IL PD, ZUCCONI, I PARCHI E L’AFFERMAZIONE DELLE LISTE CIVICHE
Il caso “Parchi” sta portando alla luce molte situazioni che per anni sono rimaste nell’ombra: come ad esempio la lungimiranza della precedente classe politica quando ha pensato all’istituzione della “Parchi Val di Cornia”, ora oggetto di interessi non proprio “verdi”. E così, nella frenesia del comune di Piombino di tagliare i capitoli per mantenere i servizi essenziali, si rischia di indebolire il funzionamento della “Parchi” e metterla alla mercè di “appetiti cementificatori” che sono sempre più forti di anno in anno.
Vero è che il comune di Piombino, a differenza degli altri comuni della Val di Cornia, già contribuisce al bilancio dell’azienda con i numerosi parcheggi costieri i cui gettiti vanno direttamente alla società, ma decisioni come togliere il proprio contributo, sancito per giunta da un contratto di servizio, andrebbero discusse insieme agli altri sindaci della Val di Cornia, almeno fino a quando non ci sarà il comune unico.
Altro nuovo fenomeno che osserviamo è poi l’ascesa delle liste civiche in Val di Cornia, che si stanno coalizzando fra di loro, e diventando, mese dopo mese, sempre più una spina nel fianco del PD che non è proprio nel migliore dei suoi periodi.
Riportiamo quindi integralmente due interventi, il primo di Valerio Fabiani tratto da “La Nazione” del 28 febbraio, e la relativa replica di Massimo Zucconi di Comune dei cittadini.
________________________________
FABIANI: «ZUCCONI USA LA SUA POSIZIONE CONTRO IL COMUNE CHE GLI DÀ LAVORO»
IL SEGRETARIO del Pd va all’attacco delle liste civiche e chiede «correttezza e trasparenza». Una critica diretta è rivolta al capogruppo Comune dei Cittadini, Massimo Zucconi. «Porre all’attenzione la necessità di rivisitare il meccanismo di finanziamento della Parchi Val di Cornia non mette in discussione il valore strategico di quella società né tantomeno il contributo che i parchi hanno dato e stanno dando alla diversificazione economica del territorio. Sarebbe poco serio, però, da parte di chi amministra, negare le gravi difficoltà finanziarie in cui versano i Comuni e far credere che tutto possa rimanere come l’abbiamo conosciuto fin qui — sostiene Valerio Fabiani — la costituzione dell’Unione dei Comuni, auspicabile preludio della nascita di un unico grande Comune della Val di Cornia, rappresenta non soltanto la giusta direzione per abbattere i costi, aumentare l’efficienza dei servizi e delle funzioni delle istituzioni locali».
AGGIUNGE: «Sanità, mobilità, gestione dei rifiuti, infrastrutture, tutela e promozione del territorio con il ruolo strategico della Parchi Val di Cornia, sono solo alcuni dei temi che potranno essere rilanciati ed affrontati in una nuova ottica territoriale, la quale passa per una maggiore coesione ed unità della Val di Cornia e per una cooperazione con i territori limitrofi».
«QUESTA — continua Fabiani — è la sfida su cui si misureranno le forze di governo di questo territorio: il Pd e il centrosinistra i cui partiti, però, non sono ancora oggi presenti in tutte le maggioranze dei Comuni. Un contributo importante potrebbero darlo anche le forze di opposizione in particolar modo coloro che appartengono alla sinistra, le forze moderate che hanno preso le distanze dal Pdl e dal leghismo e quelle liste civiche presenti in alcuni comuni della Val di Cornia che spesso si richiamano ad uno spirito unitario ma che troppo facilmente si rinchiudono nei confini dei problemi di ogni singolo comune, spesso aderendo acriticamente all’impostazione di un comitato che forse andrebbe ascoltato più che cavalcato politicamente, perché per sua natura si occupa di problemi locali e particolari».
«DIMOSTRINO anche loro — conclude Fabiani — al territorio ed ai cittadini che alla base della loro azione politica c’è una visione e non soltanto il rancore e l’ambiguità che troppe volte contraddistingue alcuni dei suoi esponenti, magari coloro i quali hanno esercitato un ruolo importante nel passato e che oggi, non esercitandolo più, forse pensano a come riappropriarsi di una qualche visibilità. Apriamo un confronto, nel rispetto del ruolo di ciascuno, con correttezza e trasparenza. Quella trasparenza che rischia di venir meno quando il dirigente all’ambiente del Comune di Piombino (Massimo Zucconi, ndr) smette quei panni e indossa quelli del capogruppo di una lista di opposizione a Campiglia per parlare delle scelte del Comune di cui lui è dirigente e che hanno direttamente a che fare con il proprio lavoro».
m. p.
__________________________________
ZUCCONI: NON CI SI CONFRONTA CON LE INTIMIDAZIONI
Al segretario della federazione del PD chiedo d’ immaginare che alla base della nascita di liste civiche e di comitati possono esserci semplicemente idee diverse da quelle di coloro che oggi amministrano questo territorio, o una crescente sfiducia tra i cittadini ed i partiti, dalla quale non è indenne neppure il PD. Chi non si sente più rappresentato, ha il diritto di manifestare il proprio dissenso e di organizzarsi per esprimerlo. Molto meglio questo che l’indifferenza, come molti forse preferirebbero Almeno su questo spero che il segretario del PD convenga.
Personalmente, da tempo, non condivido molte delle posizione assunte dai DS prima e dal PD oggi. Potrebbe fare uno sforzo, Fabiani, per immaginare che nel mio impegno non ci sono secondi fini, se non quello di contribuire con le idee al bene dei nostri territori, alla difesa degli interessi comuni, alla trasparenza e alla democrazia nelle istituzioni, alla costruzione di una società libera da ricatti e condizionamenti di ogni genere? Se così farà, saranno più credibili anche i suoi appelli al confronto.
Le liste civiche della Val di Cornia, compresa quella di Campiglia, hanno un chiaro radicamento nell’elettorato di sinistra. Non aspirano a diventare partiti, ma a rappresentare i cittadini e il territorio senza logiche di potere. Dunque sono ben disponibili al confronto.
Ma non sembra essere questo l’obiettivo di Fabiani. In perfetta continuità con i suoi predecessori, sembra invece più interessato ad intimorire e a ricattare chi esprime idee diverse dalle sue, ricordandomi che sono un dirigente del Comune di Piombino (grazie di avermelo ricordato) e che non potrei esprimere opinioni sulle scelte del Comune in cui lavoro. Lo ha fatto dopo un mio intervento sulla Parchi e, credo, dopo le posizioni che abbiamo espresso come liste civiche sull’autostrada tirrenica.
A prescindere dal fatto che il diritto d’opinione non è negato ai dipendenti comunali e che non mi occupo delle cose di cui parla Fabiani, gli ricordo che la Parchi è una società pubblica partecipata dal Comune di Campiglia nel quale sono stato eletto come consigliere. Ho dunque il diritto, anzi il dovere, di esprimere valutazioni su tutte le decisioni destinate ad incidere sul quel Comune. Lo stesso dicasi per l’autostrada tirrenica, poiché è evidente che avere o no il collegamento con il porto di Piombino, o i pedaggi, è cosa che interessa, e come, il Comune di Campiglia.
Secondo Fabiani, invece, dovrei astenermi dall’affrontare qualsiasi argomento che abbia una dimensione più ampia del Comune di Campiglia: acqua, trasporti, rifiuti, politiche sovra comunali, ecc. In sostanza dovrei osservare il silenzio. Non è un buon inizio per il confronto, senza considerare lo stesso Fabiani afferma contemporaneamente che le liste civiche dovrebbero uscire dal localismo.
Altra cosa sono i doveri professionali verso il Comune da cui dipendo e ai quali ritengo di non essere mai venuto meno. Ma in questi caso, se la si pensa diversamente, non spetta al segretario di un partito intervenire, ma agli amministratori di Piombino.
Massimo Zucconi
Capogruppo Lista Comune dei Cittadini
se la prendono anche coi giornali, vorrebbero controllare tutto
Lunedì 28 a Firenze si è tenuta una bella assemblea nazionale per il rilancio dei parchi a cui ha partecipato anche l’assessore all’ambiente della nostra regione Bramerini e l’amico Sbrilli presidente del parco della Val di Cornia.
I guai che i parchi stanno vivendo in questo momento si ritrovani tutti nel dibattito in corso in Val di Cornia ma che non vanno ricondotti unicamente ai tagli più o meno pesanti specie ma non solo per i parchi nazionali. Il governo ha messo in discussione il ruolo stesso delle aree protette prima con Calderoli perchè si abrogassero poi con altre trovate sulla privatizzazione oppore i campi da golf della Brambrilla. Ecco perchè la questione non può essere ridotta ad una vicenda di mero bilancio finanziario. La Val di Cornia come altre importanti aree protette della toscana è punto delicato delle politiche ambientali della nostra regione e della sua pianficazione che anche il PIT non regolava bene perchè inperniata sull’idea fasulla che al territorio ci pensano unicamente i soggetti elettivi. Parchi e bacino sono due passaggi fondamentali per la Toscana come per il paese e su questo non si può decidere solo con le forbici. Questo la fa già il governo e non è certo il caso di dargli una mano.
Renzo Moschini