ITALIAN FOOD: BOTTA E RISPOSTA TRA SINDACO E LISTA CIVICA

Campiglia Marittima – Botta e risposta sull’Italian Food, la fabbrica che lavora le conserve a Venturina, tra Sindaco di Campiglia e Lista Civica, doo l’assemblea organizzata sull’argomento dalla lista civica campigliese. Leggiamo insieme integralmente entrambi gli interventi.

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SOFFRITTI: ITALIAN FOOD, NON CI SONO SCARICHI ABUSIVI

Dopo l’assemblea sull’Italian Food organizzata dal Comune dei cittadini il sindaco intervenie per precisare alcuni punti ritenuti fondamentali: “Le assemblee pubbliche con doviziosi reportage sulla stampa fanno sicuramente effetto sull’opinione pubblica, peccato che al di là dell’effetto i contenuti di queste sbandierate populistiche abbiano poco riscontro con la realtà provocando di fatto disinformazione e sconcerto da parte di chi invece è direttemene informato anche se più lontano dai clamori dell’ansia della lista civica. Ho notato con sorpresa una vena di intolleranza da parte del Comune dei cittadini nei confronti del meridione dato che in senso negativo si parla di “periferia da meridione”, e di “pericolo meridione”. Diciamo che via Cerrini e la zona delle Coltie non sono così degradati come li dipinge il Comune dei Cittadini, che dovrebbe conoscere le difficoltà dell’amministrazione comunale nell’effettuare la manutenzione del nostro vasto territorio comunale, in presenza dei tagli pesantissimi a carico delle entrate degli enti locali.

Non ci sono scarichi abusivi, anzi, è stato realizzato un ulteriore impianto per lo smaltimento dei reflui, e non ritorno sulle scorrette dichiarazioni relative alle questioni edilizie perché è stato già ampiamente risposto sulla stampa. Mi sembra inoltre fondamentale chiarire anche che l’azienda ha dato la disponibilità a trasferirsi nel sito più adeguato di campo alla Croce, ma che si tratta di un processo che non può avvenire dall’oggi al domani. E’ chiaro che in un quartiere dove è presente una fabbrica di dimensioni così grandi l’impatto è evidente, ma da anni cerchiamo di concordare le modalità di lavorazione e trasporto del pomodoro in modo da ridurre i disagi; quest’anno in particolare è stato effettuato un lavoro di prevenzione e monitoraggio del quale abbiamo avuto un  riscontro positivo anche dai residenti nella zona. Un atteggiamento di chiusura e accusatorio come quello del Comune dei Cittadini mi sembra poco rispettoso, in un periodo di crisi come questo, verso un’industria che, seppure con proprietari diversi, è sul nostro territorio dal 1947 ed ha rappresentato allora come oggi una garanzia di lavoro diretto per molti addetti e un punto di riferimento certo per gli agricoltori della zona e ben oltre.

Nel mondo ideale del Comune dei cittadini non c’è posto per l’industria, anche se questa risponde alle necessità di un’agricoltura che lo stesso CdC dice di voler tutelare. L’Amministrazione comunale proseguirà nel proprio percorso per fare in modo che la delocalizzazione del pomodorificio si realizzi, nello spirito di collaborazione e serietà che deve caratterizzare tutti i processi e in special modo quelli, come in questo caso, di particolare complessità e impegno economico. Nel frattempo farà il necessario per facilitare la convivenza tra città e fabbrica”.

Comune di Campiglia
20-9-2011

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 COMUNE DEI CITTADINI REPLICA AL SINDACO SOFFRITTI

In democrazia la conoscenza dei fatti è il presupposto per dare ai cittadini gli strumenti per valutare l’operato di chi li amministra. Questo è il compito che si è dato il Comune dei Cittadini e questo sta facendo. All’assemblea sul degrado alle Coltie abbiamo illustrato esattamente le risposte del  Sindaco alle nostre interpellanze sugli abusi edilizi all’Italian Food e sulla mancata attuazione degli interventi urbanistici previsti in Via Cerrini. Altre denunce sono venute dai cittadini, comprese quelle sugli scarichi abusivi nel fosso Corniaccia che nessuno ha imputato all’Italian Food, ma a sversamenti abusivi di autobotti.

Dunque, più che a noi il Sindaco dovrebbe rispondere ai cittadini su quanto emerge dalle sue stesse risposte.

Dica se esiste o no una convenzione del 2005 che impegnava la società che si aggiudicata, tramite gara, la realizzazione del Programma integrato d’intervento dell’ex Campo d’Aviazione a completare, nel 2008, una piazza pubblica in Via Cerrini al posto dei vecchi magazzini comunali?

Dica se esistono o no consistenti abusi edilizi all’Italian Food rilevati dalla Polizia Municipale nel 2009 per i quali ancora oggi, non è stato assunto nessun provvedimento?

Spieghi ai cittadini le ragioni per le quali, dopo aver dichiarato nel 2007 che l’Italian Food era un’area critica e che non sarebbe potuta crescere nella zona dov’è attualmente, sono stati realizzati nuovi grandi piazzali, strutture e enormi depositi di cassoni che ora lambiscono le finestre delle abitazioni, costringendo chi vi abita a condizioni di vita intollerabili per una comunità civile?

Spieghi ai cittadini cosa accadrà tra 24 mesi, quando l’Italian Food dovrà rimuovere il capannone in acciaio di oltre 1000 mq. che il Comune ha autorizzato a titolo precario pochi giorni fa sui piazzali abusivi dello stabilimento, per non meglio precisate ragioni sanitarie?

Caro Sindaco, la nostra non è intolleranza. E’ solo voglia di verità. E’ bisogno di rispetto verso i cittadini i quali hanno diritto a non essere presi in giro da chi li amministra. Iniziamo da qui, vedrà che nella verità il dialogo sarà più sereno.”

Comune dei Cittadini

21 settembre 2011

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