BARATTI: IL 13 MARZO SIT-IN FOTOGRAFICO A SAN CERBONE
Domenica 13 marzo 2011 un sit-in fotografico per testimoniare lo stato di grave incuria della chiesina di San Cerbone a Baratti. Dopo il nostro annuncio il Comitato “Giù le mani da Baratti” presenta un iniziativa pubblica volta a testimoniare lo stato attuale della struttura.
«Negli ultimi mesi – inizia il comunicato – sono usciti vari appelli e denunce sul rischio di crollo della chiesa di San Cerbone a Baratti, ormai erosa alle fondamenta dal mare e dall’incuria. Articoli e foto sui giornali e su internet hanno documentato inequivocabilmente l’avanzato stato di degrado, ci sono state lettere alle Soprintendenze, alla Direzione regionale dei beni culturali e al sindaco di Piombino. Però niente di concreto finora si è mosso.
Abbiamo letto sui giornali che Comune, Regione, Provincia e Sovrintendenza archeologica hanno fatto un sopralluogo e che tutti hanno dato l’ok ad un progetto di “somma urgenza”. Ma nessuna azione concreta. Tutto è incredibilmente fermo, mentre il crollo potrebbe essere imminente.
Per denunciare nuovamente questa situazione e sollecitare interventi urgenti, il Comitato Giù le mani da Baratti, ha promosso per domenica 13 marzo nel pomeriggio una iniziativa intitolata “Fotografa San Cerbone!”, invitando tutti i cittadini a recarsi a Baratti e scattare foto per documentare la storica chiesina prima che venga giù. Ciascuno potrà poi inviare le foto all’indirizzo di posta elettronica giulemanidabaratti@gmail.com e saranno selezionate per una mostra da fare nel corso dell’estate prossima.
Domenica dalle 15 alle 17 – conclude il comunicato – vari membri del Comitato saranno a San Cerbone per spiegare l’iniziativa, sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo che incombe su uno dei tanti beni storici di Baratti e per richiamare la proprietà e le istituzioni ad intervenire subito, senza ulteriori indugi e rimpalli. Ma subito vuol dire subito, non dire ‘faremo, vedremo, ecc.’. Dunque domenica tutti a Baratti per salvare la chiesa di San Cerbone».
Comitato Giù le mani da Baratti
bravi, mi piace
Ma, la diocesi non ha fatto niente in questo senso ? E quindi soltanto la Soprintendenze, la Direzione regionale dei beni culturali che ci pensano ?