NO SAT: REGIONE E GOVERNO DEVONO TUTELARE I CITTADINI, NON IL PRIVATO

La follia sull’autostrada Tirrenica sembra proprio senza fine. Dopo che il presidente della Regione Enrico Rossi ha proposto l’esenzione per tutti, 500 mila abitanti delle provincie di Livorno e Grosseto (senza che ci indichi però dove avrebbe reperito le risorse per rimborsare SAT del mancato incasso, ndr.), è stato sbugiardato prima dall’EX ministro Matteoli, e oggi dall’ammiistratore delegato di SAT, che a chiare lettere conferma che o tutti pagano, o loro non fanno l’autostrada. A tutte queste affermazioni risponde il coordinamento NO SAT, che ricordiamo è composto da tutti i partiti eccetto PD e socialisti, da tutte le liste civiche e da tutte le associazioni di categoria ecceto la CNA, che invita la Politica (quella con la P maiuscola), a tornare indietro su questo scellerato progetto, e a completare la variante Aurelia nel tratto tra Grosseto a Civitavecchia. Riportiamo integralmente il comunicato e a seguire l’intervista rilasciata da SAT a “La Nazione” del 16-12-2012.

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«Le dichiarazioni dell’ex ministro dei trasporti Matteoli, e quelle dell’AD di SAT, uscite in questi giorni sulla stampa, finalmente mettono a nudo il re e palesano quello che da anni andiamo dicendo nel silenzio assordante delle Amministrazioni.

L’inesistente nuovo piano economico del progetto Tirrenica, non puo’ prevedere l’esenzione totale per tutti i residenti che ad oggi usano gratuitamente l’infrastruttura perche’ SAT e soci pensano bene di far cassa sulle spalle dei pendolari e degli utenti abituali, gli unici, che percorrano la variante aurelia.

Se viene a mancare l’unica fonte di reddito certa ossia i soldi dei cittadini della Val di Cornia e provincia l’opera non e’ sostenibile.

E’ il momento, di fronte all’aut aut di SAT, che lo Stato, la Regione e i comuni ristabiliscano un po’ di ordine in questa storia e prendano decisamente in mano il timone, visto che siamo di fronte ad un ribaltamento di forze, ossia il privato che detta le regole al pubblico.

Inanzitutto la strategicita’ di un opera pubblica come un infrastruttura stradale, si misura con i vantaggi che porta alla comunita’ e non certo con quanto potra’ incassare la societa’ privata che la costruisce e la gestisce per 40 anni.

Sfacciatamente la SAT chiede sgravi fiscali allo Stato e soldi pubblici per rendere vantaggioso l’affare per i suoi soci, le coop rosse coinvolte nello scandalo Milano-Serravalle, il Monte dei Paschi, Caltagirone e il Gruppo Gavio.

A fine giugno la SAT spera di avere il via libera dal CIPE sul Lotto2 (Scarlino-San Pietro in Palazzi) e piazzare i suoi cantieri, in questo scenario ribadiamo con forza che e’ il momento in cui la Regione Toscana non puo’ e non deve fare un passo indietro, ma ascoltare il suggerimento che da anni Liste civiche e Comitati stanno gridando.

La soluzione e’ togliere la concessione alla SAT, investire i soldi pubblici – quelli stessi che chiede la suddetta societa’ privata –  per far interventi seri di manutenzione sull’attuale variante aurelia esistente,  mettere a gara europa, nel rispetto della libera concorrenza del mercato, la progettazione e costruzione della parte a sud di Grosseto fino a Civitavecchia, il vero unico “buco nero” della dorsale tirrenica, mantenendo la gratuita’ della variante, cosi’ come indicato dallo studio correlato al progetto ANAS 2000 dove i tecnici indicavano tale soluzione come l’unica i grado di garantire vantaggi economici per i cittadini delle provincie interessate e per i conti pubblici».

 Giuliano Parodi

Capogruppo Uniti per Suvereto

Coordinatore gruppo NO-SAT

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“La Nazione” edizione di Livorno del 16-6-2012

Tirrenica, ultimatum della Sat «Incassi garantiti o niente autostrada»

L’ad Bergamo: con troppe esenzioni al pedaggio pochi soldi per l’opera

Sandro Bennucci
FIRENZE

«PRIMA DELLA FINE di giugno, il Cipe consegnerà la delibera finale sul progetto e sugli aspetti economici della Livorno-Civitavecchia. In quel momento sapremo se l’autostrada si farà o se, in tutti questi anni, avremo solo perso tempo». Non è un messaggio, e nemmeno un ammiccamento del tipo «avviso ai naviganti», quello dell’ingegner Mario Bergamo, amministratore delegato di Sat, la società che costruisce la Tirrenica: è una condizione irreversibile. Da leggere anche come un ultimatum: indirizzato al governo Monti, alle Regioni Toscana e Lazio, alle amministrazioni locali.

– Parole grosse, ingegnere…
«No, parole dettate dalla necessità di chiarire una questione che rischia di diventare una commedia degli equivoci. Sat è una società controllata da Autostrade per l’Italia, che anticipa cifre importanti (la Livorno Civitavecchia costa due miliardi di euro ndr) ma deve avere la certezza di riprendere, attraverso i pedaggi, il capitale investito. Se salta, o non viene rispettato questo principio, bisogna fermarsi».

-Vi spaventa il mezzo milione di esenzioni prospettato dalla Regione per gli abitanti che rientrano in un raggio di 45 chilometri?
«Non si tratta di spaventi, ma solo di rispettare le intese sottoscritte. Il piano finanziario per la Tirrenica prevede esenzioni per 20 chilometri e non per 45. Da questo punto di vista non siamo in disaccordo con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che chiama in causa il governo. Se sarà il governo a farsi carico della differenza d’incasso, attraverso un finanziamento statale o la defiscalizzazione, noi distribuiremo Telepass a tutti, abitanti dell’Elba compresi. In caso contrario, spiacenti, ma impossibile perfino ridurre la tariffa».

– Che cosa vi ha allarmato?
«Siamo consapevoli che il pedaggio faccia venire l’orticaria, ma da un anno eravamo d’accordo sui 4 chilometri e mezzo appena aperti da Rosignano a San Pietro in Palazzi. Un tratto costruito a tappe forzate per evitare i lavori d’estate, quando arrivano i turisti. Con la provincia di Livorno eravamo d’accordo sulle esenzioni dal pedaggio per dieci comuni, più o meno 4 mila persone. Di cui 2.500 hanno già ricevuto il Telepass per la libera circolazione».

– Invece…
«La Provincia chiede di sospendere il pedaggio. Strano perché sa bene che cosa c’è scritto sul protocollo che ha firmato. E respingo anche l’accusa di chi sostiene che intendiamo far cassa facilmente con i lotti 2 e 3 della variante di Grosseto. Quei 100 chilometri costano 800 milioni: che dovranno essere ripagati nel tempo».

– Quando si parla d’autostrada si pensa a un’opera pubblica a carico del sor Pantalone…
«Purtroppo non è così. La società concessionaria deve presentare un piano finanziario sostenibile e… bancabile. Intendo dire un piano che convinca le banche a darci il finanziamento che chiediamo, avendo la garanzia che quei soldi rientreranno col tempo, attraverso i pedaggi».

– A che punto è la delibera Cipe per la Tirrenica?
«Sappiamo che è quasi pronta. Il Cipe ci sta lavorando insieme ai ministeri dei trasporti e delle finanze e al presidente della Toscana, Rossi. Noi auspichiamo una soluzione buona: sia per dotare l’Italia di un’altra fondamentale infrastruttura, sia per dare nuovo lavoro. Tuttavia, se non ci saranno le condizioni economiche giuste, ci rassegneremo a non far niente».

sandro.bennucci@lanazione.net

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Scritto da il 16.6.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

7 Commenti per “NO SAT: REGIONE E GOVERNO DEVONO TUTELARE I CITTADINI, NON IL PRIVATO”

  1. michela

    come potranno sindaci e presidente di regione continuare ad avallare una truffa di questa portata? blocchino subito il progetto, altrimenti resteranno responsabili di un fatto gravissimo sulla pelle dei cittadini

  2. marco mosci

    guarda michela che i sindaci sono quasi tutti contro QUESTO

  3. marco mosci

    progetto, poi rossi lavora per cambiarlo e migliorarlo ma ormai è palese che la cosa migliore per i cittadini è annullarlo

  4. Riccardo Gelichi

    Certo Marco che li potevi citare i Sindaci o il Sindaco favorevoli/e, poi Rossi mi pare che lavori per realizzarlo il progetto, cerca di migliorarlo solo per banali motivi di consenso. Quante cavolate si direbbero per il consenso, salvo poi attuarle.

  5. marco agostini

    Il sindaco di Piombino e’ favorevole senza ombra di dubbio ……provi il Mosci a fargli dire il contrario al prossimo consiglio comunale , se gli riesce !! Quando ve lo disse per primo il Gelichi che l’accordo sulla 398 era un “accordo di rinuncia ” e che il progetto SAT era una fregatura , vi impegnaste tutti ,lei compreso , a dargli contro…….. vi svegliate ora ? BUONGIORNO !!!!!!

  6. Andrea Serni

    Caro Marco:
    Credo che sia opportuno un minimo di chiarezza ma non solo x te’ ma per tutti( se mi permetti il tu?) Marco che non e’ lui ma in comune insieme a Sergio Sono l’ IDV ha presentato agli inizi della facce4nda un ODG peraltro pubblicato da questo giornale in versione integrale dove accettavamo ‘l’autostrada se ci fosse stata o viabilita alterativa o pedaggio gratis e la sicurezza della 398 fino al porto .
    Coerentemente l’IDV e SEL sono stati i prima a informare i cittadini che se non sussistevano queste condizioni sarebbe stato un danno e non una risorsa ;con un presidio davanti l rivellino con volantinaggio e discussione;che poi porto alla sospensione dei nostri assessori .
    Nel tempo quando le notizie su quest’opera erano piu chiare e meno soddisfacenti abbiamo partecipato a tutti gli incontri con le cittadinanze sulla questione dove sono state fatte da Rosignano a Follonica , sempre portando la nostra posizione ;il comitato direttivo IDV si e’ estreso contro a queste condizione e su questa linea sono stati i nostri interventi pubblici sia sulla stampa che tra la gente ; Fino a quando abbiamo messo in piedi con no sat e altri partiti della sinistra la manifestazione del 30/ 06 a Cecina davanti all unico caselle funzionante al momento .
    Puoi avere conferma leggendo i nostri articoli e commenti su questo ma anche su altri giornali , quando vedrai cambiamenti di posizioni che gia’ ci sono stati seguendo l’ umore della gente questi non siamo noi ;la nostra posizione e chiara da almeno due anni e mezzo.
    NON VOTEREMO NIENTE CHE NON PREVEDE VIABILITA ALTERNATIVA E X LA PARTE CHE PERDEREMO COME COMPENSAZIONE LA 398 FINI AL PORTO CHE CONSIDERIAMO FORSE L’UNICO MODO X COMPENSARE UN PO CON LO SVILUPPO DEL PORTO QUELLO CHE PERDIAMO CON GLI STABILIMENTI X LA SICUREZZA ECONOMICA DELLA ZONA.
    Sulle posizioni del sindaco su una questione d’importanza almeno regionale e che non e’ contemplata nell’accordo di governo della citta non tocca a noi fargliere cambiare oltretutto militiamo in partiti diversi.
    Pero mi interessava che chi legge avesse un idea precisa sulla faccenda ,siamo stati tra i primi a svegliarsi e su questo Carta Canta
    Poi le nostre posizioni possono non esser condivise ma almeno conoscerle x criticarle.

  7. Andrea Serni

    Scusate il pessimo italiano e la punteggiatura ma il mio compiuter mi fa leggere solo l’ultima riga che scrivo e se provo a cancellare x correggere mi toglie tutto l’inervento’ ; devo cambiarlo .
    Spero comunque si riesca a capire.

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