JESSICA PASQUINI LASCIA «SUVERETO DEMOCRATICA»

Sempre più giovani, entrati con entusiasmo nel partito democratico alcuni anni fa pensando di poter “cambiare le cose” nell’interesse del paese, si scontrano sempre più spesso con delle amare delusioni. E’ questo il turno del consigliere di “Suvereto democratica” Jessica Pasquini, classe 1983, che lascia il gruppo consiliare di maggioranza per le motivazioni che potete leggere nella lettera aperta pubblicata integralmente sotto.

«Il bilancio personale degli ultimi due anni – inizia Jessica Pasquini –  come consigliere comunale mi ha portato a riflettere e condividere questo stato delle cose:  il ruolo del gruppo di maggioranza è di mera ratifica delle decisioni della giunta, non c’è partecipazione alle decisioni, gli incontri si riducono frettolosamente ai preconsigli, non c’è informazione né coordinazione. Il gruppo ha sostenuto il sindaco con un programma, ma un programma elettorale non annovera tutte le decisioni che nel corso di un mandato vengono prese.

Non mi sembra che tutti abbiano chiara la responsabilità che l’incarico comporta, sembra che sia sufficiente partecipare ai consigli, alzare la mano e il compitino è svolto. Non c’è mai stata una iniziativa autonoma, mai una discussione critica, mai la capacità di incidere sulle scelte finali dell’amministrazione.

La mia riflessione non coinvolge giunta e sindaco ma il gruppo, che dovrebbe promuovere partecipazione e coadiuvare l’amministrazione con proposte e anche critiche, mentre vedo che c’è sovrapposizione tra attività politica e amministrativa e l’atteggiamento dominante è di chiusura nei confronti delle critiche e delle diversità. Quasi sempre ne risulta un pensiero unico e un allineamento a prescindere verso le decisioni sostanzialmente già prese, come nella questione del Regolamento Urbanistico dove non sono state neanche prese in considerazione le osservazioni da me fatte, quasi non fosse lecito farle.

Il mondo intorno sta cambiando, la nazione è in fermento, i giovani hanno sempre meno speranze  nel futuro e tutto il paese vuole una ripulita di questo sistema politico in cui la direzione delle democrazia ha preso il verso contrario, dall’alto verso il basso e non viceversa:

le decisioni sono prese in base alle esigenze e agli affari di pochi e poi si usano i canali della politica per istruire la gente che le decisioni sono giuste.  Purtroppo anche il livello locale sembra riflettere le tendenze generali, aggravate dalla mancanza di spessore culturale. Bisogna conoscere le cose prima di pronunciarsi o di votare.

I canali di informazione vera sono pochi ed è proprio in un contesto come questo che una forza politica, un partito, deve informare la gente e capire da dove iniziare per cambiare questo sistema fallimentare sul piano della rappresentatività popolare. Non abbiamo la bacchetta magica e non si cambia dall’oggi al domani,ma si prova e lo si fa nel proprio piccolo, guidando e sostenendo le battaglie quotidiane locali, che attraverso il sistema dei partiti e del loro confluire fino ai piani provinciali, regionali e poi nazionali possano avere una voce e un impatto su chi governa.

Il più grande dei problemi del nostro tempo è che le persone si sono rassegnate, l’idea dominante è che non contiamo niente, non si può fare niente e decidono sempre i soliti nelle stanze chiuse. Nei giovani, in particolare, questa sensazione di impotenza è notevolmente diffusa.

Non dovrebbe essere così in democrazia, la voce dei cittadini si deve sentire, soprattutto attraverso le forze politiche che li rappresentano che al contrario non devono obbedire come fanno ora a livelli superiori, nella speranza che la fedeltà sia ripagata.

Oltre ai riferimenti locali, prendiamo ad esempio in sintesi la questione autostrada tirrenica che è di attualità: Nonostante che il PD abbia organizzato tempo fa una manifestazione contro il pedaggio, ora accetta un progetto che trasforma una superstrada pubblica gratuita, realizzata con i soldi dei cittadini, in una infrastruttura privata a pagamento. In cambio di lievi adeguamenti alla carreggiata, aumenterà così il costo dei trasporti e di tutti i servizi e prodotti correlati, riducendo il diritto alla mobilità e danneggiando l’economia della zona. Anche in questo caso si ha l’impressione che gli ordini dall’alto non si discutono, e basta.

Per tutti questi motivi, di carattere locale e generale, non mi riconosco in questo modo di fare politica. Pertanto non posso più rimanere nel gruppo di Suvereto Democratico, guidato da un partito che ragiona così e che rimane immobile nelle battaglie stando sempre dalla parte della politica, spesso a sfavore della gente .

Nel rispetto degli elettori continuerò comunque il mio impegno in consiglio comunale in modo indipendente e cercando di rappresentare chi ha creduto in me, sostenendo di volta in volta ciò che la mia coscienza e i valori in cui credo ritengono giusto. Non è una presa di posizione contro l’amministrazione, non rinnego le decisioni che ho sostenuto e che continuerò a sostenere, ma ritengo necessario distaccarmi da questo sistema ed affrontare le cose con serenità, indipendenza e autonomia di pensiero.

Mantengo la stima per chi l’avevo, al di fuori di ogni personalizzazione, e sottolineo che il mio pensiero è esclusivamente sul piano politico.

Auspico davvero – conclude il consigliere suveretano –  che l’intelligenza di ognuno possa favorire toni pacati e un rispetto reciproco delle posizioni come si conviene in un consesso democratico che pur nelle diversità deve lavorare per rispondere prima di tutto agli interessi collettivi e alle esigenze di un paese e di una cittadinanza».

Pasquini Jessica

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Scritto da il 19.9.2011. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

20 Commenti per “JESSICA PASQUINI LASCIA «SUVERETO DEMOCRATICA»”

  1. luca

    bella lettera, complimenti. Dopo Gelichi a Piombino anche nei comuni vicini comincia a crescere il malumore

  2. sanvincenzino

    complimenti jessica,
    ci vuole coraggio a prendre questo tipo di posizioni, ma quello che dici è tutto vero, ed è drammaticamente alla base della distanza tra la gente e la politica.
    Ancora brava, ora cerca di dimostrare che le cose si possono fare anche in altri modi.

  3. Riccardo Gelichi

    La capacità di ascoltare e valorizzare il dissenso è una qualità politica che non appartiene al PD, purtroppo ancora ancorato a vetusti retaggi culturali troppo radicati, anche nei giovani. Serve un vero cambiamento non ideologico, sincero. Jessica coraggio, vai avanti con coerenza rispetto a quello in cui credi.

  4. Rinaldo

    Sono persuaso anch’io che nel nostro partito vi siano resistenze al nuovo che affondano le radici nella storia più “radicale” della sinistra italiana di cui io stesso ho fatto parte nei primi anni di militanza nel PCI. Non condanno la tua presa di posizione che sarà stata senz’altro sofferta e a lungo ponderata e come qualcuno ha ricordato sopra ricorda Riccardo Gelichi e mi fa rivivere i momenti dolorosi del suo distacco. Mi dispiace che persone così in gamba e determinate abbiano preferito “combattere” dall’esterno e non dall’interno di un partito che ha bisogno anche di loro e che a mio parere resta pur sempre l’unica vera speranza per un’Italia migliore ed il vero contrasto ad una destra sempre più reazionaria e senza il quale probabilmente sarebbe destinata a governare questo Paese per qualche altro decennio. Auguri sinceri e come hai detto manteniamo toni pacati e rispetto reciproco. Adesso se accetti un consiglio guardati dai falsi amici per non incorrere in altre delusioni. Cordialmente, Rinaldo Barsotti (rinaldo.barsotti@tin.it)

  5. marta

    bella mossa, pacata e intelligente. Speriamo che altri giovani la seguano e dimostrino di non essere semplici comparse al servizio del potere

  6. marco

    caro rinaldo, prendiamo questa lettera come uno sprono per far si che la discussione torni tra noi. 2 riunioni di maggioranza in 2 anni e mezzo sono un pò poche e le ragioni di jessica se proprio non fossero “condivisibili” sono quantomeno “comprensibili”
    mosci marco

  7. vincenzo

    finalmente qualcuno comincia a capire che il Partito Democratico di Democratico , non ha nulla!!

  8. Marco

    La fotografia scattata da Jessica e’ terribilmente reale.
    A Piombino con Riccardo e’ successa la stessa cosa e fondamentalmente per le stesse ragioni.
    Non penso che la ragazza abbia preso questa decisione senza aver provato a cambiare le cose dall’interno, le sue parole dicono il contrario ,molto probabilmente il partito non ha nè la necessita’ nè l’interesse ad avere al suo interno persone come Jessica altrimenti le cose sarebbero andate diversamente .Lo dice lei stessa che la politica agisce dall’alto verso il basso e ad alzare la mano solo per fare il compitino sono buoni tutti, di quelli ce ne sono abbastanza, vuole volare piu’ alto e non puo’ farlo dentro una gabbia .
    Respira a pieni polmoni Jessica , respira il vento fresco delle tue idee e della tua liberta’!

  9. Jessica

    Ringrazio tutti per i commenti. Come avete capito non è stata una decisione leggera, ma credete che non c’è possibilità di discussione, arrivano le decisioni già confezionate come se un programma elettorale fosse un mandato in bianco. Fare domande è come un reato di lesa maestà, il ruolo del consigliere di maggioranza è quello di alzare la mano, non importa partecipare alle decisioni e spesso non importa capirle. In questa Italia dove purtoppo sembra che la volontà della gente conti sempre meno bisogna che a livello locale le forze politiche ascoltino e considerino le critiche in modo costruttivo e non come nemiche, solo così potremo riportare la direzione della democrazia nel senso giusto.

  10. luca g.

    La reazione del pd pubblicata dal tirreno rafforza le ragioni di jessica. Dimostrano ancora una volta di non sopportare le ritiche e di non avere nessuna capacità di autocritica e di riflessione, Per loro tutto diventa una presa d’atto. Questa è la vera mancanza di rispetto per gli elettori.

  11. Tratto da “Il TIrreno del 22-09-2011”

    Suvereto Democratico prende atto delle dimissioni

    «Nessun confronto con Pasquini che non rispetta chi l’ha eletta»

    SUVERETO. Il gruppo di maggioranza Suvereto Democratico prende atto delle dimissioni del consigliere comunale Jessica Pasquini ed esprime dispiacere «soprattutto perché non sono la conclusione di un percorso politico».

    Poi i consiglieri della maggioranza passano a replicare alle critiche della consigliera dimissionaria. «Sul Regolamento urbanistico – si legge – ricordiamo a Jessica che molti sono stati i temi sui quali la discussione nel gruppo ha portato contributi fondamentali: dall’azzeramento del consumo di suolo rurale alle molte risposte date ad esigenze raccolte dai nostri consiglieri tra i cittadini, come la regolamentazione degli orti o le tante soluzioni individuali ai problemi di abitazione, o il miglioramento del piano della viabilità e della sosta.

    Temi importanti, sollevati e proposti dal gruppo, che hanno qualificato il piano urbanistico. Nessuno ricorda che Jessica abbia mai fatto una proposta o abbia espresso una sola presa di posizione. Avrebbe potuto mille volte sollevare il mancato rispetto di quel programma su cui, con l’appoggio forte e sincero di tutti, era stata eletta, argomentando i motivi di dissenso, facendo proposte, dando battaglia per correggere il tiro. Non l’ha mai fatto».

    Secono il gruppo di maggioranza, Pasquini «preferisce attaccare, con argomenti tipici del neo populismo della calunnia e con l’accusa di obbedire “alle esigenze e agli affari di pochi”, consiglieri con cui ha condiviso una bella battaglia elettorale, insieme ai quali ha chiesto voti e che sa perfettamente essere persone oneste, giungendo persino a tacciarli aristocraticamente di basso livello culturale. Invece di chiedere responsabilmente prima un confronto interno e affrontare a viso aperto le questioni all’interno del suo gruppo».

    Suvereto Democratica «in una fase di grandi difficoltà, in cui i Comuni sono messi in discussione e non sanno ora quello che potranno fare domani, ribadisce la fiducia nell’amministrazione, mentre combatte la sua battaglia quotidiana per i cittadini, e riafferma l’impegno a portare avanti il programma elettorale che i cittadini hanno scelto».

  12. giuliano parodi

    “«Sul Regolamento urbanistico – si legge – ricordiamo a Jessica che molti sono stati i temi sui quali la discussione nel gruppo ha portato contributi fondamentali: dall’azzeramento del consumo di suolo rurale alle molte risposte date ad esigenze raccolte dai nostri consiglieri tra i cittadini, come la regolamentazione degli orti o le tante soluzioni individuali ai problemi di abitazione, o il miglioramento del piano della viabilità e della sosta.

    Temi importanti, sollevati e proposti dal gruppo, che hanno qualificato il piano urbanistico”….per fare cio’ si devono fare osservazioni al RU cosa che SUVERETO DEMOCRATICA non ha fatto…dovrebbero spiegare attraverso quali altri strumenti hanno modificato l’RU…..

  13. federica

    Prima di commentare informatevi bene delle cose!
    faccio parte dell’Amministrazione ho sempre discusso con tutti e mi piace farlo sempre, sono io la persona che ha parlato con Jessica e le ha proposto di far parte della nostra coalizione. anche io ho 30 anni e faccio parte del famoso PD ( che tutti attaccate ripeto senza sapere come vanno le cose).
    Jessica non è affatto un consigliere del Pd non lo è mai stata, anzi ha sempre voluto giustamente tenere le proprie posizioni, per questo l’ho cercata e dico di più sapevo bene che Jessica aveva questa ricchezza da offrire alla nostra coalizione cioè non far parte del Partito tanto agognato, ragazza brillante, giovane e veramente con questo spirito. giuro su mio figlio che io l’ho chiamata per questo. ebbene la faccio breve nemmeno a me Jessica a mai detto una parola del suo disagio, mai che mi smentisca! questo mi ha fatto male e lo trovo anche scorretto e poco serio, visto che si parla di correttezza e voglia di fare del bene. é ora di smetterla di prendere ogni minima sciocchezza per fare polemica.
    Riccardo mi rivolgo anche a te, se tenete tanto alla gente smettetela di dare contro al PD e basta senza informarmi. non fate di tutta l’erba un fascio!! voi che avete delle responsabilità istituzionali non buttate sempre fango SULLE ISTITUZIONI è PERICOLOSO. NON SIAMO TUTTI UGUALI E SI CREA ancora più confusione tra la gente se davvero ci tenete alla politica fatela finita e venite a discutere dentro ci sono persone per bene e che ogni giorno cercano di fare del bene alla gente che li ha eletti, se qualcuno ha sbagliato con voi non significa che tutti sono così!! non si cambia facendo i comunicati contro, si cambia stando dentro e portando avanti la propria posizione anche se diversa. jessica questo non lo ha fatto e mi dispiace lo dico ancora una volta

    Federica Nocenti

  14. marino

    “fatela finita”? arrogantella la ragazza del pd. Conferma che ha ragione Jessica che non sopportano le critiche e non vogliono essere disturbati. Ma che ci volete fare, nella nostra zona a certi ragazzi conviene stare nel pd, specie se non hanno idee e poco spessore culturale

  15. floriana

    Signora Federica Nocenti,
    non conosco personalmente nè lei nè la signora Paquini, ma solo basandomi su un’attenta lettura della lettera di Jessica e della sua risposta, ne evinco una differenza abissale sul piano intellettuale ed argomentativo.
    Lei conduce tutta la polemica su un livello emotivo che non ha nessuna efficacia e che non da’ nessuna soluzione ai problemi mossi dalla Pasquini. Se il sistema non funziona più,si richiederebbe come minimo uno sforzo di autocritica che lei rifiuta con argomenti poco convinceni per non dire puerili.
    Inoltre, lavorando per l’Amministrazione, dovrebbe avere almeno il pudore di rileggere quello che ha scritto prima di pubblicarlo, dal momento che il suo intervento, contrariamente a quello della Paquini, è pieno di errori di sintassi ed ortografia.
    Alle persone che come lei difendono “il partito” in questo modo “anima e core”, interesserà sapere che per esempio molti giovani si sono stufati di essere rappresentati da gente come lei (che tra l’altro non è delle peggiori) e che non la voterebbero mai, attratti piuttosto da gente più competente e libera.
    Riflettete prima di prendere incarichi importanti, grazie.

  16. Gloria

    Per Federica PD:
    Agognato: desiderato ardentemente e avidamente, bramato (dizionario della lingua italiana).

  17. federica

    scusate se mi sono permessa di lasciare un commento, credevo di vivere in democrazia. comunque non voglio fare polemica, mi interessava cercare di placare questi toni che sono lo ribadisco pericolosi non portano a niente. mi dispiace avere ricevuto tali commenti con offese tra l’altro pesanti, date ad una persona che nemmeno conoscete per due righe che mi sono permessa di scrivere, lo confesso in fretta e in tarda serata senza rileggere. comunque tranquilli non oserò più abbassare il livello della discussione il mio voleva esser un tentativo costruttivo per cercare di ragionare e rasserenare i toni. visto però le reazioni dei commenti credo purtroppo non ci siano le condizioni per poer parlare peccato

  18. Invito tutti i lettori ad usare toni educati, perché questa bacheca deve, in autentica democrazia, dare lo spazio per esprimersi a tutti.

    Detto questo stiamo attenti a non confondere mai le critiche, spesso anche costruttive di chi, anche se non la pensa come te, comunque vive nello stesso territorio e quindi comunque ne condivide gli uguali interessi, con attacchi oppure offese personali.

    Quello che conta sono sempre e solo i fatti. Il resto è solo rumore che serve a chi non ha il coraggio, oppure la volonta, di affrontare i primi.

  19. Fernanda

    Quello di Nocenti appare come un rimprovero materno, sicuramente fatto in buona fede, ma un po’ impulsivo. Non se la deve prendere a male, assessore. Quelli semplicemente non sono toni adeguati ad una discussione politicamente utile e di spessore. E anche la forma è sostanza, non ce lo dimentichiamo. Invece di restare ferita e mettersi in disparte dovrebbe mettersi in gioco davvero e dire per esempio cosa pensa dell’autostrada (visto che era uno dei temi posti dalla Pasquini) e poi, per contribuire al dibattito sulla politica locale, potrebbe fare anche altri interventi su temi di natura sociale e culturale. Si occupa di sociale, no? Quindi ha sicuramente le risorse per dare un contributo qualificato. Però… “a mai detto” si scrive con l’acca!!! Un saluto.

  20. giuliano parodi

    mi dispiace che l’assessore Nocenti sia stato redarguito per alcuni errori di ortografia o grammatica che spesso scrivendo su un pc magari di fretta possono scappare, mi pare riduttivo concentrarci solo su quelli e perdere di vista la sostanze delle cose, il consigliere Pasquini e’ uscito dal gruppo di maggioranza perche’ come ha ben spiegato in 2 anni non ha avuto modo di confrontarsi su problemi concreti, e come spesso accade la confusione e la sovrapposizione di ruoli tra Gruppi consiliari (maggiornaza) e Giunta.
    Il ruolo del gruppo e’ quello di sostenere o meno le scelte della giunta ma non in maniera automatica dando per scontato che la parola del sindaco o dei suoi assessori e’ un dogma, ma semplicemente analizzando gli atti, le delibere e le scelte…la Pasquini ha posto degli interrogativi precisi e ad oggi nessuno del gruppo di maggioranza ha dato risposte: c’e’ stato confronto interno sul RU? se si quali OSSERVAZIONI ha prododotto Suvereto Democratica?…c’e’ stato dibattito interno sull’Autostrada? se si quali Ordini del Giorno, iniziative ha prodotto? e potrei andar avanti citando anche il problema delle acque etc… ecco se tutto questo e’ contestabile alla Pasquini allora il capogruppo Tambelli o gli altri consiglieri escano fuori e lo dicono…come ha detto giustamente qualcuno in un commento qui parliamo di un fatto POLITICO e non servono le pacche sulle spalle o i consigli da sorella maggiore, qui contano i FATTI, perche’ i voti in un consiglio sono atti legali che determinano scelte che incidono sulle comunita’ e sui cittadini che ci ahnno eletti…
    grazie
    Giuliano Parodi
    capogruppo UpSuvereto

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