LISTE CIVICHE: I PARCHI DELLA VAL DI CORNIA SONO NEL CAOS

la mappa dei parchi della Val Di Cornia

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«La vicenda dei parcheggi di Rimigliano – iniziano le liste civiche della Val di Cornia in un comunicato congiunto –  è la conferma dello sfascio della sovracomunalità, sostituita da decisioni arbitrarie e da guerre intestine tra i Comuni.

Ha iniziato il Comune di Piombino sottraendo arbitrariamente alla società Parchi (che è di tutti i Comuni della Val di Cornia) le entrate dei parcheggi della Sterpaia e di Baratti: più di un milione di euro. Per coprire il buco di bilancio della Parchi hanno deciso d’istituire la tassa di soggiorno, addossando su quella società responsabilità esclusive dei Comuni. Così facendo hanno messo gli operatori turistici contro i parchi, definiti ingiustamente carrozzone dagli stessi amministratori comunali che li governano.

Ma evidentemente la tassa di soggiorno non è bastata. Per aumentare le entrate, il Comune di San Vincenzo, da solo, ha deciso di far pagare anche i parcheggi del parco di Rimigliano. Ha stabilito le tariffe (un euro l’ora, 8 euro al giorno), le esenzioni e ha previsto un abbonamento per i residenti della Val di Cornia valido solo per Rimigliano e non per gli altri parchi (decisione che avrebbe comportato un costo di 75 euro, poi corretta dopo le nostre critiche). Anziché avvalersi della società Parchi (che è sua) ha deciso di far gestire i parcheggi ad una cooperativa, riconoscendogli un corrispettivo di circa 90.000 euro a fronte di una previsione d’entrata di 130.000 euro.

E’ bene che i cittadini sappiano che tutto ciò è avviene in totale violazione delle convenzioni  sottoscritte dai Comuni per la gestione unitaria dei parchi, tutt’ora in vigore.

Qual è il quadro che emerge?

1. San Vincenzo si prende le entrate dei parcheggi di Rimigliano e li fa gestire ad una cooperativa;
2. Piombino si è già preso le entrate dei parcheggi di Baratti e della Sterpaia e li fa gestire alla stessa Parchi alla quale ha tolto le entrate.

3. La società Parchi accumulerà gravi perdite che dovranno essere ricoperte da tutti i  Comuni, non si capisce ancora con quale criteri.

4. I cittadini della Val di Cornia non hanno più un referente unico per i parchi, ma comportamenti diversificati: a San Vincenzo i residenti non pagano per il “loro” parco di Rimigliano; devono invece pagare i residenti di Piombino per i “loro” parchi della Sterpaia e di Baratti; devono pagare sempre i residenti di Campiglia, Suvereto e Sassetta che non hanno parchi sul mare.

5. I turisti  pagano una ingiusta tassa di soggiorno che non va a finanziare investimenti a favore del turismo.

Tutto questo accade senza che nulla sia stato deciso nei consigli comunali. Gli atti ancora oggi in vigore prevedono la gestione unitaria, sia per le entrate che per i costi di gestione, uguale in tutti i Comuni. Ma ormai siamo all’anarchia istituzionale ed è l’ora che siano i cittadini a fermarla, se non vogliono subirne i danni, come dimostrano la tassa di soggiorno e la vicenda dei parcheggi per il mare».

Comune dei Cittadini,

Forum per San VIncenzo,

Uniti per Suvereto.

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Scritto da il 23.5.2012. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “LISTE CIVICHE: I PARCHI DELLA VAL DI CORNIA SONO NEL CAOS”

  1. Baldo

    Oltre ai residenti di Campiglia,Suvereto e Sassetta anche i poveri cristi che vengono (venivano ) al mare dalle locolità dell’interno sono sottoposti oltre alla tassa di soggiorno anche a questo ulteriore tormento dei parcheggi .
    Essendo questo l’andazzo generale andrà a finire che anche tutti i Comuni dell’interno inizieranno a mettere le barriere all’ingresso delle rispettive municipalità per fare pagare l’accesso ai residenti della costa. E’ assurdo e paradossale . Si ritorna indietro nel tempo . Per l’ingordigia del danaro ci stiamo scavando la fossa !

  2. ASTUTO CACCIATORE

    IL DENARO DI CUI PARLA MASSIMO E’ QUELLO CHE SERVE A TENERE IN PIEDI IL REGIME PARTITOCRATICO. GLI INGORDI SONO LORO.

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