NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 12 MARZO 2012

RIMIGLIANO: IL CXC INVITA A DIRE NO AL PROGETTO DUNE

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Invitiamo – inizia il Comitato per Campiglia – tutti i consiglieri comunali di San Vincenzo a respingere il progetto redatto dalla Provincia di Livorno e finalizzato a realizzare opere sull’arenile e le dune del Parco di Rimigliano.

L’opera viene dichiarata come indispensabile a ridurre l’erosione dell’arenile, a proteggere la macchia mediterranea e a ridurre la pressione antropica sulle dune.

L’opera che costerà alla regione toscana 774.000, 00 euro, è parzialmente inutile e dannosa per il paesaggio. Infatti l’uso di pali e frasche distesi sull’arenile e tenuti insieme da pali infissi e cordami, renderà la spiaggia inagibile simile a un dopo-tsunami e inutile visto che in questi ultimi 10 anni l’arenile non ha presentato alcun problema di erosione permanente.

Per il resto il progetto non tiene conto nei materiali e tecniche, del valore paesaggistico e della necessità di proteggerlo.

Ricordiamo poi a tutti i consiglieri che l’opera proposta dalla Provincia lascia insoluto il problema della manutenzione che si renderà necessaria dopo ogni mareggiata che porterà via parte dei pali, frasche e altro .

La manutenzione quindi ricadrà sulle spalle del Comune e della Società Parchi Val di Cornia che ad oggi, vista la riduzione drastica di finanziamenti da parte dei Comuni, non è in grado di garantire neppure la manutenzione ordinaria del Parco di Rimigliano.

Chiediamo al Consiglio Comunale, alla Giunta e al Sindaco di pretendere dalla Provincia il rifacimento del progetto in modo da evitare spese inutili, da tenere conto delle reali potenzialità economiche del Comune nella manutenzione, e in modo da rispettare il paesaggio prezioso che rende il Parco di Rimigliano appetibile per tanti turisti e quindi per l’economia stessa del Comune di San Vincenzo.

Alberto Primi

Comitato per Campiglia

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MOSCHINI: LA SORPRESA ‘SORPRENDENTE’ DELLA AREE MARINE PROTETTE

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

Ha ragione Greenreport a parlare di ‘sorpresa’ tutta italica dei dati internazionali recenti sulla presenza e ruolo delle aree protette marine in area mediterranea e non solo. Ma cosa c’è di più sorprendente della sorpresa per un paese che al Senato sta discutendo a pezzi e bocconi proprio di aree protette marine nella maniera più confusa e pasticciata.

Una questione certo non nuova di trinca perché anche se in tanti fanno finta di dimenticarlo è dalla entrata in vigore della legge quadro che il problema non trova pace. Eppure come confermano appunto i dati più recenti altrove la questione è stata risolta alle stessa stregua delle altre aree protette. Solo da noi paese di poeti e navigatori e di storiche repubbliche marinare non se ne viene a capo. E stando a quello che bolle in pentola c’è addirittura il rischio che alcune di queste aree marine già in stato preagonico  chiudano i battenti del tutto.

Del resto basta guardare a quel che sta succedendo nel Santuario dei cetacei per capire l’inghippo e non solo all’Arcipelago o al Giglio.

Perché solo noi ci trasciniamo dietro con tanta incompetenza e irresposabilità una questione che altri hanno risolto senza tante ambasce e da tempo?

Perché fin dai tempi di Ronchi e interpretando a proprio uso e consumo la legge si vuole che le aree protette marine facciano storia a se e siano gestite da Roma ignorando le regioni e gli enti locali che ora si vorrebbero addirittura espellere dalla partita. Vorrà dire pur qualcosa che al Senato mentre l’europa ci chiede nuovi impegni nazionali e regionali le regioni e gli enti locali neppure siano stati sentiti e non ci sia uno straccio di documento da cui si possa ragionevolmente capire come stanno le cose e perché? E’ più che probabile che i nostri senatori e allo stesso ministero i dati riportati in questi giorni manco li conoscano.

Del resto come sorprendersi se a 20 anni delle legge quadro si parli ancora di Consulte del mare che risalgono  addirittura legge precedente sul mare da affiancare agli enti parco. E qui mi si permetta di aggiungere non senza qualche orgoglio che mentre il ministero e il parlamento viaggiano al buio senza prendersi la briga di fornire neppure come doveroso e richiesto dalla legge quadro attendibili relazioni e documenti, in Toscana e in particolare a Pisa già qualche anno fa  con Parcolibri e più di recente in San Rossore con Parchiscritti presentammo dei libri importanti sul tema della Collana editoriale sulle aree naturali protette dell’ETS. Quello ultimo poderosissimo raccoglie contributi e ricerche di numerosi esperti di tutta Italia a cui farebbero a dare un’occhiata anche i nostri legislatori e non solo loro. Lo abbiamo fatto sulle aree protette marine come sulla nautica assai prima del Giglio.

Ecco un caso in cui dovremmo essere più europei e meno arruffapopoli e inaffidabili.

Insomma la cultura e anche i libri non si mangieranno ma fanno sicuramente comodo alle aree protette e a chi se ne occupa.

 

Renzo Moschini

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ELBA: GIA’ ATTIVA LA GESTIONE ASSOCIATA PER IL TURISMO

Gli otto sindaci elbani rispondono alle dichiarazioni dell’assessore provinciale Paolo Pacini sui ritardi nella gestione associata del Turismo, pubblicate in data 9 marzo 2012 sul giornale Il Tirreno.

Davvero incredibili le dichiarazioni rese al quotidiano Il Tirreno dall’Assessore provinciale al Turismo Pacini. Incredibili semplicemente perché prive di ogni fondamento e forvianti.

Dunque per l’Assessore provinciale la gestione associata dei servizi turistici non sarebbe decollata per responsabilità dei Sindaci, che non avrebbero ancora sottoscritto la convenzione con l’Amministrazione provinciale. Ebbene i Sindaci hanno dato vita alla gestione associata dei servizi turistici approvando la relativa convenzione nei rispettivi Consigli comunali e sottoscrivendola.

Con questo atto è stato affidato a Capoliveri il ruolo di Comune capofila, anche con il compito di  stipulare con la Provincia la convenzione con cui assegnare alla gestione associata il personale dell’ex APT, autorizzare l’utilizzo della sede attuale ed anche di quella che sarà allocata nella Gattaia e soprattutto indicare, sia pure di massima, le risorse finanziarie che la Provincia è disposta a mettere in campo. Risorse che proprio l’Assessore Pacini, da mesi, fin dal settembre dello scorso anno, in occasione della annuale Assemblea degli Albergatori, ha sempre quantificato in 150/170 mila euro l’anno.

Come si fa a firmare una convenzione ed approvare un programma di iniziative promozionali senza poter fare affidamento sulla più volte promessa disponibilità finanziaria della Provincia?

L’Assessore è costretto ad ammettere che c’è da parte della Provincia una “difficoltà tecnica”: la mancata approvazione del bilancio. A parte il fatto che la responsabilità di questa mancanza è tutta della Provincia. Ma poi è questa davvero la causa che le impedisce di sottoscrivere la convenzione con il Comune di Capoliveri, mettendo nero su bianco l’entità del contributo finanziario? E’ vero che non è stato ancora predisposto ed approvato il bilancio, ma non è assolutamente credibile che i nostri Amministratori provinciali non sappiano su quali risorse potranno contare. Oltretutto si tratta di soldi che, ogni anno, hanno sempre ricevuto dalla Regione per sostenere le APT.

Un’ultima considerazione. Anziché andare soltanto ad un incontro con le Categorie economiche e straparlare delle inadempienze dei Comuni elbani, non sarebbe stato più corretto, da parte dell’Assessore, cogliere l’occasione per  incontrare anche gli Amministratori locali?

I Sindaci dei Comuni di Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina e Rio nell’Elba.

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VENTURINA: UN PICCOLO NOCE PER ALIMENTARE L’AMORE PER L’AMBIENTE

Sabato 10 marzo il giardino della scuola elementare Altobelli di Venturina si è arricchito di un piccolo albero di noce donato alla scuola dalla famiglia Dell’Agnello in memoria di Azzare. Azzare dell’Agnello non c’è più ma l’amicizia e il messaggio che ha lasciato agli alunni della scuola elementare Altobelli continua e si estende ad ogni generazioni che passa.

Quella dell’amicizia di questo cittadino “modello d’amore per la terra, per l’acqua e per l’aria” come lo definirono gli alunni di qualche anno fa, è una storia singolare nata da un progetto di educazione ambientale durante il quale i bambini facevano degli “appostamenti” ai cassonetti dell’immondizia monitorando il comportamento dei cittadini nell’atto di andare a smaltire i loro rifiuti. Fu così che notarono questo signore che si distinse per la scrupolosità con cui aveva separato tutti i materiali e li deponeva nei contenitori; ben vestito, ordinato e pettinato, per compiere un gesto del quale sentiva tutta l’importanza grazie alla sua grande sensibilità ambientale.

Da qui la prima conoscenza e l’inizio di un rapporto di collaborazione nell’accompagnare i ragazzi nei loro progetti di conoscenza e rispetto per l’ambiente. Alla festa i bambini hanno partecipato attivamente trasmettendo entusiasmo con canzoni, poesie e letture, festeggiando la messa a dimora dell’albero eseguita dai giardinieri comunali alla presenza dell’assessore all’istruzione Jacopo Bertocchi, del dirigente scolastico Anna Rosa Mattioli, dei familiari di Azzare, delle insegnanti e di tanti genitori e nonni. L’assessore ha sottolineato che essere un cittadino modello non significa rispettare le leggi, che è un ovvio dovere, ma fare qualcosa di più, come ha fatto Azzare e sta facendo la scuola Altobelli che si impegna a sensibilizzare sui temi ambientali.

Angela Dell’Agnello, figlia di Azzare, ha ringraziato per l’opportunità di ricordare così il padre ed ha valorizzato il lavoro delle insegnanti, fondamentale nel formare i cittadini di domani anche se spesso meno considerato rispetto ad altre professioni. Le insegnanti hanno spronato e incoraggiato i ragazzi affinché la festa di oggi, pur bellissima in se stessa, trovi un seguito nella quotidianità di ognuno e dei ragazzi in particolare, così che in ogni gesto, anche piccolo, venga espresso il valore del rispetto per l’ambiente come garanzia per conservare il mondo in cui viviamo.

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EOLICO: «ASSEMBLEA UTILE PERCHÉ MANCATA L’INFORMAZIONE»

Questo il giudizio ricorrente dei molti cittadini presenti all’assemblea promossa dalla lista civica Comune dei Cittadini sul progetto per il grande eolico nelle campagne tra Venturina e Piombino.  La società  che vuole realizzarlo, la WKN di Catania, lo aveva presentato al pubblico il 13 gennaio scorso, ma dopo quella data è calato il silenzio. Il Comune, che  pure aveva invocato la partecipazione, non ha poi assunto nessuna iniziativa.

Un vuoto che “Comune dei Cittadini” ha cercato di colmare  con la presentazione, fatta dal consigliere Giacomo Spinelli, dei documenti disponibili da tempo sul sito della Regione.

Sono stati individuati puntualmente i siti delle 17 grandi torri alte 105 metri (un palazzo di 35 piani) ai quali si aggiungono altri 45 metri di elica, per un altezza complessiva di 150 metri, di poco inferiore alle ciminiere dell’Enel. Sono dislocate casualmente nella pianura: 4 tra Ghiacci Vecchi e le Lavoriere; 4 tra Rinsacca e Populonia Stazione; 3 alla Sdriscia; 6 tra Franciana, Banditelle ed Affitti. Nessuna logica progettuale è rilevabile in quella dislocazione che, come ha affermato Adriano Bruschi di Legambiente, è solo frutto di un’operazione fatta a tavolino dopo aver escluso i tanti vincoli dovuti a strade, abitazioni e zone vincolate. Una dislocazione casuale che aumenta anche i costi del progetto (48 milioni di euro) e la necessità di realizzare 27 chilometri di cavidotti interrati per il trasporto di energia.

Le 17 torri stanno nei campi, ha affermato Spinelli. Per raggiungerle serviranno nuove strade e sarà necessario adeguare molte delle strade e degli svincoli esistenti. Il trasporto di eliche di 45 metri richiede trasporti eccezionali non compatibili con molte delle strade attraversate, a partire dallo svincolo per Venturina sulla Variante Aurelia.

Nell’assemblea sono state richiamate le posizioni assunte dalla CIA e dalla Coldiretti, nettamente contrarie ai grandi impianti energetici nelle campagne. Gli operatori turistici hanno messo in evidenza che le 17 torri cambieranno radicalmente l’immagine agricola della Val di Cornia, con un danno certo per il turismo e, in particolare, per chi ha investito nell’agriturismo. Non sono mancate le voci degli agricoltori che si sono rifiutati di cedere i propri terreni alla WKN e che hanno chiesto al Comune di essere tutelati verso possibili espropri, magari per il passaggio dei cavi interrati.

Critiche anche al modo selvaggio e speculativo con cui si stanno realizzando le energie rinnovabili in Italia che rischia di arrecare danni superiori ai benefici. In proposito il Prof. Pazzagli  ha richiamato esperienze devastanti in regioni come il Molise e ha posto l’accento sulla necessità del risparmio energetico prima ancora di produrre altra energia aggiuntiva.

Tra gli interventi anche quelli dei consiglieri comunali di maggioranza Barabaschi e Baldassarri, i quali si sono dichiarati d’accordo con molti interventi, convenendo sui pericoli del progetto.

Posizioni apprezzate dal capogruppo della lista civica Comune dei Cittadini, Massimo Zucconi, il quale ha chiesto che gli stessi giudizi siano espressi giovedì 15 in Consiglio Comunale, quando i consiglieri saranno chiamati a votare un ordine del giorno che esprime valutazioni negative sul progetto e invita la Regione, alla quale spetta la decisione finale, a tener di conto delle preoccupazioni dei cittadini.

 

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SCIOPERO: ASIU GARANTISCE COMUNQUE I SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ

Lunedì 12 marzo, in occasione dello sciopero generale del comparto dei servizi di igiene ambientale, indetto dalle tre sigle sindacali CIGL, Cisl e Uil, alcuni servizi di ASIU potrebbero risentire dell’assenza di personale. 

Tuttavia, per garantire l’espletamento dei servizi di pubblica utilità e per non creare disagi a tutti i cittadini, ASIU in accordo con i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali ha nominato più squadre di personale comandato per l’esecuzione di servizi essenziali.

Saranno così garantiti i servizi quali la raccolta rifiuti a Piombino, Castagneto C.cci, San Vincenzo, Campiglia M.ma e Suvereto, in quelle zone che presentano particolari problematiche di criticità, e comunque con una elevata densità di popolazione residente.

Sarà garantita la raccolta manuale dei rifiuti alle mense, nonché lo spazzamento dei centri cittadini e dei centri storici, con lo svuotamento dei cestini e tutte le altre operazioni di pulizia accessoria, necessarie per evitare situazioni di precarietà.

Sarà inoltre attivo un presidio di emergenza composto da operatori che possono intervenire nel settore dell’espurgo pozzi neri, della stasatura delle reti fognarie e della disinfestazione, per garantire, in caso di necessità, risposte immediate ad eventuali situazioni di criticità che potrebbero verificarsi.

L’impegno dell’Azienda è quello, qualora ce ne fosse bisogno, di assicurare i servizi primari di pubblica utilità, per non creare situazioni di disagio, e di ripristinare la regolarità di tutti i servizi a partire dalla giornata successiva.

Per la segnalazione di situazioni di emergenza è comunque attivo il call center aziendale, contattabile ai numeri verdi 800 904115 da telefono fisso, e 199 503529 da cellulare, dalle ore 8.30 – 12.30 e 14.30 – 17.30.

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Scritto da il 12.3.2012. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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