VILLA MARINA: SERVIZI A RISCHIO A PIOMBINO?

Riportiamo due interventi sul rischio depotenziamento e chiusura reparti che sta correndo l’ospedale di Piombino, che mese dopo mese perde servizi. Il primo è di Riccardo Gelichi, consigliere del gruppo misto, e il secondo è della cittadina, ex consigliere comunale Graziella Guglielmi. La preoccupazione è tanta, ma sembra che i piombinesi, forse storditi dalla politica degli annunci, non si rendano conto dei gravi rischi che sta correndo l’ospedale della città.

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Gelichi: Lettera Aperta all’Assessore Anna Tempestini

«Nell’ultimo Consiglio comunale – inizia Gelichi –  ho presentato un’interrogazione all’Assessore Anna Tempestini inerente alla sanità di Piombino; le domande chiedevano se i servizi socio-sanitari erogati dalla Società della Salute e dall’Ospedale di Piombino negli ultimi anni fossero migliorati o peggiorati, se l’Ospedale si stesse depotenziando, se le liste di attesa fossero congrue alle esigenze dei cittadini, se infine il progetto del nuovo Ospedale avesse una sua valenza concreta.

Le sue risposte, Assessore Tempestini, mi hanno notevolmente meravigliato, nel senso che si vede con chiarezza una certa distanza fra le sue informazioni e la realtà delle cose, oppure quello che percepiamo noi, comuni cittadini è mosso da suggestioni, e la stampa che parla spesso di carenze nella sanità locale, diffonde uno sterile dissenso.

Lei Assessore mi informa che ci sono diversi nuovi servizi funzionanti per i cittadini, ne cito alcuni: il Cup Tel, l’Help Desk, il Day Service, la Risonanza Magnetica, l’Ospedale di Comunità e l’Hospice, quattro nuovi posti in pronto soccorso per la breve osservazione; inoltre mi dice ancora che la riorganizzazione per intensità di cura è un’evoluzione della medicina a servizio del paziente a cui non dovremmo opporci, di cui anche le maggiori categorie sindacali sono d’accordo, infine analizza la questione delle liste di attesa ponendo un problema cito: “ di appropriatezza delle richieste e quindi di governo della domanda”, cioè c’è troppa richiesta. Per il nuovo Ospedale sembra che attraverso studi tecnici si stia valutando ancora dove collocarlo.

Mi fermo proprio sui punti da Lei affrontati, pur sapendo che ovviamente nella sanità piombinese non tutto va male e che moltissimi operatori non solo fanno il loro dovere ma che sono proprio loro che colmano lacune che i politici della maggioranza che regge il Comune di Piombino lasciano scoperti.

Sulla Società della Salute è Lei stessa che in Giunta Municipale ha approvato il 22.12.2010 una delibera che dice che “…la Società della Salute, pur avendo provveduto alla modifica istituiva e disciplinare (??) non ha ancora avviato il nuovo modello di gestione dei servizi….” e che “….per effetto della legge finanziaria 2010. la regione deve revisionare la L.R. 40/2005 per l’avvio dell’esercizio economico e gestionale della S.d.S….”. Dunque Società della salute uguale a niente.

La risonanza magnetica non partirà né ora né a breve perché manca personale qualificato.

Gente che sappia operare con la macchina. Gente che andrà formata fuori da Piombino chissà quando.

Per quel che riguarda la stanza di breve osservazione con quattro posti letto nel Pronto Soccorso la cosa è in pieno stallo da anni ormai, vuoi per mancanza di personale vuoi per mancanza di spazi.

E a proposito di Pronto Soccorso mentre a Cecina ringraziano per i nuovi spaziosi locali messi a disposizione a Piombino la situazione é indecente con quelle barelle per andare in radiologia e altro ancora.

I tempi di attesa per gli accertamenti diagnostici e per le visite specialistiche ambulatoriali sono ai limiti dell’oscenità. Altro che percorsi dedicati, appropriatezza delle richieste, protocolli 72 e amenità varie; chi vuole farsi un’indagine diagnostica in tempi accettabili deve mettere le mani in tasca e pagare di suo. Questa é la realtà.

Sono ormai trascorsi quasi tre anni dal giorno che usci la notizia di un nuovo Ospedale a Riotorto.

A Vignale precisò il Sindaco ( 29 gennaio 2009 Hotel Parco degli Olivi).

Tre anni e ancora il nuovo Ospedale dovrà essere oggetto di un apposito studio tecnico.

Forse la Regione di questo progetto ne sapeva poco, forse siamo in un campo simile a quello dei fanghi di Bagnoli o di Città Futura o della vendita dei licei o della 398 e dei tanti annunci propagandistici senza che nulla accada.

Riccardo Gelichi

Consigliere comunale Gruppo Misto

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GRANDE PREOCCUPAZIONE PER LA FINE DELL’OSPEDALE DI VILLA MARINA

Si fa un gran parlare della situazione del nostro Ospedale, della inevitabile perdita di posti di lavoro,

di impoverimento sia sociale che economico, di come veniamo sfruttati solo e soltanto perché nessuno è riuscito a rivendicare ed a far rispettare i nostri diritti. In Consiglio Comunale si sprecano gli interventi delle minoranze e di fronte a tutto questo,ci si aspetterebbe una presa di posizione da parte dei cittadini ed ancora di più, da quella parte di loro che purtroppo  hanno bisogno di poter contare su di una struttura ospedaliera efficiente, ed invece tutti stanno zitti e peggio ancora sono assenti.

Oggi, nella saletta della Misericordia, c’è stato un incontro con due onorevoli per discutere di federalismo, di enti locali e di sanità. Bene, non c’erano rappresentanti sindacali di categoria e non c’erano i 400 malati che gravitano intorno al TAO, come se la chiusura di questo servizio non li toccasse direttamente.

Non importa dire da chi era stato organizzato l’incontro, di fronte a problemi che riguardano la salute sarà bene mettere da parte le idee politiche e lottare per questo diritto, ma signori, non va fatto solo a parole, qui occorre la presenza, la voce di quelli che saranno toccati in prima persona.

Nel nostro ospedale vengono fatti circa 1 milione di prelievi ogni anno e li vogliono ridurre a 400.000 mila; sono già stati chiusi alcuni reparti ed altri sono in smobilitazione e tutto questo vuol dire  non solo riduzione di personale  ma anche perdita economica sia in termini diretti che di ricaduta sul territorio.

Sono tutti pronti ad organizzare banchetti per la raccolta di firme a comando, ma ora che ci sarebbe veramente bisogno di dimostrare anche con i numeri quanto i piombinesi tengano alla loro salute, a nessuno è venuto in mente di farlo.

Anche se chi comanda non vuole – ed anche se qualcuno trovasse il coraggio, difficilmente una simile dimostrazione sarebbe presa in considerazione –   possibile che non si riesca a trovare il coraggio di ragionare con la propria testa invece che con la propria tessera?

Saluti.

Graziella Guglielmi

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Scritto da il 12.3.2011. Registrato sotto Foto, sociale, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

5 Commenti per “VILLA MARINA: SERVIZI A RISCHIO A PIOMBINO?”

  1. Rinaldo

    L’ex compagno Riccado Gelichi continua a sorprendere per le sue continue accuse alla classe politica dirigente di questa città, in tutti campi, mostrando una preparazione (apparente e forse in gran parte suggerita) che evidentemente quando ricopriva incarichi di altissima responsabilità politica nel partito di maggioranza che oggi attacca veementemente quasi tutti i giorni, sfuggiva ai più.
    Ricordo soltanto che in questo Partito era in numero UNO e non il 2 o 3 o 4 e così via…
    Delle due cose una: o in quel periodo il Gelichi era dormiente, oppure era complice delle peggiori nefandezze che si vanno compiendo nella città.
    Spero che questa breve nota non venga scambiata per un attacco personale dai suoi difensori d’ufficio (a Riccardo sono affezionato ed ho avuto anche modo di stimarlo e lui lo sa bene), ma semmai venga interpretata come una semplice risposta politica verso l’ennesimo attacco politico.
    Nel merito: c’ero anch’io in quel consiglio e si può anche andare a rivederlo sul sito del Comune, l’Ass. Tempestini rispose puntualmente ed esaurientemente alle domande di Gelichi il quale evidentemente neppure in presenza di un trattato sanitario a firma dei maggiori luminari mondiali nel campo della sanità e dei servizi, mollerebbe una presa che ormai da tempo ha scelto di addentare mettendo a rischio i propri denti (metaforicamente parlando ovviamente).

  2. Amerini Giampiero

    Le minoranze cercano di fare il possibile, anche se capita che sono “dimenticate dalla stampa”. A questo proposito allego una mozione che solo un giornale ha pubblicato. Grazie per l’ospitalità
    Giampiero Amerini

    CAPOGRUPPO GIAMPIERO AMERINI
    LOC. PERELLI, 5 57025 RIOTORTO (LI)
    TEL E FAX 0565/28197
    e-mail g.amerini1@tin.it
    SPETT. PRESIDENTE DEL C. C. DI PIOMBINO SPETT. SINDACO DEL COMUNE DI PIOMBINO
    SPETT. STAMPA LOCALE

    Oggetto: Mozione su tempi di attesa per effettuare la risonanza magnetica e altre prestazioni diagnostiche strumentali.

    Sette mesi e mezzo per avere un appuntamento per una risonanza magnetica alla colonna lombosacrale. Questi i tempi di attesa per chi si presenta all’ospedale di Villamarina con quella richiesta. E c’è di più: non può farla a Piombino. Sarebbe troppo semplice. Non basta attendere qualcosa come 240 giorni, ma deve anche recarsi a Livorno. A Villamarina i tempi sono ancora più lunghi, non dicono di quanto. Non importa se la persona che ha bisogno dell’esame è un anziano, o se magari quella prova diagnostica è indispensabile per individuare la malattia e stabilire le cure. Non importa neppure se a richiederla è un pensionato al minimo, o un disoccupato. Se vogliamo curarci non ci resta che rivolgerci a un laboratorio privato e pagare. E una risonanza magnetica di quel tipo non si fa con pochi spiccioli!
    “La diagnostica deve essere potente, deve essere di qualità, deve essere veloce”: affermò la dr.ssa Calamai, direttore generale dell’ASL 6, nella riunione del consiglio comunale del 28 luglio 2010. E promise: “efficacia, tempestività e sicurezza”. Una promessa che, come al solito, è facile fare, ma non altrettanto mantenere. Certo, la regione Toscana, salvo il “buco” di Massa Carrara, può vantarsi di avere una delle sanità più virtuose d’Italia … sulle spalle dei cittadini. E’ facile, infatti, risparmiare tagliando le prestazioni, sono capaci tutti a farlo! “Nei primi sei mesi del 2009 l’ospedale di Villamarina sarà dotato della risonanza magnetica”: promise Mariotti. Poi, questa volta sono i vertici della nuova dirigenza a parlare: “ sarà attiva nei primi sei mesi del 2010″. Un ulteriore proclama all’inizio di settembre 2010 dava per sicuro l’inizio delle prestazioni per il mese successivo (ottobre 2010). E intanto, mentre Cecina taglia il traguardo del suo secondo apparecchio fisso, Piombino deve attendere ancora. Fino a quando?
    -Considerato quanto sopra esposto, che dimostra ancora una volta quanto grande è la “distanza” fra la nostra zona e il capoluogo di provincia, non in chilometri, ma per la qualità dei servizi;
    -Visto il grave disagio che questa attesa anomala sta provocando ai cittadini, con particolare riferimento a quelli economicamente più deboli;
    -Tenuto conto che i disagi non si limitano alla sola risonanza magnetica, ma esistono anche per altre prove diagnostiche e per altre prestazioni;
    Il Consiglio Comunale
    -Chiede al sindaco di invitare i vertici dell’ASL 6 a spiegare, in un prossimo consiglio comunale, o in alternativa in una riunione dei presidenti dei gruppi consiliari, i motivi dei ritardi sull’attivazione della risonanza magnetica e degli altri servizi, e a prendere i necessari provvedimenti, compreso il ricorso a laboratori esterni, per ovviare a questo disagio divenuto insostenibile per molti cittadini.

    Futuro e Libertà per l’Italia
    Giampiero Amerini.

  3. Graziella Guglielmi

    Mi fa molto piacere vedere che il Sig. Rinaldo non ha abbandonato queste colonne., e proprio a lui dico: io c’ero. Quando il Sindaco ha votato vari documenti per il potenziamento dell’Ospedale, quando ha chiesto ai vari direttori dell’ASL di mantenere certi reparti, quando ha chiesto i primari, e come la pensavo allora la penso anche ora. Ed allora, chi è che “volta gabbana”? Allargare i propri orizzonti e modificare il proprio pensiero può essere anche sintomo di gioventù, l’essenziale è comunque riconoscere di aver intrapreso un cammino diverso. Qundo però certi mutamenti non sono dettati da pulsioni giovanili, ma da probabili compiacimenti politici, allora mi sento di dire VERGOGNA. Che l’Assessore Tempestini abbia risposto non fa meraviglia, sono frasi preparate nelle riunini di preconsiglio, meraviglia invece che lei ci creda ancora. Saluti a tutti. Graziella Guglielmi.

  4. Riccardo Gelichi

    Una risposta scontata al Cosigliere Barsotti

    Avrei volentieri evitato di replicare al Consigliere Barsotti, invece purtroppo sono costretto perché ancora una volta, invece di stare sul merito delle cose, si parla di Gelichi, e di quello che faceva prima di andare all’opposizione di questa maggioranza.
    Sono all’opposizione, quindi per esprimere questa posizione politica si deve essere necessariamente contrari alle politiche amministrative e al metodo di gestire la politica all’interno del PD, altrimenti non sarei mai uscito, oppure avrei cercato di posizionarmi criticamente all’interno del partito; ergo il dissenso è largo, soprattutto dopo l’ultimo congresso del PD che per me ne ha sancito la fine ideale, figuriamoci se poi si pensa di portare come modello nazionale il PD della Val di Cornia.
    Non sono mai stato “compagno” Rinaldo, come te mi citi, non perché il titolo mi suoni offensivo, ma semplicemente per un atto di verità, mai stato iscritto al PC o sue derivazioni, ho creduto invece fermamente nel progetto PD, da cui ho preso le dovute distanze.
    Capisco che il termine compagno aleggi ancora efficacemente in codesti ambienti, e il termine democratico o amico si sia dissolto, ma si sa che la fusione è stata sostituita dal termine annessione, che ne determina poi le conseguenti politiche terminologiche e pensieri conseguenti.
    Non ho mai detto che in questo territorio si commettono nefandezze, termine usato da te Rinaldo e che non mi appartiene, ho sempre pensato però che siano stati commessi errori gravi di metodo, a tutti i livelli, utilizzando un sistema, di questo si tratta, che non ritengo affatto vicino alle reali esigenze di questa Città.
    Un sistema peraltro mai condiviso all’interno del PD piombinese, non nel merito, ma in quanto mai discusso, come ritengo lo sia neanche oggi; le vostre repliche non sono mai state oggettive e inerenti ai problemi, ma tutte incentrate su illazioni alla mia persona, che non conoscete, se non per sentito dire, altro metodo poco simpatico che impera negli ambienti poco democratici.
    E’ vero che l’Assessore Anna Tempestini ha risposto puntualmente a tutte le mie interrogazioni, quello che è sconcertante è che abbia dichiarato che nella sanità di Piombino va tutto bene, pensiero ritengo condiviso anche da te Rinaldo che ti esprimi in rappresentanza del PD, concordo con la documentazione a video da te citata e presente sul sito del comune.
    E’ altrettanto vero che non tutte le cose che dico giungono direttamente dalle mie conoscenze, infatti, noi lavoriamo in team, siamo un gruppo di persone con ruoli e compiti precisi che si confrontano sulle problematiche della città, alcune di queste persone altamente qualificate che mi insegnano come leggere bene i documenti, cosa che consiglio anche a te Rinaldo, e a tutti coloro che svolgono ruoli di rilevanza nel PD; un metodo democratico e istruttivo che fa crescere le persone, soprattutto quelle che per fortuna hanno un lavoro, come me, e fanno politica per passione e non per puro carrierismo.

    Riccardo Gelichi

    Consigliere comunale del Gruppo Misto

  5. Massimo

    Che strana lettera Barsotti, che delusione, scorrendone le frasi, ponderando i concetti, mi sono perso, non ne ho compreso il senso, ho smarrito, inseguendo la coerenza, il filo logico che dovrebbe cementare il tutto; lo scenario si apre con una serie impressionante di critiche, anche dure, spietate, dirette alla persona, per poi planare dolcemente in una dichiarazione d’affetto, ma come si può ???? Non l’ho capita, mi si è accartocciata tra le mani. Mi spiace, sarà sicuramente un problema mio, forse perché sono un “ difensore d’ufficio “ un membro “ cricca “ . Un abbraccio lettori, Massimo Castellani.

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