IDV: OPERIAMO SOLO NELL’INTERESSE DEI PIOMBINESI

Il consigliere Mosci in Piazza contro il progetto SAT

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«In relazione agli attacchi personali pubblicati sulla stampa oggi – inizia Marco Mosci – l’IDV spesso vota contro o si astiene in consiglio e spesso è assente alle riunioni di maggioranza” riproponiamo il perché abbiamo votato contro una delibera nell’ultimo consiglio comunale (parte della stampa aveva già pubblicato tale motivazione).

Per quanto riguarda le nostre assenze alle riunioni di maggioranza vorrei far notare che si tratta di falsità (a meno che il pd le faccia col pdl come dice Beppe Grillo) ma soprattutto che  la presenza di qualunque componente del partito e’ garanzia della presenza del partito ma soprattutto l’IDV ritiene un vanto non potersi permettere di pagare stipendi a dirigenti locali di partito con i famosi soldi dei costi della politica che anche il pd a voce contesta.

Ringraziamo la stampa per aver dato risalto a questa questione ma adesso è veramente il momento che la cosa rientri. Non possiamo continuare a risponderci a comunicati stampa, invitiamo il sindaco ad una riunione di maggioranza dove la cosa verrà discussa.

Pubblichiamo – conclude Mosci –  la motivazione del voto contrario alla gestione privata del servizio di trasporto “pubblico” (che riportiamo integralmente) e ricordiamo che IDV ha presentato venerdì 29 luglio in consiglio comunale un ordine del giorno presentato sulla ripubblicizzazione dell’acqua in Piombino in relazione al referendum che ha sancito univocamente le volontà dei cittadini in merito».

Marco Mosci

_________________________

Nell’ultimo consiglio comunale il nostro partito, per la prima volta dall’inizio della legislatura, ha sentito l’obbligo di votare contro una delibera predisposta dalla giunta.
La delibera prevedeva l’istituzione di un bando di gara unico per l’affidamento ad un privato per la gestine degli autobus in tutta le regione.
Abbiam votato contro il relazione all’impegno profuso dai cittadini verso i referendum. Nei referendum è prevalsa la netta ed indiscutibile volontà degli elettori affinchè la gestione fosse pubblica (nel caso specifico dell’acqua). La regione, con delibera di giunta, a maggio ha emesso una delibera riguardo questa importante gestione del territorio. L’IDV in regione ha chiesto, dopo il voto ai referendum un rinvio per ridiscutere tutta la vicenda. Invece ci siam trovati di fronte ad una violenta e decisa accellerazione per discutere una delibera presentata in commissione all’ultimo tuffo tra le varie ed eventuali (con una mail inviata ai consiglieri 4 ore prima della commissione e senza nessuna comunicazione telefonica). La delibera in oggetto è comunque passata. Grazie alle molte assenze nelle fila del partito democratico è stata semplicemente non approvata la sua “immediata eseguibilità”
Chiediamo a questo punto delle risposte in merito ad alcune questioni che sono rimaste insolute a causa dell’impossibilità di rimandare il dibattito.

1) perchè la Regione ricatta i Comuni minacciando il taglio del 20% dei contributi per chi non aderisce?
2) se lo scopo della Regione è quello di risparmiare sulle spese politiche, perchè nella convenzione invece di esserci scritto dell’abolizione dei tanti consigli e presidenti c’è invece scritto che si creano nuovi consigli, conferenze e uffici, indicando anche la copertura finanziaria?
3) se è vero che si vuole mantenere un ruolo per i Comuni, perchè nella convenzione c’è scritto che questi formulano solamente proposte non vincolanti?
4) se vogliamo rispettare il referendum contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, perchè non si mette per scritto che si lavora per un gestore aziendale rigorosamente in mano pubblica, anche nei poteri effettivi di “governance”?
5) se invece viene affermato che l’ingresso dei privati è comunque necessario per mancanza di risorse, perchè non si mette per scritto quanti soldi deve mettere il privato nel settore, dove li vuole prendere (tariffe? banche?) e cosa vuole in cambio del suo presunto impegno finanziario?
6) dove sono le garanzie scritte per la tutela dei lavoratori e dei servizi ai cittadini?

Mosci Marco Italia dei valori

Print Friendly, PDF & Email
Scritto da il 30.7.2011. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 27 giorni, 16 ore, 53 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it