LA GIUNTA PIOMBINESE DISERTA IL CONVEGNO SU BARATTI

Oltre duecento persone presenti  al convegno “Il Valore di Baratti”. L’incontro, organizzato a Piombino dal Comitato Giù le mani da Baratti, è stata  un’opportunità di approfondimento degli aspetti  archeologici, geologici, ambientali,  storici  ed economici peculiari del golfo.  Importanti esperti e ricercatori hanno illustrato ad un pubblico attento le problematiche del golfo. Solita nota stonata l’assenza degli amministratori locali, sindaco in testa, sempre impegnati a parlare di partecipazione, “purchè sia muta”, come diceva qualche cittadino presente al convegno. Riportiamo integralmente la nota inviata dagli organizzatori.

«Cittadini attenti e interessati agli importanti contributi dei docenti che hanno qualificato l’incontro esponendo  in modo esauriente  le loro conoscenze su Baratti, rendendo intelligibili anche ai non esperti gli argomenti trattati. Il portavoce Daniele Quinti, presentando il Comitato,  ha ribadito l’importanza di difendere l’identità di Baratti, e l’urgenza  di salvaguardarne le peculiarità in quanto vero motore di sviluppo economico per Piombino e per tutta la Val di Cornia; ha rammentato la necessità di apertura da parte delle istituzioni di fronte alle istanze dei cittadini, respingendo ai mittenti l’etichetta di antipolitica che è stata recentemente affibbiata ai comitati da vari esponenti di partiti politici ed amministratori che, peraltro, erano i grandi assenti al convegno. Sebbene fossero stati invitati singolarmente, non se n’è visto uno, né da Piombino, né dal resto della Val di Cornia.

Solo qualche consigliere delle minoranze e un “grazie ma non potrò essere presente” pervenuto per e-mail dall’Assessore all’ambiente piombinese Marco Chiarei. Per il resto silenzio assoluto. Messaggi di ringraziamento e di buon lavoro sono giunti invece dall’assessore regionale alla Cultura Cristina Scaletti e all’Urbanistica Anna Marson.

E’ sconcertante – è stato detto a più riprese – che gli amministratori  piombinesi si riempiano  la bocca col tema della partecipazione e poi  siano i primi a disertare queste occasioni, mentre gli aderenti del comitato non si sono tirati indietro rispetto ai cosiddetti ‘tavoli partecipativi’ organizzati dal Comune. Anche il Garante regionale per la Comunicazione, Massimo Morisi, sottolineando la grande presenza al convegno, ha richiamato la necessità che la partecipazione alle scelte diventi una forma ordinaria di governo e che gli amministratori ne tengano conto.

C’è da dire che i due incontri organizzati con poche decine di euro dal comitato Giù le mani da Baratti sono stati partecipatissimi. Il presidente dei Parchi Luca Sbrilli ha lasciato intendere di condividere il piano proposto dal Comune. Di particolare rilievo gli interventi dei professori Franco Cambi (archeologo), Patrizia Zagnoli (economista), Enzo Pranzini (geologo) e Rossano Pazzagli (storico), che ha concluso ricordando i passaggi storici fino ai tentativi speculativi degli anni ’60 e  indicando una via da percorrere: approvare il regolamento urbanistico prima di rimettersi a lavorare sul piano di Baratti, ripristinando così una pianificazione normale, dagli strumenti generali a quelli particolareggiati.  Esiste una registrazione integrale del convegno che il comitato metterà presto a disposizione di tutti».

Giù le mani da Baratti

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Scritto da il 15.1.2011. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

10 Commenti per “LA GIUNTA PIOMBINESE DISERTA IL CONVEGNO SU BARATTI”

  1. Graziella Guglielmi

    La dottoressa Zagnoli ha dato voce a quello che era il pensiero di molti: ma dove sono gli Amministratori? Anzi, si è anche chiesta: ma chi li ha votati?! Posso dire VOI, perchè al di là della solidarietà sul problema Baratti e della voglia di lavorare perchè l’assurdo progetto non vada in porto, vi posso dire che ora raccogliete quello che avete seminato. Già in campagna elettorale il nostro Sindaco più volte si è assentato prima di essere chiamato in causa prendendo a giustificativo gli impegni istituzionali. Bene, signori, soltanto io l’ho richiamato a quella che doveva essere una forma di rispetto nei confronti degli altri oratori e del pubblico. Se ne è andato comunque, ma almeno io la parte della stupida non ce l’ho voluta fare.Comunque il problema è Baratti e quello che insistono a volerci fare. Ma non avranno per caso ragione loro e i ciechi siamo noi? Non sarà che con questa manovra il Sindaco si è tolto di mezzo un immobile semidiroccato come il Casone, che poteva costituire un grosso impegno economico per le opere di stabilità e sicurezza? Pensiamo a quanti soldi potranno entrare nelle casse del comune, tanti soldi che faranno comodo alla Patrimoniale, all’Asiu ed anche a noi miseri cittadini. Sono sicura che qualche marciapiede nuovo ce lo rimediamo!.Saluti. Graziella Guglielmi

  2. Giuliano Parodi

    Il convegno sul Valore di Baratti, organizzato dal Comitato nei giorni scorsi, ha evidenziato due punti -uno politico ed uno tecnico- su cui fare delle riflessioni e rilanciare una discussione a 360 gradi, se prendiamo il caso come pretesto per analizzare le azioni della politica locale.

    Dal punto di vista politico l’assenza totale di amministratori locali e’ fatto grave che denota in maniera definitiva lo scollamento tra le istituzioni ed i cittadini. Sindaci ed assessori si riempono la bocca con le parole democrazia e partecipazione, ma evidentemente non ne conosco il significato, perche’ quando sono chiamati ad esercitarle non sono in grado di farlo.

    Dal punto di vista tecnico e’ evidente il pasticcio che e’ stato combinato presentando ad agosto un piano particolareggiato avulso dal Regolamento Urbanistico ancora in fase di elaborazione e discordante con il Piano Strutturale. Altra nota dolente e’ che i professionisti esperti in materia presenti al convegno non sono stati a suo tempo coinvolti in alcun modo dall’amministrazione per la stesura del piano stesso, e questo ha creato questa situazione paradossale dove si vuol costruire una casa partendo dal tetto e non dalle fondamenta.

    Il Professor Cambi, che si occupa dello scavo archeologico di Baratti ha evidenziato che in tutta l’area non puo’ esser fatto nessun intervento invasivo senza prima un’attenta valutazione del sito: il rischio che si corre sarebbe l’irrimediabile perdita di testimonianze etrusche. Solo questo basterebbe per gettare alle ortiche il Piano dell’amministrazione dove e’ evidenziato in piu’ punti la necessita’ di realizzare un impianto di fognatura su tutta l’area, con le conseguenze disastrose dovute al movimento terra che possiamo immaginare.

    L’arroganza e la superbia del PD, che governa un territorio senza un idea precisa, ma soddisfacendo di volta in volta l’esigenza che ritiene piu’ redditizzia, rischia di mandare a rotoli le grandi risorse irripetibili e non esportabili che abbiamo: il nostro paesaggio, la nostra storia, e questo non dobbiamo e non possiamo permetterlo.

    Giuliano Parodi
    capogruppo Uniti per Suvereto

  3. A Piombino c’e’ stato un congresso importantissimo, sulla difesa del Valore di Baratti, era presente l’eccellenza delle rappresentanze tecnico culturali, abbiamo affrontato temi che hanno arricchito l’anima, la mente e il cuore non per ultimo.
    Abbiamo detto la verità su quel lembo di territorio dal valore storico, archeologico, paesaggistico, filosofico, turistico e naturale, incommensurabile.
    Abbiamo perché… tutti insieme i presenti, siamo riusciti a tenere altissima la soglia di attenzione fino all’ultimo minuto dell’incontro, il dott. Morisi, ha elogiato la capacità dei relatori di aver parlato un linguaggio semplice, comprensibile da tutti ma eloquente, diversamente ha sottolineato, succede con le amministrazioni, alla fine infatti, dal comitato eravamo stati tutti “arricchiti”.
    Totale l’assenza della amministrazione comunale, nonostante i debiti inviti, questo ci ha fatto sentire ancora una volta soli.
    Forse, non si è ritenuto vantaggioso partecipare al congresso indetto da un comitato, perché l’unico arricchimento che se n’è tratto, è quello culturale, conoscitivo e più che altro morale.
    Sarebbe importante invece crescere culturalmente per essere incisivi nelle scelte che, per conto di una comunità intera e del territorio stesso si andranno a fare.

    Personalmente sono fiera di partecipare da sempre a ciò che qualcuno definisce, con poca cognizione di causa e disprezzo, “antipolitica”.

    Roberta Barsotti
    La Fabbrica di Nichi Piombino.

  4. Riccardo Gelichi

    Ho ritenuto opportuno portare il problema di Baratti in Consiglio comunale, con una Mozione che sostanzialmente chiede di interrompere il Piano Particolareggiato e di affrontare le criticità primarie: erosione e fognature.
    L’assenza della politica di fronte a questo problema è incomprensibile, ora, in Consiglio, vedremo le vere posizioni dei partiti su Baratti.
    Riccardo Gelichi, movimento AscoltaPiombino.

  5. renata

    ma perché soprprendersi? loro non vanno dove c’è da ascoltare e da imparare. Ritengono di non aver niente da imparare perché hanno già le “loro” verità. E tutti dovremmo accettarle supinamente.

  6. leonardo

    Il comportamento dell’amministrazione locale non deve meravigliare nessuno.
    In realtà la distanza e lo scollamento della politica , specialmente di ” sinistra “, dalle giuste e democratiche rivendicazioni di chi non si sente più rappresentato da nessuno, sta diventando una costante.
    E’ significativo che nessuno dei politici invitati fosse presente. Si sentono ed evidentemente si comportano come una consorteria.
    Domandiamoci una buona volta per chi lavora questa gente e quali poteri è tenuta a servire.

  7. luigi

    un forte squilibrio di voti verso un lato consente sempre lo svilupparsi di una dittatura..e Piombino non si tira indietro

  8. claudio paci

    Rimango davvero sorpreso, ma non troppo, quando qualcuno arriva a pensare che sia normale che in una zona densissima di reperti archeologici si possa solo pensare di autorizzare una attività alberghiera di qualunque tipo e solo per risparmiare spese di ristrutturazioni.
    Poi gli amministratori pubblici non solo lo pensavano, ma hanno messo su tutto questo per far passare sott’occhio l’albergo del casone.
    Lascio all’immaginazione di chi legge il mio giudizio su questo tipo di politici.

  9. E’ incredibile che certi comitati sono pronti distruggere un passato cosi’ importante e meraviglioso per costruire albergi e negozzi .
    Ho sempre assunto che l’eredito storico sia una cosa sacra e preziosa.

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