FERRINI: SBAGLIATO E DANNOSO LO SCIOPERO FIOM

Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Ferrini, Segretario del PSI di Piombino.

L’Italia arranca, è ferma, al palo. Il Fondo Monetario Internazionale ci colloca al 179esimo posto su 180 per crescita negli ultimi dieci anni davanti solo al disastrato Haiti e la nostra ricchezza è cresciuta appena del 2,4%, contro il 22,4 della Spagna, il 17,8 degli Usa, il 12,5 della Francia, il 9 della Germania ed il 6,5 del Portogallo. È evidente che così non può andare e servono invece innovazione e coraggio nell’affermarla.

Gli accordi di Pomigliano e Mirafiori provano a rendere competitiva l’industria automobilistica italiana e portano in Italia investimenti che le spinte della globalizzazione avrebbero portato all’estero. Oltre 1 miliardo di investimenti, 1000 auto al giorno, nuove produzioni in joint venture tra Fiat e Chrysler di Suv ed auto per Alfa Romeo e Jeep destinate per oltre il 50% all’estero. Per questo è positivo l’esito del referendum a Mirafiori e per lo stesso ed opposto motivo è sbagliata la posizione della FIOM e dannoso lo sciopero del 28.

Sbagliata perché quell’accordo  cerca di aumentare la flessibilità del sistema e di ridurne alcune inefficienze senza togliere un solo diritto. Il diritto di sciopero non è toccato perché sancito dalla Costituzione e perché sono i soli sindacati firmatari dell’accordo a subire sanzioni e solo se uno sciopero venisse proclamato nelle ore di straordinario del sabato. Sono ridotte di 10 minuti le pause, perdita che vale però circa 40 € al mese in più e la pausa mensa potrà essere spostata a fine turno solo in accordo con i sindacati, esattamente come accade sin dal 1993 a Melfi grazie ad un accordo firmato anche dalla FIOM. Produzioni mediamente su 3 turni per 5 giorni settimanali, che porteranno mediamente 3700 € in più. Soltanto di fronte a picchi di produzione aumenteranno i turni e si potrà procedere, in via sperimentale e con l’assenso dei sindacati, a turni anche di 10 ore, con 40 minuti di pause e mezz’ora per la refezione, con maggiorazioni per le ore in più.

Con un assenteismo medio del 4% nelle aziende metalmeccaniche, l’accordo prevede, nell’eventualità che l’assenteismo per malattia non si riduca al 6 % nel 2011 e al 3,5% nel 2012, il non pagamento di 1 o 2 giornate di malattia qualora siano stati presentati oltre due certificati medici di 5 giorni lavorativi che precedono o seguono festività, ferie o riposi in un anno, anche se una commissione paritetica azienda/sindacati individuerà le singole oggettive situazioni di malattia. E sono esclusi i casi di infortunio sul lavoro o quelli di gravi malattie (tumori, morbi rari, ricoveri ospedalieri, ecc.). La sfida insomma è provare a stare dentro la globalizzazione, senza perdere diritti e peggiorare le condizioni di lavoro. Ciò che invece non va assolutamente bene è l’esclusione della FIOM dalle rappresentanze sindacali e su questo la politica, ma anche FIM ed UILM devono fare la loro parte. Lo sciopero è invece dannoso perché non aiuta a ricomporre l’unità sindacale, necessaria ancor di più dopo il referendum che ha messo in luce un grave malessere che deve essere compreso e rispettato, e senza la quale è senz’altro più difficile difendere meglio il mondo del lavoro.

Stefano Ferrini

Segretario PSI – Piombino

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Scritto da il 29.1.2011. Registrato sotto politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “FERRINI: SBAGLIATO E DANNOSO LO SCIOPERO FIOM”

  1. mario

    senza parole. Non hanno il diritto di chiamarsi socialisti questi, perché infangano un nome che per tanto tempo è stato legato alla storia del movimento operaio. Ora scavalcano a destra Berlusconi. Pazzesco.

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