AUTOSTRADA, IL GIORNO DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI SULLA TIRRENICA

AGGIORNATO – Si riunisce oggi 3 agosto la conferenza dei servizi sulla Tirrenica. Provincia e Comuni della provincia di Livorno e Grosseto porteranno le loro osservazioni a quello che si annuncia una importante tappa di una storia iniziata negli anni Sessanta. La volontà, condivisa in particolare dalle forze del PD, è di farla questa autostrada, mentre gli altri, quelli che la ritengono inutile, stanno per il momento a guardare…

Dove e come farla è il nodo. L’asse tutto interno al Pd che parte dalla Regione, passa per le Provincie e arriva fino ai Comuni, per quanto riguarda la provincia di Livorno punta sulla gratuità da Rosignano e Follonica, mentre per quella di Grosseto, il comune che contro questa ipotesi di sovrapposizione è stato il capofila, Orbetello, ha sicuramente rafforzato l’intesa tra gli enti su una posizione condivisa ormai a ogni livello: nella parte sud della provincia di Grosseto l’autostrada non può passare dove adesso si trova l’Aurelia. Serve una variante, che sposti l’arteria verso l’interno. Il Comune di Orbetello fissa il limite al massiccio calcareo: l’autostrada deve passare sul versante opposto dei colli rispetto alla costa. Nell’entroterra.

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SAN VINCENZO: PEDAGGIO TROPPO CARO, TORNA IL TRAFFICO IN CENTRO

Riceviamo e pubblichiamo dal Comune di San Vincenzo.

«In merito al progetto definitivo di realizzazione del tratto autostradale Rosignano – Civitavecchia, l’Amministrazione Comunale di San Vincenzo intende sottolineare alcuni punti fondamentali.

Ribadendo il nostro no al pagamento del pedaggio in primo luogo vogliamo tutelare il traffico locale e la viabilità urbana della nostra cittadina.

A San Vincenzo e nei comuni limitrofi, infatti, la  realizzazione  della  Variante  Aurelia,  completata  all’inizio  degli  anni  ’90,  ha  radicalmente  modificato  il  sistema  viario  del  comune con conseguenti  riqualificazioni  dei  tratti  urbani  della  Vecchia  Aurelia  che  è  divenuta  strada  urbana  di  utilizzo locale.  Divenuta  strada  provinciale  39  nei  tratti  extraurbani, è  stata  oggetto  di  un  progetto  di  riqualificazione  della  Provincia  di  Livorno,  trasformandosi in  “strada  parco” con relativa  piantumazione  laterale. All’interno dell’abitato di San Vincenzo, inoltre, sono stati realizzati interventi di ammodernamento e riqualificazione dal punto di vista pedonale e ciclabile.

In base al progetto definitivo, che prevede il pagamento del pedaggio anche nel tratto che interessa i nostri comuni, è legittimo pensare che si possa avere un incremento del traffico veicolare sulle strade urbane per evitare sostanzialmente di percorrere l’autostrada. Questo comporterebbe notevoli difficoltà per le nostre strade sia in termini di volume di traffico sia in termini di inquinamento e rumori. Il comune di San Vincenzo, infatti, non ha nessuna possibilità di  individuare una  viabilità  alternativa che  consenta di  non  attraversare  il  centro  urbano. Pertanto le nostre azioni future andranno nella direzione di evitare tali soluzioni.

In secondo luogo chiediamo che vengano effettuate le opere strutturali che sono necessarie per il nostro territorio e collegate alla realizzazione dell’autostrada. Ci riferiamo soprattutto alla strada 398 che permetterà di avere un collegamento diretto tra l’arteria viaria principale e il porto di Piombino, una delle infrastrutture più importanti della Val di Cornia. Un ultimo punto sul quale volgiamo porre l’attenzione, strettamente collegato al precedente, è l’importanza di individuare forme di risparmio per la realizzazione della 398 come è stato proposto, ad esempio, in questi giorni dal presidente di Asiu.

Il nostro parere negativo – conclude il comune di San Vincenzo –  su questi aspetti del progetto e le nostre osservazioni sono stati inviati in maniera ufficiale sia alla Regione Toscana sia al Ministero delle Infrastrutture sia alla società Sat in vista della Conferenza dei Servizi».

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CECINA: «PARERE NEGATIVO, PEDAGGIO TROPPO CARO»

«Di fronte a quello che ci è stato prospettato non possiamo che esprimere un parere negativo». Commenta in questo modo il sindaco Stefano Benedetti la posizione dei Comuni della Bassa Val di Cecina che oggi parteciperanno a Firenze alla Conferenza dei Servizi per il progetto del secondo lotto dell’Autostrada Tirrenica.

«Non siamo pregiudizialmente contrari all’autostrada — spiega Benedetti — tanto è vero che i Comuni di Cecina e Rosignano hanno dato subito il via libera al primo lotto dei lavori. Ma rispetto agli accordi siglati che prevedevano la gratuità dell’autostrada per i residenti e gli opportuni adeguamenti alla viabilità locale, si sono cambiate le carte in tavola. Un pedaggio di 18 centesimi a chilometro è davvero esagerato, si tratta di una delle tariffe più care d’Italia. In questo modo ci rimane difficile comprendere come l’autostrada possa diventare un fattore di sviluppo economico per il territorio, le imprese sono tutte concordi nel ribadire che a queste condizioni la Tirrenica sia più un danno che un beneficio. C’è anche la questione delle aree di servizio. Non possiamo assistere alla chiusura e alla perdita di posti di lavoro.

«Anche per il turismo — argomenta Benedetti — è vero che una nuova arteria può favorire gli spostamenti e rendere la nostra zona più facilmente raggiungibile. ma se poi, a causa dei costi elevati del pedaggio, il traffico aumenta sulle strade a carattere locale e il territorio diventa invivibile, se sulla vecchia Aurelia dove ora si muovono centinaia di cliclisti all’ombra dei platani, tornano i camion, ecco, allora noi facciamo un balzo indietro di trent’anni e non facciamo nulla di buono».

Benedetti non andrà a Firenze solo con dei “No”: «Bisogna avere garanzie sulla gratuità del pedaggio da Rosignano a Riotorto, sulle complanari e a sud, una variante per la zona di Orbetello — spiega — allora potremo discutere e costruire un accordo. Non ci sono chiusure a priori, ma bisogna discutere trovare soluzioni che migliorino la vita dei cittadini».

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VAL DI CORNIA: AUTOSTRADA, SINDACI FAVOREVOLI AL CONGLOMIX

L’utilizzo del Conglomix per realizzare l’autostrada Tirrenica, sono concordi i sindaci di Piombino e di Campiglia Marittima.  Il conglomix è un materiale ricavato dal trattamento delle scorie d’altoforno prodotte da Lucchini da impiegare per sottofondi stradali al posto del materiale delle cave di Campiglia, ottenendo il duplice beneficio di preservare le cave da ulteriore  escavazione e smaltire i prodotti di scarto della Lucchini.

«La posizione del presidente di Asiu Fulvio Murzi sull’impiego del conglomix prodotto dalla piattaforma Tap per la realizzazione dell’autostrada, risponde a un preciso indirizzo definito dai sindaci di Piombino e di Campiglia e concordato con Tap, per dare coerenza alla continua e tenace attività di sviluppo del prodotto che l’azienda ha condotto in questi anni – evidenziano Gianni Anselmi e Rossana Soffritti – quello di Tap è un progetto sul quale il territorio ha lavorato a lungo e da molto tempo e del quale si vedono oggi frutti positivi per la qualità del materiale e per il processo produttivo grazie anche alla collaborazione tra Tap, Cnr di Pisa e Arpat. Di ciò la Regione ha avuto comunicazione ufficiale da parte dei Comuni nell’ambito delle osservazioni al progetto dell’autostrada.

A proposito dell’utilizzo di materiale inerte, si chiede che sia verificata la compatibilità tecnica dell’impiego di materiale proveniente dalla piattaforma Tap di Piombino e, se gli esiti tecnici saranno positivi, che il conglomix venga considerato quale risorsa prioritaria per il materiale da riempimento. Tutto questo – hanno concluso i due sindaci – verrà ribadito nell’ambito della Conferenza dei servizi» che si terrà oggi».

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NO SAT: I RISULTATI DELL’INCONTRO DI FOLLONICA DEL 2 AGOSTO

Il 2 agosto a Marina di Grosseto si sono riunite le varie associazioni e comitati della provincia di Grosseto, dell’Alto Lazio, Nazionali (Italia Nostra, WWF) e semplici cittadini, che hanno ribadito il loro NO all’autostrada, NO all’esproprio dell’Aurelia e della Variante Aurelia, SI’ al raddoppio e messa in sicurezza dell’Aurelia stessa (dove è necessario).

Il sentire della assemblea è stato univoco, gli interventi hanno mostrato chiarezza d’intenti in un’unica direzione: che può essere così riassunta con tutta una serie di No che fino ad oggi gli amministratori dei comuni, tutti proiettati per il SI’ all’autostrada, proprio non vogliono sentire. Vediamoli insieme.

NON vogliamo l’autostrada! Non la vogliamo nè sull’ Aurelia, nè sulla Variante, nè da altre parti. E’ un’opera inutile, costosa, impattante sul terittorio e sull’ambiente, inquinante (anche moralmente) e, checché politici e intrallazzatori dicano, la PAGHEREMO NOI, con un pedaggio assurdo, una vera e propria tassa improponibile in un momento di crisi delle famiglie e dei più deboli.

NON vogliamo l’autostrada! Ben venga, invece, la messa in sicurezza dell’Aurelia e il suo raddoppio nei tratti ancora a due corsie (era il progetto Amato del 2001, costava 600 MLD delle vecchie lire, era condiviso da tutti, associazioni ambientaliste comprese ed approvato dalla Commissione ministeriale della VIA, presieduta dalla Prof.ressa Maria Rosa Vittadini), è una soluzione meno costosa, molto meno impattante sul territorio e sul paesaggio, rimane tutto pubblico e GRATUITO…. e questo forse è il problema per chi vuole fare facili guadagni.

NON vogliamo l’autostrada! Volerla, anche parzialmente significa renderci complici di SAT e delle amministrazioni, che per un tozzo di pane venderebbero un bene pubblico, una STATALE, la STATALE N°1, vecchia di 2000 anni, ed una Variante, anch’essa statale,  a 4 corsie, collaudata ANAS per 110km/ora, già pagata, gratuita, sicura, rispondente alle normative europee di costanza di carreggiata.

NON vogliamo l’autostrada! e non pensiamo a gallerie, autostrade, viadotti, cavalcavia o percorsi alternativi, esenzioni, o bonus, NON CI INTERESSANO, sono solo fuorvianti, strumenti per dividere un fronte che dovrebbe essere comune.

«Non si illudano lor signori – hanno voluto specificare gli organizzatori – alla riunione c’era tanta, tantissima gente, molto decisa, competente, informata e soprattutto molto arrabbiata… è nato un coordinamento, a breve daremo conto delle iniziative sul piano legale, amministrativo e quelle di lotta ed informazione sul territorio… siamo, in tutte le nostre azioni, e lo ribadiamo anche qui, per la NON violenza, ma ricordate, lor signori, “terribile è l’ira dei mansueti”».

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LA PROPOSTA-CHOC DEL SINDACO DI FOLLONICA: “NUOVA GARA EUROPEA” “ANNULLIAMO IL CONTRATTO CON LA SAT”

 FOLLONICA – Un pedaggio, anche per i residenti, tra i più alti in Italia; sparizione delle strade complanari; eccessivo consumo di territorio; scarsa, scarsissima attenzione per la sicurezza. Ce ne è abbastanza per chiedere, secondo il sindaco Eleonora Baldi, l’annullamento del contratto con la Sat e per indire una nuova gara europea. Nel mirino c’è il corridoio tirrenico, il cui progetto definitivo sarà da oggi oggetto della conferenza dei servizi al Ministerod delle Infrastrutture.

“La Sat – spiega il sindaco di Follonica – ha stralciato e mortificato il disegno presentato al Cipe nel 2008”. Il nuovo progetto di Sat prevede – come è noto – la totale sovrapposizione del tracciato su quello della statale Aurelia con un ampliamento in sede della carreggiata a meno di 25 metri. “Sarà un’infrastruttura con pedaggio anche a carico dei residenti – osserva Baldi – E sarà una ’gabella’ tra le più care in Italia: un centesimo e mezzo a chilometro”. Il risultato? Per andare da Follonica a Grosseto si dovranno sborsare anche 5 o 6 euro. “Non sono state accolte le nostre richieste – precisa la Baldi – di esenzione del ’dazio’ per fasce chilometriche o orarie. In questo modo si potevano tutelare i tanti cittadini di Follonica o dei Comuni vicini che lavorano nel capoluogo”. Ma a pesare c’è anche il nodo delle (mancate) complanari.

“Che fine hanno? – si chiede il sindaco – Il rischio è di vedere i centri cittadini, specie quelli attraversati dalla vecchia Aurelia, invasi dalle auto. Saranno migliaia i mezzi che, per non pagare il pedaggio, usufruiranno della stretta e tortuosa viabilità alternativa al corridoio”. Ma non è finita.

“Per realizzare le uscite – continua – sarà consumato molto terreno ora dedicato all’agricoltura. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di farci portavoce della richiesta di rescissione del contratto con Sat e di indizione di una nuova gara europea. La scelta su come fare l’autostrada condizionerà il futuro di questa parte di Toscana per i prossimi decenni e oltre. Non possiamo quindi accettare che sia realizzata un’infrastruttura approssimativa.
Follonica e Scarlino possono assurgere il ruolo di polo logistico raggiungibile da più parti e in più modi: dalla ferrovia dal mare con il pontile che potrà essere pensato non soltanto per scaricare acido solforico, e dalla strada con un sistema viario efficiente e moderno”.

Federica Nucci (Corriere di Maremma)

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Scritto da il 3.8.2011. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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