle osservazioni (quelle presentate dai privati e quelle probabili d’ufficio), ci sarà il nuovo passaggio in consiglio per l’approvazione definitiva.

    Se, come affermato nei suddetti interventi, la stesura del R. U., presentata in consiglio comunale per l’adozione, non è blindata, anche il voto di Futuro e Libertà, sul nuovo e definitivo passaggio, potrà essere diverso da quello espresso in questo passaggio.

    Futuro e Libertà per L’Italia
    Amerini Giampiero

  3. giuliano parodi

    rifondazione caro Marco non ha nesuna intenzione di entrare ne in maggioranza ne tanto meno in giunta….partito COTTO? peccato che sia l’unico partito che a livello locale e nazionale sta in ogni lotta contro il Governo MOnti e sempre a fianco dei lavoratori…al di la dei simboli…falce e martello non vogliono dire passato ma alle volte solo radici…e’ importante sapere da dove si viene se si vuol capire doce possiamo andare…

  4. Andrea Serni

    Scusate se non abbiamo risposto x motivi di tempo ma lo faremo quanto prima ed in modo dettagliato ;comunque solo il vatto di acquisire un terreno che dovremmo pagare circa un milione in piu di quello che vale per una scuola che forse non faremo mai e’ che se la facessimo non sarebbe nemmeno una spesa intelligente ; e su questo sfido chiunque a dire che l’avrebbe fatta comunque se doveva metterci i soldi propri .
    Oppure il fatto di dire che l’operazione piazzale alaggio a Salivoli e’ uno sbaglio e va’ cambiato ma x ora resta come e’ .
    Che c’e’ siamo cosi abiuati a fare sbagli che se non ce ne fossero riteremmo il documento incompleto; o si deve fare dopo x assumerci i meriti come sulla tassa di soggiorno ,o sull’ autostrada dove il Pd si definisce determinante e poi di che ; di aver brillato per la propria assenza nell’informazione ai cittadini ,cercando di scoraggiare chi la faceva?
    Comunque se rimane cosi basta scuola e piazzale di alaggio a Salivoli x fare votare contro ; l’astenzione e’ stato un voto sulla fiducia del cambiamento almeno su questi punti.

  5. angelo

    Fabiani, segretario PD, vuole rinnovare il modello di sviluppo di Piombino al fine di ottenere un nuovo equilibrio tra rendita e lavoro.
    Ora vi rammentate quella svolta epocale che il Mitterand di noialtri ha promesso all’inizio del suo mandato?
    Vi sembra che la città abbia davvero svoltato in meglio?
    Credete sul serio che abbiamo raggiunto, dopo lunghi anni di deserto, la terra del latte e miele così come prometteva il Francois della Val di Cornia ?.
    Tutti si ricorderanno come era Piombino prima del nuovo corso Mitterandiano.
    Guardate invece quale sia ora la condizione raggiunta grazie all’impegno di questi cervelli notevoli.
    Non merita rammentare quanti progetti definitivi sono stati redatti, quanti soldi sono stati spesi e quanti sono stati realizzati perchè sarebbe impresa titanica, è invece opportuno solo dire al Fabiani che sarà molto difficile per il prossimo sindaco emulare l’azione del Mitterand nostrano, a meno che non arrivi sulla piazza un rampollo della famiglia Kennedy ( se ne sente parlare per il paese, con poco entusiasmo in verità ).
    Allora sì che potremmo dimenticare questi ultimi aurei anni grazie ad una visione nuova anche pensando ad un originale e inedito rapporto fra rendita e lavoro.
    E aggiungiamoci anche la possibilità di un’altra sterzata storica così che si possa eguagliare il predecessore anche nell’arte della comunicazione .
    Ma sia con noi gentile il Segretario Federale PD sig. Fabiani, ci dica di quale rendita si tratta e di quale lavoro sta parlando.
    Lo dica a quei pochi come noi che pensano che a Piombino non ci sia più rendita nè tantomeno lavoro.
    E’ indubbio il morso della crisi nel mondo, in Italia e quindi anche in Piombino.
    Ma non sarà che qui da noi alla crisi generale si aggiunge una scarsità intellettuale disarmante di coloro che governano la città.
    Sembra che per questi nulla ha interesse all’infuori della propria individualità, della propria carriera politica.
    Si stanno distribuendo fra loro per il futuro che verrà i posti che contano e che remunerano bene coloro che li occupano ,così almeno afferma uno dei massimi esponenti del PD, un ex sindaco, componente degli organismi dirigenti , un pensatore dal cervello capiente ( a detta dei suoi compagni o forse meglio dire amici ).
    E quali sono i posti che toccheranno ai giovani piombinesi disoccupati e frustrati ?
    Se lo è chiesto il pensatore e coloro che si scervellano insieme a lui.
    Forse no perchè ora occorre ragionare sulla sistemazione di se stessi come del resto analogamente faceva l’uomo di Arcore.
    Nessuno si senta offeso ma certo una grande preoccupazione incombe sulle sorti della città e dei suoi sfortunati cittadini.
    Può accadere su serio che il tratto identitario della città scompaia dopo oltre cento anni dalla sua creazione portandosi via con sè un benessere centenario e tutta la sua cultura operaia e nel fratempo i nostri Mitterand , i nostri Kennedy pensano a tutt’altra cosa.
    Che Dio ce la mandi buona.

  6. Luigi Coppola

    A fronte della crisi che sta colpendo duramente il comparto siderurgico locale che vede la Lucchini in una condizione di profonda precarietà e la Magona che non sta certo meglio, se pur ancora appetibile da parte di potenziali acquirenti, aprire un dibattito oggi sul Regolamento Urbanistico è un compito alquanto arduo.
    In effetti è un tema che dovrebbe avere caratteristiche prettamente programmatiche, ma in realtà, come abbiamo visto nella fase precedente e successiva all’adozione ha sollevato questioni di tipo prettamente “politico” che hanno prevalso sulle altre.

    Eventuali critiche o astensioni nell’ambito della maggioranza non ci interessano e non vogliamo neanche commentarle, ai cittadini interessano le cose concrete non certamente beghe fra partiti che non sono oramai più in sintonia con la società di oggi.
    Il nostro voto contrario in Consiglio Comunale sull’adozione del Regolamento Urbanistico esprime perplessità rispetto ad un documento di pianificazione che non è in sintonia con la visione generale che abbiamo del territorio e del suo sviluppo.

    L’impressione è che ci sia stata la volontà precisa di evitare di fare scelte che entrassero in contrasto con l’espressione movimentista che tradizionalmente ha sempre avuto un peso importante nella cultura urbanistica della nostra Regione.
    In effetti il R.U. pone una serie di vincoli sulle norme attuative che stimolano poco la fantasia dei singoli e nonostante la crisi e la totale assenza di investimenti, avrebbero potuto avere comunque un’impostazione che desse un po’ di ossigeno alle piccole ditte del settore edilizio locale specializzate soprattutto per interventi di ristrutturazione.

    Al contrario c’è una forte presenza di interventi pubblici, che guardano un’ orizzonte temporale lontano e non immediato, che fra l’altro non rispecchiano a nostro avviso le oggettive esigenze del mondo moderno.
    Abbiamo la netta percezione che nonostante la presenza in centro della ZTL, non si voglia fare una svolta epocale portando il traffico totalmente fuori dal centro urbano, come avviene nel nord Europa.
    Lo spostamento degli uffici comunali, che peraltro condividiamo, dovrebbe trovare nuova ubicazione nell’area periferica a ridosso della principale arteria per l’ingresso alla città.

    Inoltre lo stesso dovrebbe essere per la Coop, incomprensibile la nuova locazione limitrofa al centro urbano e vicino al porto a ridosso di un’area a grandissimo impatto di traffico,
    Oltretutto con evidenti incompatibilità con il commercio al dettaglio e con lo sviluppo di possibili centri commerciali naturali nel cuore della città.
    Per quel che riguarda il turismo c’è ben poco in termini di riqualificazione del settore, poiché non servono nuovi posti letto, ma bensì tipologie diversificate di offerta in base alle attuali esigenze del mercato.

    La costa est chiude di fatto insediamenti agrituristici di piccole dimensioni, che non potranno certo svilupparsi allontanandosi dal mare.
    A nostro avviso ci sono molte criticità che ovviamente tenteremo di colmare con precise osservazioni nell’arco di tempo disponibile, cercando di dare responsabilmente il nostro contributo e con l’auspicio che possano trovare una sintesi positiva fino all’approvazione del R.U.

    Luigi Coppola
    (Segretario Provinciale UDC Livorno)

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