PIOMBINO: IMPOSSIBILE OPERARE SERENAMENTE IN CONSIGLIO COMUNALE

Riportiamo integralmente questa imbarazzante mozione dei consiglieri di opposizione per la quale, a detta loro,  alcuni Consiglieri di maggioranza hanno più volte cercato di inibire sia la forma che i contenuti degli interventi delle minoranze. Al termine dell’atto i lettori possono esprimere serenamente le loro considerazioni.

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OGGETTO :Presentazione ai sensi dell’art. 39 del Regolamento delle Attività del Consiglio Comunale, della MOZIONE in merito alla possibilità di svolgere attivamente e con serenità le attività di cui sono preposti i Consiglieri di Opposizione.

 

MOZIONE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: l’obbiettivo della presente Mozione è di porre con forza l’attenzione sulle regole democratiche, sulla giusta considerazione delle forze politiche, ma soprattutto sul rispetto della dignità della persona al di là del ruolo di Consigliere Comunale;

premesso che: in Consiglio comunale alcuni Consiglieri di maggioranza hanno più volte cercato di inibire sia la forma che i contenuti degli interventi delle minoranze in modo poco tollerante, spesso anche con termini a dir poco ruvidi in modo del tutto immotivato, considerata  la schiacciante superiorità numerica che esprime la maggioranza e  i toni risoluti ma pacati  con cui le minoranze si sono fino ad oggi contraddistinte;

considerato che: in Consiglio Comunale le Minoranze hanno più volte lamentato la scarsa e intempestiva documentazione inerente le delibere all’ordine del giorno, atteggiamento che non consente uno studio approfondito dei problemi all’attenzione, tanto meno la possibilità di contribuire oggettivamente con eventuali emendamenti a migliorare la stesura dei provvedimenti e quindi a una possibile convergenza su interventi pubblici finalizzata all’efficienza  degli stessi;

visto che: ci sono state particolari problematiche legate alla convocazione delle Commissioni Dipartimentali Consiliari, che hanno suscitato nei membri componenti di minoranza precise e dettagliate lamentele, in quanto tale metodo di convocazione era chiaramente subordinato alle esigenze interne alla maggioranza e pertanto in contrasto con il ruolo specifico delle commissioni stesse, che devono tener di conto di principi che valgono per tutti;

Preso atto dei seguenti articoli e relativi comma dello Statuto del Comune di Piombino :

 

CAPO II

IL CONSIGLIO COMUNALE

ARTICOLO 45

Prerogative e diritti dei Consiglieri

5. Ai singoli Consiglieri ed ai Gruppi consiliari deve essere assicurata da parte

della Presidenza del Consiglio una adeguata e preventiva informazione sulle questioni

sottoposte all’organo. A tale scopo la documentazione relativa alle proposte iscritte

all’ordine del giorno deve essere messa a disposizione dei consiglieri presso la

segreteria della Presidenza del Consiglio contemporaneamente alla diramazione degli

avvisi di convocazione del Consiglio, salvo casi di forza maggiore.

ARTICOLO 57

Commissioni consiliari permanenti

3. Le Commissioni consiliari permanenti, sia per l’esercizio delle proprie funzioni,

sia ai fini della vigilanza sull’attuazione delle deliberazioni consiliari, hanno diritto di

ottenere dalla Giunta comunale, dagli enti e aziende dipendenti dal Comune

informazioni e atti e possono disporre, altresì, audizioni di persone; non può essere

opposto alle richieste delle Commissioni il segreto d’ufficio.

 

Preso atto inoltre dei seguenti articoli e comma del Regolamento delle attività del Consiglio comunale :

 

Articolo 64

Comportamento dei Consiglieri

1. Nella discussione degli argomenti i Consiglieri comunali hanno il più ampio diritto di

esprimere apprezzamenti, critiche, rilievi e censure su atteggiamenti, opinioni e

comportamenti politico-amministrativi. Tale diritto è esercitato nei limiti del civile

rispetto delle persone e delle istituzioni.

Articolo 31

Divieto di mandato imperativo

1. Ogni Consigliere comunale rappresenta l’intera comunità ed esercita le sue funzioni

senza vincolo di mandato.

2. Nell’adempimento delle funzioni connesse alla carica elettiva egli ha pertanto piena

libertà d’iniziativa, di opinione e di voto.

 

Impegna l’Amministrazione e la Presidenza del Consiglio Comunale a perseguire, con tempestività e dovizia di documentazione gli indirizzi contenuti nei suddetti articoli del Regolamento;

impegna inoltre l’Amministrazione e la Presidenza del Consiglio Comunale a vigilare perchè in futuro il confronto in Consiglio Comunale possa assumere le caratteristiche di equità e pacatezza, nel pieno rispetto delle azioni che ciascun Consigliere autonomamente decide di svolgere nei limiti delle proprie competenze statutarie;

 

I Consiglieri: Giampiero Amerini – Futuro e Libertà, Federico Pazzaglia – Popolo della Libertà, Riccardo Gelichi – Gruppo Misto, Torrino Checcoli – Rifondazione Comunista, Luigi Coppola – Unione di Centro

lì, 14/02/2012

Scritto da il 17.2.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

8 Commenti per “PIOMBINO: IMPOSSIBILE OPERARE SERENAMENTE IN CONSIGLIO COMUNALE”

  1. carlo

    mi sembra un fatto gravissimo che si sia dovuti arivare a tanto. Non era mai successo a Piombino di vedere tutte le opposizioni coalizzate su problematiche del genere, che sono problematiche di democrazia e di esercizio del pluralismo. Si tratta di una situazione in cui la maggioranza si sente padrona delle istituzioni, Il prossimo passo sarà l’aventino? l’intolleranza della maggioranza è davvero un brutto segnale per la democrazia e per le tradizioni democratiche di questa città che evidentemente si sono un po’ appannate

  2. ASTUTO CACCIATORE

    Carissimi amici commentatori, francamente anch’io sono rimasto allibito da questa decisa presa di posizione da parte dei membri dell’opposizione. Altre volte c’erano state delle proteste, ma di questa portata non mi risulta. L’arroganza del potere del Partito Padrone è arrivata a tanto? Mi par di vederle le facce corrucciate e indispettite dei signori padroni del Palazzo Comunale, loro proprietà assoluta dal dopoguerra ad oggi, infastiditi dalle proteste di questa piccola minoranza che si permette di criticare il loro insigne operato. – ” Ma come si permettono -, staranno biascicando tra loro, – di intraversarsi al nostro assoluto dominio. Sono solo quattro gatti, ma che ci stanno a fare in Consiglio, ma chi sono quegli impertinenti cittadini che li hanno votati ? Non si riesce più a tenerli a bada !!! Occorre farli ritornare a più miti consigli.
    Intanto è bene che di questa presa di posizione sulla stampa trapeli il meno possibile, (almeno si potesse far chiudere Corriere Etrusco !! Tanto lo leggono 4 gatti ). Poi va beh, faremmo anche noi la parte degli offesi, diremmo che non accettiamo da nessuno lezioni di democrazia, perché noi siamo i soli depositari di essa, ci appelleremo alle tradizioni partigiane, popolari , alla nostra gloriosa storia di protettori del popolo etc. Se poi non basterà, continueremo a minacciarli e stroncarli il più possibile”.
    Mi par di vederla l’espressione di fastidio, accigliata e irosa, dipinta sui loro volti, mentre il Principe, maestro di arroganza, ghignerà: “Occorre far tacere al più presto questi cinque insolenti, convochiamo una riunione del Consiglio dove adopreremo il nostro solito metodo imbonitore, la nostra tradizionale strategia degli interventi studiati a tavolini e telecomandati, per far vedere alla cittadinanza che sono solo degli ingrati, insolenti e impertinenti, mentre noi siamo i veri democratici aperti alla discussione. Il Tirreno saprà fare un bel rendicontino, nel quale le posizioni verranno riportate in maniera pacata, smussando i toni della polemica, e i bravi e diligenti lettori che lo comprano tutte le mattine non dovranno porsi dubbi e interrogativi. ”
    “Ah bei tempi, quelli del sano consociativismo, quando c’era trippa per tutti, non c’era bisogno di far reprimende astiose a figli ingrati. Se si va avanti così va a finire che questi impertinenti ci rovinano anche la salute, ma guardate quanto ci dobbiamo arrabbiare, Argh, Argh, Argh”.

  3. Rinaldo Barsotti

    Qualora i colleghi firmatari rendessero trasversale questo richiamo all’etica comportamentale in consiglio e fuori, mi sentirei di sottoscrivere questa mozione almeno a titolo personale. Rinaldo Barsotti

  4. Carla Bezzini

    Sinistra Ecologia Libertà fa parte della coalizione di maggioranza, ma si dissocia apertamente dai comportamenti denunciati in questa mozione , che appaiono gravi e incompatibili con lo svolgersi di un civile confronto democratico. Ogni consigliere deve vedersi riconosciuto pieno diritto all’espressione di pensieri, considerazioni, critiche, a prescindere dall’appartenenza o dalla forza numerica della lista che rappresenta. E’ una questione elementare di rispetto delle persone prima ancora che del ruolo, ruolo che per altro è di pari dignità per tutti , dal momento che tutti, maggioranza o minoranza, sono eletti a rappresentare i cittadini. SEL nasce come forza aggregante e unitaria, ma nel rispetto sostanziale delle regole democratiche e si dissocia da atteggiamenti intolleranti ed escludenti.

  5. Riccardo Gelichi

    Carla Bezzini ha espresso molto bene un concetto fondamentale di libertà, che vede al centro la dignità umana e il rispetto della persona.

  6. marco

    La signora Bezzini conosce i fondamenti della liberta’ ma siede al tavolo con chi li conosce ma non li applica…..

  7. marco mosci

    la mia posizione è identica a quella di barsotti, se il richiamo all’etica è trasversale, il documento è condivisibile.

  8. Riccardo Gelichi

    Se i Consiglieri Mosci e Barsotti si fossero soffermati a leggere la Mozione, avrebbero notato che nella stessa non compare alcun richiamo all’etica comportamentale, piuttosto ad una maggiore attenzione alle regole democratiche e al rispetto della persona. I casi sono molti e ricorrenti, ma avremo modo di documentarli in sede di dibattimento.Nessuno si è mai sognato di mettere in dubbio la moralità dei Consiglieri comunali sia dentro il Consiglio , tantomeno fuori dal Consiglio. Nessuno si è mai arrogato il diritto di mettere in dubbio la serietà delle forze politiche di maggioranza, proprio per una questione di cultura democratica e di libertà individuale che fanno parte delle peculiarità intrinseche della persona. Ma ciascuno ha il suo stile e con quello si distingue.

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