REGOLAMENTO URBANISTICO: LA GIUNTA DECIDE E POI FA LA “PARTECIPAZIONE”?

il palazzo comunale

Piombino – Mercoledì 20 luglio alle 21.30 al Rivellino per l’incontro pubblico sul Regolamento Urbanistico e sul percorso partecipativo avviato dal Comune alla fine di maggio. Un’occasione per fare il punto su questa prima fase del lavoro e per dare informazioni anche sull’iter del piano particolareggiato di Baratti e Populonia. Ma sono molte le obbiezioni a questo modo di operare della pubblica amministrazione.

L’elaborazione definitiva del piano di Baratti, infatti, ha richiesto tempi tecnici adeguati anche per consentire gli opportuni approfondimenti tecnici e paesaggistici, sulla base delle indicazioni emerse dal percorso partecipativo concluso in marzo.

All’incontro, aperto a tutti i cittadini, intervengono l’assessore all’urbanistica Luciano Francardi, il garante della comunicazione Massimo Morisi, Silvia Givone di Sociolab e Camilla Cerrina Feroni, dirigente del settore urbanistica del Comune di Piombino.

Come al solito comunque viene fatto tutto in piena estate (20 luglio) e con le associazioni, i comitati e le liste di opposizione che protestano per la mancanza delle informazioni di base per potere discutere.  Ma questo sembra interessare poco ai “manovratori” del Comune che vanno avanti “sfoderando” i numeri della loro “Partecipazione”…

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RIPORTIAMO DUE INTERVENTI DI LEGAMBIENTE E LISTA CIVICA “ASCOLTA PIOMBINO” SULL’ARGOMENTO.


 

LEGAMBIENTE: BENE IL PERCORSO PARTECIPATO, MA…

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

Giusta  la scelta dell’amministrazione comunale di Piombino di un percorso partecipato sul regolamento urbanistico. Purtroppo mancano le informazioni di base per potere discutere. Le intenzioni di base dell’amministrazione comunale sono solo poche righe, insufficienti per delineare un indirizzo.

La popolazione è chiamata a discutere, ma non gli vengono forniti preventivamente i dati di conoscenza dei vari argomenti. Sul turismo, occorrerebbe conoscere, non solo le presenze, ma quali sono le tendenze e le previsioni del turismo nelle sue varie tipologie: balneare, culturale, naturalistico e i settori di ricettività: Alberghiero nelle sue varie categorie, extralberghiero, agriturismi, la durata media del soggiorno. Una sintesi delle informazioni che i comuni possiedono potrebbe aiutare molto la discussione.

Così pure per gli altri argomenti sarebbe necessario conoscere ad esempio:

–          La rete commerciale piombinese divisa per tipologie, di distanza dalle residenze e quindi di percorsi e spostamenti. La qualità dell’offerta commerciale e la capacità di attrazione.

–          Il volume del traffico veicolare per il porto, il numero dei mezzi immatricolati, i parcheggi già previsti, il numero dei parcheggi a pagamento, le piste ciclabili già progettate.

–          Una mappa degli spazi pubblici, in modo da giudicare quali possono o devono essere recuperati o riqualificati e come.

Manca completamente un argomento dalla discussione del percorso con i cittadini e cioè le civili abitazioni che in un regolamento urbanistico sono una cosa fondamentale. Anche se si affrontasse mancherebbero le informazioni sul numero aggiornato degli abitanti nel comune, i flussi di emigrazione o immigrazione, il numero di residenze, quelle sfitte, il mercato immobiliare, le tendenze e le previsioni.

La partecipazione dei cittadini nella discussione per il regolamento urbanistico potrebbe essere una grossa occasione di crescita culturale per tutti, per i cittadini e l’amministrazione ma se non c’è circolarità di informazioni si può solo registrare la cultura diffusa che è sì importante ma spesso si registrano quelli che sono gli umori e le sensazioni. Questa cultura diffusa, va adeguatamente nutrita, così può svilupparsi e aumentare la partecipazione alla vita pubblica.

Adriano Bruschi Legambiente Val di Cornia

 

 

ASCOLTA PIOMBINO: PARTECIPARE AL PERCORSO PARTECIPATO SUL REGOLAMENTO URBANISTICO

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

E’ possibile fare un percorso partecipato senza dare informazioni a chi partecipa? E’ possibile per un tecnico progettare una casa senza sapere niente delle esigenze, dei desideri o dei gusti del cliente? Per non gettare al vento ore di lavoro, e’ più sensato ascoltare prima o dopo il cliente? A Piombino sembra che la risposta sia: dopo.

Infatti, l’assessore all’urbanistica, in un’intervista alla stampa disse che l’amministrazione, nel percorso, “non avrebbe messo in discussione l’elaborazione del R.U. a cui sono giunti, ma avrebbero posto le stesse domande da cui sono partiti loro”, con la differenza che l’amministrazione per base di partenza aveva tutte le informazioni dettate dal Piano Strutturale da cui il R.U. discende e circa qualche anno per discuterlo.

Il Prof. Morisi, nella sua nota del garante, rileva che l’elaborazione tecnica del R.U. e’già’ ad uno stato avanzato e che l’amministrazione comunale con il percorso partecipato deve proporre alla discussione una “gamma di ipotesi interpretative ed attuative del R.U. che gli stessi cittadini hanno tutto il diritto sia di vedersi prospettare, sia di poter valutare e discutere nelle forme più efficaci di contraddittorio e di controproposta che un buon processo partecipativo deve assicurare”.

Contrariamente a quanto affermato e augurato dal Prof. Morisi, ai cittadini coinvolti nel percorso non e’ stata data alcuna informazione nei P.S. e nei R.U. su cui poter fare osservazioni, valutazioni o controproposte, come non e’ stato concesso tempo sufficiente nei laboratori per discutere e valutare tutti i temi e le domande proposte nella guida consegnata a tutti i partecipanti.

I laboratori territoriali sono stati 4 della durata di circa 2 ore ciascuno; in ogni laboratorio i cittadini sono stati divisi in gruppi di 10-12 persone ed inseriti in tavoli di discussione guidati da un moderatore. In ciascuno dei tavoli, come descritto nella guida del percorso, sono stati messi a discussione 5 temi principali contenenti in totale 14 domande su cui i partecipanti avrebbero dovuto formulare le loro opinioni o proposte. Il tempo messo a disposizione si e’ rilevato assolutamente insufficiente perché facendo dei semplici conti, si evince che per ogni tema, il tavolo ha avuto a disposizione circa 25 minuti di tempo per affrontare ciascuno dei temi proposti.

Cosa più incredibile e’che, se ogni partecipante avesse voluto dare il suo contributo alla discussione per ciascuna domanda proposta nella guida, avrebbe avuto meno di un minuto di tempo a disposizione. Il risultato finale ricorda molto i questionari proposti ai concorsi dove bisogna rispondere a trenta domande in trenta minuti, ma a differenza di questi senza avere un’adeguata informazione preventiva. Il solito risultato lo potevamo tranquillamente ottenere in assemblee di quartiere organizzate magari molto tempo prima, magari alla presenza di un tecnico comunale, magari con qualche informazione in più, magari risparmiando 23000 euro.

Lauro Zucchelli
Gruppo promotore di  Ascolta Piombino

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Scritto da il 20.7.2011. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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