SEL: IL CASO PIOMBINO SPACCA IL PARTITO NEL PROVINCIALE?

AGGIORNAMENTO – In un  comunicato già trasmesso dal circolo SEL di Piombino alla segreteria del consiglio comunale del comune di Piombino, il coordinamento del circolo “Cento passi” di Sinistra Ecologia Libertà di Piombino VdC, riunitosi in data 1 marzo, ha reso ufficialmente noto che il consigliere comunale A. Trotta non è più riconosciuto come rappresentante istituzionale di Sinistra Ecologia Libertà, essendo sfiduciato da tale circolo. Si va quindi ad una resa dei conti con il provinciale livornese di SEL, le cui posizioni sono sembrate molto più vicine ad una riappacificazione con il PD, nonostante le situazioni di grave imbarazzo che si vengono a creare continuamente a Piombino.

Il coordinamento del circolo “Cento passi” di SEL Piombino inoltre considera «frutto di considerazioni del tutto personali e gravi, le dichiarazioni del segretario provinciale Ghilarducci , apprese dalla stampa in merito alla decisione assunta dall’assemblea degli iscritti. L’assemblea del circolo locale ha assunto una posizione chiara e responsabile, in merito ai rapporti con il partito di maggioranza e alle relazioni col tempo deterioratesi con il livello istituzionale, pur consapevole delle difficoltà e dei problemi che una tale scelta avrebbe comportato».

«Per i contenuti espressi quasi all’unanimità dall’assemblea (che ha visto la partecipazione di oltre il 60% degli iscritti) e per le motivazioni politiche che hanno portato a una tale scelta – continua SEL – che riconfermiamo insieme alla piena fiducia alla coordinatrice, il circolo di Piombino non condivide e respinge le affermazioni del segretario provinciale. Ribadisce pertanto le decisioni che l’assemblea ha assunto con convinzione, trasparenza e senso di responsabilità. Chiede inoltre alla segreteria provinciale se le dichiarazioni fatte dal consigliere comunale Trotta, in merito al sostegno del provinciale alle sue posizioni, rispondano a verità.  Se così fosse, e augurandoci di no aspettiamo una doverosa precisazione, sarebbe grave e irresponsabile».

«Questo comunicato – conclude SEL –  doveroso nel rispetto dell’ampia discussione avvenuta nel circolo di Piombino, è per noi definitivo. Chiudiamo qui ogni altra polemica, essendo gli impegni operativi di SEL rivolti da ora in poi, ai problemi reale della gente e del territorio».

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GHILARDUCCI: «RIAPPACIFICARE GLI ANIMI ALL’INTENO DEL PARTITO»

Il segretario provinciale di SEL Andrea Ghilarducci interviene nuovamente per chiarire il proprio intervento del giorno prima.

«Ribadisco la fiducia alla compagna Bezzini e al circolo di Piombino. Il ruolo provinciale è stato quello di non cercare di “sconquassare” la situazione.
L’assemblea di SEL Piombino ha deciso di lasciare la coalizione di maggioranza. Dopo di che però registriamo una situazione che stà sfilacciando il circolo piombinese.

A questo punto il sottoscritto fa un passo in dietro. Sarà il regionale ed il nazionale di SEL ad analizzare e discutere della nuova situazione creata, ma osservo la frantumazione del partito a livello locale, in particolare riferita al consigliere comunale Trotta, sfiduciato dal circolo di Piombino dopo che questi non ha seguito le linee indicate in consigio comunale. Apprezzata  la correttezza di Chiarei che ha riconsegnato le deleghe al Sindaco.

Le mie affermazioni cercavano – conclude Ghilarducci – di stemperare il clima all’interno del partito, anche perché questo tipo di questioni non sono competenza del provinciale di SEL, ma del regionale e Nazionale».

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Tratto da “La Nazione” del 1-03-2012

PIOMBINO: LA CRISI DI GIUNTA SPACCA ANCHE «SEL» GHILARDUCCI FURIOSO

Il segretario provinciale dei vendoliani frusta i suoi: «Non ci siamo proprio»

«FERMO RESTANDO la massima fiducia nella compagna Carla Bezzini, la situazione è precipitata». Andrea Ghilarducci, segretario provinciale di Sel, è piuttosto irritato per quanto accaduto a Piombino. «C’è un problema che dovremo cercare di approfondiere con i livelli nazionali e regionali del partito». Il segretario non vuol buttare benzina sul fuoco ma «Per il bene del partito dobbiamo lavorare per ricomporre questa frattura, perchè i compagni di Piombino possono avere tutte le ragioni del mondo, ma in questa situazione si spacca il partito, e questo non possiamo permetterlo». Ghilarducci è amareggiato anche perché Piombino è una città simbolo per i vendoliani, è la patria di Fabio Mussi, uno dei leader di questo partito. «Non vogliamo perdere rappresentanza in consiglio — dice — per questo sono entrati in campo anche i livelli superiori del partito. Il nostro assessore Marco Chiarei poi ha rimesso le deleghe in mano al sindaco. E’ tutto piuttosto complicato». Il nodo però sembra stringersi intorno alla Bezzini, coordinatrice del circolo; potrebbe essere lei nel mirino dei vertici del partito per non aver saputo gestire questa vicenda spinosa. «All’Elba — continua Ghilarducci — stiamo facendo un percorso unitario con il Pd a Portoazzurro e Marciana Marina. Insomma, stiamo lavorando insieme. Peccato che a Piombino si sia verificato questo problema».

LA SITUAZIONE in Val di Cornia è delicata: «Piombino è una polveriera con la situazione della Lucchini e dell’intero polo siderurgico. Non possiamo permetterci di dividerci perché la gente ha bisogno che le amministrazioni siano unite». Ma i mal di pancia dei vendoliani hanno avuto pesanti ripercussioni, essendo un partito di maggioranza e dunque di governo. «Il sindaco Anselmi — prosegue il segretario — si è preso qualche giorno di riflessione. E noi, lo ribadisco, non possiamo permetterci id perdere nessuno. All’interno del mio partito ci sarà un chiarimento». Quello che lui definisce in maniera soft un chiarimento, altri lo indicano come una resa dei conti. Il livello provinciale non vuoel uscire dalla maggioranza, ma i suoi due rappresentanti in Comune hanno preso un’altra strada. «Sono rispettoso della scelta dei compagni di Piombino» ma le indicazioni del partito sono altre…
Michela Berti

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PIOMBINO CASO-«SEL»

E anche Trotta annuncia: «Passo a Livorno»
«IO ESCO da Sel Piombino». Lo ha dichiarato Angelo Trotta, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà in consiglio comunale, che ieri mattina in apertura di seduta ha spiegato la sua situazione. «Ho appreso dalla stampa che Sel Piombino esce dalla maggioranza, io personalmente esco da Sel Piombino, non mi riconosco più in questo gruppo dirigente. Rimango in Sel e il mio partito di riferimento da oggi è Sel provinciale. E non vado nel gruppo misto. Non ho capito ancora cosa è Sel Piombino, è un comitato e non un partito; per me Sel è un partito che a livello nazionale vuole riunire il centrosinistra. A Piombino Sel vuole invece sfare il centrosinistra. Ecco perchè esco dal gruppo Sel di Piombino per entrale in Sel Livorno. Invito il sindaco a tenere conto di queste considerazioni».

E IMMEDIATA è stata la replica di Gianni Anselmi. «Ho ascoltato le parole di Trotta, prendo atto, ma in merito al contenuto mi astengo da fare considerazioni politiche»”. Anselmi ha poi ricordato che l’assessore Marco Chiarei ha consegnato le deleghe, ma “ribadisco la mia fiducia nell’assessore per la qualità, la costanza e correttezza dimostrata. Farò le mie valutazioni insieme alla coalizione”. Chiarei potrebbe anche restare assessore.

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Scritto da il 1.3.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

25 Commenti per “SEL: IL CASO PIOMBINO SPACCA IL PARTITO NEL PROVINCIALE?”

  1. Riccardo Gelichi

    A proposito di democrazia…

    Una riflessione politica sulla vicenda di Sel Piombino, noi della Lista Civica AscoltaPiombino, la riteniamo doverosa.
    I livelli locali di un partito, l’assemblea degli iscritti, dovrebbero avere un senso e una considerazione politica, ma soprattutto una dignità umana.
    Temo che la cultura che purtroppo pervade trasversalmente una certa sinistra, dove si è educato a definire gli avversari politici dei pericolosi nemici, ad insultarli ed irriderli, pervada ancora oggi in una visione politica che utilizza logiche orientate solo alla conservazione del potere.
    La discussione quindi diventa inutile, la democrazia, un orpello, da qui nasce l’odio per i riformisti, quelli veri.
    Filippo Turati diceva: “ bisogna coltivare il diritto ad essere eretici, il diritto all’eresia è il diritto al dissenso, non può esserci socialismo dove non esiste la libertà “.

    Riccardo Gelichi

    Portavoce di AscoltaPiombino

  2. Lorenzo Toncelli

    Considero corrette e apprezzabili le affermazioni del Sindaco di non entrare nel merito e dall’astenersi nel fare considerazioni politiche sulla posizione del consigliere Trotta ( ex SEL ).

    Detto questo credo che la vicenda sia chiusa nel momento che il trotta nell’assemblea degli iscritti alla quale ero presente ha dichiarato di dimettersi da SEL. Le sue affermazioni sulla stampa dove asserisce di iscriversi ad un circolo di Livorno sono più che legittime ma non le consentono di essere e parlare in consiglio comunale a nome di SEL. Nelle prossime elezioni può presentarsi a Livorno e se sarà votato potrà a quel punto essere il rappresentante del suddetto partito. Sul piano politico locale ritengo la divergenza e la diversità una cosa legittima ma la coerenza e la dignità dovrebbero imporre al consigliere Trotta le dimissioni dal cc o quanto meno il passaggio al gruppo misto. La politica è una cosa seria.

  3. Roberta Barsotti

    Non è giusto tentare la subdola carta delle mediaticità dietrologiche per tentare di screditare con la complicità di ingannevoli commenti, sparati alla attenzione della stampa locale, il lungo ed elaborato lavoro che c’e’ stato dietro la scelta di SEL oggi.

    Prima del’ “oggi”, hanno lavorato alla comprensione di una scelta, persone degne della stessa attenzione che viene di solito riservata a quelle che credono essere i perni di un qualsiasi “qualcosa”, queste persone sono gli iscritti del Circolo Cento Passi di Piombino, che hanno discusso, si sono riuniti e confrontati, si sono piu’ che altro ascoltati.
    Ascoltati… cosa che forse non hanno saputo fare alcuni di loro.
    Personalmente, in qualità di iscritta a SEL e al circolo di Piombino, non sono stata sempre in accordo con le scelte che erano state fatte precedentemente alla costituzione del nostro partito, dal movimento SEL, e non sono stata mai d’accordo quando ho sopportato, si sopportato non posso usare altro termine, di partecipare alle tante assemblee degli iscritti, sintonizzarsi su una idea di maggioranza comune e vedere vanificate le nostra scelte e i nostri indirizzi politici il giorno dopo, nella errata rappresentanza delle idee di SEL in consiglio comunale. Come iscritta ho sempre accettato che si dovesse lavorare, discutere, radicalizzare le cose, e anche quando la radice era finalmente fuori dai terreni, ho democraticamente atteso e mai tentato di ledere o danneggiare le decisioni nelle quali non mi ritrovavo, questo perchè scegliere SEL lo impone.

    Oggi, leggere la transumazione della realtà delle cose, mi da tanto fastidio, mi fa finalmente conoscere l’esatta misura del senso di appartenenza politica che l’ex consigliere e forse altre due o tre persone, hanno da sempre riposto in SEL.
    Oggi vorrei che come me, gli iscritti a quel circolo sentissero il bisogno di ristabilire un ordine di rispetto nei nostri confronti e coi mezzi a loro disposizione, confermassero la fiducia espressa a sua volta con il proprio voto a questo direttivo, a questo coordinamento, a questa portavoce e, a noi stessi iscritti che abbiamo da sempre scelto in totale trasparenza e buona fede di intenti.Quindi come iscritta SEL Piombino, io confermo che l’assemblea del 20 febbraio, come tutte le altre assemblee, sono state regolarmente convocate attraverso gli strumenti previsti dal nostro statuto in articolo numero 1 punto 4, nel caso specifico di Piombino abbiamo usufruito anche del valore aggiunto di consegna avvisi diretta, a tutti quei soggetti non raggiungibili attraverso gli strumenti consigliati dalle indicazioni di cui sopra.
    Tutti sono stati avvisati e questo è riscontrabile oggettivamente in qualsiasi momento, i dati riferiti alle presenze in assemblea il gg. 20 febbraio, attraverso la conferenza stampa sono stati resi noti perchè attinenti a verità.
    Questo da parte mia non è polemica, la polemica porta poco lontano, come del resto gli specchi graffiati da coloro che cercano ostinatamente di rampicarli ma, non posso fare a meno di criticare l’atteggiamento dell’organo provinciale del nostro partito e mi auguro vivamente siano “esternazioni” strettamente personali del Sig. Ghilarducci o sofisticazioni giornalistiche, fare leva su argomenti come quello della crisi Lucchini, da parte di chi non ha mai partecipato una qualsiasi recente delle tante manifestazioni operaie, non puo’ altro che nemicarsi consensi all’interno di tale realtà industriale, non fosse che, fortunatamente, un semplice iscritto gode di maggior fiducia rispetto ad un simile retorico populismo.

    Roberta Barsotti.

  4. Paolo

    La vicenda di un segretari provinciale che si permette di sconfessare le decisioni dell’assemblea di un circol, è preoccupante. Ma quale nuova politica, quali nuovi modi?! Tutto questo puzza di vecchio e di usati intrallazzi politici. Ch difende il segretari provinciale? E a quale scopo? Per me questo PD , soprattutto qui a Piombino, non è più collocato a sinistra e non difende più gli interessi della gente: pensa principalmente a difendere il suo potere e gli interessi di chi rappresenta (non certo la città). SEL ha perso credibilità a stare dentro, ad appoggiare questa amministrazione che in tutti questi anni non ha risolto un solo problema del territorio.
    Per quanto mi riguarda, SEL ha guadagnato un voto.

  5. carletto

    ma questo Trotta ci vada davvero a Livorno

  6. Lorenzo Toncelli

    ” Chiede inoltre alla segreteria provinciale se le dichiarazioni fatte dal consigliere comunale Trotta, in merito al sostegno del provinciale alle sue posizioni, rispondano a verità. Se così fosse, e augurandoci di no aspettiamo una doverosa precisazione, sarebbe grave e irresponsabile».” Così cita il comunicato di SEL. 1) Non mi sembra che Ghilarducci smentisca quanto le è stato richiesto.2) Il circolo di piombino non è affatto sfilacciato, è unito e convinto della posizione presa dalla assemblea degli iscritti a stragrande maggioranza. 3) Se sconquassare significa stare a tutti i costi dentro una maggioranza decisa a tavolino dal provinciale non è la posizione del circolo piombinese. 4) La sfiducia al trotta era ed è inevitabile dal momento che si dichiara fuori dal partito e vota contro le indicazioni dello stesso. 5) Forse ghilarducci informato da coloro che sono in mala fede. 6) non mi sembra che questo comunicato,a mio avviso, sia conciliante e che intenda stemperare i toni. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

  7. ASTUTO CACCIATORE

    Riporto dal cominicato del coordinamento del circolo “Cento passi” di SEL Piombino : “Chiede inoltre alla segreteria provinciale se le dichiarazioni fatte dal consigliere comunale Trotta, in merito al sostegno del provinciale alle sue posizioni, rispondano a verità. Se così fosse, e augurandoci di no aspettiamo una doverosa precisazione”.
    Ma perché vi augurate “di no” ? Non è forse il momento di guardare in faccia la realtà e definire con precisione qual è il volto di questo sistema di potere ? E’ ora di dire basta a questa logica di rispettare le alleanze “strategiche” che la gente, ormai, sa riconoscere benissimo come manovre di gestione del potere !!!

  8. Riccardo

    Credo che il comunicato dica proprio questo sig. A.Cacciatore, mi sbaglio? Da una mia lettura sembra che chiarisca che queste logiche di gestione del potere Sel Piombino non intende subirle, mi sbaglio? ho letto male?

    Vedo la svolta di Sel qui a Piombino come una speranza per tutto il territorio, non sono mai stato attratto da quel partito, ma lo guardo.
    Non abito a Piombino, nella val di cornia ci sono delle liste civiche, che lavorano bene e con competenza, ma forse troppo intransigenti e con troppe verità in tasca.

    Di certo, c’è bisogno di qualcuno che provi a riportare la politica tra la gente e per la gente. Oggi vedo solo dei narcisisti, degli stupidotti e dei personaggi troppo poco chiari, direi interessati. Riuscirà a fare questo lavoro sel? vorrà farlo? io guardo, ma a S.Vincenzo a oggi non c’è.

    Riccardo

  9. Stefano operaio Lucchini

    Leggo su questo sito della diatriba dentro Sinistra e Libertà a Piombino e francamente mi spiace perchè sono un simpatizzante del partito guidato da Nichi Vendola, e spero che lo stesso riesca a costruire un nuovo partito della sinistra in Italia. Alle ultime regionali ho votato SeL ma penso che quel voto è perso perchè alle prossime elezioni amministrative SeL a Piombino cosa farà ? Voto sprecato e spero di non trovarmi nell’astensionismo perchè con questa scelta si apre la strada ad un accordo PD UDC anche in futuro a Inoltre leggo che il motivo della decisione di uscire di Giunta sono vari aspetti e su questo non entro nel merito ma vorrei ricordare alla Segreteria del Partito di SeL a Piombino che malgrado l’omologa del Tribunale sul fallimento della Lucchini, l’azienda che ha circa sei mesi di vita e se non ci saranno nuovi investitori ritorneremo noi lavoratori in un tunnel senza fine. Trovo del tutto corrette le parole del Segretario Provinciale di SeL Ghelarducci nel sostenere che c’è una polveriera sulla questione e non capisco davvero come non avere più rappresentanza nel consiglio comunale, SeL possa per esempio portare il suo contributo in questa discussione. Ricordo che senza siderurgia Piombino muore altro che Baratti ed altri questioni certo importanti ma che non hanno lo stesso impatto sociale se iniziasse il processo di smantellamento della polo siderurgico di Piombino.
    Il resto permettemi è aria fritta perchè non avere senso di responsabilità verso noi operai è davvero incredibile, perchè almeno qui alla Lucchini e nel mio sindacato in FIOM non abbiamo mai capito se a SeL Piombino interessa o meno dare un futuro ai noi lavoratori della siderurgia.

  10. Carlo Masini

    Mi sembra davvero surreale leggere stamani che SEL a Piombino è arrivata a questo punto e forse mi domando da simpatizzante di Vendola, ma a Piombino chi è in SEL ascolta almeno quel che dice il Segretario Nazionale del Partito ? La famosa foto di Vasto è stata polverizzata per un albergo e nel frattempo così a Piombino si spinge un accordo per il futuro fra PD e UDC proprio come vuole una parte del PD a differenza di quel che sostiene Rossi Enricoche parte dalla foto con Bersani, Di Pietro e Vendole che non è certo ultimo arrivato in Toscana ed in Italia.
    Complimenti davvero, alle prossimi elezioni amministrative a Piombino sicuramente farò una scelta, un bel tuffo a Baratti a seggi aperti !

  11. Luca

    Certi giudizi contro SEL Piombino sono imbarazzanti e mostrano di non conoscerene la politica locale ne quella nazionale.

    Inizio da quella nazionale. La foto di Vasto è una bella cosa, peccato che il PD non è più di sinistra, tutt’altro, e fa bene ad andare con l’UDC. Quelli che stanno nel PD convinti di votare a sinistra sono dei nostalgici ottusi, perché, e mi dovete rispondere con sincerità, ditemi una cosa importante di sinistra fatta recentemente dal PD, che in questo momento è anche nella maggioranza insieme al governo delle banche di Monti.

    A livello locale: Piombino è amministrata da un principe convinto di essere un erede di Napoleone. Arrogante, legato a tutta una serie di clientele sia sue che legate al partito che ce lo ha messo, quello che altri lettori chiamano giustamente il “Partito Padrone”. Basta leggere i commenti alle sue affermazioni su Facebook: sembra di assistere ai commenti di una corte e non di liberi cittadini. La settimana scorsa parlava del Mallegato che è uguale all’alleato e che preferiva il primo piuttosto che i falsi amici… il partito padrone ed il sindaco possono dire quello che vogliono, gli altri sono solo utili imbecilli che devono stare a fare i pupazzi per qualche briciola che casca dalla tavola del principe.

    Concludo dicendo che stanno lavorando per devastare la Val di Cornia e nessuno della “corte” riesce a vederlo. Le cave dovevano essere già chiuse, mentre la collina sta sparendo. Le torri eoliche alte 120 metri con pale gigantesche messe in mezzo alla campagna. I pannelli fotovoltaici ovunque… la fabbrica che sta per chiudere, nonostante la boccata di ossigeno arrivata dalle banche, la supertrada a pagamento con i cartelli verdi, un territorio in piena crisi con le attività che chiudono una dopo l’altra. Vogliamo anche parlare della TIEMME, dell’ASA, dell’ASIU?

    SVEGLIA GENTE, LA NAVE AFFONDA, NON STATE AD ASCOLTARE l’ORCHESTRA CHE SUONA!!!

  12. Paolo

    Per Stefano. Capisco le tue proccupazini perchè le vivo. Ma mi sento di dire che la questione della fabbrica non c’entra niente con la presenza in consiglio comunale. Il consiglio amministra la città, non decide sulla Lucchini e del resto quando si è trattato di difendere la fabbrica tutte le forze, maggioranza e opposizione, sono unite. Quello che competeva a un’amministrazione locale, cioè chiedere un tavolo con il governo regionale e nazionale è stato fatto e su questo credo che non ci sia niente da eccepire. Le questioni che dividono SEL dal PD locale sono inerenti alla gestine del territorio e lì mi sembra di capire che le divergenze sono profonde. Del resto, però, anche sul piano nazionae, il PD appoggia il governo Monti nelle sue politiche liberiste (che quindi non aiutano a uscire dalla crisi). Di fatto governa il paese insieme al PDL e continua a ricercare l’alleanza con l’UDC. Vendola non mi sembra che voglia le alleanza calate dall’alto. Le intese devono essere un mezzo per governare meglio, non un fine in se stesse e vanno bene quando si condividono i programmi e i metodi.

  13. pietro

    Non è vero che SEL si è disinteressata del problema Lucchini , così come non è vero che il contributo di chi è chiaramente e sfacciatamente legato al carro di un altro partito possa portare utilità concreta alla causa dello stabilimento.

    In quanto alla foto di Vasto poi se c’è chi la “strappata”, non è certo SEL Piombino ma tutto il gruppo dirigente, locale, nazionale, con pochissime eccezioni, del PD.

    SEL Piombino ha cercato di svolgere un ruolo proprio sul territorio in Val di Cornia. Al di là dei programmi concordati a suo tempo con le altre forze di maggioranza, ha ritenuto utile interagire con i problemi della gente e del territorio, dalla Lucchini , all’autostrada, dalla sanità alla tassa di soggiorno ,al piano particolareggiato di Baratti.

    Questo è il suo ruolo , è la sua vocazione identitaria. Si è trovata quasi sempre su posizioni diverse rispetto al PD ed al suo sindaco, che spesso tra l’altro ha assunto atteggiamenti non consoni a chi ritenga di doversi confrontare con pari dignità con gli alleati.Atteggiamenti che con una metafora, spesso usata per evitare equivoci,potrebbero rientrare nel classico “ha scodellato la pappa bella che fatta”.

    SEL da sempre per tutto ciò ha dimostrato insofferenza.Cosa ha ottenuto?

    In estate il sindaco per questo sospese l’assessore Chiarei e di recente ha pesantemente offeso SEL.

    Per tutto questo, senza trionfalismi, ma con senso di responsabilità, l’assemblea di SEL ha deciso a larghissima maggioranza, di interrompere una collaborazione che non era più tale.

    Sbaglia chi non prende in esame il percorso complessivo di una decisone finale che ripeto non è stata certo presa a cuor leggero e sbaglia a mio giudizio,chi sottovaluta l’impegno dei militanti di quel partito, e dello stesso massimo consesso di quel partito ,l’assemblea degli iscritti.

    Concludo con un riferimento a San Vincenzo.

    Anche in quel caso non è esatto dire che SEL non c’è.

    SEL ha preso posizioni precise e trasparenti sul porto ,su via della principessa, sull’insensata espansione edilizia di quel comune ed in questa ottica soprattutto su Rimigliano,dichiarando da sempre la sua opposizione alla giunta locale, così come a Campiglia d’altra parte.

    Certo è che la sua presenza non è come da altre parti. Ciò può dipendere da chi attualmente milita in quel partito,certamente,non solo però, forse anche da chi , potendo e pensandola allo stesso modo , non rafforza questa presenza con la sua adesione e con il suo fattivo contributo.

  14. Riccardo Gelichi

    Questa discussione fra addetti ai lavori mi sembra molto strumentale, altro che politica nuova.

  15. ASTUTO CACCIATORE

    Riporto queste parole di Stefano operaio Lucchini: “Ricordo che senza siderurgia Piombino muore altro che Baratti ed altri questioni certo importanti ma che non hanno lo stesso impatto sociale se iniziasse il processo di smantellamento della polo siderurgico di Piombino.”
    Stefano ritiene molto più importanti i problemi del suo stabilimento e del suo lavoro rispetto alle questioni della speculazione edilizia, a Baratti, Rimigliano, dell’inutilità o meno delle pale eoliche, del pedaggio della SAT e di tutte le belle cosine che i nostri amministratori ci stanno apparecchiando.
    Stefano si domanda se ci sono ancora partiti in grado di appoggiare e sostenere tutti coloro che veramente lavorano e svolgono un ruolo produttivo a vantaggio di tutta la comunità.
    Queste cose non sono che aspetti diversi dello stesso problema, quello del degrado in cui è arrivata la società italiana grazie al sistema partitocratico, che invadendo tutti i campi della società e collegandosi ai gruppi di potere economico a livello locale e nazionale ed alle mafie, ci ha condotti allo stato in cui siamo. Molto spesso si sente dire che la colpa è della speculazione finanziaria, ma quelli sono solo gli avvoltoi che calano sulle carogne. La carogna è oggi il sistema Italia soffocato dalla corruzione, dall’affarismo, dalla partitocrazia e tutto il resto che sappiamo.
    In questi giorni la protesta del movimento NO TAV dimostra come la gente sia stufa di farsi sottomettere da questo sistema che pretende di imporre la propria logica di corruzione e affarismo, facendola passare come una cosa che viene fatta per “il bene del popolo”. Qualcosa di simile, in scala ridotta, lo vediamo anche nel nostro territorio. La faccenda NO-SAT potrebbe essere, anzi mi auguro che diventi, una nuova NO-TAV, con la relativa presa di coscienza da parte della gente.
    Chi ha un futuro molto incerto, come gli operai Lucchini, cerca di farsi sostenere da qualcuno che possa capire i loro bisogni. La gente vede con simpatia chi viene ai cancelli delle fabbriche a portare la solidarietà a chi è in cassa integrazione, tenendo in tasca la busta paga di governatore delle lontane Puglie di circa 15000 euro mensili.(Non è il solo.)
    Questo è il punto a cui siamo arrivati ed è un punto di non ritorno se non si aprono gli occhi.

  16. Riccardo

    Credo che SEL sia nata per fare qualcosa di diverso dai classici giochi politici, se a voi va bene questo intrigo di affari gestito dal PD locale allora avete ragione, certo che l’UDC scalpita per mettere le mani su interessi e non solo l’UDC ma non confondiamo le scelte nazionali a quelle locali, il PD in val di cornia è visto come un problema anche a livello regionale, non vedere questo significa non vedere nulla, qui siamo di fronte a un partito che ha un arroganza smisurata, nessuno mai avrebbe pensato che le opposizioni in consiglio comunale arrivassero a chiedere più rispetto.

    Detto questo, io sono più pessimista, il PD tra 2 anni non esisterà più, troppe contraddizioni al suo interno e presentarsi alle politiche in queste condizioni sarebbe devastante, spero che ci sia una soluzione, spero che il PD diventi un partito di centrosinistra e che incominci a dire e fare qualcosa che ci si aspetterebbe da un partito di centrosinistra, a iniziare dalla pulizia interna.

    Riccardo

  17. AMBIENTALISTA PERVERSO

    Rilegendo i vari post, tralasciando il “Cacciatore” ( mai una proposta solo no e critiche a tutto e tutti e ai “Padroni” degli affari in Val di Cornia).
    un’pò di cronistoria:
    Sel si presentò alle elezioni comunali nel 2009 con una lista alleata al PD e IDV composta da: socialisti (Mambrini,Pallini), Verdi (Chiarei) ,SL di Mussi (Benifei,Trotta), e la lista per Fedi ricevendo 1084 voti,sarebbero dovuti entrare in consiglio per i 2 seggi, Pallini e Mambrini ambedue socialisti, per non scontentare la parte Mussiana, al Pallini fu dato l’assessorato, idem ai verdi con Chiarei, il che liberò un posto per Trotta (3° più votato) in consiglio, Passano poco più di 5/6 mesi, non ricordo bene, e Mambrini esce dal gruppo di Sel per ritornare a fare il socialista nel gruppo misto (mah..) .
    Nel frattempo cominciano i primi mugugni interni a SL ( i vecchi estromessi cercano altre sponde PD,IDV RC ecc. e alcuni liberatisi dalle zavorre provano a portare a Piombino Il modello pugliese delle Fabbriche di Nichi, ma nel frattempo è sempre il Trotta a portare avanti le idee di Sel in Consiglio Comunale così come in ambiti più piccoli(Circoscrizioni) sono gli eredi di quell’ alleanza a portare avanti tali opinioni.
    Con la elezione del nuovo segretario e della nuova segreteria è cambiata totalmente e legittimamente la linea politica di quel partito, tanto che Il Sindaco ha richiamato Sel altrettanto giustamente al rispetto dei patti elettorali.
    Quello che sta succedendo in questi giorni è il percorso politico naturale dopo tale cambiamento.
    Condivido in pieno la scelta di uscire dall ‘alleanza se la “nuova Segreteria” eletta dagli iscritti non ne condivide più le linee programmatiche, ma è altrettando vero che il consigliere Trotta così come avrebbero dovuto fare anche il Mambrini e il Gelichi , elletti anche loro in altre liste, avrebbe dovuto dimettersi, non si può sfruttare la visibilità del consiglio per proprie successive canditature e votare a favore o contro provvedimenti non condivisi dal partito dove siamo stati eletti.
    Tutto questo per dire che in politica, così come nella vita, si può e si deve cambiare opinione ma poi si deve avere anche la coerenza di portare avanti le nuove o vecchie battaglie, ricominciando da capo e con chi ci stà e dalla platea non dal loggione.

  18. Riccardo Gelichi

    Statuto del Comune di Piombino:
    Articolo 31
    Divieto di mandato imperativo
    1. Ogni Consigliere comunale rappresenta l’intera comunità ed esercita le sue funzioni
    senza vincolo di mandato.
    2. Nell’adempimento delle funzioni connesse alla carica elettiva egli ha pertanto piena
    libertà d’iniziativa, di opinione e di voto.
    L’Articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana recita:

    « Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato »
    La Costituzione francese del 1791 sancì, invece, il divieto di mandato imperativo.
    L’esempio della Costituzione francese del 1791 è stato seguito dalle costituzioni successive, sicché il divieto di mandato imperativo è oggi presente in tutte le democrazie rappresentative, con poche eccezioni.
    Questo principio tutela la libertà dell’eletto e dell’individuo, che ha comunque responsabilità politiche e morali, le quali saranno giudicate dagli elettori nel caso in cui “gli eletti non coerenti”, come dice lei “ambientalista”, si ripresenteranno alle prossime elezioni. Strano però che per il Trotta il problema per lei si inverta, dicendo che è il partito che cambia la linea, boh ?
    Secondo il suo principio, “ambientalista”, potrebbero sedere sugli scranni dei consigli solo i segretari dei partiti, a che servono gli altri ? Effettivamante molti non li abbiamo mai sentiti. Oppure, ancora meglio, potrebbe decidere tutto subito il Sindaco, così si evita di perdere tanto tempo; meglio ancora reintroduciamo il Podestà oppure forse qui è meglio il Comitato Centrale e via, tutte le teste all’ammasso, chi pensa è un nemico e và considerato alla stregua di uno straccio mestruato. Trotta ora deve liberamente scegliere secondo coscienza e la sua scelta deve essere rispettata, per la salvaguardia della libertà dell’individuo, è difficile, capisco ma per fortuna c’erano i padri costituenti e non un manipolo di pecoroni a fare la Costituzione. Per quanto riguarda le elezioni ricordo inoltre che ci sono le prerferenze, a livello locale si vota la persona, esempio che dovrebbe essere seguito anche per i deputati, sulla correttezza e la partecipazione alle scelte che utilizza il PD, da cui io ho preso coerentemente come democratico, le distanze, chiedetelo a Sel e IDV.
    Aggiungo, ma non è la prima volta, e temo non sarà l’ultima, il confronto si dovrebbe svolgere sui contenuti e non sulle persone, ma anche questo sport è tipico dei regimi totalitari.

  19. AMBIENTALISTA PERVERSO

    A prescindere da quello che lei Signor Gelichi e gli altri possiate o meno fare per statuto, per me è eticamente corretto e “coerente” solo colui o colei che, non condividendo più gli obiettivi e le linee programmatiche del partito dove è stato eletto, si dimettono, per ripresentarsi altrove e sotto il simbolo più consono al proprio pensiero.
    Dove sta la contraddizione Trotta – Partito, ho scritto che condivido ciò che l’ assemblea ha deliberato rassegnando le proprie”dimissioni” dalla maggioranza.
    I Segretari dei partiti sono eletti dagli iscritti e non autoreferenziali.
    Per Sel come ho scritto sono stati proprio i contenuti non condivisi ha creare la crisi e mi ripeto il partito, a maggior ragione questo partito che in consiglio ha solo un seggio, non può essere rappresentato da chi non si riconosce in questa segreteria. che è stata DEMOCRATICAMENTE eletta.

  20. marco

    il pd imploderà presto a livello nazionale (Bersani sembra ormai un pugile suonato), ma a Piombino è ancora il partito padrone… ci vorrà del tempo prima di recidere i legami di potere ramificati e diffusi, anche se ormai è senza base sociale. Non fa più iniziative ma solo gestione del potere

  21. ASTUTO CACCIATORE

    Ambientalista Perverso mi fa notare che faccio solo critiche e niente proposte.Tutti sanno che le proposte provengono dalle critiche.
    Solo un esempio, per non annoiare i lettori: criticando gli intrecci fra politica e affari in Val di Cornia è implicito che si chieda di non imporre uno sviluppo basato sul cemento, le seconde case, gli alberghi di lusso, ma di valorizzare il territorio sostenendo lo sviluppo dell’agricoltura, con la salvaguardia delle acque, del suolo, dei boschi, degli edifici agricoli abbandonati, promuovendo la qualità della vita nelle campagne e nei centri storici.
    Però occorre, prima di tutto, che chi ci amministra ascolti veramente le proposte dei cittadini, invece di imporre, nel governo della cosa pubblica, le logiche di potere alle quali è asservita. Credete sia possibile ?

  22. Riccardo Gelichi

    Signor ambientalista, una cosa è la critica legittima,altra cosa è giudicare l’etica delle persone.
    Se un Consigliere o un Deputato, rispettano le regole del gioco, possono essere criticabili nelle scelte ma non accusati di non essere etici.
    Io ho citato, insieme allo Statuto del Comune di Piombino, la Costituzione italiana e la Rivoluzione Francese, e tutte le democrazie rappresentative che hanno preso in sè questo concetto di “divieto di mandato imperativo” ; questo significa che il problema ha un respiro più ampio di una semplice visione populista del problema.
    Io ho difeso le scelte dell’assemblea di Sel, non contro Trotta, ma rispetto al tentativo bulgaro di delegittimare tale decisione.
    Con la stessa forza sono pronto a difendere il Consigliere Trotta in qualsiasi sua scelta all’interno delle regole sancite dallo Statuto del Comune, e questo indipendentemente dalle qualità o difetti del soggetto, ma per un principio di LIBERTA’.
    Il Consigliere risponde alle regole della Nazione e a se stesso, domani ai suoi elettori se si vorrà ripresentare.
    I segretari dei partiti, come tutti i cittadini, o si fanno eleggere per il Consiglio comunale o si fanno rappresentare da coloro che hanno scelto.
    Sono sempre più convinto che serve più società civile e meno partiti.

  23. Paolo D.

    Riccardo Gelichi
    2 marzo 2012 – 12:59
    Questa discussione fra addetti ai lavori mi sembra molto strumentale, altro che politica nuova.

    Quanti addetti ai lavori ha SEL a Piombino? Molti vedo…
    Secondo lei signor Gelichi, questi addetti ai lavori in questi giorni, non hanno altro e ben altro a cui pensare che autostimarsi (per strumentalizzare che cosa??????) pubblicamente su un giornale on line? Quale commento degli ipotetici “addetti” la ha disturbata di piu’ e perchè? Io non sono un addetto ai lavori, e suo malgrado… sono contentissimo della scelta che è stata fatta da SEL, ora io daro’ il mio voto a SEL anche a Piombino proprio e anche perchè a Piombino esiste gente come lei Gelichi, che ha troppe palle di vetro in tasca e tendenziose verità sulla lingua.

  24. Riccardo Gelichi

    Signor Paolo, devo dirle con tutta sincerità che alcune volte mi piace provocare, esprimendo anche legittime opinioni tendenziose; mentre mi pare lei esprime giudizi sulla gente, forse ci conosciamo da tanto tempo e io non ricordo. Ci sono abituato e continuo a metterci la faccia. Percepisco un nervosismo piuttosto esasperato su questa discussione, e mi pare comunque che ci si voglia sempre avvitare sul personale, io,io, io. Spero in futuro di potermi confrontare sulle cose, sui problemi, anche con SEL,se ha voglia guardi qui http://www.ascoltapiombino.it/?page_id=191. Nello specifico del problema mi sono espresso abbondantemente e mi pare anche chiaramente, la baruffa non mi attira. Un saluto cordiale.

  25. Paolo D.

    Riccardo Gelichi
    2 marzo 2012 – 12:59
    Questa discussione fra addetti ai lavori mi sembra molto strumentale, altro che politica nuova.

    Non trovo nessi di provocazione in questa sua espressione, trovo soltanto una continuità di intenti che ho riscontrato spesso nei suoi vari interventi, guardi le chiarisco da subito che non è una sensazione la sua, io su di lei esprimo un giudizio diretto e non di parvenza, lo esprimo in merito a tutto quello che da parte sua leggo da tempo. Io sono intervenuto come cittadino, leggo come cittadino e valuto come tale, non ho la sua stessa necessità di essere compreso, a posto con il pagamento dei tributi, la fedina penale e la mia coscienza, posso tranquillamente esprimermi in tutta onestà su chi come lei cerca di rappresentare da un numero di uno a un numero infinito di altri miei simili cittadini. Riprendendo il filo del discorso centrale, le ripeto ho ricevuto la sua frase priva di ogni senso di provocazione e che la trovo anzichè tendenziosa molto diretta, del resto il recentissimo trascorso la vede impegnato personalizzando all’esasperazione in micro e macro accese critiche rivolte a tutto quello che non sia di suo gradimento, SEL compreso. Per precisazione, io non la conosco personalmente ma lavoro molto anche sul comprensorio della Val di Cornia e proprio per la mia professione, raccolgo da tempo una precisa mappatura delle varie evoluzioni politiche, ecco i motivi che mi hanno fatto imbattere sul suo nominativo.
    Chiedendo scusa alla centralità di questa notizia per essermi insinuato con diverse considerazioni, saluto gli amici e gli “addetti ai lavori” di SEL Piombino.
    Paolo D’Alessandro.

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