«AUTOSTRADA: SI DICE SI’, MA CHI HA VISTO IL PROGETTO?»

Quello della trasformazione della variante Aurelia in Autostrada è uno di quei fenomeni che nel loro piccolo mostrano chiaramente ai cittadini che è l’ora di darsi una svegliata e di iniziare a fare domande. Dopo tutto chiedere è lecito (specie se il politico é li grazie ai tuoi voti), rispondere è cortesia. Ma non per questa opera, che toglie ai cittadini un bene gratuito pagato con le loro tasse, e lo sostituisce con lo stesso bene, ammodernato, ma a pagamento. E senza che nessuno possa vedere il progetto definitivo dell’opera. Perché questo progetto non ce lo fanno leggere? Cosa c’è scritto sopra? perché tutta questa fretta?
Queste domande aspettano risposta, ed in molti le stanno facendo senza che ci sia una risposta. Riportiamo integralmente l’ennesimo intervento delle liste civiche che chiedono chiarezza sulla materia.

«L’adeguamento della Variante Aurelia serve per migliorare le condizioni di sicurezza e per eliminare una strozzatura del corridoio tirrenico. L’idea di ottenere questo risultato trasformandola in autostrada non è l’unica. A lungo l’ipotesi è stata quella della messa in sicurezza della Variante Aurelia da parte dell’ANAS. Nel 2002 il governo nazionale optò per la trasformazione in autostrada e per la concessione dell’opera ad una società privata: la SAT. Quel progetto prevedeva tracciati alternativi all’attuale Aurelia a sud di Grosseto e tante opere complementari, come il lotto zero a Livorno, la SS.398 fino al porto di Piombino, il cavalcavia di Venturina, ecc. Prevedeva anche un tratto senza pedaggi tra Rosignano e Follonica per non obbligare le popolazioni locali a pagare una tariffa per ogni spostamento, anche per tratti brevi, e  per evitare il ritorno del traffico sulla vecchia Aurelia.

 

Ora quel progetto non esiste più e nessun amministratore ha ancora avuto il coraggio di dire chiaramente ai propri cittadini cosa prevede il nuovo progetto presentato dalla SAT.  Dalla stampa abbiamo appreso un po’ di cose.

  1. L’autostrada si farà utilizzando solo l’attuale tracciato della Variante Aurelia, anche a sud di Grosseto. Di fatto si concede ad un privato una strada statale per trasformarla in autostrada.
  2. Molte delle opere complementari previste dal progetto originario non saranno realizzate. Quali siano non è dato saperlo. Sicuramente non c’è il “lotto zero” per Livorno, mentre l’accordo sottoscritto con il Comune di Piombino nel 2010 impegna la SAT a realizzare la SS.398 fino a Gagno e non fino al porto.
  3. Sono cambiate le condizioni per la gratuità dei pedaggi ai residenti, ma in che modo nessuno lo ha detto.

La certezza è che abbiamo davanti uno scenario del tutto diverso dal precedente.

Dichiarare ideologicamente che si è comunque a favore del progetto autostradale a prescindere dalle opere complementari e dalla questione decisiva dei pedaggi, non ci sembra un atteggiamento responsabile.

Ci sembra invece essenziale dire alla gente cosa prevede il nuovo progetto autostradale e ponderare con molta attenzione gli interessi nazionali e locali. Cosa che fino ad oggi non è stata fatta.

L’argomento è di prim’ordine per il futuro della Val di Cornia e della Toscana. Volete dire ai consigli comunali e ai cittadini, per favore, di cosa stiamo parlando? Senza omettere nulla, con il coraggio della verità e con l’unico intento di prendere le decisioni migliori per il bene della nostra economia e delle nostre popolazioni».

28 maggio 2011

Comune dei Cittadini

Forum per San Vincenzo

Uniti per Suvereto

 

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Scritto da il 29.5.2011. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “«AUTOSTRADA: SI DICE SI’, MA CHI HA VISTO IL PROGETTO?»”

  1. giuliano parodi

    ecco la risposta di Ceccobao in consiglio regionale…ascoltate e riflettete…dal minuto 6 al 23…

    http://econsiglio.consiglio.regione.toscana.it/webapp/videosedute/videosedute_2.09/screen.php?media=flash&temp_sed=51

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